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A Sud di nessun Nord. Appunti di viaggio in mondi incogniti
Giunge all’ottava edizione il festival multidisciplinare sul tema del viaggio organizzato dall’associazione Nomadi e Stanziali di Asti
Comunicato stampa
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Giunge all'ottava edizione il festival multidisciplinare sul tema del viaggio organizzato dall'associazione Nomadi e Stanziali di Asti, con uno spostamento di date in avanti e con inizio il 2 giugno.
Rispettata dunque, anche per quest’anno, l’ormai consolidata tradizione che vede il festival comprendere nel suo calendario la Festa della Repubblica; ma, a differenza delle passate edizioni, quest’anno la celebrazione rappresenterà la giornata di apertura, con una chiusura “lunga” nel fine settimana successivo.
Tema di quest’anno sarà il “viaggio immobile” per dirla con l’Ariosto e quindi la “leggerezza”, declinata in tutte le sue possibili interpretazioni: dal cinema alla letteratura, dalla gastronomia alla fotografia ed in tutti gli ambiti che solitamente il festival esplora.
Un aspetto dell' “immobilità” sarà trattato presentando e ospitando, in un appuntamento quotidiano, diverse tipologie di comunità, sia stanziali sia temporanee: da Nomadelfia al Popolo Elfico della Valle dei Burroni, dall'indiana Auroville ai temporanei Rainbow Gathering. Restando sempre in tema di stanzialità, sarà proposto un laboratorio quotidiano sul Paesaggio Urbano, organizzato dall'Ecomuseo di Asti e del suo Contado, con fruizione aperta e libera a tutti.
Uno spazio particolare per un excursus sugli Inuit, il mitico popolo nordico che abita le gelide distese artiche: l'intrepido esploratore di origini astigiane Fabio Pasini illustrerà con una mostra fotografica e con proiezioni la vita attuale di questi uomini, alle prese con la società occidentale.
Sono inoltre in calendario Pino Aprile, Jean-Moïse Braitberg, Enaiatollah Akbari, Wu Ming 2, Leonora Sartori, Claudia Salvatori, Gian Luca Favetto, Alberto Fiorin, Blythe Alice Raviola, Simone Gandolfo, Andrea Gobetti, Giuse Lazzari, Damiano Tommasi, Moreno Torricelli...
La sezione mostre vede il ritorno Maurizio Agostinetto con la seconda parte del “Catalogo delle cose illuminate”. Come per il “numero uno”, così anche il secondo sarà costituito da immagini realizzate lungo il percorso di un viaggio in bicicletta: questa volta sarà dal Brennero ad Auschwitz, seguendo l’itinerario di deportazione di 26 internati ebrei che, a bordo di un convoglio ferroviario, partirono da Borgo S. Dalmazzo per arrivare ad Auschwitz; al convoglio, durante il percorso, furono aggiunti vagoni con altri internati fra cui Primo Levi. Un’altra mostra quella con i “lampioni dal mondo” di Roberto Bosio, un racconto su luce e leggerezza delle fonti luminose; specularmente, Gianni Cerrato proporrà “L'infinitesimo naturale”. Nel quattrocentesimo anno dalla scomparsa, il festival ha voluto omaggiare uno dei più grandi viaggiatori italiani di tutti i tempi: Padre Matteo Ricci, il gesuita che missionario in Cina vi portò non soltano la fede cristiana ma la cultura e la civiltà occidentali, in uno scambio rispettoso delle peculiarità di entrambi i mondi. “A servizio del Signore del Cielo” è il titolo della mostra divulgativa che illustra la vita e l'attività di Padre Ricci in Cina.
A pochi giorni dall'inizio dei Mondiali di calcio, non potevamo non dedicare uno spazio a questo sport, vissuto nella sua “leggerezza”. Arriva così Pensare con i piedi, titolo preso in prestito da Osvaldo Soriano per una serie di appuntamenti che scandiranno i momenti calcistici del festival.
Calcio sì, ma della “miglior specie”. Si parlerà e si racconterà di personaggi che, ognuno a suo modo, hanno segnato la storia del pallone ma anche di eroi sconosciuti. Un viaggio sorprendentemente romantico che passa attraverso letteratura e musica, politica e generazioni che prendono il posto di altre, dalla Swinging London di George Best ai campi polverosi della Patagonia, dalla testata di Zidane che diventa gesto calligrafico fino a chi vince un Mondiale e passa la notte con gli sconfitti.
Come di consueto, tutte le giornate si concluderanno con un momento di spettacolo: sono previsti in calendario tra gli altri Max Gazzè con il suo nuovo lavoro “Quindi?”, in un simpatico duetto con Massimo Cotto, Giuseppe Cederna, Andrea Rivera, Don Pasta, i Sine Frontera, i Nobraino tra gli altri.
Un grazie di cuore da “Nomadi e Stanziali” a tutte le associazioni che contribuiscono alla costruzione del festival e a tutti gli Enti che in questi otto anni ci sono stati vicini permettendo al pubblico e ad Asti d’essere, come sempre, vicina al viaggio e in cammino col mondo: Regione Piemonte, Provincia e Comune di Asti, Fondazione e Banca Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Astiturismo, ASP, Cascina del Racconto, Associazione Cavalieri Erranti, Associazione Davide Lajolo onlus, Associazione Diavolo Rosso, Ethica, UNI-ASTISS, Ecomuseo di Asti e del suo Contado.
A SUD DI NESSUN NORD 2010: MOSTRE ED ESPOSIZIONI
PADRE MATTEO RICCI (MACERATA 1552—PECHINO 1610).
A SERVIZIO DEL SIGNORE DEL CIELO.
Per gentile concessione della diocesi di Macerata
Il percorso espositivo è costituito da trenta pannelli fotografici, corredati di testi che illustrano le tappe della vita di Ricci e le diverse fasi della sua missione. Sono quattro le sezioni in cui si articola l’allestimento: la prima illustra il percorso di formazione seguito dal giovane Ricci, mentre nella seconda viene descritto il contesto storico e sociale dell’impero Ming in cui Padre Ricci visse ed agì: nei pannelli di questa sezione, nello specifico, viene raccontato anche l’atteggiamento che il gesuita adottò nei confronti di dottrine quali il Confucianesimo e il Taoismo, e la strada da lui scelta alla ricerca di un dialogo improntato sul rispetto e l’amicizia. In particolare la terza sezione illustra invece il metodo missionario scelto da Ricci per la formazione cristiana della comunità cinese: nella stessa, una parte è dedicata alla opere ricciane “Il mappamondo”, “Il vero significato del Signore del Cielo” e “Il trattato sull’Amicizia”, mentre un’altra narra dell’eredità lasciata dal gesuita maceratese a seguito del suo operato. Dopo la quarta - incentrata sulla descrizione della controversia legata ai riti cinesi - nella quinta ed ultima sezione è possibile ritrovare due passi di testi di Giovanni Paolo II e diBenedetto XVI.
“CATALOGO DELLE COSE ILLUMINATE 2
di Maurizio Agostinetto
L'artista astigiano per l'edizione 2010 del festival presenta la seconda parte del “Catalogo delle cose illuminate”. Come per il “numero uno”, così anche il secondo sarà costituito da immagini realizzate lungo il percorso di un viaggio in bicicletta: questa volta sarà dal Brennero ad Auschwitz, seguendo l’itinerario di deportazione di 26 internati ebrei che, a bordo di un convoglio ferroviario che il 15 febbraio del 1944, partirono da Borgo S. Dalmazzo fino a raggiungere Auschwitz il 26 febbraio, al convoglio durante il percorso furono aggiunti vagoni con altri internati fra cui Primo Levi.
Il catalogo “numero uno”, presentato lo scorso anno, ha preso parte, dal 7 all’11 maggio 2010, festival Fotografia Europeadi Reggio Emilia, importante occasione espositiva gemellata con Arles, che ospita le più significative esperienze internazionali.
ROBERTO BOSIO
Fotografo autodidatta, inizia a dedicarsi a sviluppo e stampa già da bambino, sotto la guida del babbo. Continua a coltivare la sua passione allestendo un sito in cui raccoglie tutti i suoi lavori; recentemente ha realizzato un album per l'artista Alessandro Carletto e le foto di scena per la compagnia teatrale L'Arcoscenico per il videoclip “Uniti” di Braccini – Povia, nonché alcune foto in occasione dello spettacolo de L'Arcoscenico portato sul palco del festival Passepartout di Asti per l'edizione 2009. Al festival presenta la rassegna di foto “Lampioni dal mondo” un racconto su luce e leggerezza delle fonti luminose.
GIANNI CERRATO
Giovane fotografo astigiano, che sul suo album web si descrive con queste brevi, semplici ed incisive parole: “Scatti veloci, spesso a caso, framenti di vita, a volte vagabonda, a volte allegra, a volte triste e mesta. Non siate troppo duri, le mie foto sono una fetta sostanziale della mia memoria e senza di essa scorderei molte cose che mi hanno fatto provare emozioni, piacevoli o sgradevole che esse siano”. Nella precedente edizione di “A Sud di nessun Nord” si era dedicato a foto sul passato prossimo, a luoghi recentemente abbandonati dove permangono ancora residue, deboli tracce, dei passaggi dell’uomo. Quest'anno presenta la nuova collezione di fotografie da lui realizzate sul tema “L'infinitesimo naturale”.
Rispettata dunque, anche per quest’anno, l’ormai consolidata tradizione che vede il festival comprendere nel suo calendario la Festa della Repubblica; ma, a differenza delle passate edizioni, quest’anno la celebrazione rappresenterà la giornata di apertura, con una chiusura “lunga” nel fine settimana successivo.
Tema di quest’anno sarà il “viaggio immobile” per dirla con l’Ariosto e quindi la “leggerezza”, declinata in tutte le sue possibili interpretazioni: dal cinema alla letteratura, dalla gastronomia alla fotografia ed in tutti gli ambiti che solitamente il festival esplora.
Un aspetto dell' “immobilità” sarà trattato presentando e ospitando, in un appuntamento quotidiano, diverse tipologie di comunità, sia stanziali sia temporanee: da Nomadelfia al Popolo Elfico della Valle dei Burroni, dall'indiana Auroville ai temporanei Rainbow Gathering. Restando sempre in tema di stanzialità, sarà proposto un laboratorio quotidiano sul Paesaggio Urbano, organizzato dall'Ecomuseo di Asti e del suo Contado, con fruizione aperta e libera a tutti.
Uno spazio particolare per un excursus sugli Inuit, il mitico popolo nordico che abita le gelide distese artiche: l'intrepido esploratore di origini astigiane Fabio Pasini illustrerà con una mostra fotografica e con proiezioni la vita attuale di questi uomini, alle prese con la società occidentale.
Sono inoltre in calendario Pino Aprile, Jean-Moïse Braitberg, Enaiatollah Akbari, Wu Ming 2, Leonora Sartori, Claudia Salvatori, Gian Luca Favetto, Alberto Fiorin, Blythe Alice Raviola, Simone Gandolfo, Andrea Gobetti, Giuse Lazzari, Damiano Tommasi, Moreno Torricelli...
La sezione mostre vede il ritorno Maurizio Agostinetto con la seconda parte del “Catalogo delle cose illuminate”. Come per il “numero uno”, così anche il secondo sarà costituito da immagini realizzate lungo il percorso di un viaggio in bicicletta: questa volta sarà dal Brennero ad Auschwitz, seguendo l’itinerario di deportazione di 26 internati ebrei che, a bordo di un convoglio ferroviario, partirono da Borgo S. Dalmazzo per arrivare ad Auschwitz; al convoglio, durante il percorso, furono aggiunti vagoni con altri internati fra cui Primo Levi. Un’altra mostra quella con i “lampioni dal mondo” di Roberto Bosio, un racconto su luce e leggerezza delle fonti luminose; specularmente, Gianni Cerrato proporrà “L'infinitesimo naturale”. Nel quattrocentesimo anno dalla scomparsa, il festival ha voluto omaggiare uno dei più grandi viaggiatori italiani di tutti i tempi: Padre Matteo Ricci, il gesuita che missionario in Cina vi portò non soltano la fede cristiana ma la cultura e la civiltà occidentali, in uno scambio rispettoso delle peculiarità di entrambi i mondi. “A servizio del Signore del Cielo” è il titolo della mostra divulgativa che illustra la vita e l'attività di Padre Ricci in Cina.
A pochi giorni dall'inizio dei Mondiali di calcio, non potevamo non dedicare uno spazio a questo sport, vissuto nella sua “leggerezza”. Arriva così Pensare con i piedi, titolo preso in prestito da Osvaldo Soriano per una serie di appuntamenti che scandiranno i momenti calcistici del festival.
Calcio sì, ma della “miglior specie”. Si parlerà e si racconterà di personaggi che, ognuno a suo modo, hanno segnato la storia del pallone ma anche di eroi sconosciuti. Un viaggio sorprendentemente romantico che passa attraverso letteratura e musica, politica e generazioni che prendono il posto di altre, dalla Swinging London di George Best ai campi polverosi della Patagonia, dalla testata di Zidane che diventa gesto calligrafico fino a chi vince un Mondiale e passa la notte con gli sconfitti.
Come di consueto, tutte le giornate si concluderanno con un momento di spettacolo: sono previsti in calendario tra gli altri Max Gazzè con il suo nuovo lavoro “Quindi?”, in un simpatico duetto con Massimo Cotto, Giuseppe Cederna, Andrea Rivera, Don Pasta, i Sine Frontera, i Nobraino tra gli altri.
Un grazie di cuore da “Nomadi e Stanziali” a tutte le associazioni che contribuiscono alla costruzione del festival e a tutti gli Enti che in questi otto anni ci sono stati vicini permettendo al pubblico e ad Asti d’essere, come sempre, vicina al viaggio e in cammino col mondo: Regione Piemonte, Provincia e Comune di Asti, Fondazione e Banca Cassa di Risparmio di Asti, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Astiturismo, ASP, Cascina del Racconto, Associazione Cavalieri Erranti, Associazione Davide Lajolo onlus, Associazione Diavolo Rosso, Ethica, UNI-ASTISS, Ecomuseo di Asti e del suo Contado.
A SUD DI NESSUN NORD 2010: MOSTRE ED ESPOSIZIONI
PADRE MATTEO RICCI (MACERATA 1552—PECHINO 1610).
A SERVIZIO DEL SIGNORE DEL CIELO.
Per gentile concessione della diocesi di Macerata
Il percorso espositivo è costituito da trenta pannelli fotografici, corredati di testi che illustrano le tappe della vita di Ricci e le diverse fasi della sua missione. Sono quattro le sezioni in cui si articola l’allestimento: la prima illustra il percorso di formazione seguito dal giovane Ricci, mentre nella seconda viene descritto il contesto storico e sociale dell’impero Ming in cui Padre Ricci visse ed agì: nei pannelli di questa sezione, nello specifico, viene raccontato anche l’atteggiamento che il gesuita adottò nei confronti di dottrine quali il Confucianesimo e il Taoismo, e la strada da lui scelta alla ricerca di un dialogo improntato sul rispetto e l’amicizia. In particolare la terza sezione illustra invece il metodo missionario scelto da Ricci per la formazione cristiana della comunità cinese: nella stessa, una parte è dedicata alla opere ricciane “Il mappamondo”, “Il vero significato del Signore del Cielo” e “Il trattato sull’Amicizia”, mentre un’altra narra dell’eredità lasciata dal gesuita maceratese a seguito del suo operato. Dopo la quarta - incentrata sulla descrizione della controversia legata ai riti cinesi - nella quinta ed ultima sezione è possibile ritrovare due passi di testi di Giovanni Paolo II e diBenedetto XVI.
“CATALOGO DELLE COSE ILLUMINATE 2
di Maurizio Agostinetto
L'artista astigiano per l'edizione 2010 del festival presenta la seconda parte del “Catalogo delle cose illuminate”. Come per il “numero uno”, così anche il secondo sarà costituito da immagini realizzate lungo il percorso di un viaggio in bicicletta: questa volta sarà dal Brennero ad Auschwitz, seguendo l’itinerario di deportazione di 26 internati ebrei che, a bordo di un convoglio ferroviario che il 15 febbraio del 1944, partirono da Borgo S. Dalmazzo fino a raggiungere Auschwitz il 26 febbraio, al convoglio durante il percorso furono aggiunti vagoni con altri internati fra cui Primo Levi.
Il catalogo “numero uno”, presentato lo scorso anno, ha preso parte, dal 7 all’11 maggio 2010, festival Fotografia Europeadi Reggio Emilia, importante occasione espositiva gemellata con Arles, che ospita le più significative esperienze internazionali.
ROBERTO BOSIO
Fotografo autodidatta, inizia a dedicarsi a sviluppo e stampa già da bambino, sotto la guida del babbo. Continua a coltivare la sua passione allestendo un sito in cui raccoglie tutti i suoi lavori; recentemente ha realizzato un album per l'artista Alessandro Carletto e le foto di scena per la compagnia teatrale L'Arcoscenico per il videoclip “Uniti” di Braccini – Povia, nonché alcune foto in occasione dello spettacolo de L'Arcoscenico portato sul palco del festival Passepartout di Asti per l'edizione 2009. Al festival presenta la rassegna di foto “Lampioni dal mondo” un racconto su luce e leggerezza delle fonti luminose.
GIANNI CERRATO
Giovane fotografo astigiano, che sul suo album web si descrive con queste brevi, semplici ed incisive parole: “Scatti veloci, spesso a caso, framenti di vita, a volte vagabonda, a volte allegra, a volte triste e mesta. Non siate troppo duri, le mie foto sono una fetta sostanziale della mia memoria e senza di essa scorderei molte cose che mi hanno fatto provare emozioni, piacevoli o sgradevole che esse siano”. Nella precedente edizione di “A Sud di nessun Nord” si era dedicato a foto sul passato prossimo, a luoghi recentemente abbandonati dove permangono ancora residue, deboli tracce, dei passaggi dell’uomo. Quest'anno presenta la nuova collezione di fotografie da lui realizzate sul tema “L'infinitesimo naturale”.
02
giugno 2010
A Sud di nessun Nord. Appunti di viaggio in mondi incogniti
Dal 02 al 06 giugno 2010
arte contemporanea
Location
SEDI VARIE – Asti
Asti, (Asti)
Asti, (Asti)
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