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Pier Paolo Celeste / Alessandra Giannitelli – Audaces, fortuna iuvat
In esposizione oltre trenta opere, della produzione artistica recente dei due autori, che si confrontano su territori espressivi eterogenei, geometrico figurativo in Celeste e polimaterico e astratto in Giannitelli a tratti figurativo e pop.
Comunicato stampa
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Dal 15 al 18 marzo 2022 Micro Arti Visive di Paola Valori presenta la mostra bi-personale AUDACES, Fortuna iuvat con le opere di Pier Paolo Celeste e Alessandra Giannitelli, a cura di Simona Capodimonti e con note di Angelo Bucarelli e Olga Strada. In esposizione oltre trenta opere, della produzione artistica recente dei due autori, che si confrontano su territori espressivi eterogenei, geometrico figurativo in Celeste e polimaterico e astratto in Giannitelli a tratti figurativo e pop, ma accomunati dal desiderio di sperimentare e mostrarsi nel mondo dell’arte.
Dai testi critici di Simona Capodimonti: “Il titolo della mostra prende spunto dalla frase latina “Audentes fortuna iuvat”, la Fortuna aiuta gli audaci, usata nell’Eneide di Virgilio, come un’esortazione ad affrontare gli eventi con coraggio così da ottenere il favore del fato. L’incipit vuole essere quindi di buon auspicio. In mostra notiamo due modus operandi, differenti per stile e tecnica: in Pier Paolo Celeste prevalgono linee, numeri, geometrie, all’interno di una ricerca ragionata, mentre in Alessandra Giannitelli risaltano materia, forme, colori in una sperimentazione emozionale. Diversi universi espressivi si conciliano nella bi-personale grazie al potere dell’amicizia, che tutto unisce”.
Dalla nota in catalogo di Angelo Bucarelli: “Labirinti precisi in Celeste, contati, dove numeri sono il centro da raggiungere, ma che al tempo stesso riportano al conteggio iniziale creando un loop infinito. Angoli retti, colori metallici chiusi in linee che seguono o tracciano, ritmati da brevi contrappunti cromatici che ne spezzano appena la continuità. Il tempo è scandito, scandito, scandito, ma non smette di marciare anche oltre lo spazio ristretto che si è dato. Celeste cerca con determinazione di mettere ordine, ma non finisce mai come un Tantalo contemporaneo. Scava in un mantra la sua intima ricerca per trattenere così il dispiegarsi della vita, per essere sicuro che percorrere quel labirinto lo porterà alla quiete. […]. La forza di questi lavori meticolosi e ossessivi sta proprio nella necessità che Celeste imprime a chi si confronta con il suo lavoro e che non può altro che fare proprio quel cammino rimanendone catturato”.
Nella nota in catalogo di Olga Strada: “Le opere di Giannitelli rimandano a una serie di nomi fulgidi del firmamento artistico, da Alexander McQueen a Yves Klein ad Andy Warhol, ma al tempo stesso sono espressione di una visione fresca, quasi ludica. Aniconicità e monocromia da un lato, ricorso a una iconografia pop dall’altro, la doppia traccia lungo la quale si snoda la sua creatività. […].
I volumi materici creati dall’artista risultano talvolta croccanti e cangianti come le carte stagnole che ricoprono i cioccolatini, talvolta assumono la densità rugosa della corteccia di alberi di una foresta incantata ricca di cromie insolite. […] Mentre le composizioni figurative s’inseriscono nell’alveo di una visione ironica e lieve, tipica dell’arte pop”.
Un’occasione quindi per poter ammirare in mostra le ultime novità dei due artisti – dalle parole della curatrice - “Audaci”, nella maniera in cui hanno accolto la sfida di mostrarsi senza le certezze dei loro mondi precedenti, in un periodo in cui si sono persi tutti i punti di riferimento”.
Pier Paolo Celeste, nasce a Roma nel 1955, laureato in scienze politiche, dal 1993 si è dedicato ad un’attività artistica che ha svolto contemporaneamente a quella professionale, viaggiando in oltre sessanta paesi del mondo. Dal 1987 ha vissuto a New York, Varsavia, Mosca. In ogni paese ha colto gli elementi specifici che lo contraddistinguevano, riportandoli nei suoi diversi cicli di lavori. Sportivo e amante del mare, ha elaborato un’attrazione per le linee, disegnate su quaderni e diari, prima di arrivare alle tele. Con il tempo ha sviluppato una pittura geometrica che contiene in sé un metodo di lavoro rigoroso unito a una libertà espressiva, che lo accompagnano in continue fasi di sperimentazione creativa e di vita.
Alessandra Giannitelli, nasce a Roma nel 1969, dopo aver conseguito una laurea in giurisprudenza si è affacciata presto nel mondo del lavoro e dal 2017 ha iniziato a sperimentare la propria vena creativa in varie attività. L’occasione per mettere in pratica la sua passione in maniera più strutturata, oltre le opere prodotte per la cerchia familiare, è arrivata nel 2020, dopo aver vissuto un periodo personale intenso nel quale ha iniziato a dipingere composizioni materiche con toni accesi e tecniche miste, in cui ha dato libera espressione alle emozioni sotto lo stimolo di vicende autobiografiche, e, dopo che l’arte ha assolto alla sua funzione di cura, è passata ad una dimensione giocosa con la realizzazione di opere pop, come apertura a una nuova fase artistica.
Dai testi critici di Simona Capodimonti: “Il titolo della mostra prende spunto dalla frase latina “Audentes fortuna iuvat”, la Fortuna aiuta gli audaci, usata nell’Eneide di Virgilio, come un’esortazione ad affrontare gli eventi con coraggio così da ottenere il favore del fato. L’incipit vuole essere quindi di buon auspicio. In mostra notiamo due modus operandi, differenti per stile e tecnica: in Pier Paolo Celeste prevalgono linee, numeri, geometrie, all’interno di una ricerca ragionata, mentre in Alessandra Giannitelli risaltano materia, forme, colori in una sperimentazione emozionale. Diversi universi espressivi si conciliano nella bi-personale grazie al potere dell’amicizia, che tutto unisce”.
Dalla nota in catalogo di Angelo Bucarelli: “Labirinti precisi in Celeste, contati, dove numeri sono il centro da raggiungere, ma che al tempo stesso riportano al conteggio iniziale creando un loop infinito. Angoli retti, colori metallici chiusi in linee che seguono o tracciano, ritmati da brevi contrappunti cromatici che ne spezzano appena la continuità. Il tempo è scandito, scandito, scandito, ma non smette di marciare anche oltre lo spazio ristretto che si è dato. Celeste cerca con determinazione di mettere ordine, ma non finisce mai come un Tantalo contemporaneo. Scava in un mantra la sua intima ricerca per trattenere così il dispiegarsi della vita, per essere sicuro che percorrere quel labirinto lo porterà alla quiete. […]. La forza di questi lavori meticolosi e ossessivi sta proprio nella necessità che Celeste imprime a chi si confronta con il suo lavoro e che non può altro che fare proprio quel cammino rimanendone catturato”.
Nella nota in catalogo di Olga Strada: “Le opere di Giannitelli rimandano a una serie di nomi fulgidi del firmamento artistico, da Alexander McQueen a Yves Klein ad Andy Warhol, ma al tempo stesso sono espressione di una visione fresca, quasi ludica. Aniconicità e monocromia da un lato, ricorso a una iconografia pop dall’altro, la doppia traccia lungo la quale si snoda la sua creatività. […].
I volumi materici creati dall’artista risultano talvolta croccanti e cangianti come le carte stagnole che ricoprono i cioccolatini, talvolta assumono la densità rugosa della corteccia di alberi di una foresta incantata ricca di cromie insolite. […] Mentre le composizioni figurative s’inseriscono nell’alveo di una visione ironica e lieve, tipica dell’arte pop”.
Un’occasione quindi per poter ammirare in mostra le ultime novità dei due artisti – dalle parole della curatrice - “Audaci”, nella maniera in cui hanno accolto la sfida di mostrarsi senza le certezze dei loro mondi precedenti, in un periodo in cui si sono persi tutti i punti di riferimento”.
Pier Paolo Celeste, nasce a Roma nel 1955, laureato in scienze politiche, dal 1993 si è dedicato ad un’attività artistica che ha svolto contemporaneamente a quella professionale, viaggiando in oltre sessanta paesi del mondo. Dal 1987 ha vissuto a New York, Varsavia, Mosca. In ogni paese ha colto gli elementi specifici che lo contraddistinguevano, riportandoli nei suoi diversi cicli di lavori. Sportivo e amante del mare, ha elaborato un’attrazione per le linee, disegnate su quaderni e diari, prima di arrivare alle tele. Con il tempo ha sviluppato una pittura geometrica che contiene in sé un metodo di lavoro rigoroso unito a una libertà espressiva, che lo accompagnano in continue fasi di sperimentazione creativa e di vita.
Alessandra Giannitelli, nasce a Roma nel 1969, dopo aver conseguito una laurea in giurisprudenza si è affacciata presto nel mondo del lavoro e dal 2017 ha iniziato a sperimentare la propria vena creativa in varie attività. L’occasione per mettere in pratica la sua passione in maniera più strutturata, oltre le opere prodotte per la cerchia familiare, è arrivata nel 2020, dopo aver vissuto un periodo personale intenso nel quale ha iniziato a dipingere composizioni materiche con toni accesi e tecniche miste, in cui ha dato libera espressione alle emozioni sotto lo stimolo di vicende autobiografiche, e, dopo che l’arte ha assolto alla sua funzione di cura, è passata ad una dimensione giocosa con la realizzazione di opere pop, come apertura a una nuova fase artistica.
15
marzo 2022
Pier Paolo Celeste / Alessandra Giannitelli – Audaces, fortuna iuvat
Dal 15 al 18 marzo 2022
arte contemporanea
Location
MICRO ARTI VISIVE
Roma, Viale Giuseppe Mazzini, 1, (Roma)
Roma, Viale Giuseppe Mazzini, 1, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni 15.30 -19.30
- La mostra sarà visitabile anche sabato e domenica 19-20 marzo dalle ore 10 alle ore 20, nell’ambito di Urban Bazar, evento del MICRO dedicato agli artigiani, creativi e designer Made in Italy.
Vernissage
15 Marzo 2022, 18:00
Sito web
Ufficio stampa
Melasecca PressOffice
Autore
Curatore
Autore testo critico