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A caccia con il Pitocchetto
Una mostra dossier, a cura di Davide Dotti e Lisa Cervigni, che presenta al pubblico un connubio inedito e accattivante: due importanti tele di grandi dimensioni, dedicate ad un tema abbastanza inconsueto per
l’artista e particolarmente caro alla tradizione gardesana e bresciana: la caccia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A caccia con il Pitocchetto
Giacomo Ceruti al MuSa di Salò
MuSa | Museo di Salò
2 settembre - 29 ottobre 2023
Mostra dossier
A cura di Davide Dotti e Lisa Cervigni
Giacomo Ceruti al MuSa. Questa la speciale sorpresa che il Museo di Salò riserva al suo pubblico
a partire dal 2 settembre, a fianco di molte altre iniziative messe in campo nel corso dell’estate e
per i prossimi mesi.
Un’originalissima mostra dossier, a cura di Davide Dotti e Lisa Cervigni, realizzata grazie alla fruttuosa sinergia tra il museo gardesano e l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, che presenta
al pubblico un connubio inedito e accattivante: due importanti tele di grandi dimensioni, provenienti da prestigiose collezioni private bresciane, dedicate ad un tema abbastanza inconsueto per
l’artista e particolarmente caro alla tradizione gardesana e bresciana: la caccia.
A fronte di un Ceruti conosciuto soprattutto per i suoi magnifici ritratti di personaggi ai
margini della società settecentesca, i reietti, i poveri lavoratori, i vagabondi (i pitocchi per l'appunto), raffigurati con stile asciutto e sobrio e con uno spirito di umana empatia, il MuSa propone una
lettura inconsueta del grande pittore lombardo, mettendo a confronto due vivide e vibranti scene
di vita quotidiana patrizia. Protagonisti sono giovani rampolli della nobiltà, nei loro abiti eleganti,
colti in un momento di riposo nel corso di una battuta di caccia, insieme ai loro aiutanti e ai fedeli
segugi. Una delle due tele, che è stata restaurata per l’occasione e che ha la particolarità di essere siglata con le iniziali del pittore “G.C.” ben visibili sul dorso di una borsa di cuoio, venne esposta l’ultima volta in pubblico nel lontano 1987, in occasione della prima mostra monografica del
Pitocchetto che si tenne presso il Museo di Santa Giulia a Brescia; l’altra, scoperta in tempi relativamente recenti, è stata presentata da Davide Dotti nel 2019 in occasione della mostra Gli Animali nell'Arte dal Rinascimento a Ceruti. Entrambe sono tra le più significative opere a soggetto
venatorio del maestro bresciano, che vi si dedicò negli anni della maturità, andando incontro al
gusto dei suoi nobili committenti, che amavano conservare il ricordo delle battute di caccia facendosi ritrarre accanto ai compagni, ai servitori e ai propri cani.
Un’occasione da non perdere dunque per ammirare i due capolavori per la prima volta in confronto diretto, all’interno della suggestiva cornice del MuSa, museo civico affacciato sul golfo di Salò.
Il progetto nasce dalla proficua collaborazione instaurata in questi anni tra l’Associazione Amici di
Palazzo Martinengo e il MuSa, iniziata nel 2018 con il prestito del quadro di Cesare Bertolotti Il
Golfo di Salò, in occasione dell'esposizione Picasso, De Chirico, Morandi, 100 capolavori del XIX
e XX secolo dalle collezioni private bresciane, e culminata quest’anno nel prestito del contrabbasso “Biondo” già Colonna, realizzato da Gasparo da Salò intorno al 1590, per la mostra Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo, a cura di Davide Dotti (Brescia, Palazzo Martinengo, 21 gennaio - 11 giugno 2023).
Nell’ottica di proseguire nella reciproca valorizzazione, ora è l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, nella figura del suo curatore Davide Dotti, a offrire a Salò, grazie alla generosità di due
collezionisti privati, questi due splendidi capolavori del Pitocchetto, che saranno visibili al pubblico fino al 29 ottobre.
Alberto Pelizzari, presidente della Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano, rileva che questo progetto si colloca pienamente nel solco di una programmazione museale ormai
pluriennale che, in concerto con l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Gianpiero Cipani, il MuSa sta perseguendo con successo, nell’ottica di essere sempre più un museo vivo, pulsante e ricco di iniziative culturali di alto profilo, legate alla valorizzazione del territorio salodiano e
gardesano, della loro storia e delle tradizioni secolari.
L'esposizione offre l’occasione per compiere un approfondimento sul tema della caccia, pratica
antichissima della tradizione bresciana e del territorio gardesano, con un focus sull’arte venatoria
nel Settecento in rapporto alla nobiltà. Mentre tra i ceti popolari restò sempre e invariabilmente
un’attività di sussistenza, esercitata nelle forme più elementari con l’aiuto di reti, trappole, fionde,
archetti e lacci, per secoli, già dal Cinquecento, la caccia fu infatti un’attività prettamente nobiliare, espressione dello stile di vita aristocratico, una sorta di esercizio bellico in tempo di pace. Il
territorio bresciano, assai ricco in passato di boschi, paludi e campi, ben si prestava ad ospitare
animali stanziali o migratori e selvaggina, e l’Alto Garda fu per secoli terra ad alta vocazione venatoria.
Orari di apertura:
Dal 2 al 30 settembre: da martedì a domenica dalle 10,00 alle 20,00
Dall’1 al 31 ottobre: da martedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00
MuSa Museo di Salò
Via Brunati, 9
25087 Salò (BS)
www.museodisalo.it | info@museodisalo.it | 0365 20553
Giacomo Ceruti al MuSa di Salò
MuSa | Museo di Salò
2 settembre - 29 ottobre 2023
Mostra dossier
A cura di Davide Dotti e Lisa Cervigni
Giacomo Ceruti al MuSa. Questa la speciale sorpresa che il Museo di Salò riserva al suo pubblico
a partire dal 2 settembre, a fianco di molte altre iniziative messe in campo nel corso dell’estate e
per i prossimi mesi.
Un’originalissima mostra dossier, a cura di Davide Dotti e Lisa Cervigni, realizzata grazie alla fruttuosa sinergia tra il museo gardesano e l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, che presenta
al pubblico un connubio inedito e accattivante: due importanti tele di grandi dimensioni, provenienti da prestigiose collezioni private bresciane, dedicate ad un tema abbastanza inconsueto per
l’artista e particolarmente caro alla tradizione gardesana e bresciana: la caccia.
A fronte di un Ceruti conosciuto soprattutto per i suoi magnifici ritratti di personaggi ai
margini della società settecentesca, i reietti, i poveri lavoratori, i vagabondi (i pitocchi per l'appunto), raffigurati con stile asciutto e sobrio e con uno spirito di umana empatia, il MuSa propone una
lettura inconsueta del grande pittore lombardo, mettendo a confronto due vivide e vibranti scene
di vita quotidiana patrizia. Protagonisti sono giovani rampolli della nobiltà, nei loro abiti eleganti,
colti in un momento di riposo nel corso di una battuta di caccia, insieme ai loro aiutanti e ai fedeli
segugi. Una delle due tele, che è stata restaurata per l’occasione e che ha la particolarità di essere siglata con le iniziali del pittore “G.C.” ben visibili sul dorso di una borsa di cuoio, venne esposta l’ultima volta in pubblico nel lontano 1987, in occasione della prima mostra monografica del
Pitocchetto che si tenne presso il Museo di Santa Giulia a Brescia; l’altra, scoperta in tempi relativamente recenti, è stata presentata da Davide Dotti nel 2019 in occasione della mostra Gli Animali nell'Arte dal Rinascimento a Ceruti. Entrambe sono tra le più significative opere a soggetto
venatorio del maestro bresciano, che vi si dedicò negli anni della maturità, andando incontro al
gusto dei suoi nobili committenti, che amavano conservare il ricordo delle battute di caccia facendosi ritrarre accanto ai compagni, ai servitori e ai propri cani.
Un’occasione da non perdere dunque per ammirare i due capolavori per la prima volta in confronto diretto, all’interno della suggestiva cornice del MuSa, museo civico affacciato sul golfo di Salò.
Il progetto nasce dalla proficua collaborazione instaurata in questi anni tra l’Associazione Amici di
Palazzo Martinengo e il MuSa, iniziata nel 2018 con il prestito del quadro di Cesare Bertolotti Il
Golfo di Salò, in occasione dell'esposizione Picasso, De Chirico, Morandi, 100 capolavori del XIX
e XX secolo dalle collezioni private bresciane, e culminata quest’anno nel prestito del contrabbasso “Biondo” già Colonna, realizzato da Gasparo da Salò intorno al 1590, per la mostra Lotto, Romanino, Moretto, Ceruti. I campioni della pittura a Brescia e Bergamo, a cura di Davide Dotti (Brescia, Palazzo Martinengo, 21 gennaio - 11 giugno 2023).
Nell’ottica di proseguire nella reciproca valorizzazione, ora è l’Associazione Amici di Palazzo Martinengo, nella figura del suo curatore Davide Dotti, a offrire a Salò, grazie alla generosità di due
collezionisti privati, questi due splendidi capolavori del Pitocchetto, che saranno visibili al pubblico fino al 29 ottobre.
Alberto Pelizzari, presidente della Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano, rileva che questo progetto si colloca pienamente nel solco di una programmazione museale ormai
pluriennale che, in concerto con l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Gianpiero Cipani, il MuSa sta perseguendo con successo, nell’ottica di essere sempre più un museo vivo, pulsante e ricco di iniziative culturali di alto profilo, legate alla valorizzazione del territorio salodiano e
gardesano, della loro storia e delle tradizioni secolari.
L'esposizione offre l’occasione per compiere un approfondimento sul tema della caccia, pratica
antichissima della tradizione bresciana e del territorio gardesano, con un focus sull’arte venatoria
nel Settecento in rapporto alla nobiltà. Mentre tra i ceti popolari restò sempre e invariabilmente
un’attività di sussistenza, esercitata nelle forme più elementari con l’aiuto di reti, trappole, fionde,
archetti e lacci, per secoli, già dal Cinquecento, la caccia fu infatti un’attività prettamente nobiliare, espressione dello stile di vita aristocratico, una sorta di esercizio bellico in tempo di pace. Il
territorio bresciano, assai ricco in passato di boschi, paludi e campi, ben si prestava ad ospitare
animali stanziali o migratori e selvaggina, e l’Alto Garda fu per secoli terra ad alta vocazione venatoria.
Orari di apertura:
Dal 2 al 30 settembre: da martedì a domenica dalle 10,00 alle 20,00
Dall’1 al 31 ottobre: da martedì alla domenica dalle 10,00 alle 18,00
MuSa Museo di Salò
Via Brunati, 9
25087 Salò (BS)
www.museodisalo.it | info@museodisalo.it | 0365 20553
02
settembre 2023
A caccia con il Pitocchetto
Dal 02 settembre al 29 ottobre 2023
personale
altro
altro
Location
MUSA – MUSEO DI SALO’
Salò, Via Brunati, 9, (Brescia)
Salò, Via Brunati, 9, (Brescia)
Biglietti
€ 9 biglietto intero € 7 biglietto ridotto € 5 biglietto 7-18 anni
Orario di apertura
Dal 2 settembre al 30 settembre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20
dal 1 ottobre al 29 ottobre da martedì alla domenica dalle 10 alle 18
Vernissage
2 Settembre 2023, ore 11 presentazione della mostra dossier
Autore
Curatore