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Adriana Zampieri Calandrino – T35 anni di pittura
La mostra offre una visione complessiva del percorso artistico della pittrice dal 1971 ad oggi, attraverso una selezione di cento opere
Comunicato stampa
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Trentacinque anni di vita dedicati all’arte come mezzo privilegiato per esprimere sentimenti ed emozioni. E’ questo il motivo centrale della mostra antologica “35 anni di pittura” dell’artista Adriana Zampieri Calandrino, che sarà inaugurata sabato 30 aprile, e si protrarrà fino al 15 maggio, nella splendida cornice del Museo Villa Nazionale Pisani a Stra (VE). Un evento importante, per celebrare un traguardo significativo nella carriera di un’artista, che coincide con l’apice della maturità espressiva, della sintesi del linguaggio e della compiutezza poetica.
La mostra offre una visione complessiva del percorso artistico della pittrice dal 1971 ad oggi, attraverso una selezione di cento opere, tra quadri, sculture e incisioni, che rappresenta gli esiti di una attenta ricerca stilistica prima ancora che tematica.
Il percorso espositivo individua il filo conduttore della mostra e di tutta la ricerca creativa dell’artista, che si condensa in un unico leitmotiv ricorrente simbolicamente sviluppato: la comunicazione.
Il bisogno primario di comunicare diventa lo stimolo non solo per una rielaborazione di spunti narrativi che attingono dalla storia personale dell’artista, ma anche per una profonda riflessione su una contemporaneità sempre più avulsa all’uomo e segnata dall’impossibilità di un autentico rapporto con l’altro. Zampieri Calandrino, con la sensibilità allenata dallo sguardo profondo e anticipatore dell’arte, dà forma a queste sensazioni, traducendole in un mondo sospeso tra realtà e sogno.
« I vari simboli come le lettere, i libri, i violini e le tastiere di pianoforte – sottolinea l’artista - sono modi per comunicare sentimenti ed emozioni attraverso la scrittura, la letteratura e la musica; le scacchiere, sempre presenti nelle opere, simboleggiano i momenti chiari e scuri della vita, il positivo e il negativo, le luci e le ombre, la felicità e l'infelicità. Le sfere sono l'universo in senso lato, mentre i profili, anche doppi o tripli, rappresentano le nostre interiorità, le nostre maschere, le nostre sfaccettature».
«Negli ultimi lavori – dice il critico Paolo Levi - l’artista tende con successo a riempire i vuoti, a riunire forme. La genesi ha preso corpo. Il mistero si è fatto più acuto, come un dolore di cui non si conosce l’origine, come un doppio volto, senza occhi. Senza bocca. E noi, soli, interroghiamo ».
La mostra offre una visione complessiva del percorso artistico della pittrice dal 1971 ad oggi, attraverso una selezione di cento opere, tra quadri, sculture e incisioni, che rappresenta gli esiti di una attenta ricerca stilistica prima ancora che tematica.
Il percorso espositivo individua il filo conduttore della mostra e di tutta la ricerca creativa dell’artista, che si condensa in un unico leitmotiv ricorrente simbolicamente sviluppato: la comunicazione.
Il bisogno primario di comunicare diventa lo stimolo non solo per una rielaborazione di spunti narrativi che attingono dalla storia personale dell’artista, ma anche per una profonda riflessione su una contemporaneità sempre più avulsa all’uomo e segnata dall’impossibilità di un autentico rapporto con l’altro. Zampieri Calandrino, con la sensibilità allenata dallo sguardo profondo e anticipatore dell’arte, dà forma a queste sensazioni, traducendole in un mondo sospeso tra realtà e sogno.
« I vari simboli come le lettere, i libri, i violini e le tastiere di pianoforte – sottolinea l’artista - sono modi per comunicare sentimenti ed emozioni attraverso la scrittura, la letteratura e la musica; le scacchiere, sempre presenti nelle opere, simboleggiano i momenti chiari e scuri della vita, il positivo e il negativo, le luci e le ombre, la felicità e l'infelicità. Le sfere sono l'universo in senso lato, mentre i profili, anche doppi o tripli, rappresentano le nostre interiorità, le nostre maschere, le nostre sfaccettature».
«Negli ultimi lavori – dice il critico Paolo Levi - l’artista tende con successo a riempire i vuoti, a riunire forme. La genesi ha preso corpo. Il mistero si è fatto più acuto, come un dolore di cui non si conosce l’origine, come un doppio volto, senza occhi. Senza bocca. E noi, soli, interroghiamo ».
30
aprile 2005
Adriana Zampieri Calandrino – T35 anni di pittura
Dal 30 aprile al 30 maggio 2005
arte contemporanea
Location
MUSEO NAZIONALE VILLA PISANI
Stra, Via Doge A. Pisani, 7, (Venezia)
Stra, Via Doge A. Pisani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
Sito web
www.zampiericalandrinoarte.it
Ufficio stampa
BEATRICE PUBLIC RELATIONS
Autore