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A-Typical Urban Vison
Atypical Urban Vision è una mostra composta da 19 opere frutto di 10 anni di esplorazioni fotografiche tra Italia, Francia, Stati Uniti, Messico, Repubblica Dominicana, Cuba e Israele.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Phos Centro Fotografia Torino è lieto di presentare “A-Typical Urban Vison”, di Elisabetta Riccio.
Il silenzio iniziava ad avvolgermi e il mistero di non sapere dove fossi esattamente mi spingeva ad avanzare. Ad accompagnarmi nel sentiero, una Natura rigogliosa: foglie dai colori accesi e rami che invadevano il tracciato.
Resti di case, cumuli di cemento, ammassi di ferro tenuti insieme da un soffio di calce, divorati da quella forza ribelle che è padrona del suolo e lotta strenuamente per riappropriarsi del suo spazio.
Una cicatrice urbana sulla pelle della Terra. Rimasi attonita.
Mi voltai per ammirare lo spettacolo atroce e mozzafiato che si mostrava davanti ai miei occhi e dar luce a ciò che era stato rimosso dalle intemperie, dimenticato dallo scorrere del tempo.
Il mio ha voluto essere uno sguardo capace di mostrare un cambiamento, un capovolgimento della percezione che si ha di un luogo.
Riportare in vita ciò che sembrava sepolto.
Questo è stato il mio sguardo atipico in quelle terre lontane e vicine, fulcro di vagabondaggi dettati dal fascino di sentieri che apparivano come ferite nella terra mentre una natura resiliente e maestosa donava loro una nuova identità e poesia.
Ho seguito le tracce del passaggio dell’uomo e mi sono persa tra spazi urbani e selvaggi seguendo le orme di un passato di cui solo ho sfiorato le rovine.
Mi son smarrita per trovare una nuova visione e, affacciandomi dalle finestre di questo Mondo, ho documentato l’evoluzione di questo cambiamento.
Questa fanzine racconta un viaggio fotografico intercontinentale realizzato in 10 anni attraversando 7 Stati differenti con l’intento di testimoniare visivamente la storia delle trasformazioni architettoniche e paesaggistiche avvenute nel corso degli ultimi decenni.
Testo di Claudia de Giorgis
Atypical Urban Vision è una mostra composta da 19 opere frutto di 10 anni di esplorazioni fotografiche tra Italia, Francia, Stati Uniti, Messico, Repubblica Dominicana, Cuba e Israele.
Lo sguardo atipico di Elisabetta Riccio si è soffermato sulla mutevolezza dell’architettura di quelle aree urbane che sono state vissute dall’uomo e poi abbandonate: frame di edifici fatiscenti, vecchie fabbriche dismesse, scorci di ferro e cemento riconquistati dalla natura.
Atypical Urban Vision è un’indagine visiva che raggruppa un’accurata selezione di fotografie tratte dal progetto RES.TI.TU.ZIO.NE iniziato nel 2010 dall’artista torinese. La sua ricerca diventa sociale nel momento in cui immortala la rinascita dello scenario urbano segnato dalla traccia indelebile del passaggio dell’uomo, ora assente, ma un tempo protagonista.
L’intera esposizione è un viaggio intercontinentale alla scoperta di luoghi tanto lontani e diversi quanto simili tra loro. Luoghi silenziosi in cui è ancora possibile udire l’eco del brulicare di un tempo; rovine di un passato in continua trasformazione, in grado di fondersi con la natura alla conquista di una nuova vita.
La mostra ha una doppia chiave di lettura come doppia è l’esposizione di alcune immagini scattate in quegli scenari nascosti, dimenticati ma pieni di fascino e poesia. Un percorso immersivo che racconta l’eterno dualismo tra i resti di un passato sfuggente e una natura incontaminata che afferma la sua maestosità rimpossessandosi del territorio.
Un viaggio per riportare la luce laddove l’ombra aveva occultato anche i ricordi.
L’ingresso, gratuito e aperto al pubblico, sarà regolato in base alle vigenti normative anti Covid 19.
Il silenzio iniziava ad avvolgermi e il mistero di non sapere dove fossi esattamente mi spingeva ad avanzare. Ad accompagnarmi nel sentiero, una Natura rigogliosa: foglie dai colori accesi e rami che invadevano il tracciato.
Resti di case, cumuli di cemento, ammassi di ferro tenuti insieme da un soffio di calce, divorati da quella forza ribelle che è padrona del suolo e lotta strenuamente per riappropriarsi del suo spazio.
Una cicatrice urbana sulla pelle della Terra. Rimasi attonita.
Mi voltai per ammirare lo spettacolo atroce e mozzafiato che si mostrava davanti ai miei occhi e dar luce a ciò che era stato rimosso dalle intemperie, dimenticato dallo scorrere del tempo.
Il mio ha voluto essere uno sguardo capace di mostrare un cambiamento, un capovolgimento della percezione che si ha di un luogo.
Riportare in vita ciò che sembrava sepolto.
Questo è stato il mio sguardo atipico in quelle terre lontane e vicine, fulcro di vagabondaggi dettati dal fascino di sentieri che apparivano come ferite nella terra mentre una natura resiliente e maestosa donava loro una nuova identità e poesia.
Ho seguito le tracce del passaggio dell’uomo e mi sono persa tra spazi urbani e selvaggi seguendo le orme di un passato di cui solo ho sfiorato le rovine.
Mi son smarrita per trovare una nuova visione e, affacciandomi dalle finestre di questo Mondo, ho documentato l’evoluzione di questo cambiamento.
Questa fanzine racconta un viaggio fotografico intercontinentale realizzato in 10 anni attraversando 7 Stati differenti con l’intento di testimoniare visivamente la storia delle trasformazioni architettoniche e paesaggistiche avvenute nel corso degli ultimi decenni.
Testo di Claudia de Giorgis
Atypical Urban Vision è una mostra composta da 19 opere frutto di 10 anni di esplorazioni fotografiche tra Italia, Francia, Stati Uniti, Messico, Repubblica Dominicana, Cuba e Israele.
Lo sguardo atipico di Elisabetta Riccio si è soffermato sulla mutevolezza dell’architettura di quelle aree urbane che sono state vissute dall’uomo e poi abbandonate: frame di edifici fatiscenti, vecchie fabbriche dismesse, scorci di ferro e cemento riconquistati dalla natura.
Atypical Urban Vision è un’indagine visiva che raggruppa un’accurata selezione di fotografie tratte dal progetto RES.TI.TU.ZIO.NE iniziato nel 2010 dall’artista torinese. La sua ricerca diventa sociale nel momento in cui immortala la rinascita dello scenario urbano segnato dalla traccia indelebile del passaggio dell’uomo, ora assente, ma un tempo protagonista.
L’intera esposizione è un viaggio intercontinentale alla scoperta di luoghi tanto lontani e diversi quanto simili tra loro. Luoghi silenziosi in cui è ancora possibile udire l’eco del brulicare di un tempo; rovine di un passato in continua trasformazione, in grado di fondersi con la natura alla conquista di una nuova vita.
La mostra ha una doppia chiave di lettura come doppia è l’esposizione di alcune immagini scattate in quegli scenari nascosti, dimenticati ma pieni di fascino e poesia. Un percorso immersivo che racconta l’eterno dualismo tra i resti di un passato sfuggente e una natura incontaminata che afferma la sua maestosità rimpossessandosi del territorio.
Un viaggio per riportare la luce laddove l’ombra aveva occultato anche i ricordi.
L’ingresso, gratuito e aperto al pubblico, sarà regolato in base alle vigenti normative anti Covid 19.
18
febbraio 2021
A-Typical Urban Vison
Dal 18 febbraio al 26 marzo 2021
fotografia
Location
PHOS TORINO
Torino, Via Giovanni Battista Vico, 1, (Torino)
Torino, Via Giovanni Battista Vico, 1, (Torino)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15:00 - 18:30
Vernissage
18 Febbraio 2021, ore 18:30 - 21:30
Sito web
Autore