Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Academia 06 Espana
Come ogni anno l’Accademia di Spagna a Roma apre le porte per presentare i più interessanti lavori della produzione degli artisti in residenza durante il 2006
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Come ogni anno l'Accademia di Spagna a Roma apre le porte per presentare i più interessanti lavori della produzione degli artisti in residenza durante il 2006. Dal prossimo 7 giugno, presso la sede dell'Accademia, si potranno vedere i lavori di pittura di Tatiana Medal Francesc, Secundino Hernández Sanz e Ana María Hernández del Amo, il video di Jorge García Velayos e le straordinarie fotografie di Victoria Diehl López. Un piccolo assaggio della sperimentazione spagnola contemporanea nel cuore di Roma per far conoscere al pubblico italiano le inquietudini di questi giovani artisti. La Direttrice Rosario Otegui ha scelto Bruno Matura, exdirettore della Galleria Nazionale d'Arte Moderno di Roma, come curatore di questa edizione.
L'interesse della fotografa Victoria Diehl si concentra su figure scolpite sulle quali interviene chirurgicamente, rianimandole con inserti anche minimi di sezioni del corpo vivente: a volte chiome di fanciulle, altre occhi veri o frammenti di pelle simili, in singolare contrasto con la superficie levigata, e spesso, corrosa dei marmi.
Il lavoro della Diehl è ispirato dalla pietà per i defunti, da lei identificati nelle immagini scolpite. Tale sentimento la spinge ad operazioni di "resurrezione", inserendo frammenti di organismi viventi nel tessuto freddo e funebre delle sculture.
Secundino Hernández si rivela nei suoi lavori come un sincero ammiratore di Picasso. "Senza titolo" è un acquarello dalle grandi dimensioni, nel quale l'artista rappresenta una figura umana costruita nel particolare della testa con pennellate di color bruno dalla conformazione vermicolare dal significato sfuggente ed inquietante.
L'opera è composta da colori delicatamente modulati, che scatenano ricordi surrealistici, risolvendosi in lotta profonda tra forma ideale e affettuosa caricatura.
Ana María Hernández del Olmo ha realizzato per la mostra opere di varie dimensioni e versi di lettura. Si tratta di pitture tonali e gestuali rinforzate concettualmente dal loro complesso assemblaggio sulla parete. Una serie di cinque tele quadrate, coniugazione di gesto e tocco leggero, di un giallo squillante, che sono intercalate da due opere dai toni ragionatamente diversi; una tela grande percorsa anch'essa come le altre da linee vibranti; e infine un'opera composta da dipinti di formato ridotto, che unite, definiscono una struttura verticale.
Il lavoro di Tatiana Medal Francesc si ispira alla topografia di Roma. La sua opera è composta da un campo pittorico tutto bianco, linee spezzate e pur ininterrotte, rosse, gialle, saettanti nell'arioso sfondo che sciolgono dinamicamente l'intricato arabesco delle strade romane.
Più articolato e complesso è il video di Jorge García Velayos. Una serie di immagini, una sorta di narrazione di Roma, città che egli vede avvolta da una immensa ragnatela. Il ragno è portatore di ricchezza e quindi non va ucciso. Nell'intenzione di Jorge, il ragno immobilizza la città stendendo la sua rete: i fili aerei di alimentazione elettrica dei mezzi di trasporto sono la sua rete, e i rami spogli degli alberi sono le sue zampe. Roma, così bloccata e prigionera, è come impossibilitata ad essere moderna, onde salvaguardare, forse, la sua straordinaria e gloriosa antichità. Il video fa scorrere immagini crepuscolari, ombre che si proiettano anche su muri anonimi, creando così situazioni simboliche e cariche di allusioni.
L'interesse della fotografa Victoria Diehl si concentra su figure scolpite sulle quali interviene chirurgicamente, rianimandole con inserti anche minimi di sezioni del corpo vivente: a volte chiome di fanciulle, altre occhi veri o frammenti di pelle simili, in singolare contrasto con la superficie levigata, e spesso, corrosa dei marmi.
Il lavoro della Diehl è ispirato dalla pietà per i defunti, da lei identificati nelle immagini scolpite. Tale sentimento la spinge ad operazioni di "resurrezione", inserendo frammenti di organismi viventi nel tessuto freddo e funebre delle sculture.
Secundino Hernández si rivela nei suoi lavori come un sincero ammiratore di Picasso. "Senza titolo" è un acquarello dalle grandi dimensioni, nel quale l'artista rappresenta una figura umana costruita nel particolare della testa con pennellate di color bruno dalla conformazione vermicolare dal significato sfuggente ed inquietante.
L'opera è composta da colori delicatamente modulati, che scatenano ricordi surrealistici, risolvendosi in lotta profonda tra forma ideale e affettuosa caricatura.
Ana María Hernández del Olmo ha realizzato per la mostra opere di varie dimensioni e versi di lettura. Si tratta di pitture tonali e gestuali rinforzate concettualmente dal loro complesso assemblaggio sulla parete. Una serie di cinque tele quadrate, coniugazione di gesto e tocco leggero, di un giallo squillante, che sono intercalate da due opere dai toni ragionatamente diversi; una tela grande percorsa anch'essa come le altre da linee vibranti; e infine un'opera composta da dipinti di formato ridotto, che unite, definiscono una struttura verticale.
Il lavoro di Tatiana Medal Francesc si ispira alla topografia di Roma. La sua opera è composta da un campo pittorico tutto bianco, linee spezzate e pur ininterrotte, rosse, gialle, saettanti nell'arioso sfondo che sciolgono dinamicamente l'intricato arabesco delle strade romane.
Più articolato e complesso è il video di Jorge García Velayos. Una serie di immagini, una sorta di narrazione di Roma, città che egli vede avvolta da una immensa ragnatela. Il ragno è portatore di ricchezza e quindi non va ucciso. Nell'intenzione di Jorge, il ragno immobilizza la città stendendo la sua rete: i fili aerei di alimentazione elettrica dei mezzi di trasporto sono la sua rete, e i rami spogli degli alberi sono le sue zampe. Roma, così bloccata e prigionera, è come impossibilitata ad essere moderna, onde salvaguardare, forse, la sua straordinaria e gloriosa antichità. Il video fa scorrere immagini crepuscolari, ombre che si proiettano anche su muri anonimi, creando così situazioni simboliche e cariche di allusioni.
07
giugno 2006
Academia 06 Espana
Dal 07 al 30 giugno 2006
arte contemporanea
Location
REAL ACADEMIA DE ESPANA – ACCADEMIA REALE DI SPAGNA
Roma, Via Di San Pietro In Montorio, 3, (Roma)
Roma, Via Di San Pietro In Montorio, 3, (Roma)
Orario di apertura
Martedì - Domenica 10-13 / 16-20
Vernissage
7 Giugno 2006, ore 19
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Autore