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Adriana Albertini – Per-corsi di Vita
un’ installazione di ceramica e polvere rossa ispirata a James Owens, icona dei giochi olimpici, con cui inaugura la sua prima personale
Comunicato stampa
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Adriana Albertini è la giovane artista bresciana, classe 1972, selezionata da Marina Mojana per il terzo appuntamento con l’arte, lo sport e la solidarietà allo Spazio Vita di Milano (via Marco d’Agrate 43). Qui presenta dal 25 maggio 2006 la sua prima personale, dal titolo: Per-corsi di Vita. Si tratta di un’installazione di ceramica e polvere rossa, posta vicino alla gigantografia in bianco e nero di James Cleveland Owens (1913-1980), una vera icona dei Giochi Olimpici di Berlino.
Il pannello inciso (fatto di formelle di ceramica rossa) è largo 1,22 cm, come la pista di atletica: nasce e sfuma nella polvere, con due fasce che lo delimitano per suggerire l’idea di corsia, o di corsa, come il cammino dell’uomo che lascia segni verso la pace. Il pannello ha il colore della terra (manganese+ferro e cristallina) e propone frammenti di ceramica dalle forme astratte come pezzi di vita quotidiana, o momenti di storia da assemblare per costruire una strada, un tappeto, o semplicemente un invito. La gigantografia di Jesse Owens (4x3 metri), chiamato così dalle iniziali J.C. del suo nome, sottolinea il significato e l’importanza dello sport nel creare contatti umani che superano confini e guerre. È un gigante che attraversa in corsa il percorso che, in fondo, non è altro che la sua vita. Prima di diventare un vero e proprio mito dell'atletica leggera, infatti, Owens ebbe modo di compiere diversi umili lavori, dal lustrascarpe al fattorino, dal giardiniere al gelataio.
Parafrasando lo scultore Fausto Melotti si può affermare a buon diritto che la materia ceramica per Adriana Albertini è un mezzo più affascinante del bronzo e del marmo “per il mistero in cui nasce”. L’avventura del pezzo ceramico che entra amorfo nella fornace e ne esce vestito a festa, è cosa di un’eccitante gioia, un limite indeciso fra i sensi e la bellezza.
Adriana Albertini espone a favore di Fondazione Acli Milanesi: costituita nel 1999, la Fondazione Acli Milanesi, (con sede in via della Signora 3, a Milano) ha lo scopo, nel solco della tradizione cristiana, di favorire una società in cui sia assicurato lo sviluppo integrale della persona, cooperando a opere di promozione morale, sociale, culturale sul territorio della Regione Lombardia. La Fondazione delle Acli Milanesi più in particolare ha lo scopo di coordinare, promuovere e sviluppare l'attività di enti ed istituzioni che condividono lo scopo sociale, fornendo loro ogni tipo di assistenza tecnica, culturale ed economica; svolgere ogni attività editoriale relativa ai propri scopi e promuovere mostre, manifestazioni, seminari, convegni, conferenze e corsi di formazione; promuovere e sostenere qualsiasi iniziativa confacente con i propri fini istituzionali anche attraverso erogazioni liberali nei confronti di altri enti e realtà di persone; svolgere ogni attività economica, finanziaria, commerciale, mobiliare e immobiliare che ritenga necessaria, utile o comunque opportuna per il raggiungimento dei suoi scopi". Tutte le attività di Fondazione Acli Milanesi sono senza scopo di lucro.
Il pannello inciso (fatto di formelle di ceramica rossa) è largo 1,22 cm, come la pista di atletica: nasce e sfuma nella polvere, con due fasce che lo delimitano per suggerire l’idea di corsia, o di corsa, come il cammino dell’uomo che lascia segni verso la pace. Il pannello ha il colore della terra (manganese+ferro e cristallina) e propone frammenti di ceramica dalle forme astratte come pezzi di vita quotidiana, o momenti di storia da assemblare per costruire una strada, un tappeto, o semplicemente un invito. La gigantografia di Jesse Owens (4x3 metri), chiamato così dalle iniziali J.C. del suo nome, sottolinea il significato e l’importanza dello sport nel creare contatti umani che superano confini e guerre. È un gigante che attraversa in corsa il percorso che, in fondo, non è altro che la sua vita. Prima di diventare un vero e proprio mito dell'atletica leggera, infatti, Owens ebbe modo di compiere diversi umili lavori, dal lustrascarpe al fattorino, dal giardiniere al gelataio.
Parafrasando lo scultore Fausto Melotti si può affermare a buon diritto che la materia ceramica per Adriana Albertini è un mezzo più affascinante del bronzo e del marmo “per il mistero in cui nasce”. L’avventura del pezzo ceramico che entra amorfo nella fornace e ne esce vestito a festa, è cosa di un’eccitante gioia, un limite indeciso fra i sensi e la bellezza.
Adriana Albertini espone a favore di Fondazione Acli Milanesi: costituita nel 1999, la Fondazione Acli Milanesi, (con sede in via della Signora 3, a Milano) ha lo scopo, nel solco della tradizione cristiana, di favorire una società in cui sia assicurato lo sviluppo integrale della persona, cooperando a opere di promozione morale, sociale, culturale sul territorio della Regione Lombardia. La Fondazione delle Acli Milanesi più in particolare ha lo scopo di coordinare, promuovere e sviluppare l'attività di enti ed istituzioni che condividono lo scopo sociale, fornendo loro ogni tipo di assistenza tecnica, culturale ed economica; svolgere ogni attività editoriale relativa ai propri scopi e promuovere mostre, manifestazioni, seminari, convegni, conferenze e corsi di formazione; promuovere e sostenere qualsiasi iniziativa confacente con i propri fini istituzionali anche attraverso erogazioni liberali nei confronti di altri enti e realtà di persone; svolgere ogni attività economica, finanziaria, commerciale, mobiliare e immobiliare che ritenga necessaria, utile o comunque opportuna per il raggiungimento dei suoi scopi". Tutte le attività di Fondazione Acli Milanesi sono senza scopo di lucro.
25
maggio 2006
Adriana Albertini – Per-corsi di Vita
Dal 25 maggio al 15 giugno 2006
arte contemporanea
Location
SPAZIO VITA
Milano, Via Marco D'agrate, 43, (Milano)
Milano, Via Marco D'agrate, 43, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 9-19
Vernissage
25 Maggio 2006, ore 18
Autore
Curatore