Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Abisso. Un Fine Settimana di Dorothea Tanning
Durante l’evento sarà presentato il romanzo ABISSO – Un Fine Settimana, dell’artista, poetessa e scrittrice Dorothea Tanning tradotto in Italiano da Alessandro Zanini e accompagnato dai disegni di Laura Spedicato e l’interpretazione di 13 artisti sull’opera di Dorothea Tanning.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 5 settembre 2020 alle ore 19:00 nella sede della Galleria VISIONI ALTRE Campo del Ghetto Novo 2918, VENEZIA, sarà presentato il romanzo ABISSO – Un Fine Settimana, dell’artista, poetessa e scrittrice Dorothea Tanning tradotto in Italiano da Alessandro Zanini e accompagnato dai disegni di Laura Spedicato.
Per comprendere l’opera dell’eclettica artista surrealista 13 artisti invitati dalla curatrice Adolfina de Stefani presenteranno al pubblico una eterogenea e ragionata selezione di lavori diversi per linguaggi e ricerche, per individuare pretesti d’indagine verso nuove significazioni della complessa opera di Dorothea Tanning.
Gli artisti invitati sono:
Mirta Caccaro, Barbara Cappello, Andrea Dal Broi/Nicolò Andreatta, Adolfina de Stefani, Barbara Furlan, Anna Laura Longo, Antonello Mantovani, Sabina Romanin, Rossella Ricci, Claudio Scaranari, Marilena Simionato, Moreno Ugo, Fanny Zava.
Durante la presentazione l’artista Antonio Irre darà vita a un’azione performativa tratta dal romanzo ABISSO – Un Fine Settimana di Dorothea Tanning.
Pittura, scultura, installazione, azione performativa invaderanno lo spazio espositivo senza soluzione di continuità, per sviluppare un complesso percorso espositivo.
Il tempo, elemento sfuggente e dominante, segna, scandisce le vicende di più vite nell'opera di Dorothea Tanning. Tempus è una degli elementi da dominare per compire la Grande Opera degli alchimisti e sicuramente è la chiave che apre le porte dell'opera Chasm, A weekend, che già nel titolo pone al fruitore un limite, un inizio ed una fine.
Sette, sette, sette....questo numero ricorre come mantra come un gap nella linea temporale continua. Una nascita, una svolta, una cambiamento, come se al settimo di qualcosa si ricominciasse un nuovo ciclo lunare. La notte è il momento dell'azione, la cena, il ritrovo; il grigio argenteo, artemideo ed incerto quanto irto di pericoli tra luce flebile e ombra, è il colore che pervade le scene come una pellicola in bianco e nero con fili di rosso sottile che è ben diverso dal rosso-giallo diurno ed accecante del deserto e della roccia che emerge dalla terra e che, come uno specchio, luna diurna, restituisce i raggi del sole e il suo calore intenso, primo padre della dinastia di Destina.
Il tempo acquisisce una duplice parallela esistenza nel romanzo. Una esistenza decifrabile, scandita, chiara, un tempo profano entro cui personaggi frivoli e con poche esigenze si muovono senza risolvere la loro vita, ma esaurendola in modo superficiale o contorto, tagliato, in gabbia. Vi è poi l'altro tempo, quello che prende un unico infinito respiro, quello che è sospeso, quello astrale, quello in cui si muove l'imperatrice bambina in perfetta sintonia con creature evanescenti e in cui assorbe coloro che vivono vicino all'abisso, coloro che cercano l'ingresso della vera esistenza, che anelano alla verità profonda e che, seguendo quella piccola luce all'orizzonte, tra due colonne turrite come il rosone mediatore in una cattedrale gotica, attraverso la morte, il sacrificio estremo, vivono la loro resurrezione, la loro iniziazione.
Questo è il Deserto Ermetico, la linea sottile della matita sul foglio caldo, morbido, tutto nasce e muore entro il deserto, la cui unica fonte di vita è lontana o incerta, tutto si evolve o si determina entro la spirale di Windcote. Tutto si compie ai margini dell'Abisso, ma il primo passo è trovarlo.
Parlare di questo romanzo è come aprire cento porte sul mistero della vita. L’autrice Dorothea Tanning in Chasm, A weekend (ABISSO – Un fine settimana), scandaglia e descrive nel suo immaginario non solo la vita a lei destinata, ma ricerca anche le vite che le sono appartenute, un percorso lungo, e realizza nel dettaglio un’opera surrealista e l’evolversi di un destino crudele. Un viaggio nel mondo dell’arte attraverso il mistero della psicoanalisi.
Tutti i personaggi che ne fanno parte sono descritti minuziosamente e si ritrovano insieme a trascorrere un fine settimana. Durante il “convivio” frugale le caratteristiche del bene e del male di ogni personaggio presente, sono messe a nudo attraverso giochi di parole.
Nel luogo impervio dove la struttura architettonica assai barocca assomiglia alla mente arzigogolata del suo costruttore Raul Meridian, rude padre di Destina, la fanciulla di sette anni, meravigliosa quanto misteriosa, che appare e scompare come un puma - DESTINA- dirige con il suo potere magico la sorte degli ospiti. Ospiti che rappresentano i personaggi e che, in qualche modo, hanno influito nella tormentata esistenza dell’Autrice. A ognuno la propria sorte.
La baronessa, protagonista al pari di Destina, conosce i misteri invisibili della mente, imperterrita suona il pianoforte nascosta dal suo cappello a larghe balze nell’angolo più buio del salone in cui ha luogo il convivio.
Destina è protagonista e artefice immaginaria e invisibile di ogni azione e ogni pensiero. Ed è proprio qui, in questo luogo che “non le appartiene”, che si appropria della sua identità, quell’identità inconscia ricercata fin dalla nascita, ispiratrice del suo percorso artistico nel mondo dell’irreale.
A questo si aggiungono le ragioni di scrivere, o forse ultimare, il suo ultimo scritto, alla fine della propria vita, durata 104 anni.
Tutta la narrazione, anche se surreale, si presenta con una rigidità quasi disumana. Affiorano le tensioni di coppia, la superficialità dell’essere umano, la gelosia, la violenza, l’ingordigia.
Un’opera sull’opera, nella quale la scrittura si sovrappone alla pittura.
www.visionialtre.com - infovisionialtre@gmail.com adolfinadestefani@gmail.com + 39 349 8682155
VISIONI ALTRE – Campo del Ghetto Novo 2918 – 30121 Venezia
Per comprendere l’opera dell’eclettica artista surrealista 13 artisti invitati dalla curatrice Adolfina de Stefani presenteranno al pubblico una eterogenea e ragionata selezione di lavori diversi per linguaggi e ricerche, per individuare pretesti d’indagine verso nuove significazioni della complessa opera di Dorothea Tanning.
Gli artisti invitati sono:
Mirta Caccaro, Barbara Cappello, Andrea Dal Broi/Nicolò Andreatta, Adolfina de Stefani, Barbara Furlan, Anna Laura Longo, Antonello Mantovani, Sabina Romanin, Rossella Ricci, Claudio Scaranari, Marilena Simionato, Moreno Ugo, Fanny Zava.
Durante la presentazione l’artista Antonio Irre darà vita a un’azione performativa tratta dal romanzo ABISSO – Un Fine Settimana di Dorothea Tanning.
Pittura, scultura, installazione, azione performativa invaderanno lo spazio espositivo senza soluzione di continuità, per sviluppare un complesso percorso espositivo.
Il tempo, elemento sfuggente e dominante, segna, scandisce le vicende di più vite nell'opera di Dorothea Tanning. Tempus è una degli elementi da dominare per compire la Grande Opera degli alchimisti e sicuramente è la chiave che apre le porte dell'opera Chasm, A weekend, che già nel titolo pone al fruitore un limite, un inizio ed una fine.
Sette, sette, sette....questo numero ricorre come mantra come un gap nella linea temporale continua. Una nascita, una svolta, una cambiamento, come se al settimo di qualcosa si ricominciasse un nuovo ciclo lunare. La notte è il momento dell'azione, la cena, il ritrovo; il grigio argenteo, artemideo ed incerto quanto irto di pericoli tra luce flebile e ombra, è il colore che pervade le scene come una pellicola in bianco e nero con fili di rosso sottile che è ben diverso dal rosso-giallo diurno ed accecante del deserto e della roccia che emerge dalla terra e che, come uno specchio, luna diurna, restituisce i raggi del sole e il suo calore intenso, primo padre della dinastia di Destina.
Il tempo acquisisce una duplice parallela esistenza nel romanzo. Una esistenza decifrabile, scandita, chiara, un tempo profano entro cui personaggi frivoli e con poche esigenze si muovono senza risolvere la loro vita, ma esaurendola in modo superficiale o contorto, tagliato, in gabbia. Vi è poi l'altro tempo, quello che prende un unico infinito respiro, quello che è sospeso, quello astrale, quello in cui si muove l'imperatrice bambina in perfetta sintonia con creature evanescenti e in cui assorbe coloro che vivono vicino all'abisso, coloro che cercano l'ingresso della vera esistenza, che anelano alla verità profonda e che, seguendo quella piccola luce all'orizzonte, tra due colonne turrite come il rosone mediatore in una cattedrale gotica, attraverso la morte, il sacrificio estremo, vivono la loro resurrezione, la loro iniziazione.
Questo è il Deserto Ermetico, la linea sottile della matita sul foglio caldo, morbido, tutto nasce e muore entro il deserto, la cui unica fonte di vita è lontana o incerta, tutto si evolve o si determina entro la spirale di Windcote. Tutto si compie ai margini dell'Abisso, ma il primo passo è trovarlo.
Parlare di questo romanzo è come aprire cento porte sul mistero della vita. L’autrice Dorothea Tanning in Chasm, A weekend (ABISSO – Un fine settimana), scandaglia e descrive nel suo immaginario non solo la vita a lei destinata, ma ricerca anche le vite che le sono appartenute, un percorso lungo, e realizza nel dettaglio un’opera surrealista e l’evolversi di un destino crudele. Un viaggio nel mondo dell’arte attraverso il mistero della psicoanalisi.
Tutti i personaggi che ne fanno parte sono descritti minuziosamente e si ritrovano insieme a trascorrere un fine settimana. Durante il “convivio” frugale le caratteristiche del bene e del male di ogni personaggio presente, sono messe a nudo attraverso giochi di parole.
Nel luogo impervio dove la struttura architettonica assai barocca assomiglia alla mente arzigogolata del suo costruttore Raul Meridian, rude padre di Destina, la fanciulla di sette anni, meravigliosa quanto misteriosa, che appare e scompare come un puma - DESTINA- dirige con il suo potere magico la sorte degli ospiti. Ospiti che rappresentano i personaggi e che, in qualche modo, hanno influito nella tormentata esistenza dell’Autrice. A ognuno la propria sorte.
La baronessa, protagonista al pari di Destina, conosce i misteri invisibili della mente, imperterrita suona il pianoforte nascosta dal suo cappello a larghe balze nell’angolo più buio del salone in cui ha luogo il convivio.
Destina è protagonista e artefice immaginaria e invisibile di ogni azione e ogni pensiero. Ed è proprio qui, in questo luogo che “non le appartiene”, che si appropria della sua identità, quell’identità inconscia ricercata fin dalla nascita, ispiratrice del suo percorso artistico nel mondo dell’irreale.
A questo si aggiungono le ragioni di scrivere, o forse ultimare, il suo ultimo scritto, alla fine della propria vita, durata 104 anni.
Tutta la narrazione, anche se surreale, si presenta con una rigidità quasi disumana. Affiorano le tensioni di coppia, la superficialità dell’essere umano, la gelosia, la violenza, l’ingordigia.
Un’opera sull’opera, nella quale la scrittura si sovrappone alla pittura.
www.visionialtre.com - infovisionialtre@gmail.com adolfinadestefani@gmail.com + 39 349 8682155
VISIONI ALTRE – Campo del Ghetto Novo 2918 – 30121 Venezia
05
settembre 2020
Abisso. Un Fine Settimana di Dorothea Tanning
Dal 05 settembre al 15 ottobre 2020
arte contemporanea
Location
VISIONI ALTRE
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Orario di apertura
da giovedì a domenica ore 11-14 e 17-20
Vernissage
5 Settembre 2020, ore 19
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento