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Flavio Lucchini – White Dolls
Sabato 24 Luglio 2021 il Museo del Parco di Portofino, Centro Internazionale di Scultura all’Aperto presieduto da Daniele Crippa, e curato da Serena Mormino, in collaborazione con AMARTE e con l’Associazione FlavioLucchiniArt, si arricchirà di un’altra importante opera scultorea “WHITE DOLLS” del grande Maestro FLAVIO LUCCHINI.
Comunicato stampa
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Sabato 24 Luglio 2021 il Museo del Parco di Portofino, Centro Internazionale di Scultura all’Aperto presieduto da Daniele Crippa, e curato da Serena Mormino, in collaborazione con AMARTE e con l’Associazione FlavioLucchiniArt, si arricchirà di un’altra importante opera scultorea “WHITE DOLLS” del grande Maestro FLAVIO LUCCHINI.
“Entrare nel mondo Lucchini è come entrare in uno speciale di 50 anni di contaminazioni tra moda arte design; immergersi nella storia italiana ammirata dal mondo intero e che oggi più che mai viene reinterpretata, con la sensazione di esserne davvero partecipi tanto è forte il coinvolgimento e la tangibilità.
Quella che definisco “Vitamina essenziale di Vita” è stata somministrata da Lucchini nella sua forma più completa… Arte, Design partendo, forse inconsapevolmente da Moda e Fotografia, respirando gli Anni ’80 italiani nel mondo a pieno ritmo.
Ha reso tali materie prime totalmente indissolubili, plasmandole e rilegandole in pagine di storia memorabile ed irripetibile. Perché tutto è ciclico, tutto trasforma e genera novità, ma pochi protagonisti hanno vissuto, scolpito la moda italiana, l’editoria di ricerca, scoperta, consacrazione.
Avvolto da perfezione e bellezza, circondato da sognatori capaci di creare emozioni, Lucchini ha materializzato idee, ispirazioni, filosofie di vita in creazioni pieni di energia propria.
Immergendomi nel suo mondo attraverso le sue parole, i disegni, le opere e fantasticando su conversazioni intrattenute con i suoi compagni di avventura, mi sento di non conoscerlo ma al contempo di essere ancora più legata a lui, esattamente come ci si sente legati alla vita proprio perché non se ne conosce ancora il corso…
Spesso afferma che passare dal Fashion all’Arte sia stato un atto naturale, ma essendomi avvicinata alla sua anima principalmente spettatrice delle sue creazioni eclettiche e straordinariamente complete, lasciando spazio all’istinto, è determinata la sensazione che abbia sempre cercato arte in ogni suo battito, consapevole di questo suo essere, ma scegliendo di percorrere un labirinto colorato, a tratti specchiante, dorato anche quando optical, fluo o monocromo, per vivere ancora più intensamente ogni istante; talvolta trattenendo il respiro, per arrivare al centro con competenza totale. Come se le molteplici grafiche iconiche, le copertine patinate, non fossero altro che i disegni preparatori delle sue sculture che hanno visto la luce anni dopo.
Raggiunge la perfezione editoriale con piena consapevolezza di forme, colori, misure e proprio come in un labirinto, ripercorre il cammino scomponendo i tratti in geometrie dai pantoni primari, come a purificare la sua mente ed i suoi occhi, come un apprendista che si accinge ad imparare.
Ripercorre le intense pagine del suo diario capitolo moda, paragrafi selezione, scoperta, fotografia, editoria per riavvolgere il nastro della vita o forse solo per riazzerare la mente, tornare all’innata passione per la scultura celata dietro la divinità Moda che, in fondo, è solo parte di quel magico trittico che è l’Arte.
Ed ecco che la sua espressione muta nelle forme, nei materiali forti ma mai sfarzosi; torna al disegno che educatamente si evolve in bi-dimensione per un lungo periodo.
Nella pittura e nella grafica fotografica rinnega la bellezza e l’individualità, partendo dalla tradizione antica di altre culture per arrivare ad anticipare con sensibilità e visione superiore i mali del nostro contemporaneo, a cui non si piega e, seppur non rinnegandoli, li “interrompe” per plasmare corpi femminili atemporali, gioiosi, bucolici e morbidi come in eterna adolescenza, quando ancora molto è inconsapevole e spontaneo.
Le forme ed i colori sono tipicamente pop, allegri, felici, vitaminici… rimandano agli Anni più intensi anche del suo infinito percorso. Ma per frizzarli nel tempo tralascia i tratti del viso, come a rendere eterne le epoche, le creazioni di moda, la vita stessa.
Talvolta rinnega la sua creatura artistica e la stropiccia come a volerne strappare i confini… per poi salvarli, consapevole che l’imperfezione può essere affascinante e stimolante, così come lo è il foglio bianco ancora tutto da scrivere…”
Serena Mormino
L’opera entrerà ufficialmente nella collezione permanente del Museo, accanto alle celebri opere di Alviani, Arman, Atchugarry, Angi, Basso, Beuyes, Bressani, Ceccobelli, Chiari, Cogorno, Corner, Costa, Cracking Art Group, De Molfetta, Depero, Dorfles, Fiume, Fontana, Galliani, Guttuso, Kosice, Marangoni, Marchegiani, Mondino, Patterson, Pignatelli, Polesello, Pomodoro, Man Ray, Rotella, Spoerri, M. Thun, Tolomeo, Vautier, Vigo, solo per citare alcune tra le oltre duecento opere presenti in questo prezioso scrigno di arte e natura.
La collezione museale è in un continuo ed importante arricchimento, affiancando sempre più la tradizione artistica italiana e straniera del Novecento all’arte di questo nuovo millennio, in un luogo dove la natura, unica vera sovrana del mondo, ha generosamente e sapientemente creato un luogo di rara bellezza e fascino.
L’intervento umano, in questo luogo incantato, difende la bellezza paesaggistica e culturale, offrendo al pubblico un’altra rara ricchezza… l’Arte. Nel corso di più di vent’anni è stato creato un connubio talmente perfetto tra vegetazione ed espressione artistica, da renderle un’unica identità, dimostrando che l’Arte ha una capacità quasi divina e, quindi, il dovere di rendere omaggio alla vita.
Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte Curatrice MUSEO DEL PARCO di Portofino
Centro Internazionale di Scultura all'Aperto
Presidente Associazione Culturale AMARTE
“Entrare nel mondo Lucchini è come entrare in uno speciale di 50 anni di contaminazioni tra moda arte design; immergersi nella storia italiana ammirata dal mondo intero e che oggi più che mai viene reinterpretata, con la sensazione di esserne davvero partecipi tanto è forte il coinvolgimento e la tangibilità.
Quella che definisco “Vitamina essenziale di Vita” è stata somministrata da Lucchini nella sua forma più completa… Arte, Design partendo, forse inconsapevolmente da Moda e Fotografia, respirando gli Anni ’80 italiani nel mondo a pieno ritmo.
Ha reso tali materie prime totalmente indissolubili, plasmandole e rilegandole in pagine di storia memorabile ed irripetibile. Perché tutto è ciclico, tutto trasforma e genera novità, ma pochi protagonisti hanno vissuto, scolpito la moda italiana, l’editoria di ricerca, scoperta, consacrazione.
Avvolto da perfezione e bellezza, circondato da sognatori capaci di creare emozioni, Lucchini ha materializzato idee, ispirazioni, filosofie di vita in creazioni pieni di energia propria.
Immergendomi nel suo mondo attraverso le sue parole, i disegni, le opere e fantasticando su conversazioni intrattenute con i suoi compagni di avventura, mi sento di non conoscerlo ma al contempo di essere ancora più legata a lui, esattamente come ci si sente legati alla vita proprio perché non se ne conosce ancora il corso…
Spesso afferma che passare dal Fashion all’Arte sia stato un atto naturale, ma essendomi avvicinata alla sua anima principalmente spettatrice delle sue creazioni eclettiche e straordinariamente complete, lasciando spazio all’istinto, è determinata la sensazione che abbia sempre cercato arte in ogni suo battito, consapevole di questo suo essere, ma scegliendo di percorrere un labirinto colorato, a tratti specchiante, dorato anche quando optical, fluo o monocromo, per vivere ancora più intensamente ogni istante; talvolta trattenendo il respiro, per arrivare al centro con competenza totale. Come se le molteplici grafiche iconiche, le copertine patinate, non fossero altro che i disegni preparatori delle sue sculture che hanno visto la luce anni dopo.
Raggiunge la perfezione editoriale con piena consapevolezza di forme, colori, misure e proprio come in un labirinto, ripercorre il cammino scomponendo i tratti in geometrie dai pantoni primari, come a purificare la sua mente ed i suoi occhi, come un apprendista che si accinge ad imparare.
Ripercorre le intense pagine del suo diario capitolo moda, paragrafi selezione, scoperta, fotografia, editoria per riavvolgere il nastro della vita o forse solo per riazzerare la mente, tornare all’innata passione per la scultura celata dietro la divinità Moda che, in fondo, è solo parte di quel magico trittico che è l’Arte.
Ed ecco che la sua espressione muta nelle forme, nei materiali forti ma mai sfarzosi; torna al disegno che educatamente si evolve in bi-dimensione per un lungo periodo.
Nella pittura e nella grafica fotografica rinnega la bellezza e l’individualità, partendo dalla tradizione antica di altre culture per arrivare ad anticipare con sensibilità e visione superiore i mali del nostro contemporaneo, a cui non si piega e, seppur non rinnegandoli, li “interrompe” per plasmare corpi femminili atemporali, gioiosi, bucolici e morbidi come in eterna adolescenza, quando ancora molto è inconsapevole e spontaneo.
Le forme ed i colori sono tipicamente pop, allegri, felici, vitaminici… rimandano agli Anni più intensi anche del suo infinito percorso. Ma per frizzarli nel tempo tralascia i tratti del viso, come a rendere eterne le epoche, le creazioni di moda, la vita stessa.
Talvolta rinnega la sua creatura artistica e la stropiccia come a volerne strappare i confini… per poi salvarli, consapevole che l’imperfezione può essere affascinante e stimolante, così come lo è il foglio bianco ancora tutto da scrivere…”
Serena Mormino
L’opera entrerà ufficialmente nella collezione permanente del Museo, accanto alle celebri opere di Alviani, Arman, Atchugarry, Angi, Basso, Beuyes, Bressani, Ceccobelli, Chiari, Cogorno, Corner, Costa, Cracking Art Group, De Molfetta, Depero, Dorfles, Fiume, Fontana, Galliani, Guttuso, Kosice, Marangoni, Marchegiani, Mondino, Patterson, Pignatelli, Polesello, Pomodoro, Man Ray, Rotella, Spoerri, M. Thun, Tolomeo, Vautier, Vigo, solo per citare alcune tra le oltre duecento opere presenti in questo prezioso scrigno di arte e natura.
La collezione museale è in un continuo ed importante arricchimento, affiancando sempre più la tradizione artistica italiana e straniera del Novecento all’arte di questo nuovo millennio, in un luogo dove la natura, unica vera sovrana del mondo, ha generosamente e sapientemente creato un luogo di rara bellezza e fascino.
L’intervento umano, in questo luogo incantato, difende la bellezza paesaggistica e culturale, offrendo al pubblico un’altra rara ricchezza… l’Arte. Nel corso di più di vent’anni è stato creato un connubio talmente perfetto tra vegetazione ed espressione artistica, da renderle un’unica identità, dimostrando che l’Arte ha una capacità quasi divina e, quindi, il dovere di rendere omaggio alla vita.
Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte Curatrice MUSEO DEL PARCO di Portofino
Centro Internazionale di Scultura all'Aperto
Presidente Associazione Culturale AMARTE
24
luglio 2021
Flavio Lucchini – White Dolls
Dal 24 luglio al 31 ottobre 2021
arte contemporanea
incontri e conferenze
incontri e conferenze
Location
MUSEO DEL PARCO
Portofino, Molo Umberto I, (Genova)
Portofino, Molo Umberto I, (Genova)
Orario di apertura
da mercoldì a lunedì ore 10-13 e 16-19
Vernissage
24 Luglio 2021, ore 18.00, su invito
Sito web
Ufficio stampa
Associazione Culturale AMARTE
Ufficio stampa
SUPERSTUDIO GROUP
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione
Patrocini