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Adelita Husni-Bey – Signs of Protest – from Page to Street
Il progetto dell’artista Italo-Libica fa parte de Il Cielo, ciclo di interventi site specific – avviato nel 2001 – che si succedono sul soffitto della Biblioteca degli Incontri Internazionali d’Arte, nella sede storica dell’Associazione a Palazzo Taverna. L’iniziativa vuole essere un omaggio a Graziella Lonardi
Buontempo, fondatrice degli Incontri Internazionali d’Arte e ideatrice del ciclo Il Cielo. Nel suo progetto Adelita Husni-Bey prende una chiara posizione nei confronti dei recenti tagli alla cultura e all’educazione che hanno caratterizzato
i governi di tutta Europa, provocando un’onda di protesta e il risveglio dei movimenti studenteschi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Roma, 13 giugno 2012 - gli Incontri Internazionali d'Arte presentano Signs of Protest - From
Page to Street di Adelita Husni-Bey, a cura di Marcello Smarrelli e realizzato in collaborazione
con la Fondazione Pastificio Cerere e Civita nell’ambito del programma di residenze 6ARTISTA.
Il progetto dell’artista Italo-Libica fa parte de Il Cielo, ciclo di interventi site specific - avviato nel 2001 -
che si succedono sul soffitto della Biblioteca degli Incontri Internazionali d’Arte, nella sede storica
dell’Associazione a Palazzo Taverna. L’iniziativa vuole essere un omaggio a Graziella Lonardi
Buontempo, fondatrice degli Incontri Internazionali d’Arte e ideatrice del ciclo Il Cielo.
Nel suo progetto per Il Cielo, dal titolo Signs of Protest - from Page to Street, Adelita Husni-Bey prende
una chiara posizione nei confronti dei recenti tagli alla cultura e all’educazione che hanno caratterizzato
i governi di tutta Europa, provocando un’onda di protesta e il risveglio dei movimenti studenteschi.
Per testimoniare l’importanza della cultura e della diffusione del sapere molti sono scesi per le strade
reggendo cartelli (la parola 'sign' in inglese è sinonimo sia di segno, di marchio che di cartellone),
che riportavano citazioni di testi sull’educazione, l’abuso di potere, l’ineguaglianza. Tra questi anche
il movimento dei ‘Book Block’, ragazzi che reggono gigantografie di copertine di libri che sono stati
influenti per delineare i contorni della contestazione, disegnate su scudi fai-da te che solitamente
aprono i cortei. La cultura diventa, così, un mezzo fisico e non solo metaforico con il quale esercitare
un’azione di lotta.
Dal 1968 ad oggi la commistione tra pensiero filosofico e protesta di strada non si è mai persa, ed è in
questo contesto che nasce il progetto di Adelita Husni-Bey per Il Cielo. Concentrandosi su alcuni testi
filosofici e teorici che figurano nella collezione l’artista inserisce nelle pagine di alcuni volumi, conservati
nell’archivio degli Incontri Internazionali, dieci disegni che rappresentano azioni di protesta svoltesi
recentemente, realizzati ad inchiostro su carta trasparente. I disegni si integreranno all’interno del libro
senza impedirne la fruizione, interrompendo solo temporaneamente il flusso della lettura e riportando il
lettore all’utilizzo di quello stesso pensiero in un altro contesto, spostando la lettura da un piano privato
e personale ad uno pubblico e di “azione”. L’invisibilità è una parte centrale del lavoro, gli studiosi che
normalmente frequentano l’archivio degli Incontri Internazionali potrebbero trovarsi improvvisamente
davanti a questi strani reperti incongrui.
I testi scelti sono dei richiami agli ideali generalizzati del movimento, i titoli in se richiamano la logica di
lotta al capitalismo che sottintende l'atto fisico della protesta:
1. Keniston Giovani all'opposizione, mutamento, benessere, violenza Einaudi Pepaerbacks 1972
2. Johan Huizinga La crisi della civiltà Einaudi Editore 1970
3. Hans Magnus Enzensberger Contro l'industria culturale, materiali per una strategia socialista
Guaraldi editore 1971
4. Georges Bataille L'azzurro del cielo Einaudi Letteratura 1969
5. Frantz Fanon I dannati della terra Einaudi Editore 1970
6. David Cooper La morte della famiglia, il nucleo familiare nella società capitalistica Nuovo Politecnico
Einaudi 1972
7. Foucalt Nascita della clinica, il ruolo della medicina nella costituzione delle scienze umane Einaudi
Paperbacks 5_1969
8. Dario Fo Tutti uniti! Tutti Insieme ma scusa quello non è il padrone? (lotte operaie 1911-1922)
Bertani editore 1972
9. AA.VV. Chi insegna a chi? Cronache della repressione nella scuola Serie politica 30 Einaudi 1972
10. AA.VV Dialettica della liberazione, integrazione e rifiuto nella società opulenta Nuovo Politecnico
Einaudi 1972
Adelita Husni-Bey è un’artista Italo-Libica nata nel 1985. Ha studiato presso il Chelsea College of
Art & Design, BA Fine Arts Hons (2003-2007) e la Goldsmiths University, Masters in Sociology and
Urban Cultures (2009-2010). La sua ricerca si basa principalmente sulla riscoperta di frammenti di
utopie praticabili e del loro contesto storico. Una pratica che richiede lunghi periodi di ricerca teorica e
archivistica, ma soprattutto implica partecipazione attiva, sia di coloro che detengono tale memoria sia
dei documenti che ne custodiscono la narrazione. Gli studi di sociologia, oltre a quelli dell’Accademia
di Belle Arti, hanno permesso all’artista di sviluppare un forte senso d’impegno e coerenza, portandola
a sviluppare progetti che si pongono in maniera critica rispetto ai prevalenti sistemi organizzativi delle
società capitaliste in ambiti specifici quali il lavoro, l’educazione e l’edilizia abitativa. Attraverso questi
progetti Adelita Husni-Bey cerca di ridefinire il ruolo dell’artista come figura ‘attiva’, non mero produttore
di oggetti formali, ma generatore di dispositivi, favorendo, sia nel processo che nel display, l’effettiva
costruzione di immaginari sociali alternativi. È attualmente impegnata nella creazione dell’archivio di
una co-operativa sociale rasa al suolo nei lavori per le Olimpiadi di Londra.
Principali esposizioni: TRACK- A Contemporary City Conversation, presented by S.M.A.K museum,
a cura di Mirjam Varadinis e Philippe Van Cauteren, Ghent; Right to Refusal a cura di Eva Kraus e
Doreen Mende, Magazin4/ Kunstverein Bregenz, Bregenz; A Holiday from Rules a cura di Vincenzo De
Bellis, 6ARTISTA, MACRO Roma; 100 di 50 a cura di Marco Scotini e Giacinto Di Pietrantonio, Milano;
American Mountains a cura di Jamie George e Richard Whitby, alla Nunnery di Londra La Montagna
Verde: dove? nel deserto, per dove? verso il nulla, a cura di Gabi Scardi presso Viafarini/ DOCVA,
Milano
Premi e borse di studio: Adelita ha partecipato al XVI corso di Arti Visive presso la Fondazione
Antonio Ratti, ha ricevuto la sponsorship del British Council, vinto la II edizione del progetto 6ARTISTA
e l'ultima edizione del Premio Giovani Collezionisti a Roma Contemporary, con un’acquisizione da parte
del MAXXI, e ottenuto finanziamenti tramite il fondo Movin up, per la mobilità dei giovani artisti. L’artista
è recentemente stata invitata a frequentare l’Independent Study Program del Whitney a New York.
Gli Incontri Internazionali d'Arte
Gli Incontri Internazionali d'Arte sono un’associazione culturale senza scopo di lucro, fondata a
Roma nel 1970 da Graziella Lonardi Buontempo con l’intento di promuovere e incrementare l’arte
contemporanea in tutte le sue forme. Nel 2011 Gabriella Buontempo è subentrata nel ruolo di
segretario generale dell’Associazione. Presidente dell'Associazione è stato Alberto Moravia e figura
critica di riferimento Achille Bonito Oliva. Nel corso degli anni hanno collaborato con gli Incontri
Internazionali d'Arte, critici e storici dell'arte di alto profilo intellettuale cui si deve un serrato programma
di interventi e di mostre in Italia e all'estero. Gli Incontri Internazionali mettono a disposizione per il
progetto 6ARTISTA una residenza presso la Cité Internationale des Arts di Parigi; ed hanno dato la
possibilità di realizzare un intervento site - specific, all’interno della biblioteca di Palazzo Taverna, sede
storica degli Incontri Internazionali. Il catalogo della biblioteca è consultabile sul sito dell’associazione:
www.incontriinternazionalidarte.it
Informazioni:
Artista: Adelita Husni-Bey
Titolo: Signs of Protest- from Page to Street
Inaugurazione: 13 giugno 2012 ore 18.00
Sede: Palazzo Taverna, via di Monte Giordano, 36
Tel. 06 68804009 incarte@tin.it
Orari d’apertura: dal lunedi al venerdì h. 10,00/14,00
La biblioteca rimarrà chiusa nel mese di agosto
Ufficio Stampa Civita:
Barbara Izzo - Arianna Diana
Tel. 06 692050220-258
izzo@civita.it;
6ARTISTA è promosso da:
Informazioni sul progetto 6ARTISTA su www.6artista.it
info: 6artista@civita.it; tel. 06 692050240
Fondazione Pastificio Cerere
La Fondazione Pastificio Cerere nasce a Roma nel 2004 per volontà del suo presidente Flavio
Misciattelli e si trova in un’ex fabbrica diventata negli anni Ottanta la sede del celebre “Gruppo di San
Lorenzo”, di cui fanno parte artisti come Nunzio, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo,
Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli. Ancora oggi gli spazi dell’ex stabilimento industriale ospitano studi
d’artista, gallerie d’arte, scuole di fotografia, ecc. Organizzazione senza fine di lucro, la Fondazione
Pastificio Cerere ha come missione la promozione dell’arte contemporanea, attraverso lo sviluppo
di rapporti e relazioni con enti pubblici e privati, istituzioni culturali nazionali e straniere. Uno degli
obiettivi primari della Fondazione è quello di realizzare e promuovere progetti formativi e programmi
di residenze dedicati a giovani artisti e curatori, a cui si affianca un ricco programma di mostre,
conferenze e studio visit.
www.pastificiocerere.com
Associazione Civita
Organizzazione non profit fondata da un gruppo di aziende, enti pubblici di ricerca e università,
rappresenta un punto di riferimento importante nel dibattito nazionale sui beni e le attività culturali.
Il rapporto con le imprese consente di sviluppare iniziative volte a promuovere l'incontro tra queste
e il mondo della cultura. Oggi, con oltre 170 associati (enti e aziende sia pubbliche che private), è
fortemente impegnata nella "promozione della cultura” ed in particolare di realizzare progetti per la
valorizzazione dei giovani talenti allo scopo di sostenere lo sviluppo dell’arte contemporanea italiana.
www.civita.it
Allianz
Allianz è da sempre attenta alla ricerca e alla valorizzazione dei talenti in qualunque campo; lo
testimoniano le numerose iniziative mirate alla formazione dei giovani al fianco di Università Bocconi,
Stanford University, MIB School of Management, Intercultura. Il Gruppo Allianz è il leader mondiale
nell'offerta di prodotti e servizi assicurativi, bancari e finanziari; con oltre 75 milioni di clienti è presente
in più di 70 Paesi nel mondo. In Italia, secondo mercato dopo la Germania, il Gruppo conta oltre 6
milioni di clienti, circa 5.000 dipendenti, 1.900 promotori finanziari e tre reti di agenzie assicurative
capillarmente distribuite che raggruppano 2.300 professionisti e circa 20.000 persone sull'intero
territorio nazionale.
www.allianz.it
Page to Street di Adelita Husni-Bey, a cura di Marcello Smarrelli e realizzato in collaborazione
con la Fondazione Pastificio Cerere e Civita nell’ambito del programma di residenze 6ARTISTA.
Il progetto dell’artista Italo-Libica fa parte de Il Cielo, ciclo di interventi site specific - avviato nel 2001 -
che si succedono sul soffitto della Biblioteca degli Incontri Internazionali d’Arte, nella sede storica
dell’Associazione a Palazzo Taverna. L’iniziativa vuole essere un omaggio a Graziella Lonardi
Buontempo, fondatrice degli Incontri Internazionali d’Arte e ideatrice del ciclo Il Cielo.
Nel suo progetto per Il Cielo, dal titolo Signs of Protest - from Page to Street, Adelita Husni-Bey prende
una chiara posizione nei confronti dei recenti tagli alla cultura e all’educazione che hanno caratterizzato
i governi di tutta Europa, provocando un’onda di protesta e il risveglio dei movimenti studenteschi.
Per testimoniare l’importanza della cultura e della diffusione del sapere molti sono scesi per le strade
reggendo cartelli (la parola 'sign' in inglese è sinonimo sia di segno, di marchio che di cartellone),
che riportavano citazioni di testi sull’educazione, l’abuso di potere, l’ineguaglianza. Tra questi anche
il movimento dei ‘Book Block’, ragazzi che reggono gigantografie di copertine di libri che sono stati
influenti per delineare i contorni della contestazione, disegnate su scudi fai-da te che solitamente
aprono i cortei. La cultura diventa, così, un mezzo fisico e non solo metaforico con il quale esercitare
un’azione di lotta.
Dal 1968 ad oggi la commistione tra pensiero filosofico e protesta di strada non si è mai persa, ed è in
questo contesto che nasce il progetto di Adelita Husni-Bey per Il Cielo. Concentrandosi su alcuni testi
filosofici e teorici che figurano nella collezione l’artista inserisce nelle pagine di alcuni volumi, conservati
nell’archivio degli Incontri Internazionali, dieci disegni che rappresentano azioni di protesta svoltesi
recentemente, realizzati ad inchiostro su carta trasparente. I disegni si integreranno all’interno del libro
senza impedirne la fruizione, interrompendo solo temporaneamente il flusso della lettura e riportando il
lettore all’utilizzo di quello stesso pensiero in un altro contesto, spostando la lettura da un piano privato
e personale ad uno pubblico e di “azione”. L’invisibilità è una parte centrale del lavoro, gli studiosi che
normalmente frequentano l’archivio degli Incontri Internazionali potrebbero trovarsi improvvisamente
davanti a questi strani reperti incongrui.
I testi scelti sono dei richiami agli ideali generalizzati del movimento, i titoli in se richiamano la logica di
lotta al capitalismo che sottintende l'atto fisico della protesta:
1. Keniston Giovani all'opposizione, mutamento, benessere, violenza Einaudi Pepaerbacks 1972
2. Johan Huizinga La crisi della civiltà Einaudi Editore 1970
3. Hans Magnus Enzensberger Contro l'industria culturale, materiali per una strategia socialista
Guaraldi editore 1971
4. Georges Bataille L'azzurro del cielo Einaudi Letteratura 1969
5. Frantz Fanon I dannati della terra Einaudi Editore 1970
6. David Cooper La morte della famiglia, il nucleo familiare nella società capitalistica Nuovo Politecnico
Einaudi 1972
7. Foucalt Nascita della clinica, il ruolo della medicina nella costituzione delle scienze umane Einaudi
Paperbacks 5_1969
8. Dario Fo Tutti uniti! Tutti Insieme ma scusa quello non è il padrone? (lotte operaie 1911-1922)
Bertani editore 1972
9. AA.VV. Chi insegna a chi? Cronache della repressione nella scuola Serie politica 30 Einaudi 1972
10. AA.VV Dialettica della liberazione, integrazione e rifiuto nella società opulenta Nuovo Politecnico
Einaudi 1972
Adelita Husni-Bey è un’artista Italo-Libica nata nel 1985. Ha studiato presso il Chelsea College of
Art & Design, BA Fine Arts Hons (2003-2007) e la Goldsmiths University, Masters in Sociology and
Urban Cultures (2009-2010). La sua ricerca si basa principalmente sulla riscoperta di frammenti di
utopie praticabili e del loro contesto storico. Una pratica che richiede lunghi periodi di ricerca teorica e
archivistica, ma soprattutto implica partecipazione attiva, sia di coloro che detengono tale memoria sia
dei documenti che ne custodiscono la narrazione. Gli studi di sociologia, oltre a quelli dell’Accademia
di Belle Arti, hanno permesso all’artista di sviluppare un forte senso d’impegno e coerenza, portandola
a sviluppare progetti che si pongono in maniera critica rispetto ai prevalenti sistemi organizzativi delle
società capitaliste in ambiti specifici quali il lavoro, l’educazione e l’edilizia abitativa. Attraverso questi
progetti Adelita Husni-Bey cerca di ridefinire il ruolo dell’artista come figura ‘attiva’, non mero produttore
di oggetti formali, ma generatore di dispositivi, favorendo, sia nel processo che nel display, l’effettiva
costruzione di immaginari sociali alternativi. È attualmente impegnata nella creazione dell’archivio di
una co-operativa sociale rasa al suolo nei lavori per le Olimpiadi di Londra.
Principali esposizioni: TRACK- A Contemporary City Conversation, presented by S.M.A.K museum,
a cura di Mirjam Varadinis e Philippe Van Cauteren, Ghent; Right to Refusal a cura di Eva Kraus e
Doreen Mende, Magazin4/ Kunstverein Bregenz, Bregenz; A Holiday from Rules a cura di Vincenzo De
Bellis, 6ARTISTA, MACRO Roma; 100 di 50 a cura di Marco Scotini e Giacinto Di Pietrantonio, Milano;
American Mountains a cura di Jamie George e Richard Whitby, alla Nunnery di Londra La Montagna
Verde: dove? nel deserto, per dove? verso il nulla, a cura di Gabi Scardi presso Viafarini/ DOCVA,
Milano
Premi e borse di studio: Adelita ha partecipato al XVI corso di Arti Visive presso la Fondazione
Antonio Ratti, ha ricevuto la sponsorship del British Council, vinto la II edizione del progetto 6ARTISTA
e l'ultima edizione del Premio Giovani Collezionisti a Roma Contemporary, con un’acquisizione da parte
del MAXXI, e ottenuto finanziamenti tramite il fondo Movin up, per la mobilità dei giovani artisti. L’artista
è recentemente stata invitata a frequentare l’Independent Study Program del Whitney a New York.
Gli Incontri Internazionali d'Arte
Gli Incontri Internazionali d'Arte sono un’associazione culturale senza scopo di lucro, fondata a
Roma nel 1970 da Graziella Lonardi Buontempo con l’intento di promuovere e incrementare l’arte
contemporanea in tutte le sue forme. Nel 2011 Gabriella Buontempo è subentrata nel ruolo di
segretario generale dell’Associazione. Presidente dell'Associazione è stato Alberto Moravia e figura
critica di riferimento Achille Bonito Oliva. Nel corso degli anni hanno collaborato con gli Incontri
Internazionali d'Arte, critici e storici dell'arte di alto profilo intellettuale cui si deve un serrato programma
di interventi e di mostre in Italia e all'estero. Gli Incontri Internazionali mettono a disposizione per il
progetto 6ARTISTA una residenza presso la Cité Internationale des Arts di Parigi; ed hanno dato la
possibilità di realizzare un intervento site - specific, all’interno della biblioteca di Palazzo Taverna, sede
storica degli Incontri Internazionali. Il catalogo della biblioteca è consultabile sul sito dell’associazione:
www.incontriinternazionalidarte.it
Informazioni:
Artista: Adelita Husni-Bey
Titolo: Signs of Protest- from Page to Street
Inaugurazione: 13 giugno 2012 ore 18.00
Sede: Palazzo Taverna, via di Monte Giordano, 36
Tel. 06 68804009 incarte@tin.it
Orari d’apertura: dal lunedi al venerdì h. 10,00/14,00
La biblioteca rimarrà chiusa nel mese di agosto
Ufficio Stampa Civita:
Barbara Izzo - Arianna Diana
Tel. 06 692050220-258
izzo@civita.it;
6ARTISTA è promosso da:
Informazioni sul progetto 6ARTISTA su www.6artista.it
info: 6artista@civita.it; tel. 06 692050240
Fondazione Pastificio Cerere
La Fondazione Pastificio Cerere nasce a Roma nel 2004 per volontà del suo presidente Flavio
Misciattelli e si trova in un’ex fabbrica diventata negli anni Ottanta la sede del celebre “Gruppo di San
Lorenzo”, di cui fanno parte artisti come Nunzio, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo,
Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli. Ancora oggi gli spazi dell’ex stabilimento industriale ospitano studi
d’artista, gallerie d’arte, scuole di fotografia, ecc. Organizzazione senza fine di lucro, la Fondazione
Pastificio Cerere ha come missione la promozione dell’arte contemporanea, attraverso lo sviluppo
di rapporti e relazioni con enti pubblici e privati, istituzioni culturali nazionali e straniere. Uno degli
obiettivi primari della Fondazione è quello di realizzare e promuovere progetti formativi e programmi
di residenze dedicati a giovani artisti e curatori, a cui si affianca un ricco programma di mostre,
conferenze e studio visit.
www.pastificiocerere.com
Associazione Civita
Organizzazione non profit fondata da un gruppo di aziende, enti pubblici di ricerca e università,
rappresenta un punto di riferimento importante nel dibattito nazionale sui beni e le attività culturali.
Il rapporto con le imprese consente di sviluppare iniziative volte a promuovere l'incontro tra queste
e il mondo della cultura. Oggi, con oltre 170 associati (enti e aziende sia pubbliche che private), è
fortemente impegnata nella "promozione della cultura” ed in particolare di realizzare progetti per la
valorizzazione dei giovani talenti allo scopo di sostenere lo sviluppo dell’arte contemporanea italiana.
www.civita.it
Allianz
Allianz è da sempre attenta alla ricerca e alla valorizzazione dei talenti in qualunque campo; lo
testimoniano le numerose iniziative mirate alla formazione dei giovani al fianco di Università Bocconi,
Stanford University, MIB School of Management, Intercultura. Il Gruppo Allianz è il leader mondiale
nell'offerta di prodotti e servizi assicurativi, bancari e finanziari; con oltre 75 milioni di clienti è presente
in più di 70 Paesi nel mondo. In Italia, secondo mercato dopo la Germania, il Gruppo conta oltre 6
milioni di clienti, circa 5.000 dipendenti, 1.900 promotori finanziari e tre reti di agenzie assicurative
capillarmente distribuite che raggruppano 2.300 professionisti e circa 20.000 persone sull'intero
territorio nazionale.
www.allianz.it
14
giugno 2012
Adelita Husni-Bey – Signs of Protest – from Page to Street
Dal 14 giugno al 30 settembre 2012
arte contemporanea
Location
PALAZZO TAVERNA
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Roma, Via Di Monte Giordano, 36, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedi al venerdì h. 10,00/14 La biblioteca rimarrà chiusa nel mese di agosto
Vernissage
14 Giugno 2012, ore 18
Sito web
www.pastificiocerere.com
Ufficio stampa
CIVITA GROUP
Autore
Curatore