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A’ Travers L’Immateriel. Omaggio a Yves Klein
Comunicato stampa
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Non è sufficiente dire o scrivere:
“Ho superato la problematica dell’arte.”
Occorre averlo fatto. Io l’ho fatto.
Per me, la pittura oggi non è più in funzione dell’occhio,
è funzione della sola cosa in noi che non ci appartiene:
la nostra VITA.
(Yves Klein)
Biografie Artisti
MAURO BENATTI
1947
Mauro Benatti nasce ad Airuno (Lc) il 31 maggio.
1961-65
Lavora come fabbro in una officina di Sesto San Giovanni (Mi).
Frequenta corsi serali di disegno.
1966
Il suo lavoro lo porta a eseguire dei manufatti in lamiera cotta e aumenta la sua capacità di trattare e plasmare il materiale metallico. Capacità che gli permetteranno alcuni anni dopo di lavorare alle sue sculture in autonomia.
1974
Sposa Marisa Rocchi.
1976-78
Nascono i figli Riccardo e Roberto.
1979-84
La passione per l’arte che coltiva da sempre lo porta finalmente a iscriversi alla Scuola d’Arte Pura e Applicata di Merate sotto la guida dei maestri Vincenzo Trivulzio e Sandro Scaccabarozzi. In seguito, lavora nella medesima scuola come assistente e più avanti come insegnante di copia dal vero. Inizia con un gruppo di acquarellisti a esporre le sue opere a Merate (Lc)Sala Civica, a Rovagnate (Lc) Libreria Ghezzi.
Partecipa a concorsi per acquarellisti dove ottiene numerosi riconoscimenti e premi.
1985-91
Alla passione per il disegno e la pittura si aggiunge quella per la scultura. Sarà una scultura informale per quanto riguarda i materiali usati, classica per le forme plasmate e assemblate. Lo stilista lecchese di Par Avion Oreste Agostoni gli commissiona l’allestimento dello Stand per la XL Edizione di Pitti Immagine Uomo a Firenze. Esegue manichini e cariatidi in tela metallica e ferro con le sembianze di mitici eroi greci.
1992
A Firenze durante la manifestazione Pitti Uomo conosce l’architetto Angelo Grassi, curatore degli allestimenti e appassionato d’arte. Viene invitato all’edizione successiva. Grassi gli propone uno stand a Palazzo dei Congressi per Fashion at work. Seguono una serie di iniziative mirate al recupero di materiale di scarto,tra le quali Presepi all’aperto a Gambettola (Forlì)e Cesenatico (Forlì). In questo periodo Benatti frequenta Corsi di Nudo al Crams di Lecco affinando la passione per la copia dal vero.
1993-96
Inizia una proficua collaborazione con il pittore briviese Fernando Massironi con il quale organizza il I Premio Frisia a Paderno d ’Adda e la serie di Mostre per Idea Giovane a Palazzo Prinetti a Merate (Lc). Ad Airuno organizza la collettiva Trenta Artisti alla Rocca. Tiene corsi serali per disegno e pittura per ragazzi alla cooperativa La Mongolfiera di Airuno.
1997-99
Apre lo studio in riva all’Adda a Cisano Bergamasco e forma con alcuni amici pittori il gruppo Blue-s di prussia .Si aggiungono alle sculture in ferro le terracotte e le pietre. Espone in vari Centri Culturali e organizza, partecipandovi, lo Spazio Arte alla Festa di Liberazione a Osnago (Lc) dove sarà presente anche negli anni successivi.
2000-02
Partecipa alla prima edizione Artisti a Torino a Palazzo Nervi. In seguito è invitato alla rassegna d’Arte Contemporanea Memorial Giovanni Quaglino all’Arengo del Broletto, Novara. Conosce Anna Caterina Bellati che visita il suo studio con l’amico pittore Donato Frisia jr. Anna Bellati organizza a Chiavenna (Sondrio) la prima di una serie di mostre intitolate: Il volo di Icaro. Illustra il libro di poesie Come due che si amano di Antonella Ronchetti, edito da Bellati Editore, che viene presentato durante la mostra.
2003
Prima esposizione all’estero con il pittore Donato Frisia jr. al Centre Culturel di Le Saix,Francia. A settembre un incendio gli distrugge lo studio. Si salveranno solo le poche opere in mostra nella Sala Civica del comune di Scanzorosciate (Bg). A novembre va comunque in porto la seconda mostra Il Volo di Icaro nella sontuosa Villa Sommi Picenardi a Olgiate Molgora (Lc). La figura principale Icaro, distrutta dall’incendio, viene costituita da proiezioni visive e da un pannello che lo riproduce. La mostra è recensita, fra l’altro, in Arte numero di novembre 2003.
2004
Apre un nuovo studio e per superare il trauma di quanto perduto ritrova energia, forza creativa continuando la sua attività.
2005-06
Continua il suo percorso artistico con sempre più interesse verso il mondo del mito con installazioni, sculture, disegni. Col patrocinio del Comune di Lecco, allestisce la mostra: “5 movimenti per un corpo solo” dedicata a Pentesilea, curatrice della mostra e del catalogo Anna Caterina Bellati.
Arte (Editoriale Giorgio Mondadori) n. 391 – Marzo 2006 ne pubblica un articolo nello spazio “Eventi ”.
2007
Nel mese di aprile alla Galleria San Lorenzo a Milano allestisce la mostra, curata da Anna Caterina Bellati e Patrizia Barlettani, “LA CARTA LA PIETRA IL FERRO - Disegni Sculture Installazioni”. Catalogo Bellati Editore.
Presso la Mya_Lurgo_Gallery di Lugano (Svizzera) presenta le sue opere nella personale “Dee e Miti” (20 ottobre - 4 novembre), curatrice dell’esposizione Anna Caterina Bellati.
A Osnago (LC) - Percorso Arte Contemporanea Osnago. L’8 dicembre, in occasione dell’anniversario della morte di John Lennon e dell’inaugurazione del viale a lui dedicato, posa in piazza della Pace la scultura PeaceKeepers.
OLGA INES CABEZAS GONZALEZ
Di origine cubana, nasce a Mosca (URSS) il 17 aprile 1964. Ha doppia cittadinanza: cubana e italiana.
Risiede a Lugano (Svizzera).
Dal 1970 al 1982 frequenta a L’Avana (Cuba) le scuole elementari, medie e il liceo.
Si laurea in Psicologia presso l’Università de L’Avana, L´Avana (Cuba), 1984-1989. Tesi di laurea con uno studio sui valori morali della personalità nei gruppi giovanili.
Frequenta i seguenti corsi post-universitari:
1990. Semiotica dell’immagine, Istituto Cubano di Radio Televisione (ICRT), L’Avana (Cuba).
1991. Teoria della comunicazione, ICRT, L’Avana (Cuba).
1992. Corso teorico di televisione e video, Facoltà di Cinema, Istituto Superiore d’Arte dell’Università de L’Avana (Cuba).
Esperienze professionali
Maggio 2002 a tutt’oggi. Operatrice sociale per laboratorio protetto, Ticino, Svizzera.
Gennaio 2001. Scrittrice e realizzatrice di programmi televisivi, Svizzera. Ideazione dei progetti, stesura della sceneggiatura e regia per video, documentari e spot pubblicitari su tematiche sociali.
Da maggio 1999 a dicembre 2000. Giornalista per la rivista di cultura latina “Chevere”. Redazione di articoli, in Svizzera e dall’estero, su tematiche artistiche e culturali.
Giugno-dicembre 1998. Animatrice radiofonica, Radio Rabe, per la comunità straniera di Berna, Svizzera. Realizzazione e messa in onda dal vivo di programmi radiofonici di intrattenimento e informazione su tematiche artistiche e culturali.
Realizzazione di interviste, montaggio, gestione di ospiti in studio.
Dicembre 1996. Regia, soggetto e sceneggiatura del video “La Fuga”, presentato quale opera prima nella sezione Concorso Video, al Festival Internazionale del Cinema Latinoamericano de L’Avana, L’Avana, (Cuba).
Luglio 1996-gennaio 1997. Addetta Relazioni Pubbliche per la radio nazionale cubana, ICRT, L’Avana (Cuba).
Marzo-maggio 1995. Collaborazione con il Circolo del Cinema di Bellinzona per l’organizzazione della prima mostra svizzera di cinema cubano.
Presentazione di un ciclo di conferenze su Cuba e sull’insegnamento e la pratica della psicologia a Cuba, Scuole medie di Giubiasco e Palazzo dei Congressi di Lugano, Ticino, Svizzera.
Luglio 1990-ottobre 1994. Scrittrice di programmi di carattere educativo e sociale per la televisione cubana, ICRT. Assistente di regia e sceneggiatrice di progetti della Facoltà di Cinema dell’Istituto Superiore d’Arte de L’Avana (Cuba).
MYA LURGO
Maria Grazia Lurgo, in arte Mya Lurgo, nasce a Bordighera (IM) il 30.5.1971.
Il percorso di studi, non accademico, la porta a studiare lingue e a specializzarsi in medicina sportiva, pur continuando - tra le righe di un lavoro sicuro - la sua intensa ricerca artistica e spirituale.
Nel corso di 8 anni (tra il 1996 - 2003) apre a Lugano tre centri fitness, esaurendo la soggezione all'input famigliare di perseguire un'attività "seria", dopodiché abbandona senza rimpianti il settore sportivo per esprimere il daimon dell'arte incubato sotto la pelle.
Nel 2003, divenendo artista imprenditrice di se stessa apre in primis l’atelier MyArtDeco Creative Box a Lugano-Cassarate, successivamente l'Artville Bistrot e da ultimo, nel 2007, la Mya_Lurgo_Gallery nella prestigiosa Piazza Riforma a Lugano: passaggi necessari a dare corpus e direzione alla sua vita artistica.
Dal 2006 collabora col marito, Arch. Omar Antonelli, ai progetti di interior design per la società Nellimya: in + out desire (www.nellimya.com), impegnata in progetti esclusivi, non ripetibili e finalizzati a dare rilievo e spazio all’Essere, prima dell'apparenza.
Nel 2007 partecipa ad un progetto per la Biennale di Venezia “Camera 312 Pro-memoria per Pierre (Réstany)”, curato da Ruggero Maggi.
La ricerca artistica dal 1996 ad oggi, passa attraverso diversi approcci: fisica quantistica, studio delle religioni, psicologia, neuroscienza, pirobazia, programmazione neurolinguistica, culture orientali, da cui apprende lo yoga, i riti tibetani e il sistema energetico dei chakras fino a maturare nel Pensiero Acentrico di Mya Lurgo.
Il libro “Acentrismo: dal sogno dell’ego alla Divina Realtà”, edito da Bellati Editore è Primo Manifesto d’Arte Acentrica e diario spirituale di Mya Lurgo.
Prossimo step? Creare un Gruppo Internazionale di Artisti Acentrici.
Esposizioni
1996 KunstArt Dietlikon / 1997 Galleria La Fenice - Lugano / 1998 Tour Espositivo semestrale di opere realizzate presso l'Unione di Banche Svizzere a Lugano / Dal 1999 al 2001 esposizioni personali presso assicurazioni, locali pubblici e banche private / 2002 Personale alla galleria La Telaccia d’oro a Torino / 2003 Esposizione Personale al Kursaal / 2003 Esposizione personale all’Olivella - Morcote di Pacolli / 2004 Progettazione dell'Artville Bistrot d'arte-moda e spettacolo, sede di performance artistiche e sperimentazione Live Art a Lugano; Installazione “ Red Impluse“ per il Dicastero Culturale di Lugano; esposizione della personale “Trafili di Luce” con lo sponsoring della Corner Bank; esposizione della personale “attimo-sfera delle circostanze” con lo sponsoring dell'Assicurazione La Mobiliare / 2005 Nasce la collaborazione con l'architetto Omar Antonelli-Lugano con i progetti Nellimya IN & OUT DESIRE per la creazione d'ambienti esclusivi / 2006 Progetto OLOSPEAK: Private Relaxing Area & Virtual Regeneration System / 2006 Museo della Carale d’Ivrea – Sessione improvvisata di pittura / 2006 Partecipazione all’evento TRECENTO ARTISTI A PALAZZO, Accademia d’Arte Roberto Villa – Cesano Maderno / 2006 KunstArt Fiera Bolzano / 2006 Mostra Collettiva al Palazzo del Parco a Bordighera – tema: “TRAVESTIMENTI” / 2007 Evento ARTour – O Firenze / 2007 Pubblicazione PRIMO MANIFESTO DELL’ACENTRISMO / 2007 Shanghai Art Fair – Americas Museum / 2007 ARENA PO VideoArt 2007 Inaugurazione nuova sede di Mya Lurgo Gallery in Piazza Riforma 9 a Lugano - Svizzera / 2007 BIENNALE DI VENEZIA – Partecipazione al progetto di Ruggero Maggi “Camera 312 PRO-Memoria per Pierre” / 2007 Collettiva LivingGallery a Lecce “Il Sogno...La Subcoscienza” / 2007 Collettiva c/o la Galleria ZeroUno a Barletta / 2007 esposizione in collettiva c/o la Mya Lurgo Gallery – Lugano sul tema “Siamo Vasi Comunicanti”/ 2007 Pubblicazione del volume a firma di Mya Lurgo - edito da Bellati Editore: “Acentrismo: dal sogno dell'ego alla Divina Realtà” e mostra personale alla Mya Lurgo Gallery delle 4 fasi del percorso acentrico /2008 Mostra virtuale sul sito ArteGiovane. Nel marzo 2008 espone alla collettiva “CORPI: involucri di carne, luce e pensiero” presso la Mya_Lurgo_Gallery di Lugano (Svizzera).
MARILÙ CATTANEO
Nasce il 15 luglio 1959 a Monza (MI). Vive a Lesmo (MI).
Diplomata in grafica, si forma presso lo studio del nonno paterno architetto Paolo Maggi docente di Belle arti presso l’Accademia di Brera. Stage presso Virginia Frisoni e Pettinicchio Umberto.
Ha lavorato nell’ambito del design del gioiello prima di dedicarsi completamente alla sua produzione artistica.
Mostre ed esibizioni recenti
Christmas City Park, 15 dicembre 2007, Galleria San Lorenzo, Milano.
Per Amore, 8 dicembre, Humanitaria, Milano.
Per Eugenio a cura di Gabriella Brembati, 3 dicembre 2007, Galleria Scoglio di Quarto, Milano.
Collettiva Spazio Tadini, 5 settembre 2007, Spazio Tadini, Milano, a cura di Francesco Tadini.
Siamo Vasi Comunicanti, 5 luglio 2007, Galleria Mya_Lurgo_Gallery, Lugano.
Camera 312 promemoria per Pierre, 6 giugno 2007, 52° Biennale di Venezia a cura di Ruggero Maggi, Milan Art Center.
Chiusura Controbiennale 13x17 a cura di Philippe Daverio, Venezia.
II Premio di Pittura e Scultura “Rocco Addamiano”, 17 giugno 2007, Libera Accademia di Pittura, Nova Milanese (MI).
Art is Now, 26 maggio 2007, Castello di Arena Po, Galleria Milan Art Center, progetto per l’Italia di Lorenzo Alagio e per il Belgio di Virtual Gallery Gardelli.
Carosello Italiano Contemporary Art, 26 maggio 2007, Palazzo Boglietti, Biella, Galleria Scolgio di Quarto a cura di Gabriella Brembati.
Artour-O V Edizione - Museo Shop Temporaneo d’Arte Contemporanea, 23 febbraio 2007, Grand Hotel Minerva, Firenze, per il Milan Art Center a cura di Ruggero Maggi.
Panettone Perty, 17 dicembre 2006, Museo della Permanente, Arte da Mangiare mangiare arte a cura di Ornella Pilusso e Rolando Bellini.
Il peso dell’Arte 64 Opere e 40 pensieri sull’Arte, 15 dicembre 2006, Mondadori Multicenter, Milano a cura di Gianni Ottaviani.
XIII Biennale Poetry and Arts Network - Alessandria Poesia 2006 “Le Arti Oltre il Dire Indicibile - le Arti oltre il dire Ineffabile”, 17 novembre 2006, Palazzo Cuttica, Alessandria.
Kunstart 2006, Camera 31q2 Promemoria Per Pierre, 30 novembre 2006, Bolzano.
I colori del dolore, 16 ottobre 2006, Circolo Società dei Giardini, Milano a cura di Ruggero Maggi.
Passeggiata effimera, luglio2006, Museo Internazionale del Vetro, a cura di Adolfina de Stefani.
STEFANO FIORESI
Stefano Fioresi nasce a Modena il 28 luglio 1965.
Studia presso l’Istituto Statale d’Arte Venturi di Modena e vi consegue, nel 1983, il diploma di Maestro d’Arte con specializzazione per la comunicazione pubblicitaria.
La sensibilità artistica, le non comuni doti tecniche precocemente evidenziatesi, unitamente ad una grande versatilità espressiva ed esecutiva, gli aprono la possibilità di compiere differenziate esperienze a livello artistico e professionale, anche a carattere internazionale.
Del 1984 la decorazione di parte del Palais de la Culture di Algeri.
Successivamente opera nel settore della decorazione artistica su vetro per grandi ambienti, esperienza questa che gli fornirà la preparazione tecnica utile ad affrontare commissioni di prestigio. Di qualche anno posteriore è infatti la realizzazione dei pannelli su vetro per la sede dell’Automobile Club Italia di Modena con scene tratte da grandi competizioni automobilistiche. Dal 1989 si dedica con successo all’attività di operatore pubblicitario.
Parallelamente è attivo nel settore della grafica artistica. Temi favoriti sono sempre quelli legati alla passione automobilistica.
Tra le commissioni di particolare rilevanza in questo periodo, risulta la realizzazione di una serie di pannelli per la sede Ferrari di Maranello riproducenti la visione complessiva degli stabilimenti della casa del Cavallino (1990).
Della fine degli anni novanta la svolta creativa nella direzione di una ricerca artistica nuova nelle tecniche e nelle tematiche.
Forte della propria esperienza nel settore pubblicitario, passando attraverso una particolare ed innovativa rilettura di elementi della pop art degli anni settanta e ottanta, l’autore ha potuto sviluppare un percorso il quale, rileggendo elementi sintattici e visivi della comunicazione di massa, attiva un approccio creativo alla raffigurazione artistica nella direzione di una “Nuova Pop Art Italiana”.
MARIO PASCHETTA
Mario Paschetta nasce a Milano il 27.11.1949 e inizia a dipingere all’età di 14 anni, la sua è una pittura tradizionale seppure già compare una corposità materica. La frequentazione degli ambienti culturali milanesi, tra i quali il Bar Jamaica, lo porta ad entrare in contatto, sia pure come spettatore, con i numerosi artisti che lo frequentano, molti dei quali contribuiranno a scrivere la storia dell’arte italiana. Anche se Mario Paschetta si allontana, per motivi legati alla sua attività commerciale, dalla pratica della pittura tradizionale, continua la sua frequentazione dell’ambiente artistico e delle gallerie d’arte. Nel 1992 inizia uno studio approfondito sulla materia sia in termini di materiali che di utilizzo, e traspariranno così nelle sue opere gli influssi che hanno avuto su di lui artisti come Burri, Crippa, Mattioli.
Le opere di Mario Paschetta da subito creano interesse sia per la tecnica che per la loro costruzione pittorica, fa discutere la sua pittura –non pittura, le sue originali rappresentazioni aprospettiche, la sua astrazione-antiastrazione. Trento Longaretti, indiscusso maestro della pittura del nostro novecento, ne riconosce l’originalità, la capacità di Paschetta, attraverso un linguaggio personale di descrivere un mondo poetico. Nel 2001 si tiene una importante mostra personale di Paschetta al Museo Nazionale di Arte Moderna di Gazzoldo degli Ippoliti (Mn) e in quell’occasione Maurizio Sciaccaluga evidenzia una particolarità delle opere di Paschetta che è quella di indurre, in chi le osserva, a toccarle poiché il suo paesaggio, rappresentativo di terre lontane nel tempo, è “paesaggio non raccontato ma ricreato “ ed il suo linguaggio si traduce in una necessità di contatto come in “una sorte di pittura braille “. Anche Enrico Giustacchini si interessa al percorso artistico di Mario Paschetta evidenziando un’altra particolarità e peculiarità del suo linguaggio che passa attraverso una stratificazione verticale, quello che Giustacchini definisce “inconsueto sondaggio verticale “. Non solo critici d’arte si interessano del lavoro di Mario Paschetta ma nel 2003, anche Ruggero Sicurelli, Sociologo e Psicologo che si occupa di creatività artistica, pubblica un libro “ Elementi di Psicoanalisi dell’Arte - Freud e la Creatività Artistica” nel quale, analizzando il lavoro di Paschetta, ritrova in loro la “metafora freudiana dell’archeologia, in forza alla quale lo psicoanalista si occupa dell’analisi stratigrafica dell’anima “ e dà una ulteriore chiave di lettura delle sue opere. Le opere di Mario Paschetta sono presenti in diverse collezioni private e pubbliche e molte le partecipazioni alle principali mostre d’arte Italiane, importante inoltre è nel 2003 la partecipazione alla manifestazione indetta dall’Associazione Mare Nostrum per l’inaugurazione della “Fortezza del mare” all’isola della Palmaria (Porto Venere) sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e nel 2004 la partecipazione alla Prima Biennale dell’Unità d’Italia presso la Reggia di Caserta. L’intesse per le opere di Paschetta affascina anche l’Asia e nel 2003 e nel 2004, le sue opere sono state scelte dalla multinazionale giapponese Citizen quale testimonial per la propria Campagna Pubblicitaria.Il percorso di Paschetta prosegue nel 2005 a Lecco con una importante mostra personale presso i Musei Civici cittadini, nella splendida cornice storica della Torre Viscontea per poi approdare in occasione delle olimpiadi invernali di Torino 2006, in una importante rassegna espositiva: “ I grandi Maestri del ‘900 ed i nuovi linguaggi della contemporaneità” svoltasi presso lo stesso Villaggio Olimpico e che ha visto la presenza di grandi firme del novecento come De Chirico, Mirò,Rotella,Marini. Significativa sempre nel 2006, la mostra personale “Oltre Tannoiser” tenutasi nella sede estiva di Sirmione del Garda della galleria B&B di Mantova.
Da segnalare tra gli eventi del 2007, la mostra pubblica “ Nel segno della materia “ tenutasiche nel Comune di Valdagno presso i Civici Musei (Villa Valle) nel mese di dicembre.
Mario Paschetta vive e lavora ad Inzago, in provincia di Milano.
Hanno scritto di lui: Paola Artoni, Gianni Barachetti, Lucio Barbera, Anna Caterina Bellati, Stefania Briccola, Daniela Bordogna, Rossana Bossaglia, Alessio Calestani, Aldo Camerini, Fabrizio Colonna, Marco Corradini, Elisa Cremonesi, Athos Gemignani, Enrico Giustacchini, Simona Ladu, Trento Longaretti, Fausto Lorenzo, Stefano Maffini, Luigi Rigamonti, Enzo Santese, Anna Maria Savarino, Luca Savarino, Marta Savaris, Maurizio Sciaccaluga, Ruggero Sicurelli
DANIA ZANOTTO
Nata il 4 maggio 1975 a Treviso.
1993-1998. Diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Argomento di tesi: Marginalità, Carnevale, Musica grottesca nel Medioevo. Relatore: Prof.ssa Gloria Vallese.
Docente di discipline pittoriche, vive e lavora a Brescia.
Premi
Selezione Premio d’Arte Donato Frisia/V edizione, a cura di Sara Fontana, Palazzo Prinetti, Merate (Lecco), 2007
Selezione Premio Aletti, Art(verona/ l’Arte e i suoi percorsi, Verona, 2006
Selezione IV Premio Cairo Communication/Giovane figurazione, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Palazzo della Permanente, Milano, 2003
Mostre
Personali
In preparazione: Phada Murgania, a cura di Carlo Sala, Ex Chiesetta S. Antonio, Badoere, Treviso, 2008
Storia, immaginazione, verità e leggenda, a cura di Carlo Sala, Galleria Polin Contemporanea, Treviso, 2007
Dania Zanotto, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Galleria Santa Marta, Milano, 2006
Dania Zanotto, a cura di Agostino Morandin, Palazzo del Podestà, Treviso, 1999
Collettive
Fiera Internazionale d’Arte, Palazzo dei Congressi, Roma, 2008
Collettiva, a cura di Christine Polin, Galleria Polin Contemporanea, Treviso, 2008
Arte Padova, Galleria Polin Contemporanea, Padova, 2007
Sculture e Sculture, a cura di Carlo Sala, Palazzo del Turismo, Jesolo (Venezia), 2007
Collettiva Spring Summer 2007, a cura di Zaira Beretta, Galleria Zaion, Biella, 2007
Sculture, a cura di Christine Polin, Galleria Polin Contemporanea, Treviso, 2007
L’altro sguardo/ Visioni al femminile, a cura di Silvia Caprari, Commenda di Pré, Genova, 2006
Tempo per guardare le stelle, a cura di Vanda Sabatino, Villa Glisenti, Villa Carcina (Brescia) , 2006
V Biennale d’arte Postumia Giovani/ Camerae pictae, a cura di Paola Artoni e Antonella Gandini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), 2006
Open 2006/ 9. Esposizione Internazionale di sculture ed installazioni, a cura di Paolo De Grandis, Lido di Venezia, 2006
PortArte06/Ombre. Riflessi di contemporaneo, a cura di Sandra Nava, Porta S.Agostino, Bergamo, 2006
Tangenze arte/moda, a cura di Gloria Vallese, Villa Vecelli Cavriani, Mozzecane (Verona), 2006
Atelier aperti/Work in progress, a cura di Gloria Vallese e Paolo De Grandis, con il patrocinio della Biennale di Venezia, Fondaco Marcello, Venezia, 2005
Atelier aperti/Dancing with the elements, a cura di Gloria Vallese, Centro Direzionale E33, S.Martino Buon Albergo (Verona), 2005
Tra donne… , a cura di Vanda Sabatino, Villa Glisenti, Villa Carcina (Brescia), 2005
Atelier aperti/Skin & feathers, evento nell’ambito della 51.ma Biennale di Arti Visive, a cura di Gloria Vallese, Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, Venezia, 2005
10 ragazze per me/pittura, scultura, grafica, installazioni + gioielli & poesia, a cura di Anna Caterina Bellati, Palazzo Pretorio, Chiavenna (Sondrio), 2005
Frammenti cosmici, a cura di Pia Ferrari, Associazione Artisti Bresciani, Brescia, 2005
Io mi chiamo Eva, a cura di Maria Chiara Valacchi, Galleria Spirale Arte, Pietrasanta (Lucca), 2004
Medioevo prossimo venturo, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Palazzo Pretorio, Certaldo (Firenze), 2004
Sei come 6, a cura di Anna Caterina Bellati, Palazzo Pretorio, Chiavenna (Sondrio), 2004
S8 pressione, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Galleria Guidi & Schoen, Genova, 2003
Survive – L’arte salverà il mondo?, a cura di Luigi Bozza e Massimo De Bortoli, Centro Officina Culturale, Latisana (Udine), 2002
Quotidiana 01, a cura di Virginia Baradel, Guido Bartorelli, Stefania Schiavon, Museo Civico del Santo, Padova, 2001
Lampi Grevi, a cura di Francesco Tedeschi e Fabio Paris Art Gallery, Villa Glisenti, Villa Carcina (Brescia), 2001
Markers, an outdoor banner event for Venice Biennale 2001, evento nell’ambito della 49.ma Biennale di Arti Visive, a cura di Riccardo Caldura, Cattedrale ex convento S. Maria Ausiliatrice, Venezia, 2001
Giovani Artisti Trevigiani di Palazzo Podestà, a cura di Davide Martinelli, Palazzo Piazzani Parravicini, Vittorio Veneto (Treviso), 2001
84.ma Collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa, a cura di Riccardo Caldura, Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia, 2000
Totemic Circle, installazione artistica in occasione della Festa europea della Musica, Campo S.Angelo, Venezia, 2000
83.ma collettiva, a cura di Luca Massimo Barbero, Cattedrale ex Macello, Padova, 1999
Musical Totemism, installazione artistica in occasione della Festa europea della Musica, Campo S. Angelo, Venezia, 1999
Naturalia, Schola dei Calegheri, Venezia,1999
Giovani Artisti Trevigiani, Galleria Comunale d’Arte La Loggia, a cura di Giovanni Bianchi, Motta di Livenza (Treviso), 1999
FULVIA ZAMBON
Nata a Torino risiede a New York (USA).
.
Formazione
1967-1968. Istituto Professioni Nuove, Torino
1972-1976. Accademia Albertina, Torino.
1976-1980. Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
2002-2005. Art Student League, New York City.
Study life portrait with Ronald Sherr.
Esposizioni personali
2007-2008 Merge Gallery - Baby Carriages - New York NY - Curator Cass Zelinski
2006 Paolo Tonin Contemporary - TAG Opening of 18 Gallery in Contemporary of the Winter Olympic Games - Turin - Italy
2006 Figureworks - Chicken Pox - Williamsburg - Brooklyn, NY
2003 East - Williamsburg - Brooklyn - NY Window show
2000 Headquarter - Hollywood - CA
1996 Totem Gallery - Bimbi e Madonne - Venice
1995 Spazioltre - Logos y Mythos - Rome - Curator Anna Cochetti
1994 Dissemination - Milan
1993 Spazio Leti - Milan
1991 Jose’ Martos Gallery -St. Barth - French West Indies
1990 Fullscale Gallery - NYC - Text by Arnold Weinstein
1990 Yugdok - Drvenik - Yugoslavia - Curator Enrico Comi
1989 Diocleziano Palace - Split - Yugoslavia - Curator Enrico Comi
1989 Studio Filarete Gallery - Milan - Curator Vera Vita Gioia
Dal 1984 ad oggi sono molte le esposizioni collettive a cui ha partecipato in Italia, Europa, Giappone e Stati Uniti d’America.
Fulvia Zambon ha ricevuto il Jean Gates Grant nel 2007.
Il suo lavoro e' stato recensito nel Los Angeles Times, The New York Times, Brooklyn Eagle, Flaunt, Arte Giorgio Mondadori, Flash Art, Juliet.
“Ho superato la problematica dell’arte.”
Occorre averlo fatto. Io l’ho fatto.
Per me, la pittura oggi non è più in funzione dell’occhio,
è funzione della sola cosa in noi che non ci appartiene:
la nostra VITA.
(Yves Klein)
Biografie Artisti
MAURO BENATTI
1947
Mauro Benatti nasce ad Airuno (Lc) il 31 maggio.
1961-65
Lavora come fabbro in una officina di Sesto San Giovanni (Mi).
Frequenta corsi serali di disegno.
1966
Il suo lavoro lo porta a eseguire dei manufatti in lamiera cotta e aumenta la sua capacità di trattare e plasmare il materiale metallico. Capacità che gli permetteranno alcuni anni dopo di lavorare alle sue sculture in autonomia.
1974
Sposa Marisa Rocchi.
1976-78
Nascono i figli Riccardo e Roberto.
1979-84
La passione per l’arte che coltiva da sempre lo porta finalmente a iscriversi alla Scuola d’Arte Pura e Applicata di Merate sotto la guida dei maestri Vincenzo Trivulzio e Sandro Scaccabarozzi. In seguito, lavora nella medesima scuola come assistente e più avanti come insegnante di copia dal vero. Inizia con un gruppo di acquarellisti a esporre le sue opere a Merate (Lc)Sala Civica, a Rovagnate (Lc) Libreria Ghezzi.
Partecipa a concorsi per acquarellisti dove ottiene numerosi riconoscimenti e premi.
1985-91
Alla passione per il disegno e la pittura si aggiunge quella per la scultura. Sarà una scultura informale per quanto riguarda i materiali usati, classica per le forme plasmate e assemblate. Lo stilista lecchese di Par Avion Oreste Agostoni gli commissiona l’allestimento dello Stand per la XL Edizione di Pitti Immagine Uomo a Firenze. Esegue manichini e cariatidi in tela metallica e ferro con le sembianze di mitici eroi greci.
1992
A Firenze durante la manifestazione Pitti Uomo conosce l’architetto Angelo Grassi, curatore degli allestimenti e appassionato d’arte. Viene invitato all’edizione successiva. Grassi gli propone uno stand a Palazzo dei Congressi per Fashion at work. Seguono una serie di iniziative mirate al recupero di materiale di scarto,tra le quali Presepi all’aperto a Gambettola (Forlì)e Cesenatico (Forlì). In questo periodo Benatti frequenta Corsi di Nudo al Crams di Lecco affinando la passione per la copia dal vero.
1993-96
Inizia una proficua collaborazione con il pittore briviese Fernando Massironi con il quale organizza il I Premio Frisia a Paderno d ’Adda e la serie di Mostre per Idea Giovane a Palazzo Prinetti a Merate (Lc). Ad Airuno organizza la collettiva Trenta Artisti alla Rocca. Tiene corsi serali per disegno e pittura per ragazzi alla cooperativa La Mongolfiera di Airuno.
1997-99
Apre lo studio in riva all’Adda a Cisano Bergamasco e forma con alcuni amici pittori il gruppo Blue-s di prussia .Si aggiungono alle sculture in ferro le terracotte e le pietre. Espone in vari Centri Culturali e organizza, partecipandovi, lo Spazio Arte alla Festa di Liberazione a Osnago (Lc) dove sarà presente anche negli anni successivi.
2000-02
Partecipa alla prima edizione Artisti a Torino a Palazzo Nervi. In seguito è invitato alla rassegna d’Arte Contemporanea Memorial Giovanni Quaglino all’Arengo del Broletto, Novara. Conosce Anna Caterina Bellati che visita il suo studio con l’amico pittore Donato Frisia jr. Anna Bellati organizza a Chiavenna (Sondrio) la prima di una serie di mostre intitolate: Il volo di Icaro. Illustra il libro di poesie Come due che si amano di Antonella Ronchetti, edito da Bellati Editore, che viene presentato durante la mostra.
2003
Prima esposizione all’estero con il pittore Donato Frisia jr. al Centre Culturel di Le Saix,Francia. A settembre un incendio gli distrugge lo studio. Si salveranno solo le poche opere in mostra nella Sala Civica del comune di Scanzorosciate (Bg). A novembre va comunque in porto la seconda mostra Il Volo di Icaro nella sontuosa Villa Sommi Picenardi a Olgiate Molgora (Lc). La figura principale Icaro, distrutta dall’incendio, viene costituita da proiezioni visive e da un pannello che lo riproduce. La mostra è recensita, fra l’altro, in Arte numero di novembre 2003.
2004
Apre un nuovo studio e per superare il trauma di quanto perduto ritrova energia, forza creativa continuando la sua attività.
2005-06
Continua il suo percorso artistico con sempre più interesse verso il mondo del mito con installazioni, sculture, disegni. Col patrocinio del Comune di Lecco, allestisce la mostra: “5 movimenti per un corpo solo” dedicata a Pentesilea, curatrice della mostra e del catalogo Anna Caterina Bellati.
Arte (Editoriale Giorgio Mondadori) n. 391 – Marzo 2006 ne pubblica un articolo nello spazio “Eventi ”.
2007
Nel mese di aprile alla Galleria San Lorenzo a Milano allestisce la mostra, curata da Anna Caterina Bellati e Patrizia Barlettani, “LA CARTA LA PIETRA IL FERRO - Disegni Sculture Installazioni”. Catalogo Bellati Editore.
Presso la Mya_Lurgo_Gallery di Lugano (Svizzera) presenta le sue opere nella personale “Dee e Miti” (20 ottobre - 4 novembre), curatrice dell’esposizione Anna Caterina Bellati.
A Osnago (LC) - Percorso Arte Contemporanea Osnago. L’8 dicembre, in occasione dell’anniversario della morte di John Lennon e dell’inaugurazione del viale a lui dedicato, posa in piazza della Pace la scultura PeaceKeepers.
OLGA INES CABEZAS GONZALEZ
Di origine cubana, nasce a Mosca (URSS) il 17 aprile 1964. Ha doppia cittadinanza: cubana e italiana.
Risiede a Lugano (Svizzera).
Dal 1970 al 1982 frequenta a L’Avana (Cuba) le scuole elementari, medie e il liceo.
Si laurea in Psicologia presso l’Università de L’Avana, L´Avana (Cuba), 1984-1989. Tesi di laurea con uno studio sui valori morali della personalità nei gruppi giovanili.
Frequenta i seguenti corsi post-universitari:
1990. Semiotica dell’immagine, Istituto Cubano di Radio Televisione (ICRT), L’Avana (Cuba).
1991. Teoria della comunicazione, ICRT, L’Avana (Cuba).
1992. Corso teorico di televisione e video, Facoltà di Cinema, Istituto Superiore d’Arte dell’Università de L’Avana (Cuba).
Esperienze professionali
Maggio 2002 a tutt’oggi. Operatrice sociale per laboratorio protetto, Ticino, Svizzera.
Gennaio 2001. Scrittrice e realizzatrice di programmi televisivi, Svizzera. Ideazione dei progetti, stesura della sceneggiatura e regia per video, documentari e spot pubblicitari su tematiche sociali.
Da maggio 1999 a dicembre 2000. Giornalista per la rivista di cultura latina “Chevere”. Redazione di articoli, in Svizzera e dall’estero, su tematiche artistiche e culturali.
Giugno-dicembre 1998. Animatrice radiofonica, Radio Rabe, per la comunità straniera di Berna, Svizzera. Realizzazione e messa in onda dal vivo di programmi radiofonici di intrattenimento e informazione su tematiche artistiche e culturali.
Realizzazione di interviste, montaggio, gestione di ospiti in studio.
Dicembre 1996. Regia, soggetto e sceneggiatura del video “La Fuga”, presentato quale opera prima nella sezione Concorso Video, al Festival Internazionale del Cinema Latinoamericano de L’Avana, L’Avana, (Cuba).
Luglio 1996-gennaio 1997. Addetta Relazioni Pubbliche per la radio nazionale cubana, ICRT, L’Avana (Cuba).
Marzo-maggio 1995. Collaborazione con il Circolo del Cinema di Bellinzona per l’organizzazione della prima mostra svizzera di cinema cubano.
Presentazione di un ciclo di conferenze su Cuba e sull’insegnamento e la pratica della psicologia a Cuba, Scuole medie di Giubiasco e Palazzo dei Congressi di Lugano, Ticino, Svizzera.
Luglio 1990-ottobre 1994. Scrittrice di programmi di carattere educativo e sociale per la televisione cubana, ICRT. Assistente di regia e sceneggiatrice di progetti della Facoltà di Cinema dell’Istituto Superiore d’Arte de L’Avana (Cuba).
MYA LURGO
Maria Grazia Lurgo, in arte Mya Lurgo, nasce a Bordighera (IM) il 30.5.1971.
Il percorso di studi, non accademico, la porta a studiare lingue e a specializzarsi in medicina sportiva, pur continuando - tra le righe di un lavoro sicuro - la sua intensa ricerca artistica e spirituale.
Nel corso di 8 anni (tra il 1996 - 2003) apre a Lugano tre centri fitness, esaurendo la soggezione all'input famigliare di perseguire un'attività "seria", dopodiché abbandona senza rimpianti il settore sportivo per esprimere il daimon dell'arte incubato sotto la pelle.
Nel 2003, divenendo artista imprenditrice di se stessa apre in primis l’atelier MyArtDeco Creative Box a Lugano-Cassarate, successivamente l'Artville Bistrot e da ultimo, nel 2007, la Mya_Lurgo_Gallery nella prestigiosa Piazza Riforma a Lugano: passaggi necessari a dare corpus e direzione alla sua vita artistica.
Dal 2006 collabora col marito, Arch. Omar Antonelli, ai progetti di interior design per la società Nellimya: in + out desire (www.nellimya.com), impegnata in progetti esclusivi, non ripetibili e finalizzati a dare rilievo e spazio all’Essere, prima dell'apparenza.
Nel 2007 partecipa ad un progetto per la Biennale di Venezia “Camera 312 Pro-memoria per Pierre (Réstany)”, curato da Ruggero Maggi.
La ricerca artistica dal 1996 ad oggi, passa attraverso diversi approcci: fisica quantistica, studio delle religioni, psicologia, neuroscienza, pirobazia, programmazione neurolinguistica, culture orientali, da cui apprende lo yoga, i riti tibetani e il sistema energetico dei chakras fino a maturare nel Pensiero Acentrico di Mya Lurgo.
Il libro “Acentrismo: dal sogno dell’ego alla Divina Realtà”, edito da Bellati Editore è Primo Manifesto d’Arte Acentrica e diario spirituale di Mya Lurgo.
Prossimo step? Creare un Gruppo Internazionale di Artisti Acentrici.
Esposizioni
1996 KunstArt Dietlikon / 1997 Galleria La Fenice - Lugano / 1998 Tour Espositivo semestrale di opere realizzate presso l'Unione di Banche Svizzere a Lugano / Dal 1999 al 2001 esposizioni personali presso assicurazioni, locali pubblici e banche private / 2002 Personale alla galleria La Telaccia d’oro a Torino / 2003 Esposizione Personale al Kursaal / 2003 Esposizione personale all’Olivella - Morcote di Pacolli / 2004 Progettazione dell'Artville Bistrot d'arte-moda e spettacolo, sede di performance artistiche e sperimentazione Live Art a Lugano; Installazione “ Red Impluse“ per il Dicastero Culturale di Lugano; esposizione della personale “Trafili di Luce” con lo sponsoring della Corner Bank; esposizione della personale “attimo-sfera delle circostanze” con lo sponsoring dell'Assicurazione La Mobiliare / 2005 Nasce la collaborazione con l'architetto Omar Antonelli-Lugano con i progetti Nellimya IN & OUT DESIRE per la creazione d'ambienti esclusivi / 2006 Progetto OLOSPEAK: Private Relaxing Area & Virtual Regeneration System / 2006 Museo della Carale d’Ivrea – Sessione improvvisata di pittura / 2006 Partecipazione all’evento TRECENTO ARTISTI A PALAZZO, Accademia d’Arte Roberto Villa – Cesano Maderno / 2006 KunstArt Fiera Bolzano / 2006 Mostra Collettiva al Palazzo del Parco a Bordighera – tema: “TRAVESTIMENTI” / 2007 Evento ARTour – O Firenze / 2007 Pubblicazione PRIMO MANIFESTO DELL’ACENTRISMO / 2007 Shanghai Art Fair – Americas Museum / 2007 ARENA PO VideoArt 2007 Inaugurazione nuova sede di Mya Lurgo Gallery in Piazza Riforma 9 a Lugano - Svizzera / 2007 BIENNALE DI VENEZIA – Partecipazione al progetto di Ruggero Maggi “Camera 312 PRO-Memoria per Pierre” / 2007 Collettiva LivingGallery a Lecce “Il Sogno...La Subcoscienza” / 2007 Collettiva c/o la Galleria ZeroUno a Barletta / 2007 esposizione in collettiva c/o la Mya Lurgo Gallery – Lugano sul tema “Siamo Vasi Comunicanti”/ 2007 Pubblicazione del volume a firma di Mya Lurgo - edito da Bellati Editore: “Acentrismo: dal sogno dell'ego alla Divina Realtà” e mostra personale alla Mya Lurgo Gallery delle 4 fasi del percorso acentrico /2008 Mostra virtuale sul sito ArteGiovane. Nel marzo 2008 espone alla collettiva “CORPI: involucri di carne, luce e pensiero” presso la Mya_Lurgo_Gallery di Lugano (Svizzera).
MARILÙ CATTANEO
Nasce il 15 luglio 1959 a Monza (MI). Vive a Lesmo (MI).
Diplomata in grafica, si forma presso lo studio del nonno paterno architetto Paolo Maggi docente di Belle arti presso l’Accademia di Brera. Stage presso Virginia Frisoni e Pettinicchio Umberto.
Ha lavorato nell’ambito del design del gioiello prima di dedicarsi completamente alla sua produzione artistica.
Mostre ed esibizioni recenti
Christmas City Park, 15 dicembre 2007, Galleria San Lorenzo, Milano.
Per Amore, 8 dicembre, Humanitaria, Milano.
Per Eugenio a cura di Gabriella Brembati, 3 dicembre 2007, Galleria Scoglio di Quarto, Milano.
Collettiva Spazio Tadini, 5 settembre 2007, Spazio Tadini, Milano, a cura di Francesco Tadini.
Siamo Vasi Comunicanti, 5 luglio 2007, Galleria Mya_Lurgo_Gallery, Lugano.
Camera 312 promemoria per Pierre, 6 giugno 2007, 52° Biennale di Venezia a cura di Ruggero Maggi, Milan Art Center.
Chiusura Controbiennale 13x17 a cura di Philippe Daverio, Venezia.
II Premio di Pittura e Scultura “Rocco Addamiano”, 17 giugno 2007, Libera Accademia di Pittura, Nova Milanese (MI).
Art is Now, 26 maggio 2007, Castello di Arena Po, Galleria Milan Art Center, progetto per l’Italia di Lorenzo Alagio e per il Belgio di Virtual Gallery Gardelli.
Carosello Italiano Contemporary Art, 26 maggio 2007, Palazzo Boglietti, Biella, Galleria Scolgio di Quarto a cura di Gabriella Brembati.
Artour-O V Edizione - Museo Shop Temporaneo d’Arte Contemporanea, 23 febbraio 2007, Grand Hotel Minerva, Firenze, per il Milan Art Center a cura di Ruggero Maggi.
Panettone Perty, 17 dicembre 2006, Museo della Permanente, Arte da Mangiare mangiare arte a cura di Ornella Pilusso e Rolando Bellini.
Il peso dell’Arte 64 Opere e 40 pensieri sull’Arte, 15 dicembre 2006, Mondadori Multicenter, Milano a cura di Gianni Ottaviani.
XIII Biennale Poetry and Arts Network - Alessandria Poesia 2006 “Le Arti Oltre il Dire Indicibile - le Arti oltre il dire Ineffabile”, 17 novembre 2006, Palazzo Cuttica, Alessandria.
Kunstart 2006, Camera 31q2 Promemoria Per Pierre, 30 novembre 2006, Bolzano.
I colori del dolore, 16 ottobre 2006, Circolo Società dei Giardini, Milano a cura di Ruggero Maggi.
Passeggiata effimera, luglio2006, Museo Internazionale del Vetro, a cura di Adolfina de Stefani.
STEFANO FIORESI
Stefano Fioresi nasce a Modena il 28 luglio 1965.
Studia presso l’Istituto Statale d’Arte Venturi di Modena e vi consegue, nel 1983, il diploma di Maestro d’Arte con specializzazione per la comunicazione pubblicitaria.
La sensibilità artistica, le non comuni doti tecniche precocemente evidenziatesi, unitamente ad una grande versatilità espressiva ed esecutiva, gli aprono la possibilità di compiere differenziate esperienze a livello artistico e professionale, anche a carattere internazionale.
Del 1984 la decorazione di parte del Palais de la Culture di Algeri.
Successivamente opera nel settore della decorazione artistica su vetro per grandi ambienti, esperienza questa che gli fornirà la preparazione tecnica utile ad affrontare commissioni di prestigio. Di qualche anno posteriore è infatti la realizzazione dei pannelli su vetro per la sede dell’Automobile Club Italia di Modena con scene tratte da grandi competizioni automobilistiche. Dal 1989 si dedica con successo all’attività di operatore pubblicitario.
Parallelamente è attivo nel settore della grafica artistica. Temi favoriti sono sempre quelli legati alla passione automobilistica.
Tra le commissioni di particolare rilevanza in questo periodo, risulta la realizzazione di una serie di pannelli per la sede Ferrari di Maranello riproducenti la visione complessiva degli stabilimenti della casa del Cavallino (1990).
Della fine degli anni novanta la svolta creativa nella direzione di una ricerca artistica nuova nelle tecniche e nelle tematiche.
Forte della propria esperienza nel settore pubblicitario, passando attraverso una particolare ed innovativa rilettura di elementi della pop art degli anni settanta e ottanta, l’autore ha potuto sviluppare un percorso il quale, rileggendo elementi sintattici e visivi della comunicazione di massa, attiva un approccio creativo alla raffigurazione artistica nella direzione di una “Nuova Pop Art Italiana”.
MARIO PASCHETTA
Mario Paschetta nasce a Milano il 27.11.1949 e inizia a dipingere all’età di 14 anni, la sua è una pittura tradizionale seppure già compare una corposità materica. La frequentazione degli ambienti culturali milanesi, tra i quali il Bar Jamaica, lo porta ad entrare in contatto, sia pure come spettatore, con i numerosi artisti che lo frequentano, molti dei quali contribuiranno a scrivere la storia dell’arte italiana. Anche se Mario Paschetta si allontana, per motivi legati alla sua attività commerciale, dalla pratica della pittura tradizionale, continua la sua frequentazione dell’ambiente artistico e delle gallerie d’arte. Nel 1992 inizia uno studio approfondito sulla materia sia in termini di materiali che di utilizzo, e traspariranno così nelle sue opere gli influssi che hanno avuto su di lui artisti come Burri, Crippa, Mattioli.
Le opere di Mario Paschetta da subito creano interesse sia per la tecnica che per la loro costruzione pittorica, fa discutere la sua pittura –non pittura, le sue originali rappresentazioni aprospettiche, la sua astrazione-antiastrazione. Trento Longaretti, indiscusso maestro della pittura del nostro novecento, ne riconosce l’originalità, la capacità di Paschetta, attraverso un linguaggio personale di descrivere un mondo poetico. Nel 2001 si tiene una importante mostra personale di Paschetta al Museo Nazionale di Arte Moderna di Gazzoldo degli Ippoliti (Mn) e in quell’occasione Maurizio Sciaccaluga evidenzia una particolarità delle opere di Paschetta che è quella di indurre, in chi le osserva, a toccarle poiché il suo paesaggio, rappresentativo di terre lontane nel tempo, è “paesaggio non raccontato ma ricreato “ ed il suo linguaggio si traduce in una necessità di contatto come in “una sorte di pittura braille “. Anche Enrico Giustacchini si interessa al percorso artistico di Mario Paschetta evidenziando un’altra particolarità e peculiarità del suo linguaggio che passa attraverso una stratificazione verticale, quello che Giustacchini definisce “inconsueto sondaggio verticale “. Non solo critici d’arte si interessano del lavoro di Mario Paschetta ma nel 2003, anche Ruggero Sicurelli, Sociologo e Psicologo che si occupa di creatività artistica, pubblica un libro “ Elementi di Psicoanalisi dell’Arte - Freud e la Creatività Artistica” nel quale, analizzando il lavoro di Paschetta, ritrova in loro la “metafora freudiana dell’archeologia, in forza alla quale lo psicoanalista si occupa dell’analisi stratigrafica dell’anima “ e dà una ulteriore chiave di lettura delle sue opere. Le opere di Mario Paschetta sono presenti in diverse collezioni private e pubbliche e molte le partecipazioni alle principali mostre d’arte Italiane, importante inoltre è nel 2003 la partecipazione alla manifestazione indetta dall’Associazione Mare Nostrum per l’inaugurazione della “Fortezza del mare” all’isola della Palmaria (Porto Venere) sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica e nel 2004 la partecipazione alla Prima Biennale dell’Unità d’Italia presso la Reggia di Caserta. L’intesse per le opere di Paschetta affascina anche l’Asia e nel 2003 e nel 2004, le sue opere sono state scelte dalla multinazionale giapponese Citizen quale testimonial per la propria Campagna Pubblicitaria.Il percorso di Paschetta prosegue nel 2005 a Lecco con una importante mostra personale presso i Musei Civici cittadini, nella splendida cornice storica della Torre Viscontea per poi approdare in occasione delle olimpiadi invernali di Torino 2006, in una importante rassegna espositiva: “ I grandi Maestri del ‘900 ed i nuovi linguaggi della contemporaneità” svoltasi presso lo stesso Villaggio Olimpico e che ha visto la presenza di grandi firme del novecento come De Chirico, Mirò,Rotella,Marini. Significativa sempre nel 2006, la mostra personale “Oltre Tannoiser” tenutasi nella sede estiva di Sirmione del Garda della galleria B&B di Mantova.
Da segnalare tra gli eventi del 2007, la mostra pubblica “ Nel segno della materia “ tenutasiche nel Comune di Valdagno presso i Civici Musei (Villa Valle) nel mese di dicembre.
Mario Paschetta vive e lavora ad Inzago, in provincia di Milano.
Hanno scritto di lui: Paola Artoni, Gianni Barachetti, Lucio Barbera, Anna Caterina Bellati, Stefania Briccola, Daniela Bordogna, Rossana Bossaglia, Alessio Calestani, Aldo Camerini, Fabrizio Colonna, Marco Corradini, Elisa Cremonesi, Athos Gemignani, Enrico Giustacchini, Simona Ladu, Trento Longaretti, Fausto Lorenzo, Stefano Maffini, Luigi Rigamonti, Enzo Santese, Anna Maria Savarino, Luca Savarino, Marta Savaris, Maurizio Sciaccaluga, Ruggero Sicurelli
DANIA ZANOTTO
Nata il 4 maggio 1975 a Treviso.
1993-1998. Diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Argomento di tesi: Marginalità, Carnevale, Musica grottesca nel Medioevo. Relatore: Prof.ssa Gloria Vallese.
Docente di discipline pittoriche, vive e lavora a Brescia.
Premi
Selezione Premio d’Arte Donato Frisia/V edizione, a cura di Sara Fontana, Palazzo Prinetti, Merate (Lecco), 2007
Selezione Premio Aletti, Art(verona/ l’Arte e i suoi percorsi, Verona, 2006
Selezione IV Premio Cairo Communication/Giovane figurazione, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Palazzo della Permanente, Milano, 2003
Mostre
Personali
In preparazione: Phada Murgania, a cura di Carlo Sala, Ex Chiesetta S. Antonio, Badoere, Treviso, 2008
Storia, immaginazione, verità e leggenda, a cura di Carlo Sala, Galleria Polin Contemporanea, Treviso, 2007
Dania Zanotto, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Galleria Santa Marta, Milano, 2006
Dania Zanotto, a cura di Agostino Morandin, Palazzo del Podestà, Treviso, 1999
Collettive
Fiera Internazionale d’Arte, Palazzo dei Congressi, Roma, 2008
Collettiva, a cura di Christine Polin, Galleria Polin Contemporanea, Treviso, 2008
Arte Padova, Galleria Polin Contemporanea, Padova, 2007
Sculture e Sculture, a cura di Carlo Sala, Palazzo del Turismo, Jesolo (Venezia), 2007
Collettiva Spring Summer 2007, a cura di Zaira Beretta, Galleria Zaion, Biella, 2007
Sculture, a cura di Christine Polin, Galleria Polin Contemporanea, Treviso, 2007
L’altro sguardo/ Visioni al femminile, a cura di Silvia Caprari, Commenda di Pré, Genova, 2006
Tempo per guardare le stelle, a cura di Vanda Sabatino, Villa Glisenti, Villa Carcina (Brescia) , 2006
V Biennale d’arte Postumia Giovani/ Camerae pictae, a cura di Paola Artoni e Antonella Gandini, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), 2006
Open 2006/ 9. Esposizione Internazionale di sculture ed installazioni, a cura di Paolo De Grandis, Lido di Venezia, 2006
PortArte06/Ombre. Riflessi di contemporaneo, a cura di Sandra Nava, Porta S.Agostino, Bergamo, 2006
Tangenze arte/moda, a cura di Gloria Vallese, Villa Vecelli Cavriani, Mozzecane (Verona), 2006
Atelier aperti/Work in progress, a cura di Gloria Vallese e Paolo De Grandis, con il patrocinio della Biennale di Venezia, Fondaco Marcello, Venezia, 2005
Atelier aperti/Dancing with the elements, a cura di Gloria Vallese, Centro Direzionale E33, S.Martino Buon Albergo (Verona), 2005
Tra donne… , a cura di Vanda Sabatino, Villa Glisenti, Villa Carcina (Brescia), 2005
Atelier aperti/Skin & feathers, evento nell’ambito della 51.ma Biennale di Arti Visive, a cura di Gloria Vallese, Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti, Venezia, 2005
10 ragazze per me/pittura, scultura, grafica, installazioni + gioielli & poesia, a cura di Anna Caterina Bellati, Palazzo Pretorio, Chiavenna (Sondrio), 2005
Frammenti cosmici, a cura di Pia Ferrari, Associazione Artisti Bresciani, Brescia, 2005
Io mi chiamo Eva, a cura di Maria Chiara Valacchi, Galleria Spirale Arte, Pietrasanta (Lucca), 2004
Medioevo prossimo venturo, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Palazzo Pretorio, Certaldo (Firenze), 2004
Sei come 6, a cura di Anna Caterina Bellati, Palazzo Pretorio, Chiavenna (Sondrio), 2004
S8 pressione, a cura di Maurizio Sciaccaluga, Galleria Guidi & Schoen, Genova, 2003
Survive – L’arte salverà il mondo?, a cura di Luigi Bozza e Massimo De Bortoli, Centro Officina Culturale, Latisana (Udine), 2002
Quotidiana 01, a cura di Virginia Baradel, Guido Bartorelli, Stefania Schiavon, Museo Civico del Santo, Padova, 2001
Lampi Grevi, a cura di Francesco Tedeschi e Fabio Paris Art Gallery, Villa Glisenti, Villa Carcina (Brescia), 2001
Markers, an outdoor banner event for Venice Biennale 2001, evento nell’ambito della 49.ma Biennale di Arti Visive, a cura di Riccardo Caldura, Cattedrale ex convento S. Maria Ausiliatrice, Venezia, 2001
Giovani Artisti Trevigiani di Palazzo Podestà, a cura di Davide Martinelli, Palazzo Piazzani Parravicini, Vittorio Veneto (Treviso), 2001
84.ma Collettiva della Fondazione Bevilacqua La Masa, a cura di Riccardo Caldura, Galleria Bevilacqua La Masa, Venezia, 2000
Totemic Circle, installazione artistica in occasione della Festa europea della Musica, Campo S.Angelo, Venezia, 2000
83.ma collettiva, a cura di Luca Massimo Barbero, Cattedrale ex Macello, Padova, 1999
Musical Totemism, installazione artistica in occasione della Festa europea della Musica, Campo S. Angelo, Venezia, 1999
Naturalia, Schola dei Calegheri, Venezia,1999
Giovani Artisti Trevigiani, Galleria Comunale d’Arte La Loggia, a cura di Giovanni Bianchi, Motta di Livenza (Treviso), 1999
FULVIA ZAMBON
Nata a Torino risiede a New York (USA).
.
Formazione
1967-1968. Istituto Professioni Nuove, Torino
1972-1976. Accademia Albertina, Torino.
1976-1980. Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.
2002-2005. Art Student League, New York City.
Study life portrait with Ronald Sherr.
Esposizioni personali
2007-2008 Merge Gallery - Baby Carriages - New York NY - Curator Cass Zelinski
2006 Paolo Tonin Contemporary - TAG Opening of 18 Gallery in Contemporary of the Winter Olympic Games - Turin - Italy
2006 Figureworks - Chicken Pox - Williamsburg - Brooklyn, NY
2003 East - Williamsburg - Brooklyn - NY Window show
2000 Headquarter - Hollywood - CA
1996 Totem Gallery - Bimbi e Madonne - Venice
1995 Spazioltre - Logos y Mythos - Rome - Curator Anna Cochetti
1994 Dissemination - Milan
1993 Spazio Leti - Milan
1991 Jose’ Martos Gallery -St. Barth - French West Indies
1990 Fullscale Gallery - NYC - Text by Arnold Weinstein
1990 Yugdok - Drvenik - Yugoslavia - Curator Enrico Comi
1989 Diocleziano Palace - Split - Yugoslavia - Curator Enrico Comi
1989 Studio Filarete Gallery - Milan - Curator Vera Vita Gioia
Dal 1984 ad oggi sono molte le esposizioni collettive a cui ha partecipato in Italia, Europa, Giappone e Stati Uniti d’America.
Fulvia Zambon ha ricevuto il Jean Gates Grant nel 2007.
Il suo lavoro e' stato recensito nel Los Angeles Times, The New York Times, Brooklyn Eagle, Flaunt, Arte Giorgio Mondadori, Flash Art, Juliet.
08
maggio 2008
A’ Travers L’Immateriel. Omaggio a Yves Klein
Dall'otto maggio al 15 giugno 2008
Location
NELLIMYA: LIGHT ART EXHIBITION
Cademario, Via Ur Strdón, 11, (Lugano)
Cademario, Via Ur Strdón, 11, (Lugano)
Orario di apertura
Lunedì 12 – 18.30
Giovedì 12- 21.00
Martedì-Mercoledì-Venerdì 10 -18.30
Sabato 10 -12.30
Festivi su appuntamento
Vernissage
8 Maggio 2008, ore 18
Autore
Curatore