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Adelino Rossi – Impulsi
personale dedicata alle sculture di Adelino Rossi
Comunicato stampa
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Le opere di Adelino Rossi sono fredde al tatto. Alcune, sono impossibili al tatto; possono ferire, sedurre, ingannare. Possono, con una maggiore attenzione, catturarci verso sconosciuti mondi della materia e guidarci in misteriosi buchi neri governati da matematiche leggi spaziali. Sono opere la cui costruzione formale è così perfetta all’occhio, che risultano altere.
Sono sculture, bassorilievi, pitture che spesso hanno un unico corpo: la pietra. Sono superfici vive, grevi e possenti nel proporre frammenti in sezioni diversificate, di corpi aperti alla comunicazione totale. La materia è corpo compatto e segreto all’inizio, quando la scultura riprende regole antiche di composizione plastica; poi, progressivamente, si delinea nell’artista, la necessità di individuare fonti di energia che cercano spazio fuori dal corpo. “Impulsi”, è il titolo di molte opere, che nell’espressività di una linea serpentina, individuano un nuovo rapporto con l’ambiente fatto di irrazionali guizzi energetici. Sembra un ritrovato amore per lo spazio sconosciuto che esiste oltre a noi, e il desiderio di avventura nel mistero, un piacevole gioco delle possibilità. I materiali cambiano, le superfici si fanno sempre più complesse ed espressive. La pietra dimentica la sua compattezza e frammentata, esprime la sua contenuta identità nella relazione con altre forme e con altri materiali dal vetro, alla resina, al ferro. L’artista entra garbatamente nel regno della complessità senza per questo indebolire la struttura compositiva. L’opera si fa più intimista e raggiunge nella serie di sculture “Il bosco” una maturità fatta di evocazione e architettura. La scultura vive ora di spazio. Sono semplici fili di ferro e sfere e truccioli che sono vivi quanto la foresta in Macbeth; l’atmosfera spettrale e inquieta affascina e sconfigge l’edulcorata perfezione delle forme. Siamo ora al buio, in una guerra antica e nascosta, imprigionati in un’armonia architettonica che ci costringe nel conflitto di sempre.
Questa è la nuova forza dell’artista, silente ed eterna nell’individuare oltre la materia corrispondenze esistenziali indefinite nel tempo.
Nadia Melotti
Sono sculture, bassorilievi, pitture che spesso hanno un unico corpo: la pietra. Sono superfici vive, grevi e possenti nel proporre frammenti in sezioni diversificate, di corpi aperti alla comunicazione totale. La materia è corpo compatto e segreto all’inizio, quando la scultura riprende regole antiche di composizione plastica; poi, progressivamente, si delinea nell’artista, la necessità di individuare fonti di energia che cercano spazio fuori dal corpo. “Impulsi”, è il titolo di molte opere, che nell’espressività di una linea serpentina, individuano un nuovo rapporto con l’ambiente fatto di irrazionali guizzi energetici. Sembra un ritrovato amore per lo spazio sconosciuto che esiste oltre a noi, e il desiderio di avventura nel mistero, un piacevole gioco delle possibilità. I materiali cambiano, le superfici si fanno sempre più complesse ed espressive. La pietra dimentica la sua compattezza e frammentata, esprime la sua contenuta identità nella relazione con altre forme e con altri materiali dal vetro, alla resina, al ferro. L’artista entra garbatamente nel regno della complessità senza per questo indebolire la struttura compositiva. L’opera si fa più intimista e raggiunge nella serie di sculture “Il bosco” una maturità fatta di evocazione e architettura. La scultura vive ora di spazio. Sono semplici fili di ferro e sfere e truccioli che sono vivi quanto la foresta in Macbeth; l’atmosfera spettrale e inquieta affascina e sconfigge l’edulcorata perfezione delle forme. Siamo ora al buio, in una guerra antica e nascosta, imprigionati in un’armonia architettonica che ci costringe nel conflitto di sempre.
Questa è la nuova forza dell’artista, silente ed eterna nell’individuare oltre la materia corrispondenze esistenziali indefinite nel tempo.
Nadia Melotti
10
marzo 2006
Adelino Rossi – Impulsi
Dal 10 al 28 marzo 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA MAICOLLECTION
Verona, Via Sottoriva, 12, (Verona)
Verona, Via Sottoriva, 12, (Verona)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato 16-20
Vernissage
10 Marzo 2006, ore 18,30
Autore
Curatore