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Adriano Buldrini – I Tappeti di Dio
Il linguaggio di Adriano Buldrini, nelle 36 opere ad olio su tavola, che saranno in mostra, vede accomunati tecniche antiche, colori vivaci, calde tonalità, preziosità nei dettagli, forme arcaiche rivisitate in semplici geometrie. Il gesto, è controllato, lo spazio è circoscritto dove il fattore tempo ha un ruolo importantissimo
Comunicato stampa
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Gran bell’appuntamento la prossima personale di Adriano Buldrini, un’altra possibilità offerta al visitatore di avvicinare il linguaggio espressivo delle ultime opere dell’artista. Il suggestivo titolo allude alla ricerca del pittore di emozione profonde e intime riflessione,
Dalle riflessioni dell’artista riguardo “I Tappeti di Dio”
“[…] Cosi Dio prese il tempo e lo spazio e li tessè, come si fa con la trama e l’ordito, poi li annodò ai nostri destini e con cura li recise. Successivamente li pettinò, tolse il superfluo, fino a formare il tappeto sensibile del nostro presente; creando un appoggio per la nostra natura più profonda. Un punto fermo .Uno spazio delimitato e reale.
Da quest’arte calpestabile e complessa, da questo basamento, che una vita sacra incomincia osservare il mondo da una visuale più alta. Sembra poco, ma basta un niente per cambiare il punto di fuga di una prospettiva e di conseguenza di ogni emozione. […]” Adriano Buldrini
Il linguaggio di Adriano Buldrini, nelle 36 opere ad olio su tavola, che saranno in mostra, vede accomunati tecniche antiche, colori vivaci, calde tonalità, preziosità nei dettagli, forme arcaiche rivisitate in semplici geometrie. Il gesto, è controllato, lo spazio è circoscritto dove il fattore tempo ha un ruolo importantissimo .
La sua pittura possiamo considerarla Pittura Calligrafica.
Le tavole vanno da 40x40 a 160x160cm
Da un testo critico di Maurizio Vanni […] “La sua sensibilità lo porta ad affrontare alcuni cicli tematici con l’intento di elevare all’ennesima potenza il dato reale per andare oltre ciò che si vede, per indagare, l’anima del mondo. Lavori che non rappresentano apertamente la presenza umana, ma la suggeriscono attraverso un gioco di simboli e di richiami arcaici. Buldrini è consapevole dell’esistenza dell’io umano e dell’io sociale dell’uomo in maschera: pur ammettendo che l’esistenza di un’armatura, almeno in qualche momento, potrebbe salvarci l’esistenza interiore, cerca di stimolare le persone a lasciarsi andare alle proprie emozioni, a credere alle pulsioni interiori, a seguire l’istinto che le conduce loro più avanti della realtà apparente di tutte le cose[…]
Dalle riflessioni dell’artista riguardo “I Tappeti di Dio”
“[…] Cosi Dio prese il tempo e lo spazio e li tessè, come si fa con la trama e l’ordito, poi li annodò ai nostri destini e con cura li recise. Successivamente li pettinò, tolse il superfluo, fino a formare il tappeto sensibile del nostro presente; creando un appoggio per la nostra natura più profonda. Un punto fermo .Uno spazio delimitato e reale.
Da quest’arte calpestabile e complessa, da questo basamento, che una vita sacra incomincia osservare il mondo da una visuale più alta. Sembra poco, ma basta un niente per cambiare il punto di fuga di una prospettiva e di conseguenza di ogni emozione. […]” Adriano Buldrini
Il linguaggio di Adriano Buldrini, nelle 36 opere ad olio su tavola, che saranno in mostra, vede accomunati tecniche antiche, colori vivaci, calde tonalità, preziosità nei dettagli, forme arcaiche rivisitate in semplici geometrie. Il gesto, è controllato, lo spazio è circoscritto dove il fattore tempo ha un ruolo importantissimo .
La sua pittura possiamo considerarla Pittura Calligrafica.
Le tavole vanno da 40x40 a 160x160cm
Da un testo critico di Maurizio Vanni […] “La sua sensibilità lo porta ad affrontare alcuni cicli tematici con l’intento di elevare all’ennesima potenza il dato reale per andare oltre ciò che si vede, per indagare, l’anima del mondo. Lavori che non rappresentano apertamente la presenza umana, ma la suggeriscono attraverso un gioco di simboli e di richiami arcaici. Buldrini è consapevole dell’esistenza dell’io umano e dell’io sociale dell’uomo in maschera: pur ammettendo che l’esistenza di un’armatura, almeno in qualche momento, potrebbe salvarci l’esistenza interiore, cerca di stimolare le persone a lasciarsi andare alle proprie emozioni, a credere alle pulsioni interiori, a seguire l’istinto che le conduce loro più avanti della realtà apparente di tutte le cose[…]
06
dicembre 2007
Adriano Buldrini – I Tappeti di Dio
Dal 06 dicembre 2007 al 16 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA DEL PALAZZO – ENRICO COVERI
Firenze, Lungarno Guicciardini, 19, (Firenze)
Firenze, Lungarno Guicciardini, 19, (Firenze)
Orario di apertura
10/13—15.30/19.30 da martedì a sabato
Vernissage
6 Dicembre 2007, Ore 18.30
Autore