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Abiti di luce / Il Vino e l’Arte
due mostre ai Musei Mazzucchelli
Comunicato stampa
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L’esposizione Il Vino e l’Arte. Dipinti, sculture e opere dal mito di Bacco a oggi, promossa dai Musei Mazzucchelli con l’oramai consolidata e preziosa collaborazione degli Assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Mazzano e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, svela, mediante documenti storici, opere d’arte e oggetti di pregio, l’affascinante mondo del vino attraverso un percorso inedito: dalla figura mitologica di Dioniso - dio greco dell’ebbrezza, della pazzia e del vino, conosciuto anche con il nome di Bacco - si approda alla cultura contemporanea per esplorare l’arte del vino nei suoi risvolti sociali, storico-culturali ed economici.
Allestita nella nuova galleria per mostre temporanee dei Musei, la mostra si articola in tre sezioni tematiche - Dal mito di Bacco al tema sacro; Dalla terra alla tavola; Vino come fonte di salute e gioia – e presenta oltre 150 pezzi tra libri, incisioni, editti, cartoline, materiale pubblicitario, dipinti, sculture, vasi antichi, piatti, cavatappi e bicchieri; materiali per lo più inediti, provenienti sia dal fondo del Museo del Vino e del Cavatappi che da collezioni pubbliche e private.
Una scelta curatoriale e di allestimento trasversale, tesa a suscitare curiosità nei confronti di un pubblico eterogeneo, dallo studioso al neofita che si affaccia per la prima volta al mondo enoico.
A tale fine, sono stati ideati dallo staff dei Musei Mazzucchelli degli itinerari educativi rivolti alle scuole di settore e un laboratorio attivo, intitolato “Il mito di Dioniso”, che vede coinvolte classi di scuole di ogni ordine e grado.
Il catologo della mostra è a cura di Ottilia Munaretti Bertazzo, studiosa di cavatappi d’epoca, socia attiva dell’Associazione francese collezionisti di Cavatappi (C.F.T.B.) e vice presidente dell’Accademia Internazionale La donna e il vino, che ha sede presso la biblioteca “La Vigna” di Vicenza.
Da segnalare, infine, che la prossima primavera i Musei Mazzucchelli ospiteranno un altro interessante appuntamento. Nel mese di maggio, infatti, inaugurerà la mostra Da Picasso a Pomodoro/Da De Chirico a Guttuso, ideata e promossa dai Musei Mazzucchelli e dalla Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma. Per la prima volta, lo straordinario patrimonio storico, artistico, musicale degli archivi del Teatro dell’Opera viene portato alla luce. La mostra presenta, infatti, costumi, figurini, bozzetti, fotografie, lettere e documenti iconografici dei grandi artisti - pittori, scultori, scenografi e costumisti, nonché cantanti d’opera e ballerini - che hanno collaborato, nel corso del Novecento, con il prestigioso teatro d’opera romano.
L’esposizione Abiti di luce. Opere realizzate da Gabriella Goffi, promossa dai Musei Mazzucchelli, in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e all’Ambiente del Comune di Mazzano e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, presenta, in un suggestivo allestimento delle prime sale del Museo della Moda e del Costume, il magico e poetico percorso creativo della contemporanea scultrice bresciana. ‘Abiti di luce’, grandi strutture illuminate dall’interno, che ammaliano l’osservatore spostando l’attenzione oltre l’aspetto funzionale dell’opera, oltre l’abbagliante e seducente bellezza esteriore, su un piano ancora più intimo, che, attraverso la luce, ne svela l’anima. Un linguaggio inconsueto che comunica attraverso l’impiego di materiali destinati al disuso, immaginandone nuove forme e funzioni.
Ad affiancare questi lavori, alcuni progetti ideati per l’occasione da Gabriella Goffi e ispirati all’affascinante cornice museale che li ospita, con un allestimento impostato come un vero e proprio laboratorio artistico, in cui lo spazio, l’artista e il visitatore si intrecciano in un divenire di emozioni ed esperienze.
Del resto, la mostra va a inserirsi nel programma di mostre-laboratorio, che i Musei Mazzucchelli presentano annualmente al pubblico con l’intento di avvicinare i visitatori al patrimonio museale mediante la creazione artistica. Si tratta di laboratori sull’arte del recupero, rivolti alle scuole del territorio e non solo.
A tale proposito, se la precedente mostra-laboratorio Abiti, sogni e travestimento. L’arte del recupero nei costumi di Maria Luisa Squarcialupi si traduceva nel travestimento, nel nascondere la propria identità attraverso l’utilizzo di abiti sontuosi, questo progetto vuole, invece, reinventare qualcosa che già ci appartiene, ricercando un abito, ricordandone la provenienza, ritrovando la memoria nei luoghi e nelle immagini che ci riguardano, rivelando la parte più intima di noi stessi, reinterpretando con nuovi sentimenti l’oggetto che ci sta davanti.
Con le sue opere, Gabriella Goffi trasforma la realtà già esistente - fatta di tessuti, vestiti, veli e piccoli oggetti consumati dall’uso e dal tempo - in qualcosa di assolutamente autentico e singolare.
Da segnalare, infine, che la prossima primavera il Museo della Moda e del Costume ospiterà un altro interessante appuntamento. Nel mese di maggio, infatti, si inaugurerà la mostra Da Picasso a Pomodoro/Da De Chirico a Guttuso, ideata e promossa dai Musei Mazzucchelli e dalla Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma. Per la prima volta, lo straordinario patrimonio storico, artistico, musicale degli archivi del Teatro dell’Opera viene portato alla luce. La mostra presenta, infatti, costumi, figurini, bozzetti, fotografie, lettere e documenti iconografici dei grandi artisti - pittori, scultori, scenografi e costumisti, nonché cantanti d’opera e ballerini - che hanno collaborato, nel corso del Novecento, con il prestigioso teatro d’opera romano.
Allestita nella nuova galleria per mostre temporanee dei Musei, la mostra si articola in tre sezioni tematiche - Dal mito di Bacco al tema sacro; Dalla terra alla tavola; Vino come fonte di salute e gioia – e presenta oltre 150 pezzi tra libri, incisioni, editti, cartoline, materiale pubblicitario, dipinti, sculture, vasi antichi, piatti, cavatappi e bicchieri; materiali per lo più inediti, provenienti sia dal fondo del Museo del Vino e del Cavatappi che da collezioni pubbliche e private.
Una scelta curatoriale e di allestimento trasversale, tesa a suscitare curiosità nei confronti di un pubblico eterogeneo, dallo studioso al neofita che si affaccia per la prima volta al mondo enoico.
A tale fine, sono stati ideati dallo staff dei Musei Mazzucchelli degli itinerari educativi rivolti alle scuole di settore e un laboratorio attivo, intitolato “Il mito di Dioniso”, che vede coinvolte classi di scuole di ogni ordine e grado.
Il catologo della mostra è a cura di Ottilia Munaretti Bertazzo, studiosa di cavatappi d’epoca, socia attiva dell’Associazione francese collezionisti di Cavatappi (C.F.T.B.) e vice presidente dell’Accademia Internazionale La donna e il vino, che ha sede presso la biblioteca “La Vigna” di Vicenza.
Da segnalare, infine, che la prossima primavera i Musei Mazzucchelli ospiteranno un altro interessante appuntamento. Nel mese di maggio, infatti, inaugurerà la mostra Da Picasso a Pomodoro/Da De Chirico a Guttuso, ideata e promossa dai Musei Mazzucchelli e dalla Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma. Per la prima volta, lo straordinario patrimonio storico, artistico, musicale degli archivi del Teatro dell’Opera viene portato alla luce. La mostra presenta, infatti, costumi, figurini, bozzetti, fotografie, lettere e documenti iconografici dei grandi artisti - pittori, scultori, scenografi e costumisti, nonché cantanti d’opera e ballerini - che hanno collaborato, nel corso del Novecento, con il prestigioso teatro d’opera romano.
L’esposizione Abiti di luce. Opere realizzate da Gabriella Goffi, promossa dai Musei Mazzucchelli, in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura e all’Ambiente del Comune di Mazzano e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, presenta, in un suggestivo allestimento delle prime sale del Museo della Moda e del Costume, il magico e poetico percorso creativo della contemporanea scultrice bresciana. ‘Abiti di luce’, grandi strutture illuminate dall’interno, che ammaliano l’osservatore spostando l’attenzione oltre l’aspetto funzionale dell’opera, oltre l’abbagliante e seducente bellezza esteriore, su un piano ancora più intimo, che, attraverso la luce, ne svela l’anima. Un linguaggio inconsueto che comunica attraverso l’impiego di materiali destinati al disuso, immaginandone nuove forme e funzioni.
Ad affiancare questi lavori, alcuni progetti ideati per l’occasione da Gabriella Goffi e ispirati all’affascinante cornice museale che li ospita, con un allestimento impostato come un vero e proprio laboratorio artistico, in cui lo spazio, l’artista e il visitatore si intrecciano in un divenire di emozioni ed esperienze.
Del resto, la mostra va a inserirsi nel programma di mostre-laboratorio, che i Musei Mazzucchelli presentano annualmente al pubblico con l’intento di avvicinare i visitatori al patrimonio museale mediante la creazione artistica. Si tratta di laboratori sull’arte del recupero, rivolti alle scuole del territorio e non solo.
A tale proposito, se la precedente mostra-laboratorio Abiti, sogni e travestimento. L’arte del recupero nei costumi di Maria Luisa Squarcialupi si traduceva nel travestimento, nel nascondere la propria identità attraverso l’utilizzo di abiti sontuosi, questo progetto vuole, invece, reinventare qualcosa che già ci appartiene, ricercando un abito, ricordandone la provenienza, ritrovando la memoria nei luoghi e nelle immagini che ci riguardano, rivelando la parte più intima di noi stessi, reinterpretando con nuovi sentimenti l’oggetto che ci sta davanti.
Con le sue opere, Gabriella Goffi trasforma la realtà già esistente - fatta di tessuti, vestiti, veli e piccoli oggetti consumati dall’uso e dal tempo - in qualcosa di assolutamente autentico e singolare.
Da segnalare, infine, che la prossima primavera il Museo della Moda e del Costume ospiterà un altro interessante appuntamento. Nel mese di maggio, infatti, si inaugurerà la mostra Da Picasso a Pomodoro/Da De Chirico a Guttuso, ideata e promossa dai Musei Mazzucchelli e dalla Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma. Per la prima volta, lo straordinario patrimonio storico, artistico, musicale degli archivi del Teatro dell’Opera viene portato alla luce. La mostra presenta, infatti, costumi, figurini, bozzetti, fotografie, lettere e documenti iconografici dei grandi artisti - pittori, scultori, scenografi e costumisti, nonché cantanti d’opera e ballerini - che hanno collaborato, nel corso del Novecento, con il prestigioso teatro d’opera romano.
14
dicembre 2006
Abiti di luce / Il Vino e l’Arte
Dal 14 dicembre 2006 al 09 aprile 2007
arte antica
arte moderna e contemporanea
arti decorative e industriali
arte moderna e contemporanea
arti decorative e industriali
Location
MUSEI MAZZUCCHELLI
Ciliverghe Di Mazzano, Via Giammaria Mazzucchelli, 2, (BRESCIA)
Ciliverghe Di Mazzano, Via Giammaria Mazzucchelli, 2, (BRESCIA)
Biglietti
intero 8 Euro
ridotto 6 Euro
scolaresche 3,50 Euro
Orario di apertura
martedì-venerdì 9.00-18.00
sabato, domenica e festivi 10.00-18.00
lunedì chiuso
Vernissage
14 Dicembre 2006, ore 17
Ufficio stampa
MERIGHI
Autore
Curatore