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Incanto e disincanto. La forza delle idee
Ad accompagnare l’apertura dei nuovi Musei Civici Gian Giacomo Galletti di Domodossola si è realizzata un’esposizione temporanea che vuole dare risalto alla storia del Palazzo nei secoli, con un focus sulla figura eponima di San Francesco d’Assisi la cui iconografia è diffusa in tutto il territorio.
Comunicato stampa
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Al piano terra risiede la radice di Palazzo San Francesco, unico nel suo genere sul fronte architettonico. Entrando, infatti, è possibile immergersi nella duecentesca chiesa francescana, composta da una ampia navata centrale e due laterali, separate da colonne con capitelli scolpiti, dove si può ammirare il misterioso e ancestrale rilievo del fiore dell’Apocalisse, e campate arricchite da affreschi che dal tardo Medioevo conducono all’età di Carlo Borromeo.
All’interno della chiesa-museo, fino al 31 dicembre, il visitatore sarà accolto da un’esposizione temporanea divisa in tre sezioni che punta a dare risalto alla storia del Palazzo, dall’origine francescana alla creazione ottocentesca dei musei.
Nasce così la mostra Incanto e disincanto. La forza delle idee, curata dal direttore e conservatore dei Musei Civici Antonio D’Amico, che dichiara: “San Francesco è una figura trasversale nella storia e nella cultura. Abbraccia più religioni e incarna sentimenti civili. Nella sua semplicità disarmante ha dialogato con un lupo e con gli uccellini e ha cantato alla bellezza del sorgere del sole e del suo tramonto, definendo la natura sorella. Aprendo i Musei Civici di Palazzo San Francesco dove il dialogo con la natura regna sovrano, dal Museo di Scienze Naturali ai paesaggi degli artisti vigezzini, non si poteva non omaggiare la figura di Francesco d’Assisi che è anche colui al quale l’antica chiesa era dedicata e l’attuale Palazzo, infatti, ne prende il nome. Questo museo, tra l’latro, è la testimonianza concreta della forza delle idee, da Francesco d’Assisi a Gian Giacomo Galletti, fino ad arrivare a tutti coloro che si sono spesi per avere i musei a Domodossola, immaginando che potessero servire alle nuove generazioni per avere una maggiore consapevolezza del luogo in cui viviamo”.
La figura di Francesco è cara alla storia della pittura e l’iconografia del poverello d’Assisi è diffusa anche nel vasto territorio della Diocesi di Novara, di cui fa parte Domodossola. Volendo omaggiare il santo titolare dell’antica chiesa domese, nell’area absidale, dove era posto l’altare maggiore, si potrà ammirare un focus iconografico su Francesco d’Assisi, realizzato grazie alla collaborazione della Diocesi di Novara e di alcune collezioni private.
La mostra propone la suggestiva iconografia di Francesco che sposa la povertà, abbandonando la ricchezza paterna, e si immerge nella meraviglia della natura, scoprendo così la bellezza di Cristo crocifisso e la profondità della preghiera. Guercino, Tanzio da Varallo, Federico Barocci, Bartolomeo Passerotti, il francese Charles Mellin e Ceranino, sono tra i protagonisti della mostra che ruota intorno alla suggestiva pala d’altare di Guercino, un capolavoro ritrovato e restaurato, che giunge a Domodossola dalla Cattedrale novarese.
Il focus su San Francesco d’Assisi dialoga anche con un’altra sezione che è dedicata all’origine dei musei, ovvero da Gian Giacomo Galletti alla creazione dei Musei Civici. Infatti, aprendo i forzieri dell’archivio della Fondazione Galletti si potranno vedere documenti originali e fotografie degli antichi allestimenti di Palazzo San Francesco, ma soprattutto ritratti e onorificenze di Gian Giacomo Galletti che, morendo a Parigi nel 1873, per volere testamentario ha sognato di poter dotare la città di Domodossola dei musei civici. Gian Giacomo, fiero del suo legame con la città ossolana, torna dentro al Palazzo per raccontare la sua storia, dialogare con i visitatori e invitarli alla visita dei musei, attraverso un breve monologo scritto da Paola Caretti e recitato dall’attore ossolano Matteo Minetti che sarà proiettato a parete.
Il percorso si completa raccontando al pubblico i retroscena di un museo che ora si svela nella sua interezza, grazie a un Timelapse, realizzato da Alberto Lorenzina, giovane fotografo ossolano.
L’esposizione del piano terra è dunque concepita come un’introduzione alla vastità di opere che offre la visita di Palazzo San Francesco, un museo che è, allo stesso tempo, custode della storia di un territorio e luogo in cui dar vita a nuove sinergie e legami, per costruire lo spazio del futuro.
All’interno della chiesa-museo, fino al 31 dicembre, il visitatore sarà accolto da un’esposizione temporanea divisa in tre sezioni che punta a dare risalto alla storia del Palazzo, dall’origine francescana alla creazione ottocentesca dei musei.
Nasce così la mostra Incanto e disincanto. La forza delle idee, curata dal direttore e conservatore dei Musei Civici Antonio D’Amico, che dichiara: “San Francesco è una figura trasversale nella storia e nella cultura. Abbraccia più religioni e incarna sentimenti civili. Nella sua semplicità disarmante ha dialogato con un lupo e con gli uccellini e ha cantato alla bellezza del sorgere del sole e del suo tramonto, definendo la natura sorella. Aprendo i Musei Civici di Palazzo San Francesco dove il dialogo con la natura regna sovrano, dal Museo di Scienze Naturali ai paesaggi degli artisti vigezzini, non si poteva non omaggiare la figura di Francesco d’Assisi che è anche colui al quale l’antica chiesa era dedicata e l’attuale Palazzo, infatti, ne prende il nome. Questo museo, tra l’latro, è la testimonianza concreta della forza delle idee, da Francesco d’Assisi a Gian Giacomo Galletti, fino ad arrivare a tutti coloro che si sono spesi per avere i musei a Domodossola, immaginando che potessero servire alle nuove generazioni per avere una maggiore consapevolezza del luogo in cui viviamo”.
La figura di Francesco è cara alla storia della pittura e l’iconografia del poverello d’Assisi è diffusa anche nel vasto territorio della Diocesi di Novara, di cui fa parte Domodossola. Volendo omaggiare il santo titolare dell’antica chiesa domese, nell’area absidale, dove era posto l’altare maggiore, si potrà ammirare un focus iconografico su Francesco d’Assisi, realizzato grazie alla collaborazione della Diocesi di Novara e di alcune collezioni private.
La mostra propone la suggestiva iconografia di Francesco che sposa la povertà, abbandonando la ricchezza paterna, e si immerge nella meraviglia della natura, scoprendo così la bellezza di Cristo crocifisso e la profondità della preghiera. Guercino, Tanzio da Varallo, Federico Barocci, Bartolomeo Passerotti, il francese Charles Mellin e Ceranino, sono tra i protagonisti della mostra che ruota intorno alla suggestiva pala d’altare di Guercino, un capolavoro ritrovato e restaurato, che giunge a Domodossola dalla Cattedrale novarese.
Il focus su San Francesco d’Assisi dialoga anche con un’altra sezione che è dedicata all’origine dei musei, ovvero da Gian Giacomo Galletti alla creazione dei Musei Civici. Infatti, aprendo i forzieri dell’archivio della Fondazione Galletti si potranno vedere documenti originali e fotografie degli antichi allestimenti di Palazzo San Francesco, ma soprattutto ritratti e onorificenze di Gian Giacomo Galletti che, morendo a Parigi nel 1873, per volere testamentario ha sognato di poter dotare la città di Domodossola dei musei civici. Gian Giacomo, fiero del suo legame con la città ossolana, torna dentro al Palazzo per raccontare la sua storia, dialogare con i visitatori e invitarli alla visita dei musei, attraverso un breve monologo scritto da Paola Caretti e recitato dall’attore ossolano Matteo Minetti che sarà proiettato a parete.
Il percorso si completa raccontando al pubblico i retroscena di un museo che ora si svela nella sua interezza, grazie a un Timelapse, realizzato da Alberto Lorenzina, giovane fotografo ossolano.
L’esposizione del piano terra è dunque concepita come un’introduzione alla vastità di opere che offre la visita di Palazzo San Francesco, un museo che è, allo stesso tempo, custode della storia di un territorio e luogo in cui dar vita a nuove sinergie e legami, per costruire lo spazio del futuro.
18
giugno 2021
Incanto e disincanto. La forza delle idee
Dal 18 giugno al 31 dicembre 2021
arte moderna
Location
MUSEO CIVICO DI PALAZZO SAN FRANCESCO
Domodossola, Piazza Convenzione, 11, (Verbano-cusio-ossola)
Domodossola, Piazza Convenzione, 11, (Verbano-cusio-ossola)
Biglietti
Biglietti
€ 5,00 intero
€ 2,00 scuole
€ 3,00 universitari con tesserino
€ 2,00 over 65 e diversamente abili
Biglietto cumulativo con Palazzo Silva fino al 10 ottobre:
€ 6,00 intero
€ 3,00 scuole
€ 4,00 universitari con tesserino
€ 2,00 over 65 e diversamente abili
Gratis: bambini fino a 5 anni, guide, interpreti e accompagnatori turistici, insegnanti accompagnatori di classe, tesserati AMO e Tessera Regionale Musei.
Visite guidate
€ 2,00 adulti (gruppo con un minimo di 5 persone)
€ 1,00 a studente
È necessario prenotare la visita guidata
Orario di apertura
Orari estivi
19 giugno – 10 ottobre 2021
Venerdì-sabato-domenica 10/12 – 15/19
Orari invernali
16 ottobre – 31 dicembre 2021
Sabato e domenica 10/12 – 15/18
*i giorni e gli orari possono variare a causa della situazione pandemica.
Editore
SAGEP Editori
Ufficio stampa
Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication
Autore
Curatore