Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Ab Ovo: alle origini della manualità
un nuovo spazio espositivo esclusivamente dedicato alle arti applicate contemporanee europee
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Si comunica che sabato 16 Giugno 2007, in Umbria, nel centro storico di Todi (Pg), sarà inaugurata la Ab Ovo Gallery, un nuovo spazio espositivo esclusivamente dedicato alle arti applicate contemporanee europee.
Un progetto che nasce dall'idea di dare spazio, voce e dignità artistica al lavoro manuale. Per una nuova e più consona rivalutazione delle arti applicate all'interno del controverso e variegato mondo dell'arte contemporanea, affinchè il concetto di "artigianato artistico" esca finalmente dalle secche di un'interpretazione troppo riduttiva e ghettizzante. Per riportare l'arte applicata alle sue origini ed alla centralità del gesto manuale nel percorso creativo.
Per questa mostra inaugurale è stato scelto uno spettro più ampio possibile quanto a materiali e tecniche: dal vetro a mosaico lavorato a freddo con i suoi caleidoscopici giochi di colore di Gabriele Kuestner, alle sculture spongiformi di Rebecca Maeder, per passare alle porcellane serigrafate di Ane-Katrine von Buelow o alle forme organiche di terracotta create da Roland Summer; i gioielli, poi, sono adeguatamente rappresentati da Giovanni Corvaja con le sue forme geometriche, da Jacqueline Ryan, le cui opere rimandano ai colori e delle strutture del mondo naturale per finire con le magie di carta di Nel Linssen. Ed il legno con le realizzazioni di Peter Heidhoff e con i lavori di Ernst Gamperl che, al di là dell’assoluta padronanza delle tecniche di lavorazione di questo materiale, sembrano riassumere l’anima stessa della materia originaria.
Spazio quindi riservato ad artisti nella cui produzione si sposano il passato secolare delle tecniche di lavorazione con la modernità delle forme. A creatori di opere nelle quali la cura del dettaglio non è retorico esercizio di stile ma ricerca continua, con l'unico obiettivo di realizzare oggetti unici, capaci di trasfondere la loro unicità dal creatore al fruitore.
Crediamo infatti che l'arte sia, oggi più che mai, uno strumento di individuazione. Sia per chi crea che per chi ne usufruisce. Una sorta di riserva territoriale nella quale difendersi dalla "serialità" ossessiva dei modelli culturali della nostra epoca. Dove poter ritrovare quelle coordinate estetiche che troppo spesso, nei ritmi esasperati del quotidiano, non riusciamo più a "vedere".
Un progetto che nasce dall'idea di dare spazio, voce e dignità artistica al lavoro manuale. Per una nuova e più consona rivalutazione delle arti applicate all'interno del controverso e variegato mondo dell'arte contemporanea, affinchè il concetto di "artigianato artistico" esca finalmente dalle secche di un'interpretazione troppo riduttiva e ghettizzante. Per riportare l'arte applicata alle sue origini ed alla centralità del gesto manuale nel percorso creativo.
Per questa mostra inaugurale è stato scelto uno spettro più ampio possibile quanto a materiali e tecniche: dal vetro a mosaico lavorato a freddo con i suoi caleidoscopici giochi di colore di Gabriele Kuestner, alle sculture spongiformi di Rebecca Maeder, per passare alle porcellane serigrafate di Ane-Katrine von Buelow o alle forme organiche di terracotta create da Roland Summer; i gioielli, poi, sono adeguatamente rappresentati da Giovanni Corvaja con le sue forme geometriche, da Jacqueline Ryan, le cui opere rimandano ai colori e delle strutture del mondo naturale per finire con le magie di carta di Nel Linssen. Ed il legno con le realizzazioni di Peter Heidhoff e con i lavori di Ernst Gamperl che, al di là dell’assoluta padronanza delle tecniche di lavorazione di questo materiale, sembrano riassumere l’anima stessa della materia originaria.
Spazio quindi riservato ad artisti nella cui produzione si sposano il passato secolare delle tecniche di lavorazione con la modernità delle forme. A creatori di opere nelle quali la cura del dettaglio non è retorico esercizio di stile ma ricerca continua, con l'unico obiettivo di realizzare oggetti unici, capaci di trasfondere la loro unicità dal creatore al fruitore.
Crediamo infatti che l'arte sia, oggi più che mai, uno strumento di individuazione. Sia per chi crea che per chi ne usufruisce. Una sorta di riserva territoriale nella quale difendersi dalla "serialità" ossessiva dei modelli culturali della nostra epoca. Dove poter ritrovare quelle coordinate estetiche che troppo spesso, nei ritmi esasperati del quotidiano, non riusciamo più a "vedere".
16
giugno 2007
Ab Ovo: alle origini della manualità
Dal 16 giugno al 28 agosto 2007
arti decorative e industriali
Location
AB OVO GALLERY
Todi, Via Del Forno, 4, (Perugia)
Todi, Via Del Forno, 4, (Perugia)
Vernissage
16 Giugno 2007, ore 16-22
Autore