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Agibile
CasermArcheologica, ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro, riaprirà le proprie porte alla cittadinanza con una mostra dedicata al concetto di rigenerazione, per ridare linfa a uno spazio, renderlo usufruibile e vitale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 9 luglio (ore 18:00) CasermArcheologica, ex Caserma dei Carabinieri di Sansepolcro,
riaprirà le proprie porte alla cittadinanza con una mostra dedicata al concetto di rigenerazione, per ridare
linfa a uno spazio, renderlo usufruibile e vitale. Da qui nasce il titolo della mostra di riapertura, AGIBILE,
e la volontà di scegliere la fenice che risorge dalle ceneri (decorazione rinvenuta in una parete dell’ex
Caserma) come immagine simbolo. L'inaugurazione sarà preceduta dalla sfilata della banda Società
Filarmonica dei Perseveranti di Sansepolcro, che da Piazza Torre di Berta arriverà in via Aggiunti, 55.
L'Associazione CasermArcheologica, con il coinvolgimento di artisti e studenti degli Istituti Superiori di
Sansepolcro, ha lavorato in questi spazi un tempo dismessi dal 2013 al 2015, quando sono stati chiusi
perché dichiarati inagibili. La chiusura ha stimolato a individuare soluzioni per rendere nuovamente
fruibili quei locali, che si sono concretizzate con la vittoria del bando culturability della Fondazione
Unipolis. A quei 50.000 € di contributo ne ha aggiunti altri 30.000 provenienti da proprie attività e dal
sostegno di partner locali come Fondazione Marco Gennaioli Onlus, Piccini S.p.a., Banca di Anghiari e
Stia - Credito Cooperativo. L’intervento di manutenzione straordinaria è stato diretto dall'Arch. Monica
Gnaldi Coleschi con il prezioso sostegno delle ditte Pecorelli ed Edilgiorni.
Il 9 luglio sarà una tappa importante di questo virtuoso percorso di rigenerazione urbana, a oggi
all'attenzione del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che mostra la
capacità di professionisti, giovani, Istituzioni ed Enti privati di lavorare insieme per restituire alla città un
bene di valore storico e artistico.
In questa occasione, tre artisti attivi a livello nazionale presenteranno le loro opere, ideate
appositamente per altrettante sale della Caserma: Francesco Capponi, Carla Rak e Federica Gonnelli.
Francesco Capponi presenterà un’installazione con sculture prevalentemente in legno, in parte
carbonizzato. “Le opere interagiranno tra loro, con lo spazio circostante e con lo spettatore, ognuna con
il proprio linguaggio, tramite odore, suono, luce o movimento” afferma l’artista umbro, “l’installazione
sarà ispirata al rito di preparazione che la fenice compie prima di bruciare, il rituale della creazione del
suo rogo/nido per il suo rinnovo ciclico.”
Carla Rak con il suo intervento intende restituire l’idea di stratificazione, intesa come processo di
crescita lento e inesorabile, che ha definito l’identità molteplice di Palazzo Muglioni. Due suggestioni
guidano la sua ricerca: da una parte il tempo come entità che attraversa le cose aggiungendo sempre
nuovi strati, dall’altra il tempo irreale del mito che si ripete in cicli sempre uguali. “Il riutilizzo di immagini
già esistenti è frequente nella mia ricerca” dichiara l’artista romana, “penso spesso al mio lavoro come
un’operazione connessa con il mettere insieme dei frammenti, sia dal punto di vista materiale (con i
collages, le fotografie) che simbolico: frammenti di ricordi, di emozioni, di storie.”
L’installazione di Federica Gonnelli, Quella cosa che non c’è, farà uso di vari strumenti effimeri (il velo,
il video, le opere a parete, lo specchio, il fuoco e la cenere) per stabilire una relazione tra l’artista, gli
spettatori e lo spazio circostante. L’obiettivo è restituire all’osservatore il mondo di CasermArcheologica,
passato e presente, attraverso una realtà virtuale. L’opera principale avrà il titolo di RELIANZA e sarà
realizzata con il velo d’organza, a simboleggiare il legame che intercorre tra individui e luogo.
“Un’identità celata dal lenzuolo e uno specchio che rimanda un fascio di luce verso l’osservatore che
potrebbe ipoteticamente riflettersi in esso” spiega Gonnelli, “un gioco di identità, celate e/o espresse, tra
l’artista e lo spettatore che con l’opera si identifica.”
La mostra sarà affiancata dall’esito del laboratorio di fotografia "Lezioni per anime inquiete" condotto
dall'artista Alessandra Baldoni con alcuni studenti del Liceo Città di Piero di Sansepolcro. I/Le ragazzi/e
hanno sperimentato il linguaggio artistico della fotografia, creando set e ambientazioni suggestive negli
spazi della Caserma e condividendo questa esperienza con alcuni giovani richiedenti asilo, che
risiedono nei centri di accoglienza della Cooperativa Sociale “L’albero e La Rua”. Il progetto è stato
realizzato con il sostegno della Provincia di Arezzo grazie al bando Giovani Attivi.
L’esposizione prevedrà, inoltre, un percorso artistico già sperimentato in passato da Ilaria Margutti con
alcuni suoi studenti, che sono stati invitati a mettersi alla prova attraverso la stesura di un quaderno,
partendo dalle suggestioni suscitate da opere di artisti contemporanei: un diario personale che è
diventato deposito di storie, riflessioni, fotografie e disegni realizzati con diversi materiali. Il progetto,
nato nel 2012, ha l’obiettivo di mettere in relazione lo spazio di CasermArcheologica con l’identità dei
ragazzi, attraverso un percorso che li avvicina alla comprensione dell’arte contemporanea e li
accompagna intimamente dentro i suoi linguaggi.
di seguito la locandina della mostra:
AGIBILE
a cura di CasermArcheologica
artisti coinvolti Francesco Capponi, Carla Rak, Federica Gonnelli, Alessandra Baldoni
classi coinvolte I Classico, VL1 Linguistico e IIIL2 Linguistico del Liceo Città di Piero con giovani
richiedenti asilo ospiti della Cooperativa Sociale “L’albero e La Rua”
inaugurazione domenica 9 luglio ore 18:00
9 - 30 luglio | 1 - 17 settembre
orari di apertura:
dal giovedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00
14 - 22 luglio tutti i giorni anche la mattina dalle 11:00 alle 13:00
BIOGRAFIE ARTISTI
Francesco Capponi ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Lavora unendo vari linguaggi
artistici tra i quali prevale la fotografia sperimentale e stenopeica. La contaminazione tra scultura e fotografia gli
consente di fondere il mezzo creatore con l’immagine instaurando una reciprocità tra i due elementi che dialogano
tra di loro in un’unica opera. Nei suoi lavori scultorei la sperimentazione si avvale dell’uso di elementi cinetici e ottici
destinati a favorire l’interazione con l’osservatore. Mescolando arti differenti, usando insieme tecniche antiche e
moderne, prova a creare oggetti fuori dal tempo capaci di stimolare il lato onirico nascosto in chi li guarda.
Carla Rak vive e lavora a Roma, dove è nata nel 1978. Dopo una lunga esperienza come photoeditor in una
grande agenzia fotografica, dal 2011 ha scelto di lavorare come editor free-lance e docente. Laureata in Sociologia
e Dottore di ricerca in Comunicazione, le sue ricerche accademiche sulla fotografia hanno ricevuto il
riconoscimento dell’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e il Premio Cozzi della Fondazione Benetton. A questo
percorso l’artista ha affiancato, dal 2012, lo sviluppo della propria ricerca artistica esibendo i suoi lavori per la prima
volta nel 2014. La sua pratica non si concentra su un unico medium, ma varia a seconda del progetto utilizzando
prevalentemente fotografia, collage, scrittura e tessuti. È affascinata dagli aspetti psicologici delle strutture
simboliche e rituali sedimentate nella nostra cultura e all’indagine di come questi agiscano nella nostra relazione
con la memoria, con la natura e con i manufatti di cui ci circondiamo.
Federica Gonnelli nasce a Firenze nel 1981, dove frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti
specializzandosi in arti visive/pittura. Vive e lavora tra Firenze e Prato: situazione di confine che ha caratterizzato il
suo percorso personale e artistico nei materiali e nei temi. La sua ricerca è volta al superamento dei confini. Il
confine è un protagonista costante della sua ricerca, attuata mediante l’utilizzo del velo d’organza, membrana che
mette in comunicazione le varie parti donando un’identità sempre diversa, attraverso le immagini che su di esso
sono realizzate, ma che allo stesso tempo impone uno slancio agli osservatori che vogliono scoprire cosa si cela
dietro. La rappresentazione deve lasciarsi attraversare. Dal 2013 ha iniziato a partecipare a mostre collettive,
concorsi, simposi e a realizzare mostre personali sia in Italia che all’estero. Negli ultimi anni ha partecipato a vari
workshop e residenze artistiche.
Con il sostegno di Comune di Sansepolcro, Provincia di Arezzo, Fondazione Unipolis, Fondazione Marco
Gennaioli Onlus, Piccini Paolo S.p.A. e Banca di Anghiari e Stia - Credito Cooperativo e con il contributo
tecnico di Studio Idea+, Impresa Pecorelli S.N.C., Edilgiorni s.r.l., Giraffe Production Labs, Art Sweet Art e La Cornice di Falaschi Serena.
riaprirà le proprie porte alla cittadinanza con una mostra dedicata al concetto di rigenerazione, per ridare
linfa a uno spazio, renderlo usufruibile e vitale. Da qui nasce il titolo della mostra di riapertura, AGIBILE,
e la volontà di scegliere la fenice che risorge dalle ceneri (decorazione rinvenuta in una parete dell’ex
Caserma) come immagine simbolo. L'inaugurazione sarà preceduta dalla sfilata della banda Società
Filarmonica dei Perseveranti di Sansepolcro, che da Piazza Torre di Berta arriverà in via Aggiunti, 55.
L'Associazione CasermArcheologica, con il coinvolgimento di artisti e studenti degli Istituti Superiori di
Sansepolcro, ha lavorato in questi spazi un tempo dismessi dal 2013 al 2015, quando sono stati chiusi
perché dichiarati inagibili. La chiusura ha stimolato a individuare soluzioni per rendere nuovamente
fruibili quei locali, che si sono concretizzate con la vittoria del bando culturability della Fondazione
Unipolis. A quei 50.000 € di contributo ne ha aggiunti altri 30.000 provenienti da proprie attività e dal
sostegno di partner locali come Fondazione Marco Gennaioli Onlus, Piccini S.p.a., Banca di Anghiari e
Stia - Credito Cooperativo. L’intervento di manutenzione straordinaria è stato diretto dall'Arch. Monica
Gnaldi Coleschi con il prezioso sostegno delle ditte Pecorelli ed Edilgiorni.
Il 9 luglio sarà una tappa importante di questo virtuoso percorso di rigenerazione urbana, a oggi
all'attenzione del MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che mostra la
capacità di professionisti, giovani, Istituzioni ed Enti privati di lavorare insieme per restituire alla città un
bene di valore storico e artistico.
In questa occasione, tre artisti attivi a livello nazionale presenteranno le loro opere, ideate
appositamente per altrettante sale della Caserma: Francesco Capponi, Carla Rak e Federica Gonnelli.
Francesco Capponi presenterà un’installazione con sculture prevalentemente in legno, in parte
carbonizzato. “Le opere interagiranno tra loro, con lo spazio circostante e con lo spettatore, ognuna con
il proprio linguaggio, tramite odore, suono, luce o movimento” afferma l’artista umbro, “l’installazione
sarà ispirata al rito di preparazione che la fenice compie prima di bruciare, il rituale della creazione del
suo rogo/nido per il suo rinnovo ciclico.”
Carla Rak con il suo intervento intende restituire l’idea di stratificazione, intesa come processo di
crescita lento e inesorabile, che ha definito l’identità molteplice di Palazzo Muglioni. Due suggestioni
guidano la sua ricerca: da una parte il tempo come entità che attraversa le cose aggiungendo sempre
nuovi strati, dall’altra il tempo irreale del mito che si ripete in cicli sempre uguali. “Il riutilizzo di immagini
già esistenti è frequente nella mia ricerca” dichiara l’artista romana, “penso spesso al mio lavoro come
un’operazione connessa con il mettere insieme dei frammenti, sia dal punto di vista materiale (con i
collages, le fotografie) che simbolico: frammenti di ricordi, di emozioni, di storie.”
L’installazione di Federica Gonnelli, Quella cosa che non c’è, farà uso di vari strumenti effimeri (il velo,
il video, le opere a parete, lo specchio, il fuoco e la cenere) per stabilire una relazione tra l’artista, gli
spettatori e lo spazio circostante. L’obiettivo è restituire all’osservatore il mondo di CasermArcheologica,
passato e presente, attraverso una realtà virtuale. L’opera principale avrà il titolo di RELIANZA e sarà
realizzata con il velo d’organza, a simboleggiare il legame che intercorre tra individui e luogo.
“Un’identità celata dal lenzuolo e uno specchio che rimanda un fascio di luce verso l’osservatore che
potrebbe ipoteticamente riflettersi in esso” spiega Gonnelli, “un gioco di identità, celate e/o espresse, tra
l’artista e lo spettatore che con l’opera si identifica.”
La mostra sarà affiancata dall’esito del laboratorio di fotografia "Lezioni per anime inquiete" condotto
dall'artista Alessandra Baldoni con alcuni studenti del Liceo Città di Piero di Sansepolcro. I/Le ragazzi/e
hanno sperimentato il linguaggio artistico della fotografia, creando set e ambientazioni suggestive negli
spazi della Caserma e condividendo questa esperienza con alcuni giovani richiedenti asilo, che
risiedono nei centri di accoglienza della Cooperativa Sociale “L’albero e La Rua”. Il progetto è stato
realizzato con il sostegno della Provincia di Arezzo grazie al bando Giovani Attivi.
L’esposizione prevedrà, inoltre, un percorso artistico già sperimentato in passato da Ilaria Margutti con
alcuni suoi studenti, che sono stati invitati a mettersi alla prova attraverso la stesura di un quaderno,
partendo dalle suggestioni suscitate da opere di artisti contemporanei: un diario personale che è
diventato deposito di storie, riflessioni, fotografie e disegni realizzati con diversi materiali. Il progetto,
nato nel 2012, ha l’obiettivo di mettere in relazione lo spazio di CasermArcheologica con l’identità dei
ragazzi, attraverso un percorso che li avvicina alla comprensione dell’arte contemporanea e li
accompagna intimamente dentro i suoi linguaggi.
di seguito la locandina della mostra:
AGIBILE
a cura di CasermArcheologica
artisti coinvolti Francesco Capponi, Carla Rak, Federica Gonnelli, Alessandra Baldoni
classi coinvolte I Classico, VL1 Linguistico e IIIL2 Linguistico del Liceo Città di Piero con giovani
richiedenti asilo ospiti della Cooperativa Sociale “L’albero e La Rua”
inaugurazione domenica 9 luglio ore 18:00
9 - 30 luglio | 1 - 17 settembre
orari di apertura:
dal giovedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00
14 - 22 luglio tutti i giorni anche la mattina dalle 11:00 alle 13:00
BIOGRAFIE ARTISTI
Francesco Capponi ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti di Perugia. Lavora unendo vari linguaggi
artistici tra i quali prevale la fotografia sperimentale e stenopeica. La contaminazione tra scultura e fotografia gli
consente di fondere il mezzo creatore con l’immagine instaurando una reciprocità tra i due elementi che dialogano
tra di loro in un’unica opera. Nei suoi lavori scultorei la sperimentazione si avvale dell’uso di elementi cinetici e ottici
destinati a favorire l’interazione con l’osservatore. Mescolando arti differenti, usando insieme tecniche antiche e
moderne, prova a creare oggetti fuori dal tempo capaci di stimolare il lato onirico nascosto in chi li guarda.
Carla Rak vive e lavora a Roma, dove è nata nel 1978. Dopo una lunga esperienza come photoeditor in una
grande agenzia fotografica, dal 2011 ha scelto di lavorare come editor free-lance e docente. Laureata in Sociologia
e Dottore di ricerca in Comunicazione, le sue ricerche accademiche sulla fotografia hanno ricevuto il
riconoscimento dell’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e il Premio Cozzi della Fondazione Benetton. A questo
percorso l’artista ha affiancato, dal 2012, lo sviluppo della propria ricerca artistica esibendo i suoi lavori per la prima
volta nel 2014. La sua pratica non si concentra su un unico medium, ma varia a seconda del progetto utilizzando
prevalentemente fotografia, collage, scrittura e tessuti. È affascinata dagli aspetti psicologici delle strutture
simboliche e rituali sedimentate nella nostra cultura e all’indagine di come questi agiscano nella nostra relazione
con la memoria, con la natura e con i manufatti di cui ci circondiamo.
Federica Gonnelli nasce a Firenze nel 1981, dove frequenta il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti
specializzandosi in arti visive/pittura. Vive e lavora tra Firenze e Prato: situazione di confine che ha caratterizzato il
suo percorso personale e artistico nei materiali e nei temi. La sua ricerca è volta al superamento dei confini. Il
confine è un protagonista costante della sua ricerca, attuata mediante l’utilizzo del velo d’organza, membrana che
mette in comunicazione le varie parti donando un’identità sempre diversa, attraverso le immagini che su di esso
sono realizzate, ma che allo stesso tempo impone uno slancio agli osservatori che vogliono scoprire cosa si cela
dietro. La rappresentazione deve lasciarsi attraversare. Dal 2013 ha iniziato a partecipare a mostre collettive,
concorsi, simposi e a realizzare mostre personali sia in Italia che all’estero. Negli ultimi anni ha partecipato a vari
workshop e residenze artistiche.
Con il sostegno di Comune di Sansepolcro, Provincia di Arezzo, Fondazione Unipolis, Fondazione Marco
Gennaioli Onlus, Piccini Paolo S.p.A. e Banca di Anghiari e Stia - Credito Cooperativo e con il contributo
tecnico di Studio Idea+, Impresa Pecorelli S.N.C., Edilgiorni s.r.l., Giraffe Production Labs, Art Sweet Art e La Cornice di Falaschi Serena.
09
luglio 2017
Agibile
Dal 09 luglio al 17 settembre 2017
arte contemporanea
Location
CASERMARCHEOLOGICA
Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti, 55, (Arezzo)
Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti, 55, (Arezzo)
Orario di apertura
chiuso ad agosto. dal giovedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00
14 - 22 luglio tutti i giorni anche la mattina dalle 11:00 alle 13:00
Vernissage
9 Luglio 2017, ore 18
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