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Agenore Fabbri
La rassegna comprende circa ottanta opere e intende offrire una panoramica completa del lungo iter artistico di Agenore Fabbri (1911-1998), scultore, pittore e ceramista milanese di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita.
Comunicato stampa
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La VAF-Stiftung presenta “Agenore Fabbri” in programma al Palazzo della Permanente di Milano dal 6 maggio al 12 giugno 2011.
La mostra è ospitata dal Museo della Permanente di Milano e in collaborazione col Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, dove dal 2000 è conservata una parte sostanziale della collezione. La cura dell’esposizione è di Gabriella Belli, direttore del Mart. “Agenore Fabbri” sarà inaugurata alle 18.30 di giovedì 5 maggio 2011, in via Filippo Turati 34, a Milano.
Dell’esposizione fanno parte un’ottantina di opere, realizzate dalla fine degli anni Quaranta da Agenore Fabbri, scultore, pittore e ceramista milanese scomparso nel 1998.
Di Fabbri nel 2011 ricorre il centenario della nascita. In questa occasione la VAF-Stiftung gli rende omaggio anche attraverso la pubblicazione di un catalogo ragionato in due volumi, edito da Silvana Editoriale, che documenta in parallelo la produzione scultorea e quella pittorica di Agenore Fabbri.
LA MOSTRA
L’esposizione presenta una panoramica completa sulla lunga produzione dell’artista.
Agenore Fabbri, nato nel 1911 vicino a Pistoia, si dedicò alla scultura fin da giovanissimo per poi trasferirsi, nel 1932, ad Albisola. Lavorando come ceramista in un piccolo laboratorio, entrò in contatto con Arturo Martini, Aligi Sassu e Lucio Fontana, con il quale instaurò subito un rapporto di stretta amicizia.
Dopo la parentesi della guerra tornò ad Albisola e realizzò importanti terracotte policrome, come “La donna del popolo” del 1947, oltre sculture nelle quali ricorreva il tema del cane, dell’animale in lotta. Tutte opere, queste, documentate in mostra, così come la produzione successiva, che Fabbri espose a più riprese alla Biennale Internazionale di Venezia.
Dalla seconda metà degli anni Cinquanta è ricorrente l’uso del bronzo, come nella serie degli animali atomizzati, nel “Personaggio lunare” (1959), tutte opere legate alla scultura dell’Informale europeo.
La mostra documenta anche l’incessante sperimentazione sui materiali di cui Fabbri diede prova con opere realizzate attraverso la stratificazione di legni combusti o con tele modellate su tavola.
La fine degli anni Sessanta fu caratterizzata dalla ripresa della figurazione, mentre dal 1978 Fabbri ritornò alla terracotta policroma nella serie dei “Personaggi”.
Agenore Fabbri si cimentò anche con la pittura, a partire dal 1982. L’esposizione lo documenta con opere come i “Giardini pubblici” (1982) e la serie dei “Muri” degli anni Novanta.
LA VAF-STIFTUNG
Agenore Fabbri è l’artista-simbolo della VAF-Stiftung. Fondata dal collezionista tedesco Volker Feierabend la VAF-Stiftung è una preziosa raccolta comprendente oltre 1800 opere, tutte di artisti italiani. Molte delle opere raccolte in oltre trent’anni di appassionate ricerche da Feierabend sono in deposito al Mart dal 2000. La VAF-Stiftung offre un’efficace rassegna di quasi tutti i movimenti artistici italiani del ventesimo secolo, e comprende opere fondamentali per la storia dell’arte italiana, a cominciare dalle avanguardie storiche (Futurismo, Metafisica, Novecento italiano, Astrazione e Corrente), passando attraverso le ricerche del secondo dopoguerra e, successivamente, dagli anni Sessanta agli Ottanta (arte informale, espressionismo astratto, arte cinetica e programmata, pittura analitica), fino ad includere alcuni lavori rappresentativi dello scenario artistico nazionale degli ultimi anni. Tra i capolavori imperdibili dalla VAF, opere come "La matinée angoissante" di Giorgio de Chirico, "Le figlie di Loth" di Carlo Carrà, i "Numeri innamorati" di Giacomo Balla o "Beethoven" di Felice Casorati.
IL PREMIO AGENORE FABBRI
La collezione VAF rappresenta non soltanto un patrimonio di grande rilevanza per lo studio della storia dell’arte italiana del secolo scorso; la Fondazione omonima che gestisce il patrimonio è anche un centro propulsore di iniziative che vanno al di là del programma di acquisizioni.
Dal 2003 infatti Volker Feierabend promuove il “Premio internazionale Agenore Fabbri”, dedicato allo scultore in virtù della loro grande amicizia, e pensato per valorizzare la giovane arte italiana: un premio biennale con esposizione itinerante in Italia e all’estero.
La mostra è ospitata dal Museo della Permanente di Milano e in collaborazione col Mart - Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, dove dal 2000 è conservata una parte sostanziale della collezione. La cura dell’esposizione è di Gabriella Belli, direttore del Mart. “Agenore Fabbri” sarà inaugurata alle 18.30 di giovedì 5 maggio 2011, in via Filippo Turati 34, a Milano.
Dell’esposizione fanno parte un’ottantina di opere, realizzate dalla fine degli anni Quaranta da Agenore Fabbri, scultore, pittore e ceramista milanese scomparso nel 1998.
Di Fabbri nel 2011 ricorre il centenario della nascita. In questa occasione la VAF-Stiftung gli rende omaggio anche attraverso la pubblicazione di un catalogo ragionato in due volumi, edito da Silvana Editoriale, che documenta in parallelo la produzione scultorea e quella pittorica di Agenore Fabbri.
LA MOSTRA
L’esposizione presenta una panoramica completa sulla lunga produzione dell’artista.
Agenore Fabbri, nato nel 1911 vicino a Pistoia, si dedicò alla scultura fin da giovanissimo per poi trasferirsi, nel 1932, ad Albisola. Lavorando come ceramista in un piccolo laboratorio, entrò in contatto con Arturo Martini, Aligi Sassu e Lucio Fontana, con il quale instaurò subito un rapporto di stretta amicizia.
Dopo la parentesi della guerra tornò ad Albisola e realizzò importanti terracotte policrome, come “La donna del popolo” del 1947, oltre sculture nelle quali ricorreva il tema del cane, dell’animale in lotta. Tutte opere, queste, documentate in mostra, così come la produzione successiva, che Fabbri espose a più riprese alla Biennale Internazionale di Venezia.
Dalla seconda metà degli anni Cinquanta è ricorrente l’uso del bronzo, come nella serie degli animali atomizzati, nel “Personaggio lunare” (1959), tutte opere legate alla scultura dell’Informale europeo.
La mostra documenta anche l’incessante sperimentazione sui materiali di cui Fabbri diede prova con opere realizzate attraverso la stratificazione di legni combusti o con tele modellate su tavola.
La fine degli anni Sessanta fu caratterizzata dalla ripresa della figurazione, mentre dal 1978 Fabbri ritornò alla terracotta policroma nella serie dei “Personaggi”.
Agenore Fabbri si cimentò anche con la pittura, a partire dal 1982. L’esposizione lo documenta con opere come i “Giardini pubblici” (1982) e la serie dei “Muri” degli anni Novanta.
LA VAF-STIFTUNG
Agenore Fabbri è l’artista-simbolo della VAF-Stiftung. Fondata dal collezionista tedesco Volker Feierabend la VAF-Stiftung è una preziosa raccolta comprendente oltre 1800 opere, tutte di artisti italiani. Molte delle opere raccolte in oltre trent’anni di appassionate ricerche da Feierabend sono in deposito al Mart dal 2000. La VAF-Stiftung offre un’efficace rassegna di quasi tutti i movimenti artistici italiani del ventesimo secolo, e comprende opere fondamentali per la storia dell’arte italiana, a cominciare dalle avanguardie storiche (Futurismo, Metafisica, Novecento italiano, Astrazione e Corrente), passando attraverso le ricerche del secondo dopoguerra e, successivamente, dagli anni Sessanta agli Ottanta (arte informale, espressionismo astratto, arte cinetica e programmata, pittura analitica), fino ad includere alcuni lavori rappresentativi dello scenario artistico nazionale degli ultimi anni. Tra i capolavori imperdibili dalla VAF, opere come "La matinée angoissante" di Giorgio de Chirico, "Le figlie di Loth" di Carlo Carrà, i "Numeri innamorati" di Giacomo Balla o "Beethoven" di Felice Casorati.
IL PREMIO AGENORE FABBRI
La collezione VAF rappresenta non soltanto un patrimonio di grande rilevanza per lo studio della storia dell’arte italiana del secolo scorso; la Fondazione omonima che gestisce il patrimonio è anche un centro propulsore di iniziative che vanno al di là del programma di acquisizioni.
Dal 2003 infatti Volker Feierabend promuove il “Premio internazionale Agenore Fabbri”, dedicato allo scultore in virtù della loro grande amicizia, e pensato per valorizzare la giovane arte italiana: un premio biennale con esposizione itinerante in Italia e all’estero.
05
maggio 2011
Agenore Fabbri
Dal 05 maggio al 12 giugno 2011
arte contemporanea
Location
MUSEO DELLA PERMANENTE
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Milano, Via Filippo Turati, 34, (Milano)
Orario di apertura
da martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 18,30; sabato e festivi dalle 10 alle 18,30; chiuso lunedì
Vernissage
5 Maggio 2011, ore 18.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore