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A la Mer ! La villeggiatura dei parigini fra mare e casinò (1875 -1935) – Tarquinia tra mare e torri (1900 -1960)
Tarquinia, luogo del turismo internazionale, rende omaggio al mare “parigino” con una singolare rassegna organizzata da Cesare Nissirio. Quale mare? Quello frequentato dai parigini tra la fine dell’ottocento e gli anni Quaranta del Novecento, una carrellata di immagini sia grafiche che fotografiche.
Comunicato stampa
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Martedì 14 luglio 2009, alle ore 18,00 a Tarquinia, in occasione della Festa Nazionale francese, nella Sala Grande della Biblioteca in Barriera San Giusto (Tel. 0766 849224 - biblioteca@tarquinia.net) avrà luogo la inaugurazione della mostra A la Mer ! La villeggiatura dei parigini fra mare e casinò (1875 -1935) – Tarquinia tra mare e torri (1900 -1960).
La mostra, promossa dal Comune di Tarquinia con proprie collezioni e di collezionisti privati per la parte italiana ed organizzata dal Museo Parigino a Roma con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia nell’ambito della rassegna Sous le Ciel de Paris (Parigi nel Lazio) offrirà le proprie immagini (oltre trecento) attraverso cartoline, foto e riviste dell’epoca francesi.
Tarquinia, luogo del turismo internazionale, rende omaggio al mare “parigino” con una singolare rassegna organizzata da Cesare Nissirio. Quale mare? Quello frequentato dai parigini tra la fine dell’ottocento e gli anni Quaranta del Novecento, una carrellata di immagini sia grafiche che fotografiche. Il mare d’epoca, a colori o in bianco e nero, patinato nel tempo ovvero quello riprodotto dalla grafica francese nelle riviste illustrate e nei manifesti turistici ma anche quello riprodotto nelle cartoline illustrate che furoreggiavano una volta. Ma anche il mare di Tarquinia! La città, infatti, in questa mostra sposa il suo mare con quello francese. L’esposizione, con le sue due sezioni, fornirà al visitatore una serie di divertenti e seducenti immagini per noi ormai definite
“antiche” che lo riporteranno ai variopinti e castigati costumi da bagno. Cartoline d’epoca, foto della spiaggia “etrusca” e quelle delle spiagge francesi insieme alle copertine del F**aro Illustré, di Paris illustré, Le Rire, Pages Folles, La Vie heureuse, L’assiette au Beurre, Le Sourire, La Vie Parisienne, Mode pratique e tante altre riviste coloratissime consacrate alla spiaggia, ai suoi bagnanti ma soprattutto alle bagnanti che in questa rassegna si mostrano sempre in forma elegante. Cappelli e ombrellini da sole per le signore in abito lungo, come vuole la moda del tempo, gentiluomini in cappello e bastone da passeggio nelle foto da ”promenade” mattutina o serale. Sbiaditi costumi, quasi sempre a righe, per lo più pudichi, mai irriverenti, oltraggiosi nei confronti del buon gusto e dell’eleganza. Sentimenti questi ormai purtroppo scomparsi presso i bagnanti di questo nostro ventunesimo secolo, reduci compiaciuti dal crollo di ogni barriera, estetica o morale.
Alle coloratissime copertine e alle pagine ingiallite dal tempo si aggiungono i reali luoghi deputati della villeggiatura, le località di mare più o meno celebri in cui Parigi si bagnava.
Trouville, Deauville, Honfleur, Biarritz, Cannes, Marsiglia, Nizza, Tolone, Mentone e tanti altri luoghi noti e meno famosi forniranno al visitatore una storica ambientazione, una sorta di spaccato della moda e del costume in un mezzo secolo a cavallo fra gli ultimi due appena trascorsi e che si allontanano sempre più da noi per usi, costumi, abitudini e che ai nostri occhi, appaiono ormai sorpassati, desueti ma non per questo privi di fascino. Una sorta di nostalgia, infatti, pervade la mostra e si espande nell’animo del visitatore, una felicità nel ritrovamento inatteso di immagini sconosciute o che si credevano perdute irrimediabilmente e per taluni di noi nell’affioramento di ricordi lontani, un tuffo nella memoria e nel passato che suscita uno spleen pungente. Un evento per i cittadini di Tarquinia e per i numerosi turisti che non mancherà di suscitare la curiosità e l’interesse per una ricca quanto seducente offerta di immagini del tempo che fu.
UFFICIO STAMPA E ORGANIZZAZIONE
MUSEO PARIGINO A ROMA – 06 44237261 – 347 3571655 – 333 5768914
TARQUINIA E LA FRANCIA
Il 17 aprile 1831 Henri-Marie Bayle, ovvero Stendhal, giungeva a Civitavecchia in qualità di Console di Francia con sede in quella città, a quei tempi capoluogo di provincia. Ci resterà, pur tra pause e interruzioni per malattia fino all'estate del 1841. Tarquinia, allora Corneto, è stata meta delle sue battute di caccia. Al luogo ha dedicato “Le tombe di Corneto.
Grande il suo interesse per l'archeologia, per la caccia e per i piaceri della tavola. Proprio nell’ambito delle ricerche archeologiche, l’Ecole Française de Rome ha dedicato numerose attenzioni a Tarquinia. Noto il “Cimitero dei francesi” nella Chiesa di San Giacomo, nota la chiesa di Santa Maria in Castello, ambedue a suo tempo siti “francesi”. Non si dimentichi che la presenza francese à Tarquinia è rimasta dal 1798 al 1860 lasciando tracce indelebili presso la cultura e la storia del luogo. Insomma Tarquinia non dimentica di essere stata un po’ francese nemmeno in certe sue forme dialettali.
La mostra, promossa dal Comune di Tarquinia con proprie collezioni e di collezionisti privati per la parte italiana ed organizzata dal Museo Parigino a Roma con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia nell’ambito della rassegna Sous le Ciel de Paris (Parigi nel Lazio) offrirà le proprie immagini (oltre trecento) attraverso cartoline, foto e riviste dell’epoca francesi.
Tarquinia, luogo del turismo internazionale, rende omaggio al mare “parigino” con una singolare rassegna organizzata da Cesare Nissirio. Quale mare? Quello frequentato dai parigini tra la fine dell’ottocento e gli anni Quaranta del Novecento, una carrellata di immagini sia grafiche che fotografiche. Il mare d’epoca, a colori o in bianco e nero, patinato nel tempo ovvero quello riprodotto dalla grafica francese nelle riviste illustrate e nei manifesti turistici ma anche quello riprodotto nelle cartoline illustrate che furoreggiavano una volta. Ma anche il mare di Tarquinia! La città, infatti, in questa mostra sposa il suo mare con quello francese. L’esposizione, con le sue due sezioni, fornirà al visitatore una serie di divertenti e seducenti immagini per noi ormai definite
“antiche” che lo riporteranno ai variopinti e castigati costumi da bagno. Cartoline d’epoca, foto della spiaggia “etrusca” e quelle delle spiagge francesi insieme alle copertine del F**aro Illustré, di Paris illustré, Le Rire, Pages Folles, La Vie heureuse, L’assiette au Beurre, Le Sourire, La Vie Parisienne, Mode pratique e tante altre riviste coloratissime consacrate alla spiaggia, ai suoi bagnanti ma soprattutto alle bagnanti che in questa rassegna si mostrano sempre in forma elegante. Cappelli e ombrellini da sole per le signore in abito lungo, come vuole la moda del tempo, gentiluomini in cappello e bastone da passeggio nelle foto da ”promenade” mattutina o serale. Sbiaditi costumi, quasi sempre a righe, per lo più pudichi, mai irriverenti, oltraggiosi nei confronti del buon gusto e dell’eleganza. Sentimenti questi ormai purtroppo scomparsi presso i bagnanti di questo nostro ventunesimo secolo, reduci compiaciuti dal crollo di ogni barriera, estetica o morale.
Alle coloratissime copertine e alle pagine ingiallite dal tempo si aggiungono i reali luoghi deputati della villeggiatura, le località di mare più o meno celebri in cui Parigi si bagnava.
Trouville, Deauville, Honfleur, Biarritz, Cannes, Marsiglia, Nizza, Tolone, Mentone e tanti altri luoghi noti e meno famosi forniranno al visitatore una storica ambientazione, una sorta di spaccato della moda e del costume in un mezzo secolo a cavallo fra gli ultimi due appena trascorsi e che si allontanano sempre più da noi per usi, costumi, abitudini e che ai nostri occhi, appaiono ormai sorpassati, desueti ma non per questo privi di fascino. Una sorta di nostalgia, infatti, pervade la mostra e si espande nell’animo del visitatore, una felicità nel ritrovamento inatteso di immagini sconosciute o che si credevano perdute irrimediabilmente e per taluni di noi nell’affioramento di ricordi lontani, un tuffo nella memoria e nel passato che suscita uno spleen pungente. Un evento per i cittadini di Tarquinia e per i numerosi turisti che non mancherà di suscitare la curiosità e l’interesse per una ricca quanto seducente offerta di immagini del tempo che fu.
UFFICIO STAMPA E ORGANIZZAZIONE
MUSEO PARIGINO A ROMA – 06 44237261 – 347 3571655 – 333 5768914
TARQUINIA E LA FRANCIA
Il 17 aprile 1831 Henri-Marie Bayle, ovvero Stendhal, giungeva a Civitavecchia in qualità di Console di Francia con sede in quella città, a quei tempi capoluogo di provincia. Ci resterà, pur tra pause e interruzioni per malattia fino all'estate del 1841. Tarquinia, allora Corneto, è stata meta delle sue battute di caccia. Al luogo ha dedicato “Le tombe di Corneto.
Grande il suo interesse per l'archeologia, per la caccia e per i piaceri della tavola. Proprio nell’ambito delle ricerche archeologiche, l’Ecole Française de Rome ha dedicato numerose attenzioni a Tarquinia. Noto il “Cimitero dei francesi” nella Chiesa di San Giacomo, nota la chiesa di Santa Maria in Castello, ambedue a suo tempo siti “francesi”. Non si dimentichi che la presenza francese à Tarquinia è rimasta dal 1798 al 1860 lasciando tracce indelebili presso la cultura e la storia del luogo. Insomma Tarquinia non dimentica di essere stata un po’ francese nemmeno in certe sue forme dialettali.
14
luglio 2009
A la Mer ! La villeggiatura dei parigini fra mare e casinò (1875 -1935) – Tarquinia tra mare e torri (1900 -1960)
Dal 14 luglio al 02 agosto 2009
fotografia
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
BIBLIOTECA IN BARRIERA SAN GIUSTO
Tarquinia, Largo Barriera San Giusto, (Viterbo)
Tarquinia, Largo Barriera San Giusto, (Viterbo)
Orario di apertura
mattina 10.30-12.30 - pomeriggio 18,00-20,00
Vernissage
14 Luglio 2009, ore 18