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Achille Quadrini – Vivere la città
opere recenti dell’artista laziale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Achille Quadrini espone a Napoli alla Libreria-Galleria “Evaluna”, ben coordinata da Lia Polcari, ben felice di essere a Napoli, dove si muove con familiarità con i tanti amici che conosce.
Achille Quadrini lavora a Frosinone, viaggia molto in Italia ed in Europa.
Preferisce organizzare delle esposizioni anche fuori dai confini nazionali per meglio farsi conoscere.
L’artista cerca di confermare e configurare muta sostanza alle attese e coglie, nelle sue diversificate pitture, certezze acute di soglie e di limiti.
Nelle dinamiche di pensieri riflessi propone orientamenti e fa di tutto perché ci sia un varco, un respiro, un’apertura, insomma una possibilità di andare oltre.
Il suo carattere ed il suo intendimento indugiano, con severa e tesa discrezione, sull’esterno del mondo e mantengono un sincero e pudico contatto con il sentiero del limite; l’artista non ravvede soglie di preclusione.
Un sentimento di riappropriazione lo spinge a riempire e colmare la tela bianca ed, allora, “legge” i moti e i movimenti della società all’angolo della strada e le aritmie determinate dagli eventi mondiali.
Il nostro quotidiano che precisa il nostro vivere, con sussulti brevi e/o lunghi, può essere controllato, condensato ed esaminato grazie ad una profonda presa di coscienza, corroborata anche dalla disamina di ciò che si sedimenta.
Il “focus” dell’azione pittorica di Achille Quadrini prende spunto da vene intimistiche e cala, poi, il suo interesse sulle odierne umane vicende tangendo una chiave più vicina all’astrazione.
Le sue attuali pitture si presentano ancor più interessanti e compatte ed il senso della realtà domina gli scenari e, difatti, ecco nuovi inaspettati scorci: paesaggi mitteleuropei, su cui incombono centrali nucleari che minacciano prove atomiche, vengono considerati dall’artista, rimasto impressionato in un recente viaggio nell’Est.
Non dimentica, però, paesaggi di forte sapore mediterraneo, sagaci e spericolate visioni d'insieme, scenografie pulite da assillanti e da assillate metropoli, macchie di scenari verdi e di netti azzurri guadagnano lo spazio della tela.
La mano di Quadrini conquista tessiture ed orditi di panorami reali, ma anche immaginati, e visioni si sospendono, tra sogno ed emozione, e s’elevano cromatismi mediterranei segnati e contrappuntati da minime figurazioni, intervallati da intersecate luci e dettagliati da ombre.
L'artista dettaglia sequenze di elementi figurativi, fantastici e vitali, sotto l'impulso di una fresca vena ed, in fondo, produce illustrate serie di composizioni di tono garbato.
L'immaginazione, davvero fertilissima, combinata con serene ambientazioni rende singolari risultati ed i suoi dipinti risucchiano cadenze visive di un iter mentale, che ripercorre note passate, nonché utili riferimenti.
Emerge, quindi, la voglia dell’operatore di corroborare la tela con campiture veloci e gesti rapidi.
L’artista tende, inoltre, ad elaborare misure ed impronte, che possono esprimere rifrazioni e riflessi regolati dal cuore e dall’hinterland dell’anima.
Nei lavori, su tela o su carta, che ripropongono frastagliate coste, paesaggi feraci o ambienti tranquilli si leggono ritmi, variazioni e dinamicità, mentre in altre, palesemente, si dichiara il richiamo ossequioso e riverente alla natura.
Il pensiero pittorico di Achille Quadrini, oscillante tra pittura cosmica e pittura che cura la natura, cadenza trasparenze e sostanzia atmosfere.
Azzurri trapassanti, verdi sottili ed altre cromie tenui c’indicano leggerezza di tratto.
Ed, entrando con l’occhio nel reticolo strutturato delle sue pitture, si possono cogliere precisi dettati di plurime combinazioni pulsanti.
In conclusione, a Quadrini interessa la materia, che sapientemente trasferisce, nel suo incessante quotidiano esercizio pittorico.
Non si stanca di produrre ed insegue sempre nuove ed altre idee.
Maurizio Vitiello
Achille Quadrini lavora a Frosinone, viaggia molto in Italia ed in Europa.
Preferisce organizzare delle esposizioni anche fuori dai confini nazionali per meglio farsi conoscere.
L’artista cerca di confermare e configurare muta sostanza alle attese e coglie, nelle sue diversificate pitture, certezze acute di soglie e di limiti.
Nelle dinamiche di pensieri riflessi propone orientamenti e fa di tutto perché ci sia un varco, un respiro, un’apertura, insomma una possibilità di andare oltre.
Il suo carattere ed il suo intendimento indugiano, con severa e tesa discrezione, sull’esterno del mondo e mantengono un sincero e pudico contatto con il sentiero del limite; l’artista non ravvede soglie di preclusione.
Un sentimento di riappropriazione lo spinge a riempire e colmare la tela bianca ed, allora, “legge” i moti e i movimenti della società all’angolo della strada e le aritmie determinate dagli eventi mondiali.
Il nostro quotidiano che precisa il nostro vivere, con sussulti brevi e/o lunghi, può essere controllato, condensato ed esaminato grazie ad una profonda presa di coscienza, corroborata anche dalla disamina di ciò che si sedimenta.
Il “focus” dell’azione pittorica di Achille Quadrini prende spunto da vene intimistiche e cala, poi, il suo interesse sulle odierne umane vicende tangendo una chiave più vicina all’astrazione.
Le sue attuali pitture si presentano ancor più interessanti e compatte ed il senso della realtà domina gli scenari e, difatti, ecco nuovi inaspettati scorci: paesaggi mitteleuropei, su cui incombono centrali nucleari che minacciano prove atomiche, vengono considerati dall’artista, rimasto impressionato in un recente viaggio nell’Est.
Non dimentica, però, paesaggi di forte sapore mediterraneo, sagaci e spericolate visioni d'insieme, scenografie pulite da assillanti e da assillate metropoli, macchie di scenari verdi e di netti azzurri guadagnano lo spazio della tela.
La mano di Quadrini conquista tessiture ed orditi di panorami reali, ma anche immaginati, e visioni si sospendono, tra sogno ed emozione, e s’elevano cromatismi mediterranei segnati e contrappuntati da minime figurazioni, intervallati da intersecate luci e dettagliati da ombre.
L'artista dettaglia sequenze di elementi figurativi, fantastici e vitali, sotto l'impulso di una fresca vena ed, in fondo, produce illustrate serie di composizioni di tono garbato.
L'immaginazione, davvero fertilissima, combinata con serene ambientazioni rende singolari risultati ed i suoi dipinti risucchiano cadenze visive di un iter mentale, che ripercorre note passate, nonché utili riferimenti.
Emerge, quindi, la voglia dell’operatore di corroborare la tela con campiture veloci e gesti rapidi.
L’artista tende, inoltre, ad elaborare misure ed impronte, che possono esprimere rifrazioni e riflessi regolati dal cuore e dall’hinterland dell’anima.
Nei lavori, su tela o su carta, che ripropongono frastagliate coste, paesaggi feraci o ambienti tranquilli si leggono ritmi, variazioni e dinamicità, mentre in altre, palesemente, si dichiara il richiamo ossequioso e riverente alla natura.
Il pensiero pittorico di Achille Quadrini, oscillante tra pittura cosmica e pittura che cura la natura, cadenza trasparenze e sostanzia atmosfere.
Azzurri trapassanti, verdi sottili ed altre cromie tenui c’indicano leggerezza di tratto.
Ed, entrando con l’occhio nel reticolo strutturato delle sue pitture, si possono cogliere precisi dettati di plurime combinazioni pulsanti.
In conclusione, a Quadrini interessa la materia, che sapientemente trasferisce, nel suo incessante quotidiano esercizio pittorico.
Non si stanca di produrre ed insegue sempre nuove ed altre idee.
Maurizio Vitiello
11
novembre 2006
Achille Quadrini – Vivere la città
Dall'undici al 19 novembre 2006
arte contemporanea
Location
EVALUNA LIBRERIA ARTGALLERY
Napoli, Piazza Vincenzo Bellini, 72, (Napoli)
Napoli, Piazza Vincenzo Bellini, 72, (Napoli)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 10.30-14.00 e 18.30-23.00
Vernissage
11 Novembre 2006, ore 19.30
Autore
Curatore