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Adriana De Caro / Olga Micol
mostra personale di due fotografe, Olga Micol e Adriana De Caro, che sarà introdotta sul piano critico da Marianna Accerboni ed è curata da Claudio Sivini.
Comunicato stampa
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S’inaugura venerdì 28 gennaio 2011 alle ore 18.00 all’Antico Caffè Stella Polare di Trieste (via Dante, 14) la mostra personale di due fotografe, Olga Micol e Adriana De Caro, che sarà introdotta sul piano critico da Marianna Accerboni ed è curata da Claudio Sivini. Micol propone una quindicina di immagini a colori realizzate con il metodo digitale, ma senza ritocchi, che narrano la realtà, la serenità e l’atarassia di un Oriente lontano, non molto frequentato e perciò sconosciuto ai più. De Caro espone invece una dozzina d’immagini fotografiche realizzate nel 2008 con il metodo digitale e ritoccate con Photoshop per quanto riguarda l’aspetto cromatico. La rassegna, che si svolge sotto il patrocinio della F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), rimarrà visitabile fino al 21 febbraio (orario: tutti giorni dalle ore 7.00 alle 21.00).
Inoltre venerdì 4 febbraio alle ore 17.30 al Salone degli Incontri del Circolo delle Generali di Trieste (Piazza Duca degli Abruzzi 1 - 7° piano), alla presenza del Direttore Generale di "Generali China Life Insurance Co. Ltd." Renzo Isler, che vive e lavora da anni in Cina e parlerà delle Agenzie Generali in quel lontano paese, Olga Micol presenterà il suo video sulla Cina odierna (Pechino, Shangai, Chengdu, Xi'an e con le immagini delle agenzie delle Generali) abbinato al racconto di un funzionario della Compagnia, che tra il 1923 e il ‘24 cercò di aprirvi un'agenzia, senza riuscirci.
Volti di bimbi e di adulti bruciati dal sole, colori sgargianti per abiti e gioielli, che qui in Europa definiremmo etnici, le montagne innevate di catene montuose altissime - scrive Accerboni - rappresentano il Leitmotiv del reportage che Olga Micol ha redatto lo scorso anno durante un viaggio magico, un po’ avventuroso e stupefacente per la realtà altra cui ci avvicina: un mondo in cui la carne viene per così dire fustigata, a contatto con la povertà e la fatica. Ed emerge allora il pensiero, la forza della mente: per difendersi dal disagio fisico – freddo, fame, sporcizia – l’uomo si eleva verso le vette di una filosofia, che attribuisce poco valore alla materia e priorità all’equilibrio interiore. Così, tra meravigliosi fiori di loto e uccelli da favola, Micol – che ha al suo attivo numerose mostre fotografiche di successo e alcuni libri a tema fotografico – indaga il mondo antico e variopinto dei nomadi nell’India a cavallo del confine con il Pakistan e la Cina. E riferisce, con inclinazione narrativa, del magico fascino della natura di quei luoghi- fermando, attraverso un reportage di viaggio denso e ordinato, puntuale e intelligente, la grande serenità di chi non ha nulla da perdere, poiché non lo possiede.
Attraverso una serie di immagini fotografiche realizzate nella metropolitana di Parigi nel 2008 - scrive Accerboni - Adriana De Caro cerca di fermare l’attimo fuggente, attingendo al movimento e mediante l’attenzione e la valorizzazione del concetto di velocità tipico del nostro contemporaneo: una ricerca, quella cinetica, che trae le sue origini agli albori del secolo breve con l’indagine e il furore futuristi, ma alla quale la fotografa triestina dona un’altra sfumatura, connotata d’interiorità e introspezione. L’individuo in metropolitana si trova gomito a gomito con tanta gente, è sfiorato da molti, ma in realtà è solo, sembra dire la fotografa. E in questa sorta di silenzio virtuale, avviene, secondo la de Caro, un percorso introspettivo, una silenziosa ricerca nel profondo di se stessi, simbolizzato dal percorso metropolitano nelle viscere della terra e stimolato dalla solitudine: una mostra metaforica, originale e unitaria, le cui opere saranno accostate nell’allestimento ai versi di Herman Hesse e Kahlil Gibran.
Inoltre venerdì 4 febbraio alle ore 17.30 al Salone degli Incontri del Circolo delle Generali di Trieste (Piazza Duca degli Abruzzi 1 - 7° piano), alla presenza del Direttore Generale di "Generali China Life Insurance Co. Ltd." Renzo Isler, che vive e lavora da anni in Cina e parlerà delle Agenzie Generali in quel lontano paese, Olga Micol presenterà il suo video sulla Cina odierna (Pechino, Shangai, Chengdu, Xi'an e con le immagini delle agenzie delle Generali) abbinato al racconto di un funzionario della Compagnia, che tra il 1923 e il ‘24 cercò di aprirvi un'agenzia, senza riuscirci.
Volti di bimbi e di adulti bruciati dal sole, colori sgargianti per abiti e gioielli, che qui in Europa definiremmo etnici, le montagne innevate di catene montuose altissime - scrive Accerboni - rappresentano il Leitmotiv del reportage che Olga Micol ha redatto lo scorso anno durante un viaggio magico, un po’ avventuroso e stupefacente per la realtà altra cui ci avvicina: un mondo in cui la carne viene per così dire fustigata, a contatto con la povertà e la fatica. Ed emerge allora il pensiero, la forza della mente: per difendersi dal disagio fisico – freddo, fame, sporcizia – l’uomo si eleva verso le vette di una filosofia, che attribuisce poco valore alla materia e priorità all’equilibrio interiore. Così, tra meravigliosi fiori di loto e uccelli da favola, Micol – che ha al suo attivo numerose mostre fotografiche di successo e alcuni libri a tema fotografico – indaga il mondo antico e variopinto dei nomadi nell’India a cavallo del confine con il Pakistan e la Cina. E riferisce, con inclinazione narrativa, del magico fascino della natura di quei luoghi- fermando, attraverso un reportage di viaggio denso e ordinato, puntuale e intelligente, la grande serenità di chi non ha nulla da perdere, poiché non lo possiede.
Attraverso una serie di immagini fotografiche realizzate nella metropolitana di Parigi nel 2008 - scrive Accerboni - Adriana De Caro cerca di fermare l’attimo fuggente, attingendo al movimento e mediante l’attenzione e la valorizzazione del concetto di velocità tipico del nostro contemporaneo: una ricerca, quella cinetica, che trae le sue origini agli albori del secolo breve con l’indagine e il furore futuristi, ma alla quale la fotografa triestina dona un’altra sfumatura, connotata d’interiorità e introspezione. L’individuo in metropolitana si trova gomito a gomito con tanta gente, è sfiorato da molti, ma in realtà è solo, sembra dire la fotografa. E in questa sorta di silenzio virtuale, avviene, secondo la de Caro, un percorso introspettivo, una silenziosa ricerca nel profondo di se stessi, simbolizzato dal percorso metropolitano nelle viscere della terra e stimolato dalla solitudine: una mostra metaforica, originale e unitaria, le cui opere saranno accostate nell’allestimento ai versi di Herman Hesse e Kahlil Gibran.
28
gennaio 2011
Adriana De Caro / Olga Micol
28 gennaio 2011
fotografia
Location
CAFFE STELLA POLARE
Trieste, Via Dante Alighieri, 14, (Trieste)
Trieste, Via Dante Alighieri, 14, (Trieste)
Orario di apertura
tutti i giorni 7.00 - 21.00 / domenica chiuso
Vernissage
28 Gennaio 2011, ore 18
Autore
Curatore