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99 Icone. Da segno a sogno
Oggetti e progetti italiani, fuori dal tempo per dare un futuro ai bambini di favela
Comunicato stampa
Segnala l'evento
99 ICONE. Da segno a sogno.
99 oggetti simbolo del Made in Italy, dal Cappello Borsalino (1857) alla Nuova Fiat 500 (2007),
passando per i “classici” disegnati da grandi maestri,
entrati a far parte del mondo del design internazionale e soprattutto della nostra vita quotidiana,
riuniti negli spazi del Coro delle Monache e delle Gallerie Laterali di Santa Giulia Museo della città
Dal 8 maggio al 7 giugno 2009 gli spazi del Coro delle Monache e delle Gallerie Laterali
di Santa Giulia Museo della città ospitano
“99 ICONE. Da segno a sogno”.
La mostra è promossa da:
Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Camera di Commercio Brescia,
AIB - Associazione Industriale Bresciana Fondazione CAB, UBI Banco di Brescia,
Flos Spa, Fondazione Brescia Musei.
E’ curata da Enrico Baleri e Luigi Baroli, e realizzata a beneficio di Cesvi Fondazione Onlus.
E’ patrocinata da:
Regione Lombardia, ADI Associazione per il Disegno Industriale, Politecnico di Milano.
Dopo il successo delle tappe
di Bergamo (GAMeC e Accademia Carrara 1 dicembre 2007 – 30 marzo 2008)
e di Milano (Palazzo Reale 18 aprile – 11 maggio 2008)
l’esposizione riunisce a Brescia 99 oggetti, che sono anche Icone del Made in Italy,
rappresentativi di uno stile che ha reso celebre e inconfondibile in tutto il mondo il design italiano
e testimoni d’eccezione della creatività, della ricerca
e dell’innovazione della genialità italica applicata soprattutto alla moda e al design.
Una selezione di abiti, accessori, arredi, lampade, gioielli, elettrodomestici, apparecchi radio e televisori,
moto e automobili, che nel loro insieme restituiscono
l'immagine di un mito italiano che resiste ancora oggi:
dal Cappello Borsalino (1857) alla Nuova Fiat 500 (2007)
passando per Moka Bialetti, zeppe di Ferragamo, Vespa Piaggio, abito rosso di Valentino,
peluche Trudi, lampade Flos, maglioni Benetton, il Televisore Algol e la radio TS502 di Brionvega,
poltrona Vanity Fair di Poltrona Frau.
E ancora: zainetto di Prada, bollitore Alessi, orologio Bulgari, scarpe Superga,
il blazer destrutturato di Armani, sedia Spaghetti di Alias
e parete divisoria Cartoons di Baleri Italia, e tanti altri ancora.
Sullo sfondo, il genio di grandi maestri del design,
da Bruno Munari a Philippe Starck, da Gianfranco Ferrè a Enzo Mari, da Aldo Rossi a Valentino,
da Giorgio Armani a Vico Magistretti, soltanto per citarne alcuni.
Al di là dell’indiscusso valore estetico, si tratta di oggetti particolarmente emblematici che,
dalla loro nascita ad oggi, sono presenti nel mercato internazionale
e continuano a fare scuola in tutto il mondo, come testi fondamentali e senza tempo
di una cultura italiana aperta all’incessante evoluzione della contemporaneità;
soluzioni originali che la creatività e l’imprenditorialità italiana hanno saputo dare a problemi reali,
e non gesti gratuiti del disegno;
veri e propri bestseller, entrati nell’immaginario e nell’uso collettivo non solo come sinonimi di stile,
ma anche come rappresentanti per antonomasia di alcune categorie di oggetti
che fanno parte del vivere quotidiano di tutti.
Molte delle icone sono state donate a Cesvi dalle imprese produttrici,
con l’obiettivo di educare e sensibilizzare il pubblico rispetto
al “valore culturale aggiunto” del design italiano
che così diventa “valore sociale aggiunto “ per il vero target, l’umanità intera.
La mostra è finalizzata alla diffusione dei valori della solidarietà e della cooperazione,
attraverso il racconto del progetto “Casa del Sorriso” di Cesvi Fondazione Onlus,
dedicato al recupero di bambini e ragazzi delle favelas di Rio de Janeiro
con attività di formazione, socializzazione, assistenza legale attraverso le arti plastiche e figurative.
Segno distintivo dell’iniziativa, in tutte le sue tappe,
è il saper coniugare in un interessante binomio storia e design.
Lo spazio architettonico che accoglie la mostra è valorizzato attraverso un allestimento site specific
in grado di enfatizzare il dialogo tra le icone in mostra e lo spazio che le accoglie.
Il progetto concepito per il Coro delle Monache e per gli spazi delle Gallerie Laterali
mette in relazione la contemporaneità delle icone con la struttura che le accoglie
e con il ciclo di affreschi della volta del Coro, di grande suggestione cromatica e evocativa.
Proprio un dettaglio dei dipinti sarà immagine guida della mostra
accanto a una della icone presenti:
la lampada Taccia disegnata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos nel 1962.
Nell’ambito della Mostra, venerdì 29 maggio 2009, verrà organizzato
un convegno dedicato ai temi del design.
Esperti del settore finanziario, del diritto industriale, del progetto e della produzione industriale
si confronteranno intorno a tre temi principali:
rapporto tra finanza e disegno industriale, tutela giuridica del disegno industriale
e storia e evoluzione del patrimonio industriale italiano.
“Perché 99 e non un più rotondo, ma forse più facile e scontato 100?
Perché la centesima icona è quella dimenticata dai curatori, oppure è quella idealmente affidata alla libera scelta e immaginazione di quanti visiteranno la mostra, ma è anche la speranza di una nuova icona che verrà “…
Enrico Baleri. Curatore della Mostra
99 ICONE. Da segno a sogno
8 maggio – 7 giugno 2009
Brescia - Santa Giulia Museo della città – Coro delle Monache e Gallerie Laterali
INAUGURAZIONE AL PUBBLICO - giovedì 7 maggio 2009, ore 19.00 - Santa Giulia Museo della città
Orari:
Martedì-domenica:
9.30-17.30 (fino al 31 maggio)
10-18 (dal 1° giugno)
Lunedì chiuso
Ingresso libero
Per Informazioni:
Santa Giulia Museo della città T. +39 030 2977833-834
Ufficio stampa :
Fondazione Brescia Musei
Ines de Giuli
T. +39 030.2400640
ufficiostampa@bresciamusei.com
SCHEDA TECNICA
Titolo 99 ICONE. Da segno a sogno
Oggetti e progetti italiani, fuori dal tempo
per dare un futuro ai bambini di favela.
A cura di Enrico Baleri e Luigi Baroli
Sede Coro delle Monache e Gallerie Laterali
di Santa Giulia Museo della città
Periodo 8 maggio – 7 giugno 2009
Ingresso libero
Progetto della Mostra, eb&c
del catalogo Centro Ricerche Enrico Baleri srl
e immagine coordinata Bergamo/Milano
Beneficiario Cesvi Fondazione Onlus Ong
(per progetti di recupero sociale dei bambini delle favelas di Rio de Janeiro)
Promossa da Comune di Brescia, Provincia di Brescia,
Camera di Commercio Brescia,
AIB - Associazione Industriale Bresciana,
Fondazione CAB, UBI Banco di Brescia, Flos Spa, Fondazione Brescia Musei
Patrocini Regione Lombardia, Politecnico di Milano,
ADI Associazione per il Disegno Industriale
Organizzazione eb&c
Centro Ricerche Enrico Baleri srl
24122 Bergamo, via Piccinini 2
T. +39.035.215881
20122 Milano, via Colonnetta 5
T. +39.02.55193979
www.ebricerche.it
Eventi collaterali Venerdì 27 maggio:
Convegno nello spazio conferenze
della Chiesa di Santa Giulia
99 oggetti simbolo del Made in Italy, dal Cappello Borsalino (1857) alla Nuova Fiat 500 (2007),
passando per i “classici” disegnati da grandi maestri,
entrati a far parte del mondo del design internazionale e soprattutto della nostra vita quotidiana,
riuniti negli spazi del Coro delle Monache e delle Gallerie Laterali di Santa Giulia Museo della città
Dal 8 maggio al 7 giugno 2009 gli spazi del Coro delle Monache e delle Gallerie Laterali
di Santa Giulia Museo della città ospitano
“99 ICONE. Da segno a sogno”.
La mostra è promossa da:
Comune di Brescia, Provincia di Brescia, Camera di Commercio Brescia,
AIB - Associazione Industriale Bresciana Fondazione CAB, UBI Banco di Brescia,
Flos Spa, Fondazione Brescia Musei.
E’ curata da Enrico Baleri e Luigi Baroli, e realizzata a beneficio di Cesvi Fondazione Onlus.
E’ patrocinata da:
Regione Lombardia, ADI Associazione per il Disegno Industriale, Politecnico di Milano.
Dopo il successo delle tappe
di Bergamo (GAMeC e Accademia Carrara 1 dicembre 2007 – 30 marzo 2008)
e di Milano (Palazzo Reale 18 aprile – 11 maggio 2008)
l’esposizione riunisce a Brescia 99 oggetti, che sono anche Icone del Made in Italy,
rappresentativi di uno stile che ha reso celebre e inconfondibile in tutto il mondo il design italiano
e testimoni d’eccezione della creatività, della ricerca
e dell’innovazione della genialità italica applicata soprattutto alla moda e al design.
Una selezione di abiti, accessori, arredi, lampade, gioielli, elettrodomestici, apparecchi radio e televisori,
moto e automobili, che nel loro insieme restituiscono
l'immagine di un mito italiano che resiste ancora oggi:
dal Cappello Borsalino (1857) alla Nuova Fiat 500 (2007)
passando per Moka Bialetti, zeppe di Ferragamo, Vespa Piaggio, abito rosso di Valentino,
peluche Trudi, lampade Flos, maglioni Benetton, il Televisore Algol e la radio TS502 di Brionvega,
poltrona Vanity Fair di Poltrona Frau.
E ancora: zainetto di Prada, bollitore Alessi, orologio Bulgari, scarpe Superga,
il blazer destrutturato di Armani, sedia Spaghetti di Alias
e parete divisoria Cartoons di Baleri Italia, e tanti altri ancora.
Sullo sfondo, il genio di grandi maestri del design,
da Bruno Munari a Philippe Starck, da Gianfranco Ferrè a Enzo Mari, da Aldo Rossi a Valentino,
da Giorgio Armani a Vico Magistretti, soltanto per citarne alcuni.
Al di là dell’indiscusso valore estetico, si tratta di oggetti particolarmente emblematici che,
dalla loro nascita ad oggi, sono presenti nel mercato internazionale
e continuano a fare scuola in tutto il mondo, come testi fondamentali e senza tempo
di una cultura italiana aperta all’incessante evoluzione della contemporaneità;
soluzioni originali che la creatività e l’imprenditorialità italiana hanno saputo dare a problemi reali,
e non gesti gratuiti del disegno;
veri e propri bestseller, entrati nell’immaginario e nell’uso collettivo non solo come sinonimi di stile,
ma anche come rappresentanti per antonomasia di alcune categorie di oggetti
che fanno parte del vivere quotidiano di tutti.
Molte delle icone sono state donate a Cesvi dalle imprese produttrici,
con l’obiettivo di educare e sensibilizzare il pubblico rispetto
al “valore culturale aggiunto” del design italiano
che così diventa “valore sociale aggiunto “ per il vero target, l’umanità intera.
La mostra è finalizzata alla diffusione dei valori della solidarietà e della cooperazione,
attraverso il racconto del progetto “Casa del Sorriso” di Cesvi Fondazione Onlus,
dedicato al recupero di bambini e ragazzi delle favelas di Rio de Janeiro
con attività di formazione, socializzazione, assistenza legale attraverso le arti plastiche e figurative.
Segno distintivo dell’iniziativa, in tutte le sue tappe,
è il saper coniugare in un interessante binomio storia e design.
Lo spazio architettonico che accoglie la mostra è valorizzato attraverso un allestimento site specific
in grado di enfatizzare il dialogo tra le icone in mostra e lo spazio che le accoglie.
Il progetto concepito per il Coro delle Monache e per gli spazi delle Gallerie Laterali
mette in relazione la contemporaneità delle icone con la struttura che le accoglie
e con il ciclo di affreschi della volta del Coro, di grande suggestione cromatica e evocativa.
Proprio un dettaglio dei dipinti sarà immagine guida della mostra
accanto a una della icone presenti:
la lampada Taccia disegnata da Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos nel 1962.
Nell’ambito della Mostra, venerdì 29 maggio 2009, verrà organizzato
un convegno dedicato ai temi del design.
Esperti del settore finanziario, del diritto industriale, del progetto e della produzione industriale
si confronteranno intorno a tre temi principali:
rapporto tra finanza e disegno industriale, tutela giuridica del disegno industriale
e storia e evoluzione del patrimonio industriale italiano.
“Perché 99 e non un più rotondo, ma forse più facile e scontato 100?
Perché la centesima icona è quella dimenticata dai curatori, oppure è quella idealmente affidata alla libera scelta e immaginazione di quanti visiteranno la mostra, ma è anche la speranza di una nuova icona che verrà “…
Enrico Baleri. Curatore della Mostra
99 ICONE. Da segno a sogno
8 maggio – 7 giugno 2009
Brescia - Santa Giulia Museo della città – Coro delle Monache e Gallerie Laterali
INAUGURAZIONE AL PUBBLICO - giovedì 7 maggio 2009, ore 19.00 - Santa Giulia Museo della città
Orari:
Martedì-domenica:
9.30-17.30 (fino al 31 maggio)
10-18 (dal 1° giugno)
Lunedì chiuso
Ingresso libero
Per Informazioni:
Santa Giulia Museo della città T. +39 030 2977833-834
Ufficio stampa :
Fondazione Brescia Musei
Ines de Giuli
T. +39 030.2400640
ufficiostampa@bresciamusei.com
SCHEDA TECNICA
Titolo 99 ICONE. Da segno a sogno
Oggetti e progetti italiani, fuori dal tempo
per dare un futuro ai bambini di favela.
A cura di Enrico Baleri e Luigi Baroli
Sede Coro delle Monache e Gallerie Laterali
di Santa Giulia Museo della città
Periodo 8 maggio – 7 giugno 2009
Ingresso libero
Progetto della Mostra, eb&c
del catalogo Centro Ricerche Enrico Baleri srl
e immagine coordinata Bergamo/Milano
Beneficiario Cesvi Fondazione Onlus Ong
(per progetti di recupero sociale dei bambini delle favelas di Rio de Janeiro)
Promossa da Comune di Brescia, Provincia di Brescia,
Camera di Commercio Brescia,
AIB - Associazione Industriale Bresciana,
Fondazione CAB, UBI Banco di Brescia, Flos Spa, Fondazione Brescia Musei
Patrocini Regione Lombardia, Politecnico di Milano,
ADI Associazione per il Disegno Industriale
Organizzazione eb&c
Centro Ricerche Enrico Baleri srl
24122 Bergamo, via Piccinini 2
T. +39.035.215881
20122 Milano, via Colonnetta 5
T. +39.02.55193979
www.ebricerche.it
Eventi collaterali Venerdì 27 maggio:
Convegno nello spazio conferenze
della Chiesa di Santa Giulia
07
maggio 2009
99 Icone. Da segno a sogno
Dal 07 maggio al 07 giugno 2009
design
Location
MUSEO DI SANTA GIULIA
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Orario di apertura
Martedì-domenica: 9.30-17.30 (fino al 31 maggio) 10-18 (dal 1° giugno) Lunedì chiuso
Vernissage
7 Maggio 2009, ore 19
Sito web
www.ebricerche.it
Editore
LUBRINA
Curatore