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Adalberto Bertero – Il tiro con l’arco della pittura
Adalberto Bertero si rifà ad una concezione della pittura mutuata anche dall’opera “Lo zen e il tiro con l’arco”: attraverso una pittura gestuale, automatica, istintiva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 15 febbraio doppio evento al Le Trottoir: a partire dalle ore 19 verrà inaugurata la personale di Adalberto Bertero, “Il tiro con l’arco della pittura”, e più tardi, dalle ore 21, il poeta Franco Gatti presenterà il suo libro “Certi giorni se il cielo” (Albalibri Editore 2005) con un reading poetico.
Nei suoi quadri, che resteranno esposti fino al 28 febbraio, Adalberto Bertero si rifà ad una concezione della pittura mutuata anche dall’opera “Lo zen e il tiro con l’arco”: attraverso una pittura gestuale, automatica, istintiva, l’artista cerca di esprimere la vita al suo stato primordiale, prima ancora che abbia preso una forma definitiva, utilizzando questo caos originario per tentare di dare un senso alle cose.
Commentando la sua opera Claudio Altarocca ha scritto: “Quando si guarda un quadro di Adalberto Bertero si riceve un’impressione di gioia. Ogni quadro di Bertero è un saluto, un’invocazione, un gesto che condivide la condizione umana. Certo, si possono riscontrare le influenze di Pollock, Lam, Matta e Saul Steinberg; ma l’emozione più bella è proprio l’originalità assoluta di Bertero, che è la freschezza e la poesia della scoperta di vivere.”
“Franco Gatti è un poeta antico, ma ciò non suoni affatto limitativo. Classico come ormai sono stimati i più grandi autori del 900, la sua lezione di stile e forma s’è nutrita della miglior poesia italiana, da Montale a Cardarelli. Crepuscolare, ma non gozzaniana, intrisa di nostalgia dei perduti giorni è la poesia di Gatti, un sentimento che nel suo passato sapeva già aleggiare nel futuro. Con rispetto è ammirazione ci si accosta ai componimenti di Gatti, elaborate cattedrali di parole, concetti, meditazioni e sentimenti. Commovente, e mail rischio di cadere nel patetico, Gatti è un poeta sorprendente, che, con un pubblico che già lo apprezza, merita la riscoperta della critica più attenta e coraggiosa.”
Con queste parole Alberto Figliola presenta un poeta come Franco Gatti, volto già noto al Le Trottoir, anche perché vincitore del secondo premio nell’ambito della prima edizione del premio letterario indetto dal ritrovo d’arte.
E, in questo ritorno a Le Trottoir, Gatti non si limiterà a presentare il suo libro, ma darà forma e voce alle proprie poesie attraverso un reading che incomincerà a partire dalle ore 21 per proseguire nella serata.
Nei suoi quadri, che resteranno esposti fino al 28 febbraio, Adalberto Bertero si rifà ad una concezione della pittura mutuata anche dall’opera “Lo zen e il tiro con l’arco”: attraverso una pittura gestuale, automatica, istintiva, l’artista cerca di esprimere la vita al suo stato primordiale, prima ancora che abbia preso una forma definitiva, utilizzando questo caos originario per tentare di dare un senso alle cose.
Commentando la sua opera Claudio Altarocca ha scritto: “Quando si guarda un quadro di Adalberto Bertero si riceve un’impressione di gioia. Ogni quadro di Bertero è un saluto, un’invocazione, un gesto che condivide la condizione umana. Certo, si possono riscontrare le influenze di Pollock, Lam, Matta e Saul Steinberg; ma l’emozione più bella è proprio l’originalità assoluta di Bertero, che è la freschezza e la poesia della scoperta di vivere.”
“Franco Gatti è un poeta antico, ma ciò non suoni affatto limitativo. Classico come ormai sono stimati i più grandi autori del 900, la sua lezione di stile e forma s’è nutrita della miglior poesia italiana, da Montale a Cardarelli. Crepuscolare, ma non gozzaniana, intrisa di nostalgia dei perduti giorni è la poesia di Gatti, un sentimento che nel suo passato sapeva già aleggiare nel futuro. Con rispetto è ammirazione ci si accosta ai componimenti di Gatti, elaborate cattedrali di parole, concetti, meditazioni e sentimenti. Commovente, e mail rischio di cadere nel patetico, Gatti è un poeta sorprendente, che, con un pubblico che già lo apprezza, merita la riscoperta della critica più attenta e coraggiosa.”
Con queste parole Alberto Figliola presenta un poeta come Franco Gatti, volto già noto al Le Trottoir, anche perché vincitore del secondo premio nell’ambito della prima edizione del premio letterario indetto dal ritrovo d’arte.
E, in questo ritorno a Le Trottoir, Gatti non si limiterà a presentare il suo libro, ma darà forma e voce alle proprie poesie attraverso un reading che incomincerà a partire dalle ore 21 per proseguire nella serata.
15
febbraio 2006
Adalberto Bertero – Il tiro con l’arco della pittura
Dal 15 al 28 febbraio 2006
arte contemporanea
presentazione
presentazione
Location
LE TROTTOIR
Milano, Piazza XXIV Maggio, 1, (Milano)
Milano, Piazza XXIV Maggio, 1, (Milano)
Orario di apertura
18-03
Vernissage
15 Febbraio 2006, ore 19
Autore