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A distanza ravvicinata
La nuova mostra del Salone Centrale A distanza ravvicinata è emblematica delle infinite possibilità di racconto e di dialogo delle opere di una collezione sorprendente e di eccezionale qualità che costruisce nuovi mondi e nuove combinazioni, rintracciando ogni volta connessioni e rimandi, derive e approdi che sempre sfuggono alla catalogazione e tassonomia che si avvale di un unico sguardo lineare.
Comunicato stampa
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Il giorno più bello è iniziato qualche settimana fa, quando tutto lentamente ha cominciato a muoversi perché si è delineato un orizzonte. Il tempo unità di dismisura, uscito dai cardini per entrare nell’indistinto, era tornato a scorrere e a correre. E negli ultimi giorni abbiamo sentito persino il fiato sul collo e l’adrenalina del conto alla rovescia. Apriamo per restituire la Galleria Nazionale al pubblico, con le modalità provvisorie previste dalla situazione in cui stiamo – e non siamo, noi tutti siamo altro – e ora che al tempo possiamo ricongiungere spazio e movimento lo dimostreremo prima di tutto a noi stessi. Rimettiamoci in sesto. Accorciamo le distanze, manteniamo quelle che hanno sempre caratterizzato il nostro stare al museo e di fronte a un’opera, in fondo l’abbiamo sempre e solo toccata con lo sguardo, eppure con quale trasporto, con quanta emozione. Manteniamo la distanza fisica e lasciamo indietro quella sociale. Riconciliamoci con i luoghi e saremo a casa ovunque. E forse sì “il mondo è cambiato, infatti non è più da conquistare, ma da abitare”.
Aprire la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea il primo giorno possibile è stato l’appuntamento a cui non potevamo mancare, per quello che vuol dire essere contemporanei, donne e uomini del nostro tempo. Ci presentiamo all’appuntamento con il museo in assetto, Time Is Out of Joint sempre più puntuale, con la nuova mostra del Salone Centrale A distanza ravvicinata, emblematica delle infinite possibilità di racconto e di dialogo delle opere di una collezione sorprendente e di eccezionale qualità che costruisce nuovi mondi e nuove combinazioni, rintracciando ogni volta connessioni e rimandi, derive e approdi che sempre sfuggono alla catalogazione e tassonomia che si avvale di un unico sguardo lineare.
Cristiana Collu
Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Aprire la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea il primo giorno possibile è stato l’appuntamento a cui non potevamo mancare, per quello che vuol dire essere contemporanei, donne e uomini del nostro tempo. Ci presentiamo all’appuntamento con il museo in assetto, Time Is Out of Joint sempre più puntuale, con la nuova mostra del Salone Centrale A distanza ravvicinata, emblematica delle infinite possibilità di racconto e di dialogo delle opere di una collezione sorprendente e di eccezionale qualità che costruisce nuovi mondi e nuove combinazioni, rintracciando ogni volta connessioni e rimandi, derive e approdi che sempre sfuggono alla catalogazione e tassonomia che si avvale di un unico sguardo lineare.
Cristiana Collu
Direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
09
febbraio 2021
A distanza ravvicinata
Dal 09 al 12 febbraio 2021
arte contemporanea
Location
Orario di apertura
dalle 9 alle 19 con ultimo ingresso alle 18.15
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