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Abstract Now! Italy
Attraverso una selezione di opere degli artisti 2501, Alberonero, Aris, Ciredz, Martina Merlini, Sten Lex, Tellas, Magma gallery intende proporre una preziosa istantanea dell’Astrattismo Urbano contemporaneo, focalizzando l’attenzione su una corrente sempre più apprezzata a livello mondiale.
Comunicato stampa
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MAGMA gallery presenta “Abstract Now! Italy”, dal 22 febbraio al 24 aprile 2020, coinvolgendo alcuni fra i più importanti nomi dell’arte urbana italiana e fra i più interessanti nel panorama internazionale. Attraverso una selezione di opere degli artisti 2501, Alberonero, Aris, Ciredz, Martina Merlini, Sten Lex, Tellas, MAGMA gallery intende proporre una preziosa istantanea dell’Astrattismo Urbano contemporaneo, focalizzando l’attenzione su una corrente sempre più apprezzata a livello mondiale. Grazie ai grandi nomi coinvolti, questa mostra vuole essere una sorta di punto fermo, una possibilità di osservare come l’arte non figurativa si sia evoluta raccogliendo e sperimentando declinazioni differenti.
Tellas (Cagliari, 1985) inizia proprio dalla sua terra, la Sardegna, la ricerca artistica: le sue opere sono una visione intima e personale dei paesaggi naturali che lo circondano, realizzate in un processo meditativo e pittorico. Le modalità attraverso cui esprime il suo stile sono le più varie, a conferma della volontà di sperimentare e sviluppare linguaggi differenti. Nel 2015 completa un’enorme opera pubblica a Cagliari, città capitale della cultura italiana per quell’anno. Di rilievo sono anche le collaborazioni con alcuni brand storici di moda italiana, tra cui Ferragamo e Marni. Con quest’ultimo, Tellas realizza in due periodi differenti dei video e dei progetti, presentati anche in occasione della 56° Biennale di Venezia. Nel 2018 le sue opere sono state esposte al Museo Gagliardi di Noto in occasione della mostra “ABSTRACTA – da Balla alla Street Art”, che ripercorre un secolo di pittura astratta italiana dai precursori Futuristi fino ai più significativi artisti contemporanei provenienti dalla street art.
Martina Merlini (Bologna, 1986) vive e lavora a Milano. Dall’illustrazione all’astrazione geometrica; un percorso che porta l’artista a sperimentare e conoscere sé stessa attraverso diversi contesti espressivi come, tra gli altri, street art ed installazioni. Numerose le esposizioni dedicatele, sia in Europa che in America e Australia. Tra i vari eventi e festival internazionali cui prende parte si ricordano Living Walls, primo festival di street art femminile tenutosi ad Atlanta (USA) nel 2012, ed il prestigioso Le Mur a Parigi, nel 2015. Nel 2017 ha esposto presso il Museo Archeologico di Grosseto in una collettiva con importanti nomi tra cui Alighiero Boetti, Michael Johansson, Pennacchio Argentato, Luca Pozzi e molti altri. Nel 2018 ha preso parte a mostre in Messico, Hong Kong, San Francisco, Madrid e nel 2019 ha esposto le sue opere nel Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro.
Sten (Roma) e Lex (Taranto), entrambi classe ’82, sono considerati i principali maestri italiani della tecnica dello stencil. Il loro comune percorso artistico nasce a Roma nel 2001 e le loro opere sono tutte estremamente grafiche, caratterizzate dall’uso e del bianco e del nero. Dall’inizio romano, le opere di Sten Lex sono diventate parte del paesaggio urbano di città come Londra, Parigi, Barcellona e New York. Nel 2008 inoltre sono stati gli unici artisti italiani invitati da Banksy al Cans Festival, assieme ad altre personalità di spicco della street art internazionale. Nel 2008 e nel 2010 hanno partecipato al Nuart Festival, Norvegia, assieme ad altri importanti nomi come Blek le Rat, D-Face, Vhils e Roa. Nel 2013 le loro opere sono state esposte presso il Museum of Contemporary Art di Oaxaca (Messico), nel 2017 al MACRO di Roma per la mostra "Cross the Streets" e “Brighter days are coming” presso lo Street Art Museum di San Pietroburgo. Nel 2018 hanno esposto al Museo Gagliardi di Noto in occasione della mostra “ABSTRACTA – da Balla alla Street Art” e al MUCA Museum of Urban and Contemporary Art, Berlino.
Ciredz (1981, Cagliari), è uno degli artisti più innovativi dell’arte astratta urbana italiana: le figure che rappresenta si ispirano alla terra e allo studio della sua conformazione, andando quasi a creare delle mappe topografiche da leggere come segni infiniti che dalla realtà e dalla materialità conducono all’astrazione. Elemento centrale nel suo stile è il rapporto percettivo tra uomo e natura, la sua essenza mutevole, instabile e a volte ingannevole. Le sue opere su carta, su muro, le sue sculture e le sue enigmatiche e splendide installazioni sono state apprezzate in numerose esposizioni ed eventi nazionali ed internazionali, come il Katowice Street Art Festival in Polonia, il Muu Festival in Croazia, l’Asalto Festival e l’US Barcelona in Spagna, ed il celebre Village Underground Wall a Londra. Ha partecipato al progetto “Becoming Marni”, sviluppato nel nord est del Brasile nella regione Sergipe, presentato alla 56° Biennale di Venezia. Recentemente ha preso parte a diversi festival e progetti espositivi come il Fuorisalone di Milano, Campidarte di Cagliari, l’Upeart Festival in Finlandia e il Walk&Talk nelle Isole Azzorre.
Aris (Viareggio, 1978) ha iniziato la sua attività come street artist negli anni 2000 sui treni, per poi dedicarsi anche ai muri, prediligendo però luoghi dismessi e fatiscenti. Si è progressivamente allontanato dal lettering tipico dei graffiti cercando invece la figura, che nel tempo si è trasformata in un cumulo di sagome e forme astratte, talvolta antropomorfe, ma rigorosamente bidimensionali, che sembrano popolare un universo parallelo. Nella sua ricerca il supporto e lo spazio in cui esso si manifesta assumono grande rilevanza, perché il viaggio e la necessità di esplorare diventano parti fondamentali del suo lavoro. È stato tra i protagonisti della mostra al PAC di Milano, “Street Art, Sweet Art” nel 2007, la prima in Italia a consacrare ufficialmente, all’interno di un’istituzione museale pubblica, gli street artist della scena milanese e bolognese.
Alberonero (Lodi, 1991) giovane talento già capace di raggiungere importanti risultati. MAGMA gallery gli dedica una personale nel 2018, e nello stesso anno partecipa anch’egli all’importante collettiva “Abstracta” presso il Museo Gagliardi di Noto, con opere sia di grandi maestri italiani come Turcato, Perilli, Tancredi che della giovane generazione di urban artists italiani, assieme a Tellas, 2501 e Sten Lex. Nel 2017 realizza un grande progetto installativo a Favara, in Sicilia, per Farm Cultural Park. Importante poi, tra le altre, è la partecipazione a “Roma Arte Aperta”, collettiva presso l’Ex Dogana di Roma, con opere anche di giganti dell’arte come Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Jannis Kounellis ed altri. Nell’ estate 2016 la ricerca si focalizza sulla relazione uomo-paesaggio con il progetto “Tre Colli” a Catanzaro per Altrove Festival. Nello stesso anno, Alberonero crea un’installazione in marmo di fronte all’Arena di Verona, simbolo della città.
2501 (Milano, 1981) lavora con un'ampia varietà di materiali, tra cui la pittura, l'installazione, la scultura, la fotografia e il film. Le linee di 2501 simboleggiano una incessante tessitura e scrittura sulla materia, sia essa ceramica, metallo, tela o carta, esaltata per esempio dalla sovrapposizione di strati di materiali differenti e permeata da una luce senza tempo che filtra tra le tracce, tra un segno e l’altro. Un flusso che diventa esso stesso struttura portante, riscrivendo nuove architetture compositive. Sia tramite installazioni che murales, la ricerca di 2501 è da sempre focalizzata sul rapporto arte/ambiente, alla ricerca di nuove strade espressive, rivolgendo grande attenzione anche alla performance, non solo al risultato. Nascono così progetti paralleli, come ad esempio “Nomadic Experiment” e “Glimpse of America” in cui l’agire, il fare, diviene esso stesso il fulcro creativo. Gli interventi site-specific dialogano con la topografia urbana, come nei rilevanti interventi a Los Angeles, Miami, Sao Paulo, Milano, Roma, Detroit, Chicago, Ulan Bator, New York, Atlanta, Kiev.
2501 ha esposto presso istituzioni prestigiose come la Triennale di Milano, il MACRO di Roma, il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci a Prato, la Reggia di Caserta, il MAC di Lissone e il Museum for Urban Contemporary Art di Berlino. Nel 2013, ha partecipato a “Back 2 Back to Biennale”, un evento satellite ufficiale della 55esima Biennale di Venezia. Nel 2009 ha vinto lo Street Art Award al Metropolis Art Prize 2009 con il video “Mask”, proiettato a Times Square, New York.
Tellas (Cagliari, 1985) inizia proprio dalla sua terra, la Sardegna, la ricerca artistica: le sue opere sono una visione intima e personale dei paesaggi naturali che lo circondano, realizzate in un processo meditativo e pittorico. Le modalità attraverso cui esprime il suo stile sono le più varie, a conferma della volontà di sperimentare e sviluppare linguaggi differenti. Nel 2015 completa un’enorme opera pubblica a Cagliari, città capitale della cultura italiana per quell’anno. Di rilievo sono anche le collaborazioni con alcuni brand storici di moda italiana, tra cui Ferragamo e Marni. Con quest’ultimo, Tellas realizza in due periodi differenti dei video e dei progetti, presentati anche in occasione della 56° Biennale di Venezia. Nel 2018 le sue opere sono state esposte al Museo Gagliardi di Noto in occasione della mostra “ABSTRACTA – da Balla alla Street Art”, che ripercorre un secolo di pittura astratta italiana dai precursori Futuristi fino ai più significativi artisti contemporanei provenienti dalla street art.
Martina Merlini (Bologna, 1986) vive e lavora a Milano. Dall’illustrazione all’astrazione geometrica; un percorso che porta l’artista a sperimentare e conoscere sé stessa attraverso diversi contesti espressivi come, tra gli altri, street art ed installazioni. Numerose le esposizioni dedicatele, sia in Europa che in America e Australia. Tra i vari eventi e festival internazionali cui prende parte si ricordano Living Walls, primo festival di street art femminile tenutosi ad Atlanta (USA) nel 2012, ed il prestigioso Le Mur a Parigi, nel 2015. Nel 2017 ha esposto presso il Museo Archeologico di Grosseto in una collettiva con importanti nomi tra cui Alighiero Boetti, Michael Johansson, Pennacchio Argentato, Luca Pozzi e molti altri. Nel 2018 ha preso parte a mostre in Messico, Hong Kong, San Francisco, Madrid e nel 2019 ha esposto le sue opere nel Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro.
Sten (Roma) e Lex (Taranto), entrambi classe ’82, sono considerati i principali maestri italiani della tecnica dello stencil. Il loro comune percorso artistico nasce a Roma nel 2001 e le loro opere sono tutte estremamente grafiche, caratterizzate dall’uso e del bianco e del nero. Dall’inizio romano, le opere di Sten Lex sono diventate parte del paesaggio urbano di città come Londra, Parigi, Barcellona e New York. Nel 2008 inoltre sono stati gli unici artisti italiani invitati da Banksy al Cans Festival, assieme ad altre personalità di spicco della street art internazionale. Nel 2008 e nel 2010 hanno partecipato al Nuart Festival, Norvegia, assieme ad altri importanti nomi come Blek le Rat, D-Face, Vhils e Roa. Nel 2013 le loro opere sono state esposte presso il Museum of Contemporary Art di Oaxaca (Messico), nel 2017 al MACRO di Roma per la mostra "Cross the Streets" e “Brighter days are coming” presso lo Street Art Museum di San Pietroburgo. Nel 2018 hanno esposto al Museo Gagliardi di Noto in occasione della mostra “ABSTRACTA – da Balla alla Street Art” e al MUCA Museum of Urban and Contemporary Art, Berlino.
Ciredz (1981, Cagliari), è uno degli artisti più innovativi dell’arte astratta urbana italiana: le figure che rappresenta si ispirano alla terra e allo studio della sua conformazione, andando quasi a creare delle mappe topografiche da leggere come segni infiniti che dalla realtà e dalla materialità conducono all’astrazione. Elemento centrale nel suo stile è il rapporto percettivo tra uomo e natura, la sua essenza mutevole, instabile e a volte ingannevole. Le sue opere su carta, su muro, le sue sculture e le sue enigmatiche e splendide installazioni sono state apprezzate in numerose esposizioni ed eventi nazionali ed internazionali, come il Katowice Street Art Festival in Polonia, il Muu Festival in Croazia, l’Asalto Festival e l’US Barcelona in Spagna, ed il celebre Village Underground Wall a Londra. Ha partecipato al progetto “Becoming Marni”, sviluppato nel nord est del Brasile nella regione Sergipe, presentato alla 56° Biennale di Venezia. Recentemente ha preso parte a diversi festival e progetti espositivi come il Fuorisalone di Milano, Campidarte di Cagliari, l’Upeart Festival in Finlandia e il Walk&Talk nelle Isole Azzorre.
Aris (Viareggio, 1978) ha iniziato la sua attività come street artist negli anni 2000 sui treni, per poi dedicarsi anche ai muri, prediligendo però luoghi dismessi e fatiscenti. Si è progressivamente allontanato dal lettering tipico dei graffiti cercando invece la figura, che nel tempo si è trasformata in un cumulo di sagome e forme astratte, talvolta antropomorfe, ma rigorosamente bidimensionali, che sembrano popolare un universo parallelo. Nella sua ricerca il supporto e lo spazio in cui esso si manifesta assumono grande rilevanza, perché il viaggio e la necessità di esplorare diventano parti fondamentali del suo lavoro. È stato tra i protagonisti della mostra al PAC di Milano, “Street Art, Sweet Art” nel 2007, la prima in Italia a consacrare ufficialmente, all’interno di un’istituzione museale pubblica, gli street artist della scena milanese e bolognese.
Alberonero (Lodi, 1991) giovane talento già capace di raggiungere importanti risultati. MAGMA gallery gli dedica una personale nel 2018, e nello stesso anno partecipa anch’egli all’importante collettiva “Abstracta” presso il Museo Gagliardi di Noto, con opere sia di grandi maestri italiani come Turcato, Perilli, Tancredi che della giovane generazione di urban artists italiani, assieme a Tellas, 2501 e Sten Lex. Nel 2017 realizza un grande progetto installativo a Favara, in Sicilia, per Farm Cultural Park. Importante poi, tra le altre, è la partecipazione a “Roma Arte Aperta”, collettiva presso l’Ex Dogana di Roma, con opere anche di giganti dell’arte come Alighiero Boetti, Sol LeWitt, Jannis Kounellis ed altri. Nell’ estate 2016 la ricerca si focalizza sulla relazione uomo-paesaggio con il progetto “Tre Colli” a Catanzaro per Altrove Festival. Nello stesso anno, Alberonero crea un’installazione in marmo di fronte all’Arena di Verona, simbolo della città.
2501 (Milano, 1981) lavora con un'ampia varietà di materiali, tra cui la pittura, l'installazione, la scultura, la fotografia e il film. Le linee di 2501 simboleggiano una incessante tessitura e scrittura sulla materia, sia essa ceramica, metallo, tela o carta, esaltata per esempio dalla sovrapposizione di strati di materiali differenti e permeata da una luce senza tempo che filtra tra le tracce, tra un segno e l’altro. Un flusso che diventa esso stesso struttura portante, riscrivendo nuove architetture compositive. Sia tramite installazioni che murales, la ricerca di 2501 è da sempre focalizzata sul rapporto arte/ambiente, alla ricerca di nuove strade espressive, rivolgendo grande attenzione anche alla performance, non solo al risultato. Nascono così progetti paralleli, come ad esempio “Nomadic Experiment” e “Glimpse of America” in cui l’agire, il fare, diviene esso stesso il fulcro creativo. Gli interventi site-specific dialogano con la topografia urbana, come nei rilevanti interventi a Los Angeles, Miami, Sao Paulo, Milano, Roma, Detroit, Chicago, Ulan Bator, New York, Atlanta, Kiev.
2501 ha esposto presso istituzioni prestigiose come la Triennale di Milano, il MACRO di Roma, il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci a Prato, la Reggia di Caserta, il MAC di Lissone e il Museum for Urban Contemporary Art di Berlino. Nel 2013, ha partecipato a “Back 2 Back to Biennale”, un evento satellite ufficiale della 55esima Biennale di Venezia. Nel 2009 ha vinto lo Street Art Award al Metropolis Art Prize 2009 con il video “Mask”, proiettato a Times Square, New York.
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febbraio 2020
Abstract Now! Italy
Dal 22 febbraio al 24 aprile 2020
arte contemporanea
Location
MAGMA GALLERY
Bologna, Via Santo Stefano, 164, (Bologna)
Bologna, Via Santo Stefano, 164, (Bologna)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 15.30-19
Vernissage
22 Febbraio 2020, h 18-20
Sito web
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