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Abstract!
La galleria Pisacane Arte presenta la mostra ABSTRACT!: saranno esposti circa trenta quadri, sia pezzi unici che multipli, di artisti storicizzati in confronto a pittori contemporanei ed emergenti per raccontare l’evoluzione dell’astrattismo.
Comunicato stampa
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ABSTRACT!
Esposizione collettiva di opere astratte
Dal 23 maggio al 20 giugno 2023
Vernissage martedì 23 maggio, dalle ore 18.30
Viale Monza 55, Milano
Ingresso libero
La galleria Pisacane Arte presenta la mostra ABSTRACT!, esposizione collettiva di opere non figurative, con serata di inaugurazione martedì 23 maggio, dalle ore 18.30 in viale Monza 55 a Milano: saranno esposti circa trenta quadri, sia pezzi unici che multipli, di artisti storicizzati in confronto a pittori contemporanei ed emergenti.
Per arte astratta s’intende quel movimento d’avanguardia, nato i primi del novecento, che andava a negare la figurazione come unica possibilità interpretativa della realtà.
Tra i primi esponenti della corrente astrattista troviamo sicuramente Sonia Delaunay – della quale si potrà ammirare una litografia del 1970 – che, con il marito Robert, studiò con attenzione il rapporto tra luce e resa del colore, fondando insieme il cosiddetto cubismo orfico. A Parigi la pittrice aderì all’inizio degli anni ’30 al gruppo Astrazione – Creazione, insieme anche allo scultore americano Alexander Calder, del quale presentiamo una litografia “L’albero del bene e del male” che ricorda una delle sue sculture cinetiche.
“Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima” così spiegava Kandinsky il suo interesse per le tonalità che, messe in relazione con la musica, hanno caratterizzato ogni sua fase creativa. Anche il surrealista Joan Mirò, esposto in mostra con la serie “Ubu aux Baléares”, utilizzò forme astratte ispirate dalla musica per interpretare simbolicamente il reale.
Il rapporto tra melodia e colore è essenziale anche nel processo creativo dell’emergente Francesco Palvarini, come evidente dalla sua tela “Brusies (Lewis Capaldi)”.
L’eredità di Kandisky fu senza dubbio riscoperta nel secondo dopoguerra dai protagonisti dell’Astrazione lirica, tra cui Georges Mathieu, che riportarono il sentimento personale ad essere protagonista dell’esperienza sensoriale. Le ricerche di Mathieu si concentrarono sull’irruenza del gesto come presa immediata della realtà, svincolato da qualsiasi intervento di tipo cognitivo e razionale. Ritroviamo la stessa intenzione e forza espressiva nella serie Impact del contemporaneo Julian T.
Il segno caratterizza anche il movimento informale che troviamo in mostra con uno dei suoi massimi esponenti, Emilio Vedova: il pittore di Venezia raccontava, attraverso pennellate contrastanti, un malessere individuale quanto collettivo.
Vicino all’informale e all’astrazione lirica anche Emilio Scanavino, presente con i suoi soggetti resi da un alfabeto simbolico più rigoroso e ordinato, ma altrettanto potente.
Si distaccano dall’emotività qui descritta Eugenio Carmi e Piero Dorazio che lavorarono più in direzione dell’astrattismo geometrico, volto a indagare i rapporti numerici e lo studio delle proporzioni e dei colori primari.
In esposizione è allestita anche una litografia di Sam Francis, artista americano influenzato dall’espressionismo astratto e dall’astrazione post-pittorica che unì allo studio delle filosofie orientali e dell’arte giapponese. Quest’ultima ritorna anche nei lavori della pittrice contemporanea Valeria Perversi, con la sua serie “Haiku”.
Citiamo, inoltre, l’artista cinese Hsiao Chin che propone nei suoi lavori astratti un andamento ritmico equilibrato, frutto della sua ricerca spirituale. Anche il contemporaneo Francesco Cerutti esprime la sua spiritualità sulle superfici delle sue tele, lavorate con foglie d’oro e d’argento.
Infine, è esposta in mostra una litografia del pittore brasiliano Antonio Dias che, negli anni ’60, si muove già verso una nuova figurazione, influenzato dalle immagini dei mass media e dalle nuove tecnologie. Così come l’emergente Nicola De Marsico che dipinge una serie di tele dedicate all’universo, grazie alle straordinarie immagini del telescopio Hubble.
Contatti stampa
Pisacane Arte srl
T. +39 0239521644
galleria@pisacanearte.it
Pisacane Arte
Viale Monza, 55
20125 Milano
T. +39 0239521644
www.pisacanearte.it
galleria.pisacanearte.it
Orari
martedì-venerdì: 10.00/19.00
sabato: 10.00/14.00 15.00/19.00
Ingresso libero
Esposizione collettiva di opere astratte
Dal 23 maggio al 20 giugno 2023
Vernissage martedì 23 maggio, dalle ore 18.30
Viale Monza 55, Milano
Ingresso libero
La galleria Pisacane Arte presenta la mostra ABSTRACT!, esposizione collettiva di opere non figurative, con serata di inaugurazione martedì 23 maggio, dalle ore 18.30 in viale Monza 55 a Milano: saranno esposti circa trenta quadri, sia pezzi unici che multipli, di artisti storicizzati in confronto a pittori contemporanei ed emergenti.
Per arte astratta s’intende quel movimento d’avanguardia, nato i primi del novecento, che andava a negare la figurazione come unica possibilità interpretativa della realtà.
Tra i primi esponenti della corrente astrattista troviamo sicuramente Sonia Delaunay – della quale si potrà ammirare una litografia del 1970 – che, con il marito Robert, studiò con attenzione il rapporto tra luce e resa del colore, fondando insieme il cosiddetto cubismo orfico. A Parigi la pittrice aderì all’inizio degli anni ’30 al gruppo Astrazione – Creazione, insieme anche allo scultore americano Alexander Calder, del quale presentiamo una litografia “L’albero del bene e del male” che ricorda una delle sue sculture cinetiche.
“Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima” così spiegava Kandinsky il suo interesse per le tonalità che, messe in relazione con la musica, hanno caratterizzato ogni sua fase creativa. Anche il surrealista Joan Mirò, esposto in mostra con la serie “Ubu aux Baléares”, utilizzò forme astratte ispirate dalla musica per interpretare simbolicamente il reale.
Il rapporto tra melodia e colore è essenziale anche nel processo creativo dell’emergente Francesco Palvarini, come evidente dalla sua tela “Brusies (Lewis Capaldi)”.
L’eredità di Kandisky fu senza dubbio riscoperta nel secondo dopoguerra dai protagonisti dell’Astrazione lirica, tra cui Georges Mathieu, che riportarono il sentimento personale ad essere protagonista dell’esperienza sensoriale. Le ricerche di Mathieu si concentrarono sull’irruenza del gesto come presa immediata della realtà, svincolato da qualsiasi intervento di tipo cognitivo e razionale. Ritroviamo la stessa intenzione e forza espressiva nella serie Impact del contemporaneo Julian T.
Il segno caratterizza anche il movimento informale che troviamo in mostra con uno dei suoi massimi esponenti, Emilio Vedova: il pittore di Venezia raccontava, attraverso pennellate contrastanti, un malessere individuale quanto collettivo.
Vicino all’informale e all’astrazione lirica anche Emilio Scanavino, presente con i suoi soggetti resi da un alfabeto simbolico più rigoroso e ordinato, ma altrettanto potente.
Si distaccano dall’emotività qui descritta Eugenio Carmi e Piero Dorazio che lavorarono più in direzione dell’astrattismo geometrico, volto a indagare i rapporti numerici e lo studio delle proporzioni e dei colori primari.
In esposizione è allestita anche una litografia di Sam Francis, artista americano influenzato dall’espressionismo astratto e dall’astrazione post-pittorica che unì allo studio delle filosofie orientali e dell’arte giapponese. Quest’ultima ritorna anche nei lavori della pittrice contemporanea Valeria Perversi, con la sua serie “Haiku”.
Citiamo, inoltre, l’artista cinese Hsiao Chin che propone nei suoi lavori astratti un andamento ritmico equilibrato, frutto della sua ricerca spirituale. Anche il contemporaneo Francesco Cerutti esprime la sua spiritualità sulle superfici delle sue tele, lavorate con foglie d’oro e d’argento.
Infine, è esposta in mostra una litografia del pittore brasiliano Antonio Dias che, negli anni ’60, si muove già verso una nuova figurazione, influenzato dalle immagini dei mass media e dalle nuove tecnologie. Così come l’emergente Nicola De Marsico che dipinge una serie di tele dedicate all’universo, grazie alle straordinarie immagini del telescopio Hubble.
Contatti stampa
Pisacane Arte srl
T. +39 0239521644
galleria@pisacanearte.it
Pisacane Arte
Viale Monza, 55
20125 Milano
T. +39 0239521644
www.pisacanearte.it
galleria.pisacanearte.it
Orari
martedì-venerdì: 10.00/19.00
sabato: 10.00/14.00 15.00/19.00
Ingresso libero
23
maggio 2023
Abstract!
Dal 23 maggio al 20 giugno 2023
arte contemporanea
Location
Pisacane Arte
Milano, Viale Monza, (MI)
Milano, Viale Monza, (MI)
Orario di apertura
da martedì al sabato ore 10 - 19
Vernissage
23 Maggio 2023, 18.30
Sito web
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