Contenitore di vetro, luogo trasparente, metafora di uno spazio aperto a tutti, Campus Point vuole offrirsi alla città, accoglierla: diventare luogo d’incontro tra istituzioni, impresa e cultura. L’intento è quello di utilizzare l’università come centro di promozione culturale ad ampio raggio non esclusivamente finalizzato a ricerca e didattica.

Fuori da coordinate precise, si suggeriscono stimoli, si creano occasioni di incontro e conoscenza, si propone uno luogo altro per incontrare l’arte in modo nuovo in uno spazio espositivo aperto, insolito, giocoso e informale.

Per il vernissage, il noto architetto comasco Attilio Terragni introdurrà le opere dell’artista presentandolo ai visitatori.

Nato a Londra nel 1961 e diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove vive e lavora, Jonathan Guaitamacchi è noto per le sue visioni di città globali, paesaggi urbani.

Alla base della sua ricerca le architetture di grandi città come Milano, Johannesburg, Londra, città vissute in prima persona che diventano spunto, traccia e soggetto delle sue opere. I luoghi dipinti appaiono come invivibili “città della mente”, “luoghi misteriosi della mia memoria” come l’artista stesso li definisce.

Con una tavolozza monotonale, Guaitamacchi usa toni scuri: imprime sul bianco della tela timbri di grigio, linee grevi di nero, e spesso utilizza il carboncino per tracciare disincantate panoramiche del caos del mondo in maniera ordinata.

Caratterizzate da una sorprendente potenza pittorica e da una pennellata forte, incisiva e graffiante, le opere di Guaitamacchi sono facilmente riconoscibili: uniche. Artista tra i più apprezzati nel panorama italiano e internazionale con esposizioni in importanti spazi pubblici e privati ha recentemente concluso una straordinaria personale presso la SMAC Gallery, Stellenbosh a Cape Town, South Africa.

La mostra rimarrà aperta fino a giovedì 23 luglio, da lunedì’ a venerdì con orario continuato dalle 13.00 alle 19.00 e tutte le mattine su prenotazione (0341.488707)

Si ringraziano gli sponsor dell’iniziativa: Ato SpA e Electro Adda Group SpA che hanno condiviso con il Politecnico di Milano lo spirito del progetto, riconoscendone l’importanza e l’impegno per la promozione dell’arte e della cultura sul territorio.