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Adriano Pompa – Forme
disegni e maioliche
Comunicato stampa
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Dopo il successo della mostra del pittore Enrico Robusti, lo studio Merlini e Storti presenta Forme, disegni e maioliche, il nuovo progetto di Adriano Pompa.
Il mondo fantastico del pittore e scultore romano, fatto di figure mitologiche, animali reali e immaginari, architetture e capricci, questa volta prende forma attraverso la plasticità della terracotta dipinta e trasformata in preziosa maiolica. Circa venti opere, tra bozzetti e vere e proprie sculture in maiolica bianca.
In mostra, oltre alla parte scultorea, una cinquantina di carte a inchiostro e acquerello corredano e illustrano i temi prediletti di quest’artista narratore.
“Il suo sentimento plastico si esprime compiutamente, non si presta ad ambiguità ed evasioni tecnicistiche come potrebbero essere inserti estetizzanti. Lo scultore si stacca così da ogni aspetto di naturalismo statuario offrendo anche nel rigore plastico le medesime curiosità intellettuali della sua pittura.” Raffaele De Grada
“Con questo intendimento sta ininterrottamente nel suo studio, tormentando tele con ori e colori per fermare la memoria di eroi e draghi per un mito che non può finire. Non lancia messaggi, non combatte battaglie non persegue obiettivi non ha altri fini che quelli del puro piacere dell’arte, anche a vantaggio di chi lo guarda, per una volta.” Vittorio Sgarbi
“Ci sono artisti attaccati alla terra: questo, vola. E non in senso metaforico, ma spaziale. Gli piace appropriarsi del punto di vista degli uccelli quando migrano, e sotto gli srotola il mondo come un tappeto. Solo volando si abbraccia la continuità del paesaggio.” Fabrizio Dentice
Adriano Pompa è nato a Roma nel 1965, è figlio del pittore Gaetano. Nel 1989 esordisce con il padre alla Galleria Rondanini di Roma, si trasferisce a Milano, all’inizio del 1990, dove vive e lavora. Prosegue l'attività espositiva con personali (1991, Modena; 1994, Milano; 1998, Roma; 1999, Olgiate Olona; 1999, Milano) e collettive a Parma, Varzi, Milano, Piacenza (Surrealismo Padano, Palazzo Gotico nel 2002) e Trieste (Arte Fantastica in Italia: da Leonor Fini a Gustavo Foppiani, Museo Revoltella, 2002) curate da Vittorio Sgarbi e a Düsseldorf (2002, Gallerie Horst Schuler). Nel 2003 partecipa alle mostre La Maniera moderna del Rosso Fiorentino e la pittura di oggi a Cento e a Innesti Contemporanei tenutasi a Milano; nel 2004 è invitato per una personale alla Casa Cini di Ferrara. Hanno scritto di lui: Raffaele De Grada, Vittorio Sgarbi, Fabrizio Dentice, Roberto De Feo, Carlo Falciani, don Franco Patruno, Alessandro Riva e Anna Maria Fioravanti Baraldi.
Il mondo fantastico del pittore e scultore romano, fatto di figure mitologiche, animali reali e immaginari, architetture e capricci, questa volta prende forma attraverso la plasticità della terracotta dipinta e trasformata in preziosa maiolica. Circa venti opere, tra bozzetti e vere e proprie sculture in maiolica bianca.
In mostra, oltre alla parte scultorea, una cinquantina di carte a inchiostro e acquerello corredano e illustrano i temi prediletti di quest’artista narratore.
“Il suo sentimento plastico si esprime compiutamente, non si presta ad ambiguità ed evasioni tecnicistiche come potrebbero essere inserti estetizzanti. Lo scultore si stacca così da ogni aspetto di naturalismo statuario offrendo anche nel rigore plastico le medesime curiosità intellettuali della sua pittura.” Raffaele De Grada
“Con questo intendimento sta ininterrottamente nel suo studio, tormentando tele con ori e colori per fermare la memoria di eroi e draghi per un mito che non può finire. Non lancia messaggi, non combatte battaglie non persegue obiettivi non ha altri fini che quelli del puro piacere dell’arte, anche a vantaggio di chi lo guarda, per una volta.” Vittorio Sgarbi
“Ci sono artisti attaccati alla terra: questo, vola. E non in senso metaforico, ma spaziale. Gli piace appropriarsi del punto di vista degli uccelli quando migrano, e sotto gli srotola il mondo come un tappeto. Solo volando si abbraccia la continuità del paesaggio.” Fabrizio Dentice
Adriano Pompa è nato a Roma nel 1965, è figlio del pittore Gaetano. Nel 1989 esordisce con il padre alla Galleria Rondanini di Roma, si trasferisce a Milano, all’inizio del 1990, dove vive e lavora. Prosegue l'attività espositiva con personali (1991, Modena; 1994, Milano; 1998, Roma; 1999, Olgiate Olona; 1999, Milano) e collettive a Parma, Varzi, Milano, Piacenza (Surrealismo Padano, Palazzo Gotico nel 2002) e Trieste (Arte Fantastica in Italia: da Leonor Fini a Gustavo Foppiani, Museo Revoltella, 2002) curate da Vittorio Sgarbi e a Düsseldorf (2002, Gallerie Horst Schuler). Nel 2003 partecipa alle mostre La Maniera moderna del Rosso Fiorentino e la pittura di oggi a Cento e a Innesti Contemporanei tenutasi a Milano; nel 2004 è invitato per una personale alla Casa Cini di Ferrara. Hanno scritto di lui: Raffaele De Grada, Vittorio Sgarbi, Fabrizio Dentice, Roberto De Feo, Carlo Falciani, don Franco Patruno, Alessandro Riva e Anna Maria Fioravanti Baraldi.
06
dicembre 2005
Adriano Pompa – Forme
Dal 06 dicembre 2005 al 20 gennaio 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO DI RESTAURO RICERCA E CONSERVAZIONE MERLINI-STORTI
Roma, Via Del Gesù, 62, (Roma)
Roma, Via Del Gesù, 62, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00 - sabato dalle 10.00 alle 14.00
Vernissage
6 Dicembre 2005, ore 18-23
Ufficio stampa
ADICORBETTA
Autore