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Agene Rubinetto – Senso Errante
Agene Rubinetto è un pittore professionista; producende le sue opere etniche dal sapore di viaggi e di echi lontane di popoli antichi che Agene ha incontrato, in Africa o in altri luoghi.
Agéne Rubinetto approda ad una brillante pittura di sintesi fatta di articolate linee e vivaci colori.
Comunicato stampa
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Sabato 12 gennaio alle ore 18.00 a Palermo, all’Art Gallery Valore di Via Principe di Paternò 46, si è inaugurata la personale di Agene Rubinetto dal titolo: “…Senso errante…”. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 9.45 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30, fino al 22 gennaio. Esclusa la giornata di domenica; il lunedì, ed il sabato mattina chiuso ed il mercoledì pomeriggio chiuso. Ingresso Libero. Mariateresa Prestigiacomo scrive: Agene Rubinetto, palermitano, incomincia a dipingere sin da piccolo: alla scuola materna ed a casa manifesta la sua passione per la pittura e la sua straordinaria creatività.
Nel corso degli anni, le più disparate attività che lo immettono nel mondo del lavoro, determinano un suo momentaneo allontanamento dalla pittura che egli riabbraccia, nuovamente, a piene mani, da qualche anno, in full immersion, con brillanti esiti coloristici, di particolare effetto senso-percettivo ed emozionale.
Oggi, Agene Rubinetto è un pittore professionista; vive ed opera a Palermo; nel silenzio di un antico feudo, quello che si stringeva attorno al borgo di Tommaso Natale, luogo che echeggia delle storie dei Principi Lanza di Scalea, Principi di Trabia. Lì, egli vive ed opera, nel suo studio immerso nel verde, producendo le sue opere etniche dal sapore di viaggi e di echi lontane di popoli antichi che Agene ha incontrato, in Africa o in altri luoghi.
Dell’Africa, l’artista coglie i segni più autentici di un popolo che trae forza e ricchezza dai sui brillanti colori, da un caleidoscopio cromatico, a volte, è proprio il colore l’unica risorsa di un territorio ostile ma fervido di miti, storie, leggende, magiche ed antiche.
Agene, come i grandi maestri del passato, quando si accinge a posare il suo strumento elettivo sulla tela, sa dove inizia la sua avventura nell’universo e nel tempo cosmico della sua opera, nello spazio canonico, per lui angusto, del supporto telato. Non sa, però, dove arriverà, cosa vorrà raccontare: come pittore, quasi in stato di trance d’arte, egli si fa condurre dall’estro del momento, là dove lo porta il cuore, forse verso memorie di un mondo ancora incontaminato, in cui, però, la casa, la famiglia, la solidarietà hanno ancora un senso nella vita…sono valori profondi ed inconfutabili.
Infatti, non è casuale che ritorni, quasi come nota dominante, sulle sue tele, come un la di diapason, la casa, una casa sintetica, appena accennata che solo l’occhio attento del fruitore dell’opera riesce a scorgere: è il rifugio ancestrale, freudiano, la casa, la sua famiglia, i suoi affetti, rifugio alle “intemperie del mondo”, per usare una metafora.
Agéne Rubinetto approda ad una brillante pittura di sintesi, reporting di viaggi e di memorie storiche, dopo un lento appropriarsi delle tecniche tradizionali del disegno e della pittura che gravitano nell’ambito della ritrattistica e del figurativo. Un percorso quasi obbligato dell’artista siciliano, per affermare, sulla tela, un segno personale, minimalista che rivela e mostra i segni del passato nella ricerca pittorica, ma si presenta, al nuovo pubblico, in una forma nuova, con un perfetto bilanciamento cromatico, con un ritmo ed un’armonia di linee, forme e volumi che riconducono ad una sintesi armonica unica, nel suo genere.
Occorre aggiungere che la sua pittura non è solo un abile concertare di linee da imbrigliare e tenere a durare per esito della loro perfetta armonia di primi piani e di sfondi, è anche subliminale messaggio profondo che rivela l’animo sensibile dell’uomo-pittore che approda ad una sua armonia personale.
Agéne intende trarre energia e linfa vitale dalla tavolozza cromatica per un’operazione di personale rigenerazione, di rinnovata fiducia nel mondo, ed egli manifesta la consapevolezza, solo oggi, di volerla veicolare, questa energia positiva, questo suo nuovo sentiero luminoso, per infondere al fruitore delle sue opere, il flusso energetico che l’ha generata e prodotta.
La tela, dunque, quale opera -canale di trasmissione energetica, in una magica compresenza di segni, tra passato e futuro.
Nel corso degli anni, le più disparate attività che lo immettono nel mondo del lavoro, determinano un suo momentaneo allontanamento dalla pittura che egli riabbraccia, nuovamente, a piene mani, da qualche anno, in full immersion, con brillanti esiti coloristici, di particolare effetto senso-percettivo ed emozionale.
Oggi, Agene Rubinetto è un pittore professionista; vive ed opera a Palermo; nel silenzio di un antico feudo, quello che si stringeva attorno al borgo di Tommaso Natale, luogo che echeggia delle storie dei Principi Lanza di Scalea, Principi di Trabia. Lì, egli vive ed opera, nel suo studio immerso nel verde, producendo le sue opere etniche dal sapore di viaggi e di echi lontane di popoli antichi che Agene ha incontrato, in Africa o in altri luoghi.
Dell’Africa, l’artista coglie i segni più autentici di un popolo che trae forza e ricchezza dai sui brillanti colori, da un caleidoscopio cromatico, a volte, è proprio il colore l’unica risorsa di un territorio ostile ma fervido di miti, storie, leggende, magiche ed antiche.
Agene, come i grandi maestri del passato, quando si accinge a posare il suo strumento elettivo sulla tela, sa dove inizia la sua avventura nell’universo e nel tempo cosmico della sua opera, nello spazio canonico, per lui angusto, del supporto telato. Non sa, però, dove arriverà, cosa vorrà raccontare: come pittore, quasi in stato di trance d’arte, egli si fa condurre dall’estro del momento, là dove lo porta il cuore, forse verso memorie di un mondo ancora incontaminato, in cui, però, la casa, la famiglia, la solidarietà hanno ancora un senso nella vita…sono valori profondi ed inconfutabili.
Infatti, non è casuale che ritorni, quasi come nota dominante, sulle sue tele, come un la di diapason, la casa, una casa sintetica, appena accennata che solo l’occhio attento del fruitore dell’opera riesce a scorgere: è il rifugio ancestrale, freudiano, la casa, la sua famiglia, i suoi affetti, rifugio alle “intemperie del mondo”, per usare una metafora.
Agéne Rubinetto approda ad una brillante pittura di sintesi, reporting di viaggi e di memorie storiche, dopo un lento appropriarsi delle tecniche tradizionali del disegno e della pittura che gravitano nell’ambito della ritrattistica e del figurativo. Un percorso quasi obbligato dell’artista siciliano, per affermare, sulla tela, un segno personale, minimalista che rivela e mostra i segni del passato nella ricerca pittorica, ma si presenta, al nuovo pubblico, in una forma nuova, con un perfetto bilanciamento cromatico, con un ritmo ed un’armonia di linee, forme e volumi che riconducono ad una sintesi armonica unica, nel suo genere.
Occorre aggiungere che la sua pittura non è solo un abile concertare di linee da imbrigliare e tenere a durare per esito della loro perfetta armonia di primi piani e di sfondi, è anche subliminale messaggio profondo che rivela l’animo sensibile dell’uomo-pittore che approda ad una sua armonia personale.
Agéne intende trarre energia e linfa vitale dalla tavolozza cromatica per un’operazione di personale rigenerazione, di rinnovata fiducia nel mondo, ed egli manifesta la consapevolezza, solo oggi, di volerla veicolare, questa energia positiva, questo suo nuovo sentiero luminoso, per infondere al fruitore delle sue opere, il flusso energetico che l’ha generata e prodotta.
La tela, dunque, quale opera -canale di trasmissione energetica, in una magica compresenza di segni, tra passato e futuro.
12
gennaio 2008
Agene Rubinetto – Senso Errante
Dal 12 al 22 gennaio 2008
arte contemporanea
Location
ART GALLERY VALORE
Palermo, Via Principe Di Paternò, 46, (Palermo)
Palermo, Via Principe Di Paternò, 46, (Palermo)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-13 16,30 -19,30 Lunedi e sabato mattina chiuso
Mercoledì pomeriggio chiuso
Vernissage
12 Gennaio 2008, ore 18,00
Autore
Curatore