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Achille Cevoli – Il volto. La verità
Una riflessione sui caratteri antropologici dell’uomo realizzata da Achille Cevoli attraverso i volti degli operai della Metropolitana di Napoli.
Comunicato stampa
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La Mediterranea Arte è lieta di presentare IL VOLTO/LA VERITÀ, esposizione personale dell'artista napoletano Achille Cevoli a cura di Luigi Paolo Finizio. Otto light box per una riflessione sui caratteri antropologici dell'uomo contemporaneo svolta attraverso i volti degli operai che lavorano alla costruzione della Linea 1 della Metropolitana di Napoli.
Volti intensi ed eloquenti, ritratti in un essenziale bianco e nero, cui si sovrappongono il colore e la trasparenza delle tessere di vetro, le bande colorate o elementi urbani e meccanici, che ne sottolineano i dettagli e le espressioni. Cevoli, impiegato negli uffici tecnici della metropolitana, coglie la realtà umana degli operai impegnati a costruire le "stazioni dell'arte" in una galleria di ritratti che ne identifica l'essenza attraverso i segni sedimentati sul volto di ciascuno e contamina la modernità –evidente nell'uso del mezzo digitale e nei supporti stessi delle immagini, stampate su alluminio e perspex – con la tradizione, legata soprattutto alla tecnica del mosaico ed all'attività manuale necessaria alla realizzazione di ogni singola opera. Una tecnica e una manualità che l'artista sperimenta da tempo, e che si ritrova nell'opera "Luce in volo" incastonata nelle pareti della stazione "Rione Alto" della Linea 1.
Note Biografiche:
Achille Cevoli è nato nel 1955 a Napoli dove vive e lavora. Tra gli anni Settanta e Novanta si è dedicato alla sperimentazione della fotografia e del mezzo televisivo, arrivando subito dopo a interessarsi dell'arte digitale come mezzo di indagine sul segno, traccia tangibile del gesto creativo. La sua attività si caratterizza per una continua contaminazione tra i mezzi tecnici più moderni e le tecniche artistiche storicizzate come il mosaico o l'acquerello.
Tra le sue esposizioni:
LineaDarte, Napoli •2007-2008
METRO-POLIS, Biennale di Venezia (sett./nov. 2006) - Castel dell’Ovo di Napoli (genn. 2007) Chiesetta di San Gallo, San Marco, Venezia (Giugno 2005/2006)
13x17 progetto curato da Philippe Daverio, Elena Agudio, Cristina Alaimo, Momò Calascibetta. (2005/2007)
Maggio dei Monumenti 2005, Chiesa di San Severo al Pendino collettiva Orizzonti, l’Arte nel Bacino del Mediterraneo
Riparte Napoli, 2005, Fiera internazionale dell’arte moderna, presso l’Hotel Excelsior Napoli
Digital Art 11 percorsi differenti presso la galleria Franco Riccardo Artivisive di Napoli
CENTRO IN ARTE collettiva presso l’Holiday Inn del Centro Direzionale di Napoli
Luce in volo, Linea 1 della Metropolitana di Napoli, installazione di mosaico policromo nella fontana della seconda uscita della stazione di Rione Alto
CORTOCIRCUITO 2001, festival europeo della comunicazione audiovisiva breve
Rassegna di arte Multimediale Tecnologie & creatività Cooperativa IL CALDERONE Napoli
La bottega della fantasia, scenografie per il festival canoro del Comune di Pisciotta (SA) negli anni 1999 – 2000 - 2001
Spazio libero di Vittorio Lucariello, nell’ambito della rassegna di giovani artisti curata da Lucio Amelio (1980)
Hotel Quisisana di Capri (1979)
Casa del Popolo di Ponticelli (1978)
«L’impegno quotidiano nei cantieri della costruenda Linea 1 della metropolitana di Napoli mi porta inevitabilmente a cogliere aspetti e situazioni con occhio diverso, riletture della realtà che io cerco di rappresentare attraverso il linguaggio estetico.
Fin da quando lavoro in questo settore, quasi trent’anni, ho guardato con profonda attenzione i volti degli operai, i “segni” che su di essi si leggono sono netti, tangibili, inconfondibili.
Questi volti sono per me detentori di verità e diventano pretesto per intraprendere un percorso speculativo sull’immagine e sui caratteri antropologici dell’uomo.
Negli anni ’70 Pier Paolo Pasolini scriveva: Ciò che resta originario nell'operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere. (“da Saggi sulla politica e sulla società”).
Penso che oggi anche la fisicità del corpo sia colonizzata dal potere del mondo globale, conquistato dalle prospettive seducenti di un’estetica dell’immortalità.
Al cybercorpo si ribella solamente il corpo dell’operaio, esso solo riesce a salvaguardare nella sua naturale struttura i segni antichi dell’uomo contemporaneo».
Achille Cevoli
Volti intensi ed eloquenti, ritratti in un essenziale bianco e nero, cui si sovrappongono il colore e la trasparenza delle tessere di vetro, le bande colorate o elementi urbani e meccanici, che ne sottolineano i dettagli e le espressioni. Cevoli, impiegato negli uffici tecnici della metropolitana, coglie la realtà umana degli operai impegnati a costruire le "stazioni dell'arte" in una galleria di ritratti che ne identifica l'essenza attraverso i segni sedimentati sul volto di ciascuno e contamina la modernità –evidente nell'uso del mezzo digitale e nei supporti stessi delle immagini, stampate su alluminio e perspex – con la tradizione, legata soprattutto alla tecnica del mosaico ed all'attività manuale necessaria alla realizzazione di ogni singola opera. Una tecnica e una manualità che l'artista sperimenta da tempo, e che si ritrova nell'opera "Luce in volo" incastonata nelle pareti della stazione "Rione Alto" della Linea 1.
Note Biografiche:
Achille Cevoli è nato nel 1955 a Napoli dove vive e lavora. Tra gli anni Settanta e Novanta si è dedicato alla sperimentazione della fotografia e del mezzo televisivo, arrivando subito dopo a interessarsi dell'arte digitale come mezzo di indagine sul segno, traccia tangibile del gesto creativo. La sua attività si caratterizza per una continua contaminazione tra i mezzi tecnici più moderni e le tecniche artistiche storicizzate come il mosaico o l'acquerello.
Tra le sue esposizioni:
LineaDarte, Napoli •2007-2008
METRO-POLIS, Biennale di Venezia (sett./nov. 2006) - Castel dell’Ovo di Napoli (genn. 2007) Chiesetta di San Gallo, San Marco, Venezia (Giugno 2005/2006)
13x17 progetto curato da Philippe Daverio, Elena Agudio, Cristina Alaimo, Momò Calascibetta. (2005/2007)
Maggio dei Monumenti 2005, Chiesa di San Severo al Pendino collettiva Orizzonti, l’Arte nel Bacino del Mediterraneo
Riparte Napoli, 2005, Fiera internazionale dell’arte moderna, presso l’Hotel Excelsior Napoli
Digital Art 11 percorsi differenti presso la galleria Franco Riccardo Artivisive di Napoli
CENTRO IN ARTE collettiva presso l’Holiday Inn del Centro Direzionale di Napoli
Luce in volo, Linea 1 della Metropolitana di Napoli, installazione di mosaico policromo nella fontana della seconda uscita della stazione di Rione Alto
CORTOCIRCUITO 2001, festival europeo della comunicazione audiovisiva breve
Rassegna di arte Multimediale Tecnologie & creatività Cooperativa IL CALDERONE Napoli
La bottega della fantasia, scenografie per il festival canoro del Comune di Pisciotta (SA) negli anni 1999 – 2000 - 2001
Spazio libero di Vittorio Lucariello, nell’ambito della rassegna di giovani artisti curata da Lucio Amelio (1980)
Hotel Quisisana di Capri (1979)
Casa del Popolo di Ponticelli (1978)
«L’impegno quotidiano nei cantieri della costruenda Linea 1 della metropolitana di Napoli mi porta inevitabilmente a cogliere aspetti e situazioni con occhio diverso, riletture della realtà che io cerco di rappresentare attraverso il linguaggio estetico.
Fin da quando lavoro in questo settore, quasi trent’anni, ho guardato con profonda attenzione i volti degli operai, i “segni” che su di essi si leggono sono netti, tangibili, inconfondibili.
Questi volti sono per me detentori di verità e diventano pretesto per intraprendere un percorso speculativo sull’immagine e sui caratteri antropologici dell’uomo.
Negli anni ’70 Pier Paolo Pasolini scriveva: Ciò che resta originario nell'operaio è ciò che non è verbale: per esempio la sua fisicità, la sua voce, il suo corpo. Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere. (“da Saggi sulla politica e sulla società”).
Penso che oggi anche la fisicità del corpo sia colonizzata dal potere del mondo globale, conquistato dalle prospettive seducenti di un’estetica dell’immortalità.
Al cybercorpo si ribella solamente il corpo dell’operaio, esso solo riesce a salvaguardare nella sua naturale struttura i segni antichi dell’uomo contemporaneo».
Achille Cevoli
13
gennaio 2009
Achille Cevoli – Il volto. La verità
Dal 13 al 30 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
LA MEDITERRANEA ARTE
Napoli, Via Carlo De Cesare, 60, (Napoli)
Napoli, Via Carlo De Cesare, 60, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì ore 11,00 – 13,30 e 17,00 – 20,00; sabato ore 11,00 – 13,30; domenica chiuso
Vernissage
13 Gennaio 2009, ore 18
Autore
Curatore