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Africa. Assume Art Position!
Una grande mostra collettiva dedicata all’arte contemporanea proveniente dal
continente africano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Primo Marella Gallery ha il piacere di presentare al pubblico europeo “Africa, Assume Art
Position!”, una grande mostra collettiva dedicata all’arte contemporanea proveniente dal
continente africano.
Gli artisti, selezionati con l’aiuto di Yakouba Konaté, curatore della Biennale di Dakar
(Senegal), propongono un linguaggio spiccatamente universale.
A proposito degli artisti presentati Konaté afferma “(…)Hanno assunto la loro diversità nello
spazio e la loro simultaneità nel tempo (…)”
In un continente come l’Africa, caratterizzato da grandissime contraddizioni e problematiche
dal punto di vista sociale, politico, economico; l’arte è forse il metodo preferenziale per
evadere dalla realtà e non solo. Diventa il modo migliore per affrontarla, assimilarla,
comprenderla e criticarla.
L’intento della mostra è quello di portare in Italia una selezione di opere, sculture, dipinti,
installazioni e video, che rappresentano in modo chiaro ed efficace le ultimissime tendenze
artistiche provenienti da un continente con una ricchissima tradizione culturale e artistica.
Alcuni degli artisti presenti in mostra hanno già partecipato a manifestazioni di rilievo in ambito
internazionale quali: la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e mostre museali di estrema
importanza (“Africa Remix” mostra itinerante nei principali musei contemporanei del mondo).
In occasione dell’evento espositivo Primo Marella Gallery pubblica il catalogo “Africa, Assume
Art Position” Con testi critici del Prof. Yakouba Konaté. Il libro si pone come mezzo
indispensabile di ricerca e documentazione degli ultimi sviluppi dell’arte africana
contemporanea.
PRESENTED ARTISTS
• Mounir Fatmi (Marocco)
Nato nel 1970 a Tangeri, Mounir Fatmi è sicuramente uno dei
migliori artisti multimediali della sua generazione. Il lavoro
documentario che ha realizzato nel 2006 sulle Black Panthers
ha vinto il grande Leopold Sedar Senghor alla Biennale di
Dakar e stabilisce un nesso tra storia e memoria, evidenziando
che è nell’incontro di realtà e finzione che la storia politica
avanza e ci trascina con essa. (…). Le opere di Mounir Fatim
sono state selezionate nel 2007 per la Biennale di Venezia e
sono ormai innumerevoli le sedi prestigiose che hanno
ospitato le sue installazioni sempre incisive e ricche di
significato.
• Cameron Platter (Sud Africa)
Cameron Platter è nato nel 1978 a Johannesburg. Dopo aver
studiato incisione presso l 'Università di Cape Town, si è
sempre più concentrato sulla pittura per approdare poi
all'animazione.
(…) Il suo lavoro è una riflessione sul problema del razzismo e
sulla necessità fondamentale di entrambi gli estremi della
società di voltare il proprio sguardo per vedere come l'altro li
vede e viceversa. Il punto di vista infantile diviene
particolarmente importante per l’artista nella ricerca di un
modo per comprendere il mondo contemporaneo.
• Soly Cissé (Senegal)
Nato nel 1969, ex studente della Scuola delle Arti di Dakar, è
un disegnatore favoloso e un pittore ispirato.
(…) Ha inventato forme ibride, combinando forme
preistoriche a soggetti risolutamente moderni. In realtà, Soly
Cisse si fa testimone dei tempi che cambiano e dei molti
cambiamenti poliedrici che li accompagnano. (…)
• Barthélémy Toguo (Camerun)
Tra gli artisti in Africa, Toguo è certamente uno dei più
importanti. (…) questo scultore formatosi all’Accademia di
Belle Arti di Abidjan e in seguito a quella di Düsseldorf, è
emerso come disegnatore e pittore le cui forme umane e
vegetali e i colori sanguigni o il verde brillante risultano
irresistibili agli occhi dello spettatore. (…)
• Abdoulaye Konaté (Mali)
Abdoulaye Konaté (1953) dopo aver studiato presso l'Istituto
Nazionale delle Arti di Bamako, ha proseguito i suoi studi a
Cuba. La sua presenza nella storia del suo paese è
accompagnata da un impegno attivo per la conoscenza e per
lo studio del know-how endogeno. Le strisce di cotone
tessute, diventate il suo marchio di fabbrica, sono le prove
visive di questo suo impegno per la ricerca plastica endogena.
(…) In ogni fase della sua carriera, l’artista ha dimostrato la sua
capacità di misurarsi con i più grandi artisti contemporanei del
mondo partendo dai fondamenti di una cultura africana
singolare: la cultura mandinga. (…)
• Jöel Andrianomearisoa (Madagascar)
Nato nel 1977, Jöel Andrianomearisoa è insieme designer,
stilista, architetto e fotografo. Dopo aver studiato moda nel
suo paese, quest’artista, che fin da giovanissimo si è
contraddistinto per il suo spiccato talento artistico, si è
trasferito a Parigi per studiare architettura. La combinazione di
moda e architettura ha influenzato il suo pensiero e il suo
lavoro. Grazie a questo talento poliedrico, egli sperimenta
attraverso diversi materiali, tessuti e forme mantenendo però
la scelta del colore nero come dominante delle sue opere.
(…)
• Peter Eastmann (Sud Africa)
Nato in Gran Bretagna nel 1976, questo giovane artista del
Sud Africa (…) Abile nell’utilizzo di grafica 3D, ha sviluppato
una serie di “dipinti- ombra”, che giocano sul rapporto tra
l'ordinario e l’estraneo, tra il noto e lo sconosciuto, tra la realtà
e i suoi segni. Come a sottolineare la natura altamente plastica,
capricciosa ed evanescente delle sagome e quindi dell’uomo
stesso e delle cose a cui si aggrappa per non “affondare”. (…)
Egli ricrea la tridimensionalità sulla superficie piatta della tela
grazie alle risorse delle nuove tecnologie e con una forza
poetica innegabile. Guardando le sue opere ci si fa prendere
dalla convinzione che il mondo è un teatro di ombre e che
sono le ombre a governare il mondo.
• Nandipha Mntambo (Swaziland)
Allieva di Jane Alexander, Nandipha Mntambo è impegnata
tanto nella performance e video-arte quanto nella scultura e
fotografia. Nata nel 1982, è un’artista le cui brillanti idee
possono contare sulla qualità della sua recitazione e il fascino
della sua ricerca plastica. (…)
• Moridja Kitenge Banza (Congo)
Divenuto famoso grazie al gran premio Leopold Sedar
Senghor della Biennale di Dakar, e il premio della Fondazione
Jean-Paul Blachère, Moridja è nato in Congo nel 1980.
Spostatosi in Francia, dove ha continuato gli studi, sta
gradualmente passando dalla pittura ai nuovi media. (…)
• Stuart Bird (Sud Africa)
Stuart deve la sua entrata nella storia dell'arte contemporanea
a Joseph Kosuth, di cui sembra riprendere ed estendere le
gesta, con una freschezza tutta nuova. In una composizione
binaria che oppone bianco con bianco e rosso con rosso,
l’artista insinua il volgare ma fondamentale atto sessuale tra il
bisogno di verità e il bisogno di contanti.
La gamma delle proposte di Bird si estende e abbraccia le
forme e le strutture di dimensioni attorno ad un leit-motif
costante: la lotta contro l'ingiustizia sociale in generale e la
violenza inflitta alle donne in particolare. La sua opera denuncia
ugualmente le false promesse dei politici.
• Athi Patra Ruga (Sud Africa)
Nato nel 1984, Athi Patra Ruga ha inizialmente studiato moda
prima di diventare un artista. Sono state le sue creazioni dalla
fattura forte e singolare che l’hanno portato progressivamente
ad avvicinarsi alla creazione visiva. Il 2007 segna l'anno della
prima mostra. Nelle sue opere come nelle sue installazioni,
Athi Patra Ruga applica tonalità audaci che evocano la violenza
degli insulti tra i cattivi ragazzi nei quartieri poveri. Allo stesso
tempo, il radicalismo che utilizza nel creare i suoi personaggi e
nel definire la messa in scena, delinea uno stile pieno di forza
che cattura lo sguardo e incute rispetto.
• Vitshois Mwilambwe Bondo (R. D. Congo)
Figura di spicco della pittura giovane congolese, Vitshois
Mwilambwe Bondo è nato nel 1981. Egli definisce il suo lavoro
come un confronto fra pittura, scultura, fotografia, video e
installazione. La sua riflessione sul corpo è al tempo stesso una
riflessione sul corpo sociale e sul corpo politico. Non
riuscendo a cambiare immediatamente la politica, dobbiamo
imparare a modificare il modo in cui guardiamo il corpo. Di qui
le fluorescenze fluide e le calde tonalità dei suoi dipinti che
articolano una duplice proposta: se il quadro come forma
espressiva non è morto, allora lo stesso vale per l’uomo. (…)
Position!”, una grande mostra collettiva dedicata all’arte contemporanea proveniente dal
continente africano.
Gli artisti, selezionati con l’aiuto di Yakouba Konaté, curatore della Biennale di Dakar
(Senegal), propongono un linguaggio spiccatamente universale.
A proposito degli artisti presentati Konaté afferma “(…)Hanno assunto la loro diversità nello
spazio e la loro simultaneità nel tempo (…)”
In un continente come l’Africa, caratterizzato da grandissime contraddizioni e problematiche
dal punto di vista sociale, politico, economico; l’arte è forse il metodo preferenziale per
evadere dalla realtà e non solo. Diventa il modo migliore per affrontarla, assimilarla,
comprenderla e criticarla.
L’intento della mostra è quello di portare in Italia una selezione di opere, sculture, dipinti,
installazioni e video, che rappresentano in modo chiaro ed efficace le ultimissime tendenze
artistiche provenienti da un continente con una ricchissima tradizione culturale e artistica.
Alcuni degli artisti presenti in mostra hanno già partecipato a manifestazioni di rilievo in ambito
internazionale quali: la Biennale di Venezia, Documenta di Kassel e mostre museali di estrema
importanza (“Africa Remix” mostra itinerante nei principali musei contemporanei del mondo).
In occasione dell’evento espositivo Primo Marella Gallery pubblica il catalogo “Africa, Assume
Art Position” Con testi critici del Prof. Yakouba Konaté. Il libro si pone come mezzo
indispensabile di ricerca e documentazione degli ultimi sviluppi dell’arte africana
contemporanea.
PRESENTED ARTISTS
• Mounir Fatmi (Marocco)
Nato nel 1970 a Tangeri, Mounir Fatmi è sicuramente uno dei
migliori artisti multimediali della sua generazione. Il lavoro
documentario che ha realizzato nel 2006 sulle Black Panthers
ha vinto il grande Leopold Sedar Senghor alla Biennale di
Dakar e stabilisce un nesso tra storia e memoria, evidenziando
che è nell’incontro di realtà e finzione che la storia politica
avanza e ci trascina con essa. (…). Le opere di Mounir Fatim
sono state selezionate nel 2007 per la Biennale di Venezia e
sono ormai innumerevoli le sedi prestigiose che hanno
ospitato le sue installazioni sempre incisive e ricche di
significato.
• Cameron Platter (Sud Africa)
Cameron Platter è nato nel 1978 a Johannesburg. Dopo aver
studiato incisione presso l 'Università di Cape Town, si è
sempre più concentrato sulla pittura per approdare poi
all'animazione.
(…) Il suo lavoro è una riflessione sul problema del razzismo e
sulla necessità fondamentale di entrambi gli estremi della
società di voltare il proprio sguardo per vedere come l'altro li
vede e viceversa. Il punto di vista infantile diviene
particolarmente importante per l’artista nella ricerca di un
modo per comprendere il mondo contemporaneo.
• Soly Cissé (Senegal)
Nato nel 1969, ex studente della Scuola delle Arti di Dakar, è
un disegnatore favoloso e un pittore ispirato.
(…) Ha inventato forme ibride, combinando forme
preistoriche a soggetti risolutamente moderni. In realtà, Soly
Cisse si fa testimone dei tempi che cambiano e dei molti
cambiamenti poliedrici che li accompagnano. (…)
• Barthélémy Toguo (Camerun)
Tra gli artisti in Africa, Toguo è certamente uno dei più
importanti. (…) questo scultore formatosi all’Accademia di
Belle Arti di Abidjan e in seguito a quella di Düsseldorf, è
emerso come disegnatore e pittore le cui forme umane e
vegetali e i colori sanguigni o il verde brillante risultano
irresistibili agli occhi dello spettatore. (…)
• Abdoulaye Konaté (Mali)
Abdoulaye Konaté (1953) dopo aver studiato presso l'Istituto
Nazionale delle Arti di Bamako, ha proseguito i suoi studi a
Cuba. La sua presenza nella storia del suo paese è
accompagnata da un impegno attivo per la conoscenza e per
lo studio del know-how endogeno. Le strisce di cotone
tessute, diventate il suo marchio di fabbrica, sono le prove
visive di questo suo impegno per la ricerca plastica endogena.
(…) In ogni fase della sua carriera, l’artista ha dimostrato la sua
capacità di misurarsi con i più grandi artisti contemporanei del
mondo partendo dai fondamenti di una cultura africana
singolare: la cultura mandinga. (…)
• Jöel Andrianomearisoa (Madagascar)
Nato nel 1977, Jöel Andrianomearisoa è insieme designer,
stilista, architetto e fotografo. Dopo aver studiato moda nel
suo paese, quest’artista, che fin da giovanissimo si è
contraddistinto per il suo spiccato talento artistico, si è
trasferito a Parigi per studiare architettura. La combinazione di
moda e architettura ha influenzato il suo pensiero e il suo
lavoro. Grazie a questo talento poliedrico, egli sperimenta
attraverso diversi materiali, tessuti e forme mantenendo però
la scelta del colore nero come dominante delle sue opere.
(…)
• Peter Eastmann (Sud Africa)
Nato in Gran Bretagna nel 1976, questo giovane artista del
Sud Africa (…) Abile nell’utilizzo di grafica 3D, ha sviluppato
una serie di “dipinti- ombra”, che giocano sul rapporto tra
l'ordinario e l’estraneo, tra il noto e lo sconosciuto, tra la realtà
e i suoi segni. Come a sottolineare la natura altamente plastica,
capricciosa ed evanescente delle sagome e quindi dell’uomo
stesso e delle cose a cui si aggrappa per non “affondare”. (…)
Egli ricrea la tridimensionalità sulla superficie piatta della tela
grazie alle risorse delle nuove tecnologie e con una forza
poetica innegabile. Guardando le sue opere ci si fa prendere
dalla convinzione che il mondo è un teatro di ombre e che
sono le ombre a governare il mondo.
• Nandipha Mntambo (Swaziland)
Allieva di Jane Alexander, Nandipha Mntambo è impegnata
tanto nella performance e video-arte quanto nella scultura e
fotografia. Nata nel 1982, è un’artista le cui brillanti idee
possono contare sulla qualità della sua recitazione e il fascino
della sua ricerca plastica. (…)
• Moridja Kitenge Banza (Congo)
Divenuto famoso grazie al gran premio Leopold Sedar
Senghor della Biennale di Dakar, e il premio della Fondazione
Jean-Paul Blachère, Moridja è nato in Congo nel 1980.
Spostatosi in Francia, dove ha continuato gli studi, sta
gradualmente passando dalla pittura ai nuovi media. (…)
• Stuart Bird (Sud Africa)
Stuart deve la sua entrata nella storia dell'arte contemporanea
a Joseph Kosuth, di cui sembra riprendere ed estendere le
gesta, con una freschezza tutta nuova. In una composizione
binaria che oppone bianco con bianco e rosso con rosso,
l’artista insinua il volgare ma fondamentale atto sessuale tra il
bisogno di verità e il bisogno di contanti.
La gamma delle proposte di Bird si estende e abbraccia le
forme e le strutture di dimensioni attorno ad un leit-motif
costante: la lotta contro l'ingiustizia sociale in generale e la
violenza inflitta alle donne in particolare. La sua opera denuncia
ugualmente le false promesse dei politici.
• Athi Patra Ruga (Sud Africa)
Nato nel 1984, Athi Patra Ruga ha inizialmente studiato moda
prima di diventare un artista. Sono state le sue creazioni dalla
fattura forte e singolare che l’hanno portato progressivamente
ad avvicinarsi alla creazione visiva. Il 2007 segna l'anno della
prima mostra. Nelle sue opere come nelle sue installazioni,
Athi Patra Ruga applica tonalità audaci che evocano la violenza
degli insulti tra i cattivi ragazzi nei quartieri poveri. Allo stesso
tempo, il radicalismo che utilizza nel creare i suoi personaggi e
nel definire la messa in scena, delinea uno stile pieno di forza
che cattura lo sguardo e incute rispetto.
• Vitshois Mwilambwe Bondo (R. D. Congo)
Figura di spicco della pittura giovane congolese, Vitshois
Mwilambwe Bondo è nato nel 1981. Egli definisce il suo lavoro
come un confronto fra pittura, scultura, fotografia, video e
installazione. La sua riflessione sul corpo è al tempo stesso una
riflessione sul corpo sociale e sul corpo politico. Non
riuscendo a cambiare immediatamente la politica, dobbiamo
imparare a modificare il modo in cui guardiamo il corpo. Di qui
le fluorescenze fluide e le calde tonalità dei suoi dipinti che
articolano una duplice proposta: se il quadro come forma
espressiva non è morto, allora lo stesso vale per l’uomo. (…)
12
novembre 2010
Africa. Assume Art Position!
Dal 12 novembre 2010 al 30 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
PRIMO MARELLA GALLERY
Milano, Viale Stelvio, 66, (Milano)
Milano, Viale Stelvio, 66, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11-19
Vernissage
12 Novembre 2010, ore 19
Autore