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Adriano Nardi – Onda di Diana
Un ciclo di opere pittoriche di Adriano Nardi, dall’impianto concettuale ispirato al libro di Pierre Klossowski “Il bagno di Diana”.
Comunicato stampa
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La Galleria Maniero presenta un ciclo di opere pittoriche di Adriano Nardi, dall’impianto concettuale ispirato al libro di Pierre Klossowski “Il bagno di Diana”.
Gli elementi plastico-visivi della Pittura ‘contaminata’ da tecniche digitali, possono ‘riflettere’- ci riferiamo alla sostanzialità fisica dell’opera - e non quindi raccontare in modo letterario quanto invece in senso metalinguistico, la lettura del mito di Diana e Atteone.
I quadri in mostra presentano un nuovo esito sperimentale per l’artista, il quale persegue da tempo una ricerca estetica di commistione tra fotografia digitalizzata e pittura ad olio. Sono figure femminili, il tema centrale che Nardi sviluppa in modo continuativo, ora qui seminude o nude, la cui rappresentazione questa volta è costituita da immagini prelevate in internet da siti voyeuristici. Trasforma il corpo della donna in simbolizzazioni geometrico-cromatiche, sistematizzando ora tecnologicamente la precedente modalità manuale con cui ha teorizzato e definito la micropittura. In questo attuale corpo riflesso, trasferito con tecnica digitale sulla tela, interviene a completamento della geometria rappresentata e reale del piano bidimensionale, per costituire un nuovo corpo organico del quadro con la materia del colore ad olio, che chiama "Paesaggio nudo". Nell’impianto simbolico all'apparenza spregiudicatamente figurale, Nardi privilegia quindi esiti di astrazione e di oggettività cromatica, i veri elementi del "vero", della percezione e della visione responsabili, forse, di ogni innamoramento.
L’artista suggerisce in breve l'aspetto concettuale "raccontabile" del mito di Diana e Atteone:
_ Diana è il vuoto pieno e meraviglioso: vive ed abita nel luogo impossibile dell’Alto paesaggio. La divina virtù di castità della Dea è insita al proprio ritrarsi dal desiderio di Atteone di possederne la chimica, le membra, i profumi ed effluvi di pelle bagnata e aperta. Il riflesso con cui si materializza la teofania di Diana, il demone intermediario, sfida l’uomo-cervo neofita con queste parole: “Se puoi farlo sei libero!”. Sorpresa durante il bagno nell’onda, nello spruzzargli acqua sul viso la sua astuzia è di non compierne del tutto la metamorfosi. Cosicché “egli non penetri nella luce che va cercando, poiché tutto ciò che è manifesto è luce”. _
Adriano Nardi è nato a Rio de Janeiro nel 1964. Vive e lavora a Roma. MOSTRE PRINCIPALI: 1998 “Antipop” (personale), Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell'Università' La Sapienza, Roma; 2000 “Le naviganti” (personale), Associazione culturale Futuro, Roma; 2002 “Vertical horizons” (personale), Galleria Maniero, Roma; 2003 “Nel corpo dell’immagine, nuove prospettive italiane”, XXXVI Premio Vasto; “Senaria: sguardi spazi e intenzioni dell'immagine”, Terracina/Caserta; “Imago mentis”, La Giarina Arte Contemporanea, Verona /Romberg, Latina; 2004 “As straight as” (personale), Galleria Maniero, Roma; “Adriano Nardi” (personale), La Giarina Arte Contemporanea, Verona; “Microdipinta” (personale), Teatro Sala Umberto, Roma; “Arte italiana per il XXI secolo”, Ministero degli Affari Esteri, Palazzo della Farnesina, Roma; “Media.comm(unity)/comm.Medium”, Centro per l'Arte Contemporanea Masedu, Sassari; “Nel segno della Pittura”, 49° Premio Termoli; “Match 2004”, Galleria Russo, Roma; 2005 “Olio su tela” (personale), Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di S.Marino; “Il fascino indiscreto della pittura”, Galleria Maniero, Roma; “Il senso del male”, Galleria delle Arti Contemporanee, Caserta; “I mestieri di Ergon”, Palazzo M, Latina; “Blog on Arthur Rimbaud Italia”, Castello di Rivara, Torino; “Ieri oggi domani”, Galleria Giulia, Roma; 2006 “Pittura nuda” (personale), Studio D'Arte Fedele, Monopoli; “Video on/On video-Manuale/digitale”, Arte Fiera, Parma; "Pittura elettrica", GiaMaArt studio, Vitulano (Bn); 2007 “Cantiere in corso”, ARATRO, Università degli Studi del Molise; “On the edge of vision. New idioms in indian & italian contemporary art”, Victoria Memorial Hall, Calcutta; “Onda di Diana” (personale) Galleria Maniero, Roma.
Aldo Marroni è professore associato di sociologia dell’arte presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Tra le sue pubblicazioni, Klossowski e la comunicazione artistica (Palermo, 1993), Filosofie dell’intensità (Milano, 1997), Pierre Klossowski (Milano, 1999), L’enigma dell’impuro (Roma, 2007). E’ autore della voce “Pierre Klossowski” dell’Enciclopedia Filosofica Bompiani (2006). E’ componente del comitato di redazione di “Ágalma. Rivista di studi culturali e di estetica” ed è membro della Società Italiana d’Estetica
Alessandra Maria Sette è nata a Roma, dove vive e lavora. Critica d’arte, curatore di mostre, ha collaborato con Istituzioni pubbliche e private per l’ideazione e la cura scientifica di progetti espositivi. Tra di essi menzioniamo: “A 90 anni dalla Grande Guerra. Arte e storia negli anni del conflitto” (Roma, Termini Art Gallery, 2005); “Fernando Botero. Gli ultimi quindici anni “ (Roma, Palazzo Venezia, 2005); “Capolavori dal Museo Reina Sofia” (Roma, Museo del Corso, 2003); “Dal’Augusteo all’Auditorium” (Roma, mostra realizzata in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium di Roma, 2003), “Max Ernst e i suoi amici Surrealisti” (Roma, Museo del Corso, 2002); “Frondose arcate. Il Colosseo prima dell’archeologia” (Roma, prima mostra realizzata a Palazzo Altemps dopo il restauro, 2000). Tra i progetti di arte contemporanea: direzione artistica della Galleria del Teatro India (1999-2001); ideazione e cura della manifestazione “Giganti. Arte contemporanea nei Fori Imperiali” (dal 1999 al 2005). Attualmente è consulente Rai per programmi d’arte.
Gli elementi plastico-visivi della Pittura ‘contaminata’ da tecniche digitali, possono ‘riflettere’- ci riferiamo alla sostanzialità fisica dell’opera - e non quindi raccontare in modo letterario quanto invece in senso metalinguistico, la lettura del mito di Diana e Atteone.
I quadri in mostra presentano un nuovo esito sperimentale per l’artista, il quale persegue da tempo una ricerca estetica di commistione tra fotografia digitalizzata e pittura ad olio. Sono figure femminili, il tema centrale che Nardi sviluppa in modo continuativo, ora qui seminude o nude, la cui rappresentazione questa volta è costituita da immagini prelevate in internet da siti voyeuristici. Trasforma il corpo della donna in simbolizzazioni geometrico-cromatiche, sistematizzando ora tecnologicamente la precedente modalità manuale con cui ha teorizzato e definito la micropittura. In questo attuale corpo riflesso, trasferito con tecnica digitale sulla tela, interviene a completamento della geometria rappresentata e reale del piano bidimensionale, per costituire un nuovo corpo organico del quadro con la materia del colore ad olio, che chiama "Paesaggio nudo". Nell’impianto simbolico all'apparenza spregiudicatamente figurale, Nardi privilegia quindi esiti di astrazione e di oggettività cromatica, i veri elementi del "vero", della percezione e della visione responsabili, forse, di ogni innamoramento.
L’artista suggerisce in breve l'aspetto concettuale "raccontabile" del mito di Diana e Atteone:
_ Diana è il vuoto pieno e meraviglioso: vive ed abita nel luogo impossibile dell’Alto paesaggio. La divina virtù di castità della Dea è insita al proprio ritrarsi dal desiderio di Atteone di possederne la chimica, le membra, i profumi ed effluvi di pelle bagnata e aperta. Il riflesso con cui si materializza la teofania di Diana, il demone intermediario, sfida l’uomo-cervo neofita con queste parole: “Se puoi farlo sei libero!”. Sorpresa durante il bagno nell’onda, nello spruzzargli acqua sul viso la sua astuzia è di non compierne del tutto la metamorfosi. Cosicché “egli non penetri nella luce che va cercando, poiché tutto ciò che è manifesto è luce”. _
Adriano Nardi è nato a Rio de Janeiro nel 1964. Vive e lavora a Roma. MOSTRE PRINCIPALI: 1998 “Antipop” (personale), Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell'Università' La Sapienza, Roma; 2000 “Le naviganti” (personale), Associazione culturale Futuro, Roma; 2002 “Vertical horizons” (personale), Galleria Maniero, Roma; 2003 “Nel corpo dell’immagine, nuove prospettive italiane”, XXXVI Premio Vasto; “Senaria: sguardi spazi e intenzioni dell'immagine”, Terracina/Caserta; “Imago mentis”, La Giarina Arte Contemporanea, Verona /Romberg, Latina; 2004 “As straight as” (personale), Galleria Maniero, Roma; “Adriano Nardi” (personale), La Giarina Arte Contemporanea, Verona; “Microdipinta” (personale), Teatro Sala Umberto, Roma; “Arte italiana per il XXI secolo”, Ministero degli Affari Esteri, Palazzo della Farnesina, Roma; “Media.comm(unity)/comm.Medium”, Centro per l'Arte Contemporanea Masedu, Sassari; “Nel segno della Pittura”, 49° Premio Termoli; “Match 2004”, Galleria Russo, Roma; 2005 “Olio su tela” (personale), Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di S.Marino; “Il fascino indiscreto della pittura”, Galleria Maniero, Roma; “Il senso del male”, Galleria delle Arti Contemporanee, Caserta; “I mestieri di Ergon”, Palazzo M, Latina; “Blog on Arthur Rimbaud Italia”, Castello di Rivara, Torino; “Ieri oggi domani”, Galleria Giulia, Roma; 2006 “Pittura nuda” (personale), Studio D'Arte Fedele, Monopoli; “Video on/On video-Manuale/digitale”, Arte Fiera, Parma; "Pittura elettrica", GiaMaArt studio, Vitulano (Bn); 2007 “Cantiere in corso”, ARATRO, Università degli Studi del Molise; “On the edge of vision. New idioms in indian & italian contemporary art”, Victoria Memorial Hall, Calcutta; “Onda di Diana” (personale) Galleria Maniero, Roma.
Aldo Marroni è professore associato di sociologia dell’arte presso l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Tra le sue pubblicazioni, Klossowski e la comunicazione artistica (Palermo, 1993), Filosofie dell’intensità (Milano, 1997), Pierre Klossowski (Milano, 1999), L’enigma dell’impuro (Roma, 2007). E’ autore della voce “Pierre Klossowski” dell’Enciclopedia Filosofica Bompiani (2006). E’ componente del comitato di redazione di “Ágalma. Rivista di studi culturali e di estetica” ed è membro della Società Italiana d’Estetica
Alessandra Maria Sette è nata a Roma, dove vive e lavora. Critica d’arte, curatore di mostre, ha collaborato con Istituzioni pubbliche e private per l’ideazione e la cura scientifica di progetti espositivi. Tra di essi menzioniamo: “A 90 anni dalla Grande Guerra. Arte e storia negli anni del conflitto” (Roma, Termini Art Gallery, 2005); “Fernando Botero. Gli ultimi quindici anni “ (Roma, Palazzo Venezia, 2005); “Capolavori dal Museo Reina Sofia” (Roma, Museo del Corso, 2003); “Dal’Augusteo all’Auditorium” (Roma, mostra realizzata in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium di Roma, 2003), “Max Ernst e i suoi amici Surrealisti” (Roma, Museo del Corso, 2002); “Frondose arcate. Il Colosseo prima dell’archeologia” (Roma, prima mostra realizzata a Palazzo Altemps dopo il restauro, 2000). Tra i progetti di arte contemporanea: direzione artistica della Galleria del Teatro India (1999-2001); ideazione e cura della manifestazione “Giganti. Arte contemporanea nei Fori Imperiali” (dal 1999 al 2005). Attualmente è consulente Rai per programmi d’arte.
15
novembre 2007
Adriano Nardi – Onda di Diana
Dal 15 novembre al 15 dicembre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA MANIERO
Roma, Via Dell'arancio, 79, (Roma)
Roma, Via Dell'arancio, 79, (Roma)
Orario di apertura
lunedì/sabato dalle 16 alle 20 e su appuntamento
Vernissage
15 Novembre 2007, ore 18
Autore