Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Adolfs Zardins – Donne di Lettonia
Per la prima volta in Italia si espongono le opere di un anomalo interprete dell’arte del Novecento, finora del tutto sconosciuto: Adolfs Zardins (1890-1967)
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Per la prima volta in Italia si espongono le opere di un anomalo interprete dell’arte del Novecento, finora del tutto sconosciuto: Adolfs Zardins (1890-1967).
Nato a Riga in Lettonia, e vissuto anche nella città russa di Vitebsk negli stessi anni di Chagall e Malevich, questo artista misterioso, dalla vita ritirata e controllatamente ossessiva, è stato scoperto solo trent’anni dopo la morte, di colpo assurgendo al posto d’onore nell’arte novecentesca della repubblica baltica léttone.
Le sue centinaia di carte, decorate a tempera ed acquerello e rimaste nascoste per decenni in una soffitta, rappresentano scene di vita mondana le cui protagoniste assolute sono le donne, ora vestite sontuosamente, ora semisvestite con malizia, ora del tutto nude. Tali opere testimoniano una ricerca espressiva sorprendentemente autonoma, gettata come un audace ponte tra le estetiche delle avanguardie europee e le suggestioni decorative orientali.
Il tardivo ritrovamento dell’intero e nutrito corpus delle immagini realizzate da Zardins tra gli anni Venti e i primi Sessanta ha scatenato un interesse acuto tra gli studiosi e i collezionisti, che ne hanno potuto apprezzare le singolari scene di genere, dallo stile sempre riconoscibilissimo, esposte dapprima nella sua Riga, poi al Museo Pushkin di Mosca, in alcune gallerie private tedesche e léttoni, e infine alle inevitabili aste londinesi di Sotheby’s.
Questa stimolante mostra retrospettiva ospitata dalla Galleria Arte Grafica di Genova è la prima che gli viene dedicata in Italia.
Nato a Riga in Lettonia, e vissuto anche nella città russa di Vitebsk negli stessi anni di Chagall e Malevich, questo artista misterioso, dalla vita ritirata e controllatamente ossessiva, è stato scoperto solo trent’anni dopo la morte, di colpo assurgendo al posto d’onore nell’arte novecentesca della repubblica baltica léttone.
Le sue centinaia di carte, decorate a tempera ed acquerello e rimaste nascoste per decenni in una soffitta, rappresentano scene di vita mondana le cui protagoniste assolute sono le donne, ora vestite sontuosamente, ora semisvestite con malizia, ora del tutto nude. Tali opere testimoniano una ricerca espressiva sorprendentemente autonoma, gettata come un audace ponte tra le estetiche delle avanguardie europee e le suggestioni decorative orientali.
Il tardivo ritrovamento dell’intero e nutrito corpus delle immagini realizzate da Zardins tra gli anni Venti e i primi Sessanta ha scatenato un interesse acuto tra gli studiosi e i collezionisti, che ne hanno potuto apprezzare le singolari scene di genere, dallo stile sempre riconoscibilissimo, esposte dapprima nella sua Riga, poi al Museo Pushkin di Mosca, in alcune gallerie private tedesche e léttoni, e infine alle inevitabili aste londinesi di Sotheby’s.
Questa stimolante mostra retrospettiva ospitata dalla Galleria Arte Grafica di Genova è la prima che gli viene dedicata in Italia.
17
marzo 2006
Adolfs Zardins – Donne di Lettonia
Dal 17 marzo all'otto aprile 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTE & GRAFICA
Genova, Via Di Canneto Il Lungo, 67R, (Genova)
Genova, Via Di Canneto Il Lungo, 67R, (Genova)
Orario di apertura
10-12,30 e 16-19,30. Chiuso domenica
Vernissage
17 Marzo 2006, ore 18
Autore
Curatore