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Zeroscena – Level-up
Parole incomplete disseminate tra la costellazione di Orione, aeroplanini di carta giacciono al suolo dopo uno schianto e volatili parlanti in attesa di esser visti da un birdwatcher: tutto in un unico spazio palpabile.
Comunicato stampa
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Parole incomplete disseminate tra la costellazione di Orione, aeroplanini di carta giacciono al suolo dopo uno schianto e volatili parlanti in attesa di esser visti da un birdwatcher: tutto in un unico spazio palpabile. Cosa hanno in comune? Il coronamento di un fase della pratica artistica dei Zeroscena che indaga con un fare quasi ossessivo l’immensità dello spazio del cielo, tra l’onirico ed il gioco presentano Level - up. La mostra è il quinto, ed ultimo appuntamento, del semestre espositivo di Zona Blu Iperblu in collaborazione con Iperspazio, sede del semestre, in Via Carlo Torre 43, Milano.
La prima opera in mostra che introduce l’indagine dell’immensità dello spazio del cielo é Firmamento (2023): un progetto di collaborazione che crea un archivio di possibilità, riflettendo mondi personali attraverso un cruciverba senza definizioni. Il risultato è un universo di significati molteplici, dove ogni partecipante lascia il proprio segno. Eliminando le restrizioni linguistiche e interpretative, le combinazioni diventano infinite, come nella Biblioteca di Babele. La chiave non è tanto la risoluzione, ma l'interpretazione, rendendo ogni esemplare unico ma parte di un cielo stellato che si ripete in un loop infinito. L’elemento del foglio prosegue in Al di là del cielo, (2021) una video installazione che mette in scena una performance fuori campo ponendosi l’interrogativo:Può un aeroplano di carta sfondare un muro? Non sappiamo da dove provengono questi aeroplanini di carta né chi li ha costruiti. Irrimediabilmente si schiantano, contro un muro di mattoni, e precipitano. Forse, gli aerei di carta sono una rappresentazione di idee in cerca di una loro vita materica, o forse sono proprio quelle pagine bianche sulle quali hanno trovato posto tante bozze e che vengono gettate via in un continuo ricambio. In ultimo in mostra il documentario sperimentale Spoken bird (2023). Il film ritrae un birdwatcher esperto durante un’escursione nei pressi dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Una voce commenta le immagini: è la voce degli uccelli. Tra coabitazione e colonizzazione, lo sguardo umano incontra punti di vista non antropocentrici, in un documentario a ruoli invertiti nel quale sorge un interrogativo: come sarebbe un mondo senza animali? Level-up offre così una riflessione sulla natura dell'essere umano, stimolando lo spettatore a ragionare sulla sua posizione nell'universo, il suo “livello”, e il potenziale creativo che si cela nell’inesauribile mondo sopra di noi, altrove da noi.
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Zeroscena (Elisa La Boria (1998) e Luka Bagnoli (1998),)
Zeroscena è un collettivo artistico, fondato a Milano nel 2020 da Elisa La Boria e Luka Bagnoli, laureatisi nello stesso anno in Arti, Spettacolo, Eventi Culturali all’Università IULM di Milano e attualmente iscritti al corso di Laurea magistrale in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia. Multidisciplinarietà e sperimentazione sono alla base di Zeroscena, che oltre a curare la produzione di opere che vedono Bagnoli e La Boria come unici autori, si propone di avvicinare persone e professionalità diverse all’interno del suo portfolio, situando la ricerca artistica all’interno di un orizzonte di creazione collettiva, aperta ed elastica. Gli artisti, con base operativa a Venezia e Milano, si avvalgono di differenti media per fondare una pratica che indaga le possibilità espressive e relazionali del gioco, il materialismo magico, la memoria degli archivi.
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Semestre espositivo “Iperblu” Gennaio - Maggio 2024
La mostra è parte della programmazione del semestre espositivo “Iperblu” di Zona Blu curata da Nicola Tineo, Francesca De Chiara e Francesca Rossi Minelli, parte del team curatoriale dell’associazione, in collaborazione con Iperspazio. Lo spazio ospita da gennaio a maggio 2024 cinque mostre personali di giovani artistæ che presenteranno la propria ricerca artistica quali: il collettivo TRDE, Chiara Scodeller, Guido Corbisiero, Lorenzo Peluffo ed Enrico Turletti e infine i Zeroscena. Il semestre espositivo presenterà, attraverso differenti media e linguaggi, ricerche strettamente legati alla percezione soggettiva degli artistæ verso lo spazio vissuto dall’essere umano, i suoi comportamenti sociali, l’organizzazione della mutazione della realtà attraverso un tempo anacronistico, legandosi agli ideali del luogo che li ospita e del perimetro fluido che denota Zona blu.
La prima opera in mostra che introduce l’indagine dell’immensità dello spazio del cielo é Firmamento (2023): un progetto di collaborazione che crea un archivio di possibilità, riflettendo mondi personali attraverso un cruciverba senza definizioni. Il risultato è un universo di significati molteplici, dove ogni partecipante lascia il proprio segno. Eliminando le restrizioni linguistiche e interpretative, le combinazioni diventano infinite, come nella Biblioteca di Babele. La chiave non è tanto la risoluzione, ma l'interpretazione, rendendo ogni esemplare unico ma parte di un cielo stellato che si ripete in un loop infinito. L’elemento del foglio prosegue in Al di là del cielo, (2021) una video installazione che mette in scena una performance fuori campo ponendosi l’interrogativo:Può un aeroplano di carta sfondare un muro? Non sappiamo da dove provengono questi aeroplanini di carta né chi li ha costruiti. Irrimediabilmente si schiantano, contro un muro di mattoni, e precipitano. Forse, gli aerei di carta sono una rappresentazione di idee in cerca di una loro vita materica, o forse sono proprio quelle pagine bianche sulle quali hanno trovato posto tante bozze e che vengono gettate via in un continuo ricambio. In ultimo in mostra il documentario sperimentale Spoken bird (2023). Il film ritrae un birdwatcher esperto durante un’escursione nei pressi dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. Una voce commenta le immagini: è la voce degli uccelli. Tra coabitazione e colonizzazione, lo sguardo umano incontra punti di vista non antropocentrici, in un documentario a ruoli invertiti nel quale sorge un interrogativo: come sarebbe un mondo senza animali? Level-up offre così una riflessione sulla natura dell'essere umano, stimolando lo spettatore a ragionare sulla sua posizione nell'universo, il suo “livello”, e il potenziale creativo che si cela nell’inesauribile mondo sopra di noi, altrove da noi.
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Zeroscena (Elisa La Boria (1998) e Luka Bagnoli (1998),)
Zeroscena è un collettivo artistico, fondato a Milano nel 2020 da Elisa La Boria e Luka Bagnoli, laureatisi nello stesso anno in Arti, Spettacolo, Eventi Culturali all’Università IULM di Milano e attualmente iscritti al corso di Laurea magistrale in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia. Multidisciplinarietà e sperimentazione sono alla base di Zeroscena, che oltre a curare la produzione di opere che vedono Bagnoli e La Boria come unici autori, si propone di avvicinare persone e professionalità diverse all’interno del suo portfolio, situando la ricerca artistica all’interno di un orizzonte di creazione collettiva, aperta ed elastica. Gli artisti, con base operativa a Venezia e Milano, si avvalgono di differenti media per fondare una pratica che indaga le possibilità espressive e relazionali del gioco, il materialismo magico, la memoria degli archivi.
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Semestre espositivo “Iperblu” Gennaio - Maggio 2024
La mostra è parte della programmazione del semestre espositivo “Iperblu” di Zona Blu curata da Nicola Tineo, Francesca De Chiara e Francesca Rossi Minelli, parte del team curatoriale dell’associazione, in collaborazione con Iperspazio. Lo spazio ospita da gennaio a maggio 2024 cinque mostre personali di giovani artistæ che presenteranno la propria ricerca artistica quali: il collettivo TRDE, Chiara Scodeller, Guido Corbisiero, Lorenzo Peluffo ed Enrico Turletti e infine i Zeroscena. Il semestre espositivo presenterà, attraverso differenti media e linguaggi, ricerche strettamente legati alla percezione soggettiva degli artistæ verso lo spazio vissuto dall’essere umano, i suoi comportamenti sociali, l’organizzazione della mutazione della realtà attraverso un tempo anacronistico, legandosi agli ideali del luogo che li ospita e del perimetro fluido che denota Zona blu.
16
maggio 2024
Zeroscena – Level-up
Dal 16 al 23 maggio 2024
arte contemporanea
Location
Iperspazio
Milano, Via Carlo Torre, 43, (MI)
Milano, Via Carlo Torre, 43, (MI)
Orario di apertura
Su appuntamento
Vernissage
16 Maggio 2024, 18:00 - 21:00
Autore
Curatore