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Across.Video – Man Ray
rassegna con cadenza mensile e che durerà fino a giugno 2006
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Man Ray (1890-1976) nasce a Philadelphia con il nome di Emmanuel Radnitzky.
Nel 1921 si stabilì a Parigi nel fervore Dada e Surrealista lavorando in diversi ambiti artistici quali la pittura, la fotografia e il cinema d'avanguardia.
Comincia a sperimentare una tecnica off-camera il cui prodotto era il rayograph che nasceva dall'incontro della luce con una composizione di oggetti posti su un supporto fotosensibile. Man Ray utilizza questa tecnica anche per il cinema sperimentale creando così Le retour à la Raison che fu presentato nel 1923 durante una serata Dada. Nei pochi minuti di questo breve film vediamo scorrere immagini impresse sulla pellicola e rayograph legati dalla casualità e dal no-sense. Per realizzare un film Man Ray si pone nella condizione di creare un oggetto Dada, dove un’ antistruttura e l’elogio del caso rimangono punti chiave. Dopo Emak Bakia (1926), Man Ray non utilizzerà più la tecnica del Rayograph ma seguirà solo il piacere della sperimentazione, la ricerca di una nuova visibilità, di un'estetica diversa dal comune senso del vedere.
Opere proiettate
Le Retour à la raison, 1923, b/n
Emak Bakia (cinepoema), 1926, b/n
L’Etoile de mer, 1928, b/n
Les Mystères du château du dè, 1929, b/n
Rue Campagne-Premiére, c.1923-1929, b/n
Corrida, 1929, b/n
Autoportrait ou Ce qui manque à nous tous, 1930, b/n
Poison, ca 1933-1935, b/n
L’Atelier du Val-de-Grace, 1935, colore
Course landaise, 1937, colore
La Garoupe, 1937, b/n e colore
Ady, 1938, b/n
Dance, 1938, b/n
Juliet, 1940, b/n
Nel 1921 si stabilì a Parigi nel fervore Dada e Surrealista lavorando in diversi ambiti artistici quali la pittura, la fotografia e il cinema d'avanguardia.
Comincia a sperimentare una tecnica off-camera il cui prodotto era il rayograph che nasceva dall'incontro della luce con una composizione di oggetti posti su un supporto fotosensibile. Man Ray utilizza questa tecnica anche per il cinema sperimentale creando così Le retour à la Raison che fu presentato nel 1923 durante una serata Dada. Nei pochi minuti di questo breve film vediamo scorrere immagini impresse sulla pellicola e rayograph legati dalla casualità e dal no-sense. Per realizzare un film Man Ray si pone nella condizione di creare un oggetto Dada, dove un’ antistruttura e l’elogio del caso rimangono punti chiave. Dopo Emak Bakia (1926), Man Ray non utilizzerà più la tecnica del Rayograph ma seguirà solo il piacere della sperimentazione, la ricerca di una nuova visibilità, di un'estetica diversa dal comune senso del vedere.
Opere proiettate
Le Retour à la raison, 1923, b/n
Emak Bakia (cinepoema), 1926, b/n
L’Etoile de mer, 1928, b/n
Les Mystères du château du dè, 1929, b/n
Rue Campagne-Premiére, c.1923-1929, b/n
Corrida, 1929, b/n
Autoportrait ou Ce qui manque à nous tous, 1930, b/n
Poison, ca 1933-1935, b/n
L’Atelier du Val-de-Grace, 1935, colore
Course landaise, 1937, colore
La Garoupe, 1937, b/n e colore
Ady, 1938, b/n
Dance, 1938, b/n
Juliet, 1940, b/n
13
dicembre 2005
Across.Video – Man Ray
13 dicembre 2005
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
CINECLUB DETOUR OFFGALLERY
Roma, Via Urbana, 107, (Roma)
Roma, Via Urbana, 107, (Roma)
Vernissage
13 Dicembre 2005, ore 21
Autore
Curatore