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A Play as a landscape
OHT | Office for Human Theatre è una realtà teatrale italiana che sviluppa progetti in partnership con gruppi teatrali europei al confine fra arti performative e arti visive. I lavori di OHT travalicano i paradigmi tradizionali della convenzione teatrale diventando “spazio aperto” che cambia ogni volta nella forma e nel contenuto. OHT ritorna questa volta con un nuovo omaggio a Gertrude Stein. Nel suo saggio “Plays” la scrittrice, drammaturga e collezionista americana, poneva l’idea seminale di fare del teatro non solo il luogo della narrazione ma appunto uno “spazio aperto”
Comunicato stampa
Segnala l'evento
OHT | Office for a Human Theatre
presenta
A PLAY AS A LANDSCAPE
Teatro / Installazione / Performance
progetto e regia di Filippo Andreatta
dal 27 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
Illy Art Lab
ispirato a Gertrude Stein e Aldo Rossi
idea e regia Filippo Andreatta
disegno luci Arnaud Poumarat
fotografie Antonio Ottomanelli
produzione OHT, Gli Ipocriti
co-produzione Provincia Autonoma di Trento
in collaborazione con CRT Milano
originariamente commissionato con il supporto di Teatro Pubblico Campano e Inteatro
vincitore di Nuove Sensibilità 2008
OHT | Office for Human Theatre è una realtà teatrale italiana che sviluppa progetti in
partnership con gruppi teatrali europei al confine fra arti performative e arti visive. I lavori di
OHT travalicano i paradigmi tradizionali della convenzione teatrale diventando “spazio
aperto” che cambia ogni volta nella forma e nel contenuto.
E’ proprio tenendo conto di questa vocazione che CRT Milano - che persegue una linea
artistica a cavallo fra discipline diverse – intende sostenere questo giovane gruppo guidato da
Filippo Andreatta. A novembre 2015 è stata infatti presentata al Teatro dell’Arte una Minuta
Prospettiva, che già comprendeva tre diversi progetti (“Autoritratto”, “Debolezze”, “Squares
do not normally appear in nature”).
OHT ritorna questa volta con un nuovo omaggio a Gertrude Stein. Nel suo saggio “Plays” la
scrittrice, drammaturga e collezionista americana, poneva l’idea seminale di fare del teatro
non solo il luogo della narrazione ma appunto uno “spazio aperto”.
A partire da questa visione OHT realizza la nuova versione di un progetto teatrale, “A Play as a
landscape”, che tenta, letteralmente, di tradurre il pensiero di Gertrude Stein in azione
scenica.
Il progetto abbandona le principali consuetudini teatrali, la divisione dello spazio tra
palcoscenico e platea e la separazione tra figura dell’attore e quella dello spettatore: ciascun
visitatore sarà attore e spettatore costruendo un proprio tempo teatrale in uno spazio
magicamente indefinito abitato dalle cabine dell'Elba dell’architetto Aldo Rossi.
Una piccola calca di case dalle proporzioni vagamente umane mano a mano si svela
all’osservatore come un luogo artificiale ma tuttavia familiare. Ogni casetta differisce di
poco dall’altra, minute proporzioni che racchiudono storie diverse. Un paesaggio urbano
costruito paradossalmente sull'ingombro di corpi umani assenti, con i quali ogni
spettatore/visitatore entra in una relazione intima grazie alla disponibilità all’ascolto di
ciascuno di essi.
Le parole della drammaturga americana Gertrude Stein si misurano con uno spazio abitato da
numerose cabine che derivano dal disegno e dalla riflessione dell’architetto Aldo Rossi. “In
realtà mi ero semplicemente accorto del carattere particolare e universale delle cabine poste
sulle spiagge. Non solo dell'Elba. Il problema non è quello di vedere ma di guardare, fino ad
appropriarsi dell'immagine, e attraverso l'immagine della cosa. Così ho incontrato migliaia di
cabine, dalle spiagge del Mediterraneo alla California, alla Argentina. E con piacere ho visto
ripetizioni della mia cabina, ma non le considero copie, anzi è come rivedere le cose e riscoprire
la sorpresa. La cabina è una piccola casa, è la riduzione della casa, è l'idea della casa.”( Aldo
Rossi, 10 gennaio 1992)
Nell’incontro di pensiero, progetto e poesia di questi due personaggi così distanti risiede
l’origine di questa proposta creativa di OHT che potrà rivivere nella “visita” di ogni spettatore.
OHT | OFFICE FOR A HUMAN THEATRE
OHT nasce nel 2008 dopo la vittoria di Nuove Sensibilità, premio nazionale per giovani registi
al Napoli Teatro Festival Italia.
I suoi principali collaboratori provengono da Italia, Germania, Spagna e Inghilterra. Mentre
ciascun associato si dedica al proprio campo di ricerca che spazia dal teatro alla fotografia,
dall’architettura alla scrittura, OHT unisce queste diverse discipline per stimolare la propria
ricerca artistica.
Il gruppo ha partecipato a collaborazioni italiane ed internazionali tra cui, più recentemente:
- APAP New York (USA): OHT è invitata a partecipare al network internazionale per le arti dal
vivo (2016);
- Prague Quadriennal (CZ): "squares do not (normally) appear in nature" è presentato nella
sezione show-&-tell della PQ (2015);
- Josef and Anni Albers Foundation (USA): "squares do not (normally) appear in nature" un
progetto sul lavoro di Josef Albers (2014);
- Whitechapel Art Gallery, Londra (UK): "buzz" video installazione inclusa nella mostra "Twixt
Two World", a cura di Gaia Tedone (2014);
- MAXXI Museo delle arti del XXI secolo, Roma (IT): "Delirious New York" è incluso in "Open
city – Open museum" a cura di Hou Hanru, direttore dell'istituzione romana (2013);
- Istituto Italiano di Cultura, Vienna (AT): residenza per "autoritratto con due amici" (2012);
- Palazzo Grassi, Venezia (IT): installazione di "Real-Time Polaroid" (2012);
- Museo MADRE e Teatro Pubblico Campano, Napoli (IT): l'installazione/performance "Bios
Unlimited / A play as a landscape" è stata presentata in relazione alla collezione del museo
(2009).
Infine, Centrale Fies e il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto,
sono frequenti partner dei vari progetti menzionati e di altri ancora, sia per produzioni sia per
debutti.
Teatro dell’Arte
viale Alemagna, 6 – 20121 Milano
tram 1, 19, 27 – autobus 57, 61, 94
M 1 e 2 Cadorna Triennale
BikeMi 33
la sede è accessibile alle persone con disabilità
biglietti
5 euro + prev.
biglietteria Teatro dell’Arte
tel. 02 72434258
biglietteria@crtmilano.it
orari di apertura: dal martedì alla domenica 10.30 > 19.30
biglietti on line
www.midaticket.it
con l’opzione print-at-home si ha diritto a presentarsi in teatro all’orario d’inizio dello spettacolo
info
www.crtmilano.it
www.triennale.org
www.oht.tn.it
facebook.com/CRTMilano
facebook.com/oht.theatre
twitter.com/CRT_milano
UFFICIO STAMPA
Triennale di Milano CRT Milano | Centro Ricerche Teatrali
Viale Alemagna 6 - 20121 Milano Via Vincenzo Monti 12 - 20123 Milano
T. +39 02 72434247 T. +39 02 48017050
press@triennale.org stampa@crtmilano.it
presenta
A PLAY AS A LANDSCAPE
Teatro / Installazione / Performance
progetto e regia di Filippo Andreatta
dal 27 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
Illy Art Lab
ispirato a Gertrude Stein e Aldo Rossi
idea e regia Filippo Andreatta
disegno luci Arnaud Poumarat
fotografie Antonio Ottomanelli
produzione OHT, Gli Ipocriti
co-produzione Provincia Autonoma di Trento
in collaborazione con CRT Milano
originariamente commissionato con il supporto di Teatro Pubblico Campano e Inteatro
vincitore di Nuove Sensibilità 2008
OHT | Office for Human Theatre è una realtà teatrale italiana che sviluppa progetti in
partnership con gruppi teatrali europei al confine fra arti performative e arti visive. I lavori di
OHT travalicano i paradigmi tradizionali della convenzione teatrale diventando “spazio
aperto” che cambia ogni volta nella forma e nel contenuto.
E’ proprio tenendo conto di questa vocazione che CRT Milano - che persegue una linea
artistica a cavallo fra discipline diverse – intende sostenere questo giovane gruppo guidato da
Filippo Andreatta. A novembre 2015 è stata infatti presentata al Teatro dell’Arte una Minuta
Prospettiva, che già comprendeva tre diversi progetti (“Autoritratto”, “Debolezze”, “Squares
do not normally appear in nature”).
OHT ritorna questa volta con un nuovo omaggio a Gertrude Stein. Nel suo saggio “Plays” la
scrittrice, drammaturga e collezionista americana, poneva l’idea seminale di fare del teatro
non solo il luogo della narrazione ma appunto uno “spazio aperto”.
A partire da questa visione OHT realizza la nuova versione di un progetto teatrale, “A Play as a
landscape”, che tenta, letteralmente, di tradurre il pensiero di Gertrude Stein in azione
scenica.
Il progetto abbandona le principali consuetudini teatrali, la divisione dello spazio tra
palcoscenico e platea e la separazione tra figura dell’attore e quella dello spettatore: ciascun
visitatore sarà attore e spettatore costruendo un proprio tempo teatrale in uno spazio
magicamente indefinito abitato dalle cabine dell'Elba dell’architetto Aldo Rossi.
Una piccola calca di case dalle proporzioni vagamente umane mano a mano si svela
all’osservatore come un luogo artificiale ma tuttavia familiare. Ogni casetta differisce di
poco dall’altra, minute proporzioni che racchiudono storie diverse. Un paesaggio urbano
costruito paradossalmente sull'ingombro di corpi umani assenti, con i quali ogni
spettatore/visitatore entra in una relazione intima grazie alla disponibilità all’ascolto di
ciascuno di essi.
Le parole della drammaturga americana Gertrude Stein si misurano con uno spazio abitato da
numerose cabine che derivano dal disegno e dalla riflessione dell’architetto Aldo Rossi. “In
realtà mi ero semplicemente accorto del carattere particolare e universale delle cabine poste
sulle spiagge. Non solo dell'Elba. Il problema non è quello di vedere ma di guardare, fino ad
appropriarsi dell'immagine, e attraverso l'immagine della cosa. Così ho incontrato migliaia di
cabine, dalle spiagge del Mediterraneo alla California, alla Argentina. E con piacere ho visto
ripetizioni della mia cabina, ma non le considero copie, anzi è come rivedere le cose e riscoprire
la sorpresa. La cabina è una piccola casa, è la riduzione della casa, è l'idea della casa.”( Aldo
Rossi, 10 gennaio 1992)
Nell’incontro di pensiero, progetto e poesia di questi due personaggi così distanti risiede
l’origine di questa proposta creativa di OHT che potrà rivivere nella “visita” di ogni spettatore.
OHT | OFFICE FOR A HUMAN THEATRE
OHT nasce nel 2008 dopo la vittoria di Nuove Sensibilità, premio nazionale per giovani registi
al Napoli Teatro Festival Italia.
I suoi principali collaboratori provengono da Italia, Germania, Spagna e Inghilterra. Mentre
ciascun associato si dedica al proprio campo di ricerca che spazia dal teatro alla fotografia,
dall’architettura alla scrittura, OHT unisce queste diverse discipline per stimolare la propria
ricerca artistica.
Il gruppo ha partecipato a collaborazioni italiane ed internazionali tra cui, più recentemente:
- APAP New York (USA): OHT è invitata a partecipare al network internazionale per le arti dal
vivo (2016);
- Prague Quadriennal (CZ): "squares do not (normally) appear in nature" è presentato nella
sezione show-&-tell della PQ (2015);
- Josef and Anni Albers Foundation (USA): "squares do not (normally) appear in nature" un
progetto sul lavoro di Josef Albers (2014);
- Whitechapel Art Gallery, Londra (UK): "buzz" video installazione inclusa nella mostra "Twixt
Two World", a cura di Gaia Tedone (2014);
- MAXXI Museo delle arti del XXI secolo, Roma (IT): "Delirious New York" è incluso in "Open
city – Open museum" a cura di Hou Hanru, direttore dell'istituzione romana (2013);
- Istituto Italiano di Cultura, Vienna (AT): residenza per "autoritratto con due amici" (2012);
- Palazzo Grassi, Venezia (IT): installazione di "Real-Time Polaroid" (2012);
- Museo MADRE e Teatro Pubblico Campano, Napoli (IT): l'installazione/performance "Bios
Unlimited / A play as a landscape" è stata presentata in relazione alla collezione del museo
(2009).
Infine, Centrale Fies e il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto,
sono frequenti partner dei vari progetti menzionati e di altri ancora, sia per produzioni sia per
debutti.
Teatro dell’Arte
viale Alemagna, 6 – 20121 Milano
tram 1, 19, 27 – autobus 57, 61, 94
M 1 e 2 Cadorna Triennale
BikeMi 33
la sede è accessibile alle persone con disabilità
biglietti
5 euro + prev.
biglietteria Teatro dell’Arte
tel. 02 72434258
biglietteria@crtmilano.it
orari di apertura: dal martedì alla domenica 10.30 > 19.30
biglietti on line
www.midaticket.it
con l’opzione print-at-home si ha diritto a presentarsi in teatro all’orario d’inizio dello spettacolo
info
www.crtmilano.it
www.triennale.org
www.oht.tn.it
facebook.com/CRTMilano
facebook.com/oht.theatre
twitter.com/CRT_milano
UFFICIO STAMPA
Triennale di Milano CRT Milano | Centro Ricerche Teatrali
Viale Alemagna 6 - 20121 Milano Via Vincenzo Monti 12 - 20123 Milano
T. +39 02 72434247 T. +39 02 48017050
press@triennale.org stampa@crtmilano.it
27
dicembre 2015
A Play as a landscape
Dal 27 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
CRT – TEATRO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Orario di apertura
mar > ven a partire da h 19.00, sab > dom a partire da h 18.00, il 31 dicembre l’installazione rimarrà chiusa
Vernissage
27 Dicembre 2015, ore 18
Sito web
www.crtmilano.it
Curatore