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A Campus Point – Giovanni Frangi
Continua il ciclo espositivo di giovani artisti contemporanei
Comunicato stampa
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Giovanni Frangi A Campus Point …
Si inaugura venerdì 25 giugno, ore 19.30, la mostra Giovanni Frangi A Campus Point … a cura di Francesca Brambilla, occasione per la quale l’artista ha eseguito un apposito lavoro: Vallemosso, dittico di 230x700 cm.
Al suo terzo anno di attività il ciclo di mostre proposte all’interno dell’innovativo spazio Campus Point, progettato da Arturo Montanelli, per il Politecnico di Milano, Polo regionale di Lecco, ha ospitato molti giovani artisti dell’arte italiana tra cui Davide Nido, Federico Guida, Jonathan Guaitamacchi, Alessandro Busci, Alessandro Verdi e molti altri.
Dopo il vernissage a Campus Point, sarà possibile ammirare altri lavori dell’artista presso Lo Spazio Ardea, in via Ugo Bassi - Lecco. Per l’occasione Frangi ha allestito veri e propri tavoli espositivi che, accogliendo al loro interno disegni, schizzi, foto, tracce ed elementi naturali, raccontano la storia, la memoria visiva, il percorso emotivo e sensoriale che inducono l’artista al suo fare.
Biografia
Giovanni Frangi (Milano, 1959)
Dal 1978 al 1982 studia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1983 esordisce in una mostra alla Rotonda di via Besana a Milano Giovani pittori e scultori italiani, cui segue nello stesso anno, alla Galleria La Bussola di Torino, la prima personale. Nel 1986 è alla Galleria Bergamini di Milano. Nel 1997 espone a Palazzo Sarcinelli a Conegliano Frangi paesaggi 1986-1996 . Nel 1996, alla XII Quadriennale di Roma, vince il premio della Camera dei Deputati, che consiste in una mostra allestita l’anno successivo nella Sala del Cenacolo a Montecitorio La fuga di Renzo. E’ del 1999 Il richiamo della foresta presso la Galleria delle Stelline a Milano. Nel 2000 realizza la personale Giovanni Frangi - viaggio in Italia alla Galleria dello Scudo di Verona e successivamente, alla Galleria Lawrence Rubin di Milano, inaugura Giovanni Frangi - Sculture, una mostra per l’estate. Nel 2004 a Villa Panza a Varese presenta Nobu at Elba e sempre nel 2004 allestisce la personale Giovanni Frangi - take-off - opere 2004 alla Galleria dello Scudo di Verona. Nel 2005 presenta Giovanni Frangi - Ti ci porto alla Galleria Les Chances de l’Art di Bolzano. Nel 2006 allestisce View - Master da Poggiali e Forconi di Firenze. Nel 2007 è presente alla collettiva Italia 1980-2007, organizzata dal Mart di Rovereto nel Museo Nazionale di Hanoi in Vietnam e lo stesso anno con la Galleria dello Scudo, al MiART di Milano presenta il progetto Underwater. Nel 2008 allestisce SassiSassi alla Galerie Raphael di Francoforte e presenta la mostra Pasadena alla GAMUD, Galleria D'arte Moderna di Udine. Tra il 2008 e il 2009, realizza la mostra MT2425 all’Ex Oratorio di San Lupo di Bergamo.
Vive e lavora a Milano.
L’artista
Per la mostra a Campus Point Giovanni Frangi ha appositamente eseguito due grandi lavori della serie Vallemosso. Dittico su tela, rispettivamente di cm 3,50x2,30, Vallemosso è una eco che ci rimanda all’immagine di ampi campi, risaie. Quasi fuori dalle coordinate di spazio e tempo, nella sua ricerca l’artista ha volto lo sguardo al mondo naturale: i boschi, le cascate, i laghi, le foglie, luoghi per un'altra solitudine, paesaggi visionari che accendono lo sguardo per condurlo oltre l’apparenza.
Luogo geografico, Vallemosso, rappresenta un’immagine delle risaie vicino a Vercelli. Invase dell’acqua, hanno la particolarità di essere costantemente in mutamento, mai l’immagine di quel luogo è uguale a se stessa.
Nonostante la natura, costituisca l’iconografia del pittore milanese, Frangi non è un pittore en pleine air. I suoi quadri prendono corpo in studio, la sua ricerca non è analitica, Frangi utilizza piuttosto il sentimento, la sensazione, esaltando la soggettività. A chi osserva le sue opere egli racconta la sua esperienza attraverso una natura che non è solo luogo fisico ma anche e soprattutto luogo mentale. Nella natura ci si smarrisce e poi ci ritrova, così, anche nei dipinti di Giovanni Frangi ci si perde dentro il colore per poi ritrovarsi nella eco di un atmosfera come quella di un tappeto di foglie, di un bosco, di una risaia, un’immagine quasi riconoscibile che in realtà è mera apparenza.
Altamente poetica, la pittura di Frangi non rappresenta l’espressione totale della natura, ne sprigiona l’essenza, il principio attivo, non racconta le foglie, i boschi, le cascate, ma il loro riflesso, dettaglia e generalizza nel medesimo istante aprendo un varco verso l’ideale.
Umanamente confusa, incerta, equivoca, sfuggente, la natura di Frangi è spogliata di tutte le sue particolarità descrittive per restituire a chi guarda l’essenza stessa della sua forma, il suo respiro. Non l’immagine delineata e nitida ma la sua anima, “non l’illustrazione descrittiva ma la visionarietà immaginifica. “
Si inaugura venerdì 25 giugno, ore 19.30, la mostra Giovanni Frangi A Campus Point … a cura di Francesca Brambilla, occasione per la quale l’artista ha eseguito un apposito lavoro: Vallemosso, dittico di 230x700 cm.
Al suo terzo anno di attività il ciclo di mostre proposte all’interno dell’innovativo spazio Campus Point, progettato da Arturo Montanelli, per il Politecnico di Milano, Polo regionale di Lecco, ha ospitato molti giovani artisti dell’arte italiana tra cui Davide Nido, Federico Guida, Jonathan Guaitamacchi, Alessandro Busci, Alessandro Verdi e molti altri.
Dopo il vernissage a Campus Point, sarà possibile ammirare altri lavori dell’artista presso Lo Spazio Ardea, in via Ugo Bassi - Lecco. Per l’occasione Frangi ha allestito veri e propri tavoli espositivi che, accogliendo al loro interno disegni, schizzi, foto, tracce ed elementi naturali, raccontano la storia, la memoria visiva, il percorso emotivo e sensoriale che inducono l’artista al suo fare.
Biografia
Giovanni Frangi (Milano, 1959)
Dal 1978 al 1982 studia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nel 1983 esordisce in una mostra alla Rotonda di via Besana a Milano Giovani pittori e scultori italiani, cui segue nello stesso anno, alla Galleria La Bussola di Torino, la prima personale. Nel 1986 è alla Galleria Bergamini di Milano. Nel 1997 espone a Palazzo Sarcinelli a Conegliano Frangi paesaggi 1986-1996 . Nel 1996, alla XII Quadriennale di Roma, vince il premio della Camera dei Deputati, che consiste in una mostra allestita l’anno successivo nella Sala del Cenacolo a Montecitorio La fuga di Renzo. E’ del 1999 Il richiamo della foresta presso la Galleria delle Stelline a Milano. Nel 2000 realizza la personale Giovanni Frangi - viaggio in Italia alla Galleria dello Scudo di Verona e successivamente, alla Galleria Lawrence Rubin di Milano, inaugura Giovanni Frangi - Sculture, una mostra per l’estate. Nel 2004 a Villa Panza a Varese presenta Nobu at Elba e sempre nel 2004 allestisce la personale Giovanni Frangi - take-off - opere 2004 alla Galleria dello Scudo di Verona. Nel 2005 presenta Giovanni Frangi - Ti ci porto alla Galleria Les Chances de l’Art di Bolzano. Nel 2006 allestisce View - Master da Poggiali e Forconi di Firenze. Nel 2007 è presente alla collettiva Italia 1980-2007, organizzata dal Mart di Rovereto nel Museo Nazionale di Hanoi in Vietnam e lo stesso anno con la Galleria dello Scudo, al MiART di Milano presenta il progetto Underwater. Nel 2008 allestisce SassiSassi alla Galerie Raphael di Francoforte e presenta la mostra Pasadena alla GAMUD, Galleria D'arte Moderna di Udine. Tra il 2008 e il 2009, realizza la mostra MT2425 all’Ex Oratorio di San Lupo di Bergamo.
Vive e lavora a Milano.
L’artista
Per la mostra a Campus Point Giovanni Frangi ha appositamente eseguito due grandi lavori della serie Vallemosso. Dittico su tela, rispettivamente di cm 3,50x2,30, Vallemosso è una eco che ci rimanda all’immagine di ampi campi, risaie. Quasi fuori dalle coordinate di spazio e tempo, nella sua ricerca l’artista ha volto lo sguardo al mondo naturale: i boschi, le cascate, i laghi, le foglie, luoghi per un'altra solitudine, paesaggi visionari che accendono lo sguardo per condurlo oltre l’apparenza.
Luogo geografico, Vallemosso, rappresenta un’immagine delle risaie vicino a Vercelli. Invase dell’acqua, hanno la particolarità di essere costantemente in mutamento, mai l’immagine di quel luogo è uguale a se stessa.
Nonostante la natura, costituisca l’iconografia del pittore milanese, Frangi non è un pittore en pleine air. I suoi quadri prendono corpo in studio, la sua ricerca non è analitica, Frangi utilizza piuttosto il sentimento, la sensazione, esaltando la soggettività. A chi osserva le sue opere egli racconta la sua esperienza attraverso una natura che non è solo luogo fisico ma anche e soprattutto luogo mentale. Nella natura ci si smarrisce e poi ci ritrova, così, anche nei dipinti di Giovanni Frangi ci si perde dentro il colore per poi ritrovarsi nella eco di un atmosfera come quella di un tappeto di foglie, di un bosco, di una risaia, un’immagine quasi riconoscibile che in realtà è mera apparenza.
Altamente poetica, la pittura di Frangi non rappresenta l’espressione totale della natura, ne sprigiona l’essenza, il principio attivo, non racconta le foglie, i boschi, le cascate, ma il loro riflesso, dettaglia e generalizza nel medesimo istante aprendo un varco verso l’ideale.
Umanamente confusa, incerta, equivoca, sfuggente, la natura di Frangi è spogliata di tutte le sue particolarità descrittive per restituire a chi guarda l’essenza stessa della sua forma, il suo respiro. Non l’immagine delineata e nitida ma la sua anima, “non l’illustrazione descrittiva ma la visionarietà immaginifica. “
25
giugno 2010
A Campus Point – Giovanni Frangi
Dal 25 giugno al 30 luglio 2010
arte contemporanea
Location
CAMPUS POINT – POLITECNICO
Lecco, Via Marco D'oggiono, 18/a, (Lecco)
Lecco, Via Marco D'oggiono, 18/a, (Lecco)
Orario di apertura
da lunedì’ a venerdì con orario continuato dalle 13.00 alle 19.00 e tutte le mattine su prenotazione
Vernissage
25 Giugno 2010, ore 19.30 nella sala vetrata ingresso di Campus Point, centro di ricerca del Politecnico di Milano in via Ghislanzoni 24 – Lecco.
Sito web
www.campuspoint.polimi.it/index.php
Autore
Curatore