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A bocca aperta
mostra collettiva
Comunicato stampa
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Ishaan è un bambino di nove anni dislessico e ad accorgersi della sua dislessia è un insegnante di Arte che rimane molto colpito dalla creatività e dal talento che il bambino dimostra nel disegno. Il film è incentrato sulla dislessia e sulla creatività.
La creatività è la capacità di vedere le cose in modo originale e personale.
E’ da questo presupposto che è stato creato questo evento, poichè ogni opera d’arte è ‘’una piccola stella che con la luce illumina il mondo riuscendo a farci vedere con i suoi occhi’’ ciò che è accaduto essendo, sempre, vincente.
Ogni opera d’arte di questa esposizione, figurativa o astratta, ‘’lascia il mondo a bocca aperta’’ ed è secondo questo principio che si sono prescelti tre artisti diversi tra loro che sanno far tacere il pubblico attraverso opere significative ricolme di segni, storia, materia, tecnica. Robertino Aisa, Adriana Bacigalupo, Gino Fontanesi hanno realizzato opere avvincenti e coinvolgenti insieme riuscendo a segnare l’animo di chi osserva.
Robertino Aisa da sempre è stato attratto dall’arte e dalla fotografia, ma solo toccando le corde dell’informale ha scoperto la passione coinvolgente dell’arte materica in cui colore e spessore sono elementi così spiccatamente combinati da ammutolire anche i più loquaci. Sperimenta materiali sempre diversi identificando una vera e propria poesia artistica, cementi, ferro, legno, tutti elementi di recupero ed è attraverso un lavoro lento e meticoloso che l’artista trova la sua natura intima, i ricordi, le sensazioni ed emergono così, quasi naturalmente, da ogni opera. L’arte di Aisa è una continua sperimentazione e la ragione viene accantonata nel momento in cui l’artista si appropinqua ad ogni lavoro utilizzando solo l’energia e la spontaneità. ‘Tutto è naturale’ è questo che emerge dai piccoli lavori in esposizione che paiono ricamati di spessore facendo in modo che tutto paia giustamente inquadrato lasciandosi studiare e lasciando sorpresi. In questo evento si presenta con una sola opera, una cassetta di ferro che contiene pietre legate che rimanda al sigillo casalingo a cui siamo tutti stati costretti a causa del Covid19, all’assenza di libertà e ai legami slegati dalla situazione.
Adriana Bacigalupo è un’artista che si è avvicinata all’arte per auto analizzarsi e uscire da situazioni segnanti e significative. L’arte come liberazione dal dolore si evince grandemente nella selezione di quattro opere figurative dalle gestualità larghe, determinate e incisive. I toni non sono mai esplosivi affiancandosi e mescolandosi in quelle che sono tracce di vita poiché l’arte è vita per la Bacigalupo. Si assiste a rese meditate e studiate tra inquadrature e campiture, mai commerciale nella rese finale, l’osservatore si districa tra tecnica e qualità pittorica. L’ispirazione più grande le è sempre pervenuta dalla possibilità di poter esprimere con l’arte la tragedia del suo dolore rendendo opere mai tristi o tragiche ed è in questo che si comprende l‘importanza dell‘arte per un‘artista che ha reso la pittura ragion di vita e professione. I toni sono quelli del periodo espressionista e attraverso combinazioni si sviluppa una poetica artistica basata sull’intelligenza umana destinata a restare impressa nel panorama artistico odierno.
Gino Fontanesi è uno sperimentatore di natura. Muovendosi in una gestualità esplosiva cromatica l’artista viaggia con il suo essere attraverso continue creazioni sempre diverse. L’istinto muove i suoi gesti attraverso spatole e pennelli in quello che diviene un percorso di ore nel fascino pittorico. La musica è il filo rosso della sua vita e diviene così il motivo ispiratore della sua arte. I toni sono sempre vivaci ed intensi e sono il frutto di quella sensazione stimolante che genera l’approccio alla pittura. Non ha bisogno di spiegazione l’arte di Fontanesi perchè è impulso prima di tutto, istinto grandioso che si evolve in cromie frizzanti ed energiche per soluzioni solari e intriganti che sapranno lasciare un segno nella storia dell’arte contemporanea.
[…]
Sulla nostra terra sono spuntate piccole stelle
Che con la loro luce hanno illuminato il mondo,
perchè sono riuscite a farci guardare le cose con i loro occhi.
Pensavano in maniera diversa
e le persone vicine non lo accettavano
e le hanno ostacolate.
Loro però ne sono uscite vincenti.
E tutto il mondo è rimasto a bocca aperta!
‘Stelle sulla terra‘, India, 2007, drammatico, regia di Aamir Khan
La creatività è la capacità di vedere le cose in modo originale e personale.
E’ da questo presupposto che è stato creato questo evento, poichè ogni opera d’arte è ‘’una piccola stella che con la luce illumina il mondo riuscendo a farci vedere con i suoi occhi’’ ciò che è accaduto essendo, sempre, vincente.
Ogni opera d’arte di questa esposizione, figurativa o astratta, ‘’lascia il mondo a bocca aperta’’ ed è secondo questo principio che si sono prescelti tre artisti diversi tra loro che sanno far tacere il pubblico attraverso opere significative ricolme di segni, storia, materia, tecnica. Robertino Aisa, Adriana Bacigalupo, Gino Fontanesi hanno realizzato opere avvincenti e coinvolgenti insieme riuscendo a segnare l’animo di chi osserva.
Robertino Aisa da sempre è stato attratto dall’arte e dalla fotografia, ma solo toccando le corde dell’informale ha scoperto la passione coinvolgente dell’arte materica in cui colore e spessore sono elementi così spiccatamente combinati da ammutolire anche i più loquaci. Sperimenta materiali sempre diversi identificando una vera e propria poesia artistica, cementi, ferro, legno, tutti elementi di recupero ed è attraverso un lavoro lento e meticoloso che l’artista trova la sua natura intima, i ricordi, le sensazioni ed emergono così, quasi naturalmente, da ogni opera. L’arte di Aisa è una continua sperimentazione e la ragione viene accantonata nel momento in cui l’artista si appropinqua ad ogni lavoro utilizzando solo l’energia e la spontaneità. ‘Tutto è naturale’ è questo che emerge dai piccoli lavori in esposizione che paiono ricamati di spessore facendo in modo che tutto paia giustamente inquadrato lasciandosi studiare e lasciando sorpresi. In questo evento si presenta con una sola opera, una cassetta di ferro che contiene pietre legate che rimanda al sigillo casalingo a cui siamo tutti stati costretti a causa del Covid19, all’assenza di libertà e ai legami slegati dalla situazione.
Adriana Bacigalupo è un’artista che si è avvicinata all’arte per auto analizzarsi e uscire da situazioni segnanti e significative. L’arte come liberazione dal dolore si evince grandemente nella selezione di quattro opere figurative dalle gestualità larghe, determinate e incisive. I toni non sono mai esplosivi affiancandosi e mescolandosi in quelle che sono tracce di vita poiché l’arte è vita per la Bacigalupo. Si assiste a rese meditate e studiate tra inquadrature e campiture, mai commerciale nella rese finale, l’osservatore si districa tra tecnica e qualità pittorica. L’ispirazione più grande le è sempre pervenuta dalla possibilità di poter esprimere con l’arte la tragedia del suo dolore rendendo opere mai tristi o tragiche ed è in questo che si comprende l‘importanza dell‘arte per un‘artista che ha reso la pittura ragion di vita e professione. I toni sono quelli del periodo espressionista e attraverso combinazioni si sviluppa una poetica artistica basata sull’intelligenza umana destinata a restare impressa nel panorama artistico odierno.
Gino Fontanesi è uno sperimentatore di natura. Muovendosi in una gestualità esplosiva cromatica l’artista viaggia con il suo essere attraverso continue creazioni sempre diverse. L’istinto muove i suoi gesti attraverso spatole e pennelli in quello che diviene un percorso di ore nel fascino pittorico. La musica è il filo rosso della sua vita e diviene così il motivo ispiratore della sua arte. I toni sono sempre vivaci ed intensi e sono il frutto di quella sensazione stimolante che genera l’approccio alla pittura. Non ha bisogno di spiegazione l’arte di Fontanesi perchè è impulso prima di tutto, istinto grandioso che si evolve in cromie frizzanti ed energiche per soluzioni solari e intriganti che sapranno lasciare un segno nella storia dell’arte contemporanea.
[…]
Sulla nostra terra sono spuntate piccole stelle
Che con la loro luce hanno illuminato il mondo,
perchè sono riuscite a farci guardare le cose con i loro occhi.
Pensavano in maniera diversa
e le persone vicine non lo accettavano
e le hanno ostacolate.
Loro però ne sono uscite vincenti.
E tutto il mondo è rimasto a bocca aperta!
‘Stelle sulla terra‘, India, 2007, drammatico, regia di Aamir Khan
04
giugno 2020
A bocca aperta
Dal 04 al 18 giugno 2020
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE ZEROUNO
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Barletta, Via Indipendenza, 1, (Barletta-andria-trani)
Orario di apertura
lun- ven. 17.30 - 20.00 sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso.
Vernissage
4 Giugno 2020, ore 18.00
Ufficio stampa
Zerouno
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Produzione organizzazione
Trasporti
Patrocini