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Addo Trinci – End/Lessness
Giovedì 4 febbraio alle ore 19.00 nelle sale (Anfilada) del Museo Statale di Architettura di Mosca inaugura la mostra End/Lessness dei lavori fotografici di Addo Lodovico Trinci. La mostra, organizzata e promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e da Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea di Roma, rimarrà aperta fino al 23 marzo. La mostra, curata da Adriana Polveroni, è inserita nel programma ufficiale della 11.ma Biennale della fotografia di Mosca organizzata da MAMM/ Moscow House of Photography.
Comunicato stampa
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The exhibition is organized and produced in collaboration with the Italian Cultural Institute in Moscow.
Thursday 4 February at 7.00 p.m. in the halls (Anfilada) the Schusev State Museum of Architecture in Moscow will inaugurate the exhibition End/Lessness of the photographic works by Addo Lodovico Trinci. The exhibition, organized and produced by the Italian Cultural Institute in Moscow and by Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea in Rome, will be open until 23 March. The exhibition, curated by Adriana Polveroni, is part of the official programme of the 11th International Photobiennale in Moscow organized by the MAMM/ Moscow House of Photography.
The project End/Lessness is formed by three series of big and medium photographs on the principal themes that mark the artist’s production: a series regards shots on architectural details dominated by the rigour of enigmatic geometries; another focuses on landscapes inhabited by anonymous presences; the third series, a sort of “homage to Morandi” is formed by still life, inspired by Morandi’s home in Grizzana.
Printed on sandpaper, a peculiar and new support for photographic prints, enhances the pictorial value, the three series have in common an opaque and still suspended atmosphere that evokes suggestion of metaphysics.
Great attention is given to light and space that accentuate the tactility of the support reminding us of the Trinci’s sculptures.
Addo Trinci is an artist that uses different means, from sculpture to photography and works mainly outside the conventional circuits, intervening with installations, some of which permanent, in public and private locations.
Trinci thus has an eye that eliminates all that is superfluous and brings up the essential with the capacity of highlighting what is impalpable and making it present and active.
“Addo Lodovico Trinci proposes a “ suspended architecture”, almost a visual short-circuit as regards the usual reading we give to architectural design and yet gifted with a very strong attractiveness, strangely symmetric in its being anti-narrative. And the suspension, in his own words, arises because those images hint to void. Not only for the absence of the natural addressees of the buildings he portrays and which appear naked thus doubly unfunctional. And not only graphically for that sense of confusion induced by the abstractedness of the lines, but for an essential idea, proper of Trinci, of what an image is and implies” (Adriana Polveroni).
Addo Lodovico Trinci was born in 1956 in Pistoia, where he lives and works.
In 1992 he participates at the IX edition of the Kassel Documenta, drawing the attention of the international scene. In 1999 he participates at the exhibition Extension, at the Het Domein Museum in Sittard, Holland. That same year, together with the artist from Florence Daniela De Lorenzo he gives life to an installation that inaugurates the activity of the space/static in Turin. In 2005 he participates to (In)Visibile (In)Corporeo, curated by Pier Luigi Tazzi, MAN - Museo d’Arte di Nuoro; in 2006 to Misure del tempo, curated by Giovanna Uzzani, Mac,n - Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, Monsummano Terme (PT). Among the recent exhibitions he took part in mention must be made of the following: the collective exhibition Le luci di dentro, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Rome, curated by Ludovico Pratesi, 2011; Galleria Nicola Ricci, Carrara, curated by Nicola Davide Angerame, 2012; Oltre il giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, curated by Ludovico Pratesi, 2013; Addo Trinci’s personal exhibition, Fuori dal tempo, curated by Ludovico Pratesi, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Rome, 2013.
Adriana Polveroni is a journalist, essayist and independent curator. She has taken care of photography and landscape of which she wrote “Arte e Paesaggio” for the Enciclopedia Treccani XXI Secolo. She has written several essays in catalogues and volumes of collections. Among her publications mentioned must be made of the following: “This is contemporary. Come cambiano i musei d’arte contemporanea” (Franco Angeli, 2007), “Lo Sboom” (Silvana editoriale, 2009), “Il piacere dell’arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo in Italia (Johan & Levi, 2012). She teaches Museology of the Contemporary at the Academy of Fine arts in Brera, in Milan. Since 2012 she is editorial director of the art review Exibart.
Giovedì 4 febbraio alle ore 19.00 nelle sale (Anfilada) del Museo Statale di Architettura di Mosca inaugura la mostra End/Lessness dei lavori fotografici di Addo Lodovico Trinci. La mostra, organizzata e promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e da Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea di Roma, rimarrà aperta fino al 23 marzo. La mostra, curata da Adriana Polveroni, è inserita nel programma ufficiale della 11.ma Biennale della fotografia di Mosca organizzata da MAMM/ Moscow House of Photography.
Il progetto espositivo End/Lessness è composto da tre serie di fotografie di grande e medio formato che affrontano le tematiche principali che caratterizzano la produzione dell’artista: una serie riguarda scatti su dettagli architettonici dominati dal rigore di enigmatiche geometrie; un’altra è incentrata su elementi di paesaggio abitati da anonime presenze; la terza, sorta di “omaggio a Morandi”, è costituita da nature morte, la cui ispirazione trae origine dalla visita del fotografo alla casa di Morandi a Grizzana.
Stampate su carta abrasiva, un supporto particolare e inedito nella stampa fotografica, che ne esalta i valori pittorici, le tre serie sono accomunate da un’atmosfera di sospensione opaca e immobile, che evoca suggestioni care alla metafisica.
Grande attenzione è data alla componente luminosa e spaziale che accentua la tattilità del supporto rimandando così alla produzione scultorea di Trinci.
Addo Trinci è un artista che utilizza diversi mezzi, dalla scultura alla fotografia e che opera in prevalenza al di fuori dei circuiti convenzionali, intervenendo con installazioni, in alcuni casi permanenti, all’interno di spazi abitativi o pubblici.
Trinci ha dunque uno sguardo che elimina il superfluo per far emergere l’essenziale e possiede la capacità di circoscrivere l’impalpabile e renderlo presente e attivo.
"Addo Lodovico Trinci al nostro sguardo propone un’ “architettura in sospensione”, quasi un cortocircuito visivo rispetto alla consueta lettura che si dà del disegno architettonico, eppure dotata di un’attrattiva molto forte, paradossalmente simmetrica al suo essere antinarrativa. E la sospensione, nelle sue parole, nasce perché quelle immagini alludono al vuoto. Non solo, banalmente, per l’assenza dei destinatari naturali degli edifici che ritrae e che appaiono nudi, quindi doppiamente non funzionali. E non solo, graficamente, per quel senso di spaesamento che induce l’astrattezza delle loro linee, quanto per un’idea di fondo, propria di Trinci, di che cos’è un’immagine e di cosa implica.” (Adriana Polveroni).
Addo Lodovico Trinci nasce nel 1956 a Pistoia, dove vive e lavora.
Nel 1992 partecipa alla IX edizione della Documenta di Kassel, riscuotendo l’attenzione della scena internazionale.
Nel 1999 prende parte alla rassegna Extension, presso il museo Het Domein di Sittard, in Olanda. Nello stesso anno realizza con l’artista fiorentina Daniela De Lorenzo un’installazione che inaugura l’attività espositiva dello spazio e/static di Torino. Nel 2005 partecipa a (In)Visibile (In)Corporeo, a cura di Pier Luigi Tazzi, MAN - Museo d’Arte di Nuoro; nel 2006 a Misure del tempo, a cura di Giovanna Uzzani, Mac,n - Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, Monsummano Terme (PT).
Tra le recenti mostre a cui ha preso parte si segnala: la collettiva Le luci di dentro, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Roma, a cura di Ludovico Pratesi, 2011; Galleria Nicola Ricci, Carrara, a cura Nicola Davide Angerame, 2012; Oltre il giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, a cura di Ludovico Pratesi, 2013; la personale Addo Trinci, Fuori dal tempo, a cura di Ludovico Pratesi, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Roma, 2013.
Adriana Polveroni è giornalista, saggista e curatrice indipendente. Si è occupata di fotografia e di paesaggio, per cui ha scritto la voce “Arte e Paesaggio” per l’Enciclopedia Treccani XXI Secolo. È autrice di numerosi saggi in cataloghi e volumi collettanei. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: “This is contemporary. Come cambiano i musei d’arte contemporanea” (Franco Angeli, 2007), “Lo Sboom” (Silvana editoriale, 2009), “Il piacere dell’arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo in Italia (Johan & Levi, 2012). Insegna Museologia del Contemporaneo presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2012 è direttore editoriale della rivista d’arte Exibart.
Thursday 4 February at 7.00 p.m. in the halls (Anfilada) the Schusev State Museum of Architecture in Moscow will inaugurate the exhibition End/Lessness of the photographic works by Addo Lodovico Trinci. The exhibition, organized and produced by the Italian Cultural Institute in Moscow and by Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea in Rome, will be open until 23 March. The exhibition, curated by Adriana Polveroni, is part of the official programme of the 11th International Photobiennale in Moscow organized by the MAMM/ Moscow House of Photography.
The project End/Lessness is formed by three series of big and medium photographs on the principal themes that mark the artist’s production: a series regards shots on architectural details dominated by the rigour of enigmatic geometries; another focuses on landscapes inhabited by anonymous presences; the third series, a sort of “homage to Morandi” is formed by still life, inspired by Morandi’s home in Grizzana.
Printed on sandpaper, a peculiar and new support for photographic prints, enhances the pictorial value, the three series have in common an opaque and still suspended atmosphere that evokes suggestion of metaphysics.
Great attention is given to light and space that accentuate the tactility of the support reminding us of the Trinci’s sculptures.
Addo Trinci is an artist that uses different means, from sculpture to photography and works mainly outside the conventional circuits, intervening with installations, some of which permanent, in public and private locations.
Trinci thus has an eye that eliminates all that is superfluous and brings up the essential with the capacity of highlighting what is impalpable and making it present and active.
“Addo Lodovico Trinci proposes a “ suspended architecture”, almost a visual short-circuit as regards the usual reading we give to architectural design and yet gifted with a very strong attractiveness, strangely symmetric in its being anti-narrative. And the suspension, in his own words, arises because those images hint to void. Not only for the absence of the natural addressees of the buildings he portrays and which appear naked thus doubly unfunctional. And not only graphically for that sense of confusion induced by the abstractedness of the lines, but for an essential idea, proper of Trinci, of what an image is and implies” (Adriana Polveroni).
Addo Lodovico Trinci was born in 1956 in Pistoia, where he lives and works.
In 1992 he participates at the IX edition of the Kassel Documenta, drawing the attention of the international scene. In 1999 he participates at the exhibition Extension, at the Het Domein Museum in Sittard, Holland. That same year, together with the artist from Florence Daniela De Lorenzo he gives life to an installation that inaugurates the activity of the space/static in Turin. In 2005 he participates to (In)Visibile (In)Corporeo, curated by Pier Luigi Tazzi, MAN - Museo d’Arte di Nuoro; in 2006 to Misure del tempo, curated by Giovanna Uzzani, Mac,n - Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, Monsummano Terme (PT). Among the recent exhibitions he took part in mention must be made of the following: the collective exhibition Le luci di dentro, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Rome, curated by Ludovico Pratesi, 2011; Galleria Nicola Ricci, Carrara, curated by Nicola Davide Angerame, 2012; Oltre il giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, curated by Ludovico Pratesi, 2013; Addo Trinci’s personal exhibition, Fuori dal tempo, curated by Ludovico Pratesi, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Rome, 2013.
Adriana Polveroni is a journalist, essayist and independent curator. She has taken care of photography and landscape of which she wrote “Arte e Paesaggio” for the Enciclopedia Treccani XXI Secolo. She has written several essays in catalogues and volumes of collections. Among her publications mentioned must be made of the following: “This is contemporary. Come cambiano i musei d’arte contemporanea” (Franco Angeli, 2007), “Lo Sboom” (Silvana editoriale, 2009), “Il piacere dell’arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo in Italia (Johan & Levi, 2012). She teaches Museology of the Contemporary at the Academy of Fine arts in Brera, in Milan. Since 2012 she is editorial director of the art review Exibart.
Giovedì 4 febbraio alle ore 19.00 nelle sale (Anfilada) del Museo Statale di Architettura di Mosca inaugura la mostra End/Lessness dei lavori fotografici di Addo Lodovico Trinci. La mostra, organizzata e promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Mosca e da Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea di Roma, rimarrà aperta fino al 23 marzo. La mostra, curata da Adriana Polveroni, è inserita nel programma ufficiale della 11.ma Biennale della fotografia di Mosca organizzata da MAMM/ Moscow House of Photography.
Il progetto espositivo End/Lessness è composto da tre serie di fotografie di grande e medio formato che affrontano le tematiche principali che caratterizzano la produzione dell’artista: una serie riguarda scatti su dettagli architettonici dominati dal rigore di enigmatiche geometrie; un’altra è incentrata su elementi di paesaggio abitati da anonime presenze; la terza, sorta di “omaggio a Morandi”, è costituita da nature morte, la cui ispirazione trae origine dalla visita del fotografo alla casa di Morandi a Grizzana.
Stampate su carta abrasiva, un supporto particolare e inedito nella stampa fotografica, che ne esalta i valori pittorici, le tre serie sono accomunate da un’atmosfera di sospensione opaca e immobile, che evoca suggestioni care alla metafisica.
Grande attenzione è data alla componente luminosa e spaziale che accentua la tattilità del supporto rimandando così alla produzione scultorea di Trinci.
Addo Trinci è un artista che utilizza diversi mezzi, dalla scultura alla fotografia e che opera in prevalenza al di fuori dei circuiti convenzionali, intervenendo con installazioni, in alcuni casi permanenti, all’interno di spazi abitativi o pubblici.
Trinci ha dunque uno sguardo che elimina il superfluo per far emergere l’essenziale e possiede la capacità di circoscrivere l’impalpabile e renderlo presente e attivo.
"Addo Lodovico Trinci al nostro sguardo propone un’ “architettura in sospensione”, quasi un cortocircuito visivo rispetto alla consueta lettura che si dà del disegno architettonico, eppure dotata di un’attrattiva molto forte, paradossalmente simmetrica al suo essere antinarrativa. E la sospensione, nelle sue parole, nasce perché quelle immagini alludono al vuoto. Non solo, banalmente, per l’assenza dei destinatari naturali degli edifici che ritrae e che appaiono nudi, quindi doppiamente non funzionali. E non solo, graficamente, per quel senso di spaesamento che induce l’astrattezza delle loro linee, quanto per un’idea di fondo, propria di Trinci, di che cos’è un’immagine e di cosa implica.” (Adriana Polveroni).
Addo Lodovico Trinci nasce nel 1956 a Pistoia, dove vive e lavora.
Nel 1992 partecipa alla IX edizione della Documenta di Kassel, riscuotendo l’attenzione della scena internazionale.
Nel 1999 prende parte alla rassegna Extension, presso il museo Het Domein di Sittard, in Olanda. Nello stesso anno realizza con l’artista fiorentina Daniela De Lorenzo un’installazione che inaugura l’attività espositiva dello spazio e/static di Torino. Nel 2005 partecipa a (In)Visibile (In)Corporeo, a cura di Pier Luigi Tazzi, MAN - Museo d’Arte di Nuoro; nel 2006 a Misure del tempo, a cura di Giovanna Uzzani, Mac,n - Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, Monsummano Terme (PT).
Tra le recenti mostre a cui ha preso parte si segnala: la collettiva Le luci di dentro, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Roma, a cura di Ludovico Pratesi, 2011; Galleria Nicola Ricci, Carrara, a cura Nicola Davide Angerame, 2012; Oltre il giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia, a cura di Ludovico Pratesi, 2013; la personale Addo Trinci, Fuori dal tempo, a cura di Ludovico Pratesi, Erica Ravenna Fiorentini Arte Contemporanea, Roma, 2013.
Adriana Polveroni è giornalista, saggista e curatrice indipendente. Si è occupata di fotografia e di paesaggio, per cui ha scritto la voce “Arte e Paesaggio” per l’Enciclopedia Treccani XXI Secolo. È autrice di numerosi saggi in cataloghi e volumi collettanei. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: “This is contemporary. Come cambiano i musei d’arte contemporanea” (Franco Angeli, 2007), “Lo Sboom” (Silvana editoriale, 2009), “Il piacere dell’arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo in Italia (Johan & Levi, 2012). Insegna Museologia del Contemporaneo presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2012 è direttore editoriale della rivista d’arte Exibart.
04
febbraio 2016
Addo Trinci – End/Lessness
Dal 04 febbraio al 23 marzo 2016
fotografia
Location
MUAR
Mosca, Ulitsa Vozdvizhenka, 5/25, (Mosca)
Mosca, Ulitsa Vozdvizhenka, 5/25, (Mosca)
Vernissage
4 Febbraio 2016, h 19
Autore
Curatore