Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Adrianna Wallis – U, UV, WX, X
La mostra presenta una riflessione delicata sull’universo intimo e sensibile dei ricordi familiari, facendo uso del mondo del sogno e dell’incosciente e tessendo le fila di una storia condivisa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria 3D è lieta di presentare U, UV, WX, X, mostra personale dell’artista francese Adrianna Wallis. Terzo capitolo di un ciclo espositivo dedicato al tema della memoria, la mostra U, UV, WX, X presenta una riflessione delicata sull’universo intimo e sensibile dei ricordi familiari facendo uso dell’universo del sogno e dell’incosciente come di una materia e terreno fertili, e tessendo quindi le fila di una storia condivisa. Wallis, con sguardo attento, evoca allo stesso tempo la dimensione d’abisso e imprevedibilità sulla quale si tendono le nostre vite e la presenza di costanti ricorrenti nel tempo che diventano costellazioni rassicuranti. La precisione romantica e l’interesse per il dettaglio che caratterizzano la sua ricerca artistica, si concretizzano nello spazio espositivo in un’installazione onnicomprensiva, al tempo stesso delicata e monumentale.
L’opera presentata, Alphabet pour réécrire l’histoire des familles (incomplet) - Alfabeto per riscrivere la storia di famiglia (incompleto) - è un organismo in divenire, in attesa di essere ricevuto e accolto dal pubblico. L’opera funziona come una domanda sulla natura della storia attraverso l’utilizzo di oggetti di uso comunque e quotidiano, i quali a loro volta fanno eco all’universo domestico e familiare tradizionale. Il passato è quindi riportato al presente da Wallis grazie a racconti di storie personali, a volte secondarie, ma nella loro essenza universali. Come scriveva Walter Benjamin, la storia non si costituisce esclusivamente nel discorso ufficiale ma anche e soprattutto in ciò che è stato dimenticato. Allo stesso modo, Adrianna Wallis ha cercato di riscotruire l’alfabeto attraverso le iniziali di famiglia ricamate sulle lenzuola di corredo. Appartenenti a famiglie di status eterogeneo o provenienti da diversi paesi, esse sono state recuperate dall’artista presso mercatini dell’antiquariato o su Internet.
Seppur segnate da ricordi lontani, queste lenzuola sono testimoni di una storia personale che trova compimento nella regolarità semantica dell’alfabeto. Lo spettatore, invitato a completare le lettere mancanti andando alla ricerca delle iniziali corrispondenti alle lettere o coppie di letter U, UV, WX, X, partecipa alla ricostruzione di una memoria collettiva.
Così facendo, la mostra U, UV, WX, X chiama in causa delle assenze, frammenti di una storia ancora da scrivere e pertanto già presente, invitando lo spettatore in un viaggio all’interno del suo universo familiare. Il legame arcaico che si disegna al di là di qualsiasi limite, temporale o geografico, si apre verso una dimensione e uno spazio condivisi, da riscoprire e attualizzare. Un cartello recita ”CERCO LENZUOLA” rimuovendo dal ruolo passivo di osservatore e chiamando alla partecipazione singolare e collettiva chi, entrato nell’universo sospeso di Wallis, vorrà farne parte e lasciare la sua traccia.
Adrianna Wallis, è nata in Francia nel 1981. Si è diplomata all’Università di Barcellona, vive e lavora attualmente in Francia, a Corrençon en Vercors. La sua pratica artistica si basa sul rapporto con gli oggetti di uso quotidiano: questi sono sia la forma, il materiale, la lingua e il simbolo del suo lavoro. Rimuovendoli dalla loro funzione primaria, gli oggetti vengono liberati dal loro statuto utilitario e acquistano una dimensione narrativa. Il gesto dell’artista su questa materia di transizione, misto di tecnica, lavoro manuale meticoloso e approccio poetico fatto di tenerezza e sovversione, offre allo spettatore un risultato apparentemente semplice, ma il cui potere evocativo è sempre singolare. Giocando sia coi frammenti della sua storia personale che con l’intimità svelata della materia, il lavoro di Wallis si disegna all’interno delle relazioni familiari, della comunicazione tra generazioni, della femminilità, ma anche delle assenze sofferte e delle presenze pesanti. L’opera, offrendo diversi punti di accesso all’interpretazione dello spettatore, suscita stupore e stimola la sua interrogazione e immaginazione silenziosa. Banalmente, l’oggetto diventa un accesso alla nostra intimità.
L’opera presentata, Alphabet pour réécrire l’histoire des familles (incomplet) - Alfabeto per riscrivere la storia di famiglia (incompleto) - è un organismo in divenire, in attesa di essere ricevuto e accolto dal pubblico. L’opera funziona come una domanda sulla natura della storia attraverso l’utilizzo di oggetti di uso comunque e quotidiano, i quali a loro volta fanno eco all’universo domestico e familiare tradizionale. Il passato è quindi riportato al presente da Wallis grazie a racconti di storie personali, a volte secondarie, ma nella loro essenza universali. Come scriveva Walter Benjamin, la storia non si costituisce esclusivamente nel discorso ufficiale ma anche e soprattutto in ciò che è stato dimenticato. Allo stesso modo, Adrianna Wallis ha cercato di riscotruire l’alfabeto attraverso le iniziali di famiglia ricamate sulle lenzuola di corredo. Appartenenti a famiglie di status eterogeneo o provenienti da diversi paesi, esse sono state recuperate dall’artista presso mercatini dell’antiquariato o su Internet.
Seppur segnate da ricordi lontani, queste lenzuola sono testimoni di una storia personale che trova compimento nella regolarità semantica dell’alfabeto. Lo spettatore, invitato a completare le lettere mancanti andando alla ricerca delle iniziali corrispondenti alle lettere o coppie di letter U, UV, WX, X, partecipa alla ricostruzione di una memoria collettiva.
Così facendo, la mostra U, UV, WX, X chiama in causa delle assenze, frammenti di una storia ancora da scrivere e pertanto già presente, invitando lo spettatore in un viaggio all’interno del suo universo familiare. Il legame arcaico che si disegna al di là di qualsiasi limite, temporale o geografico, si apre verso una dimensione e uno spazio condivisi, da riscoprire e attualizzare. Un cartello recita ”CERCO LENZUOLA” rimuovendo dal ruolo passivo di osservatore e chiamando alla partecipazione singolare e collettiva chi, entrato nell’universo sospeso di Wallis, vorrà farne parte e lasciare la sua traccia.
Adrianna Wallis, è nata in Francia nel 1981. Si è diplomata all’Università di Barcellona, vive e lavora attualmente in Francia, a Corrençon en Vercors. La sua pratica artistica si basa sul rapporto con gli oggetti di uso quotidiano: questi sono sia la forma, il materiale, la lingua e il simbolo del suo lavoro. Rimuovendoli dalla loro funzione primaria, gli oggetti vengono liberati dal loro statuto utilitario e acquistano una dimensione narrativa. Il gesto dell’artista su questa materia di transizione, misto di tecnica, lavoro manuale meticoloso e approccio poetico fatto di tenerezza e sovversione, offre allo spettatore un risultato apparentemente semplice, ma il cui potere evocativo è sempre singolare. Giocando sia coi frammenti della sua storia personale che con l’intimità svelata della materia, il lavoro di Wallis si disegna all’interno delle relazioni familiari, della comunicazione tra generazioni, della femminilità, ma anche delle assenze sofferte e delle presenze pesanti. L’opera, offrendo diversi punti di accesso all’interpretazione dello spettatore, suscita stupore e stimola la sua interrogazione e immaginazione silenziosa. Banalmente, l’oggetto diventa un accesso alla nostra intimità.
16
maggio 2015
Adrianna Wallis – U, UV, WX, X
Dal 16 maggio al 20 giugno 2015
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
3D GALLERY
Venezia, Via Antonio Da Mestre, 31, (Venezia)
Venezia, Via Antonio Da Mestre, 31, (Venezia)
Orario di apertura
15.30-19.30
Vernissage
16 Maggio 2015, ore 18.00
Autore
Curatore