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Agnieszka Brzeżańska – So remember the liquid ground
Immersa in un’ambiente mistico, la mostra personale di Agnieszka Brzeżańska (nata nel 1972 a Danzica, PL), si concentra sull’iconografia della Madre Terra, e in particolare sul concetto dell’acqua, intesa come matrice della vita, nonché riserva infinita di simboli, miti e metafore.
Comunicato stampa
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SO REMEMBER THE LIQUID GROUND
Agnieszka Brzeżańska
11/02/2021 – 31/03/2021
curata da eastcontemporary
con il testo di Gabi Scardi
Introduzione
Cosa possiamo imparare dall'acqua?
Le nozioni di fluidità e liquidità sono state esplorate nella teoria culturale, sociale e politica nell'ultimo decennio. Luce Irigaray scrive “So remember the liquid ground” in "Marine Lover di Friedrich Nietzsche".1 Per Irigaray l'omonimo “liquid ground” (terra liquida) significa acqua, che però è intesa come qualcosa di più della semplice sostanza liquida. L'acqua è un campo di possibilità e una forza di differenziazione. Un potente mezzo che anima e collega tutti i corpi d’acqua, umani e non umani, dalle profondità degli oceani alle nostre case e ai corpi in gestazione all’interno dei nostri corpi.
“From watery womb to watery world: we are bodies of water.”2 L'acqua è infatti qualcosa di più di una risorsa o di una commodity. È la nostra stessa materialità. Attraverso cicli e movimenti idrologici, l'acqua collega tutti i corpi attraverso tempi e spazi diversi: tale flusso potrebbe essere visto come una logica di connessione o di comunicazione, che si estende oltre l'umano in un senso più ampio di "noi". Un senso che in effetti permea il lavoro di Agnieszka Brzeżańska (nata nel 1972, Danzica), artista visiva, marinaia ed erborista polacca.
Immersa nella dimensione mistica e ultraterrena, la mostra “So remember the liquid ground” presenta una serie di ceramiche, opere tessili e dipinti di Brzeżańska per lo più ispirati al significato storico, sociale, culturale ed ecologico dell'acqua. Qui il concetto di acqua diventa materia e matrice della vita, madre e medium. Una riserva infinita di simboli, miti e metafore. Questo universo unico è costruito da Brzeżańska attraverso l'uso di diversi registri di conoscenza, dalle mitologie slave alla filosofia, fino ad alcuni sistemi di cognizione emarginati dalla scienza moderna, come l'alchimia, la parapsicologia, l'esoterismo, la conoscenza nativa o le tradizioni matriarcali.
Gli ecosistemi acquatici, soprattutto la figura del fiume, costituiscono un elemento importante nella ricerca artistica di Brzeżańska. Un concetto chiaramente presente nel lavoro The Vistula Textile di 25 metri di lunghezza, realizzato immergendo un tessuto di cotone nel fiume, che ha depositato su di esso la sua materia organica e che di conseguenza ha creato una pittura astratta naturale. Il lavoro è stato realizzato durante Przepływ / Flow, una residenza artistica annuale basata sul tema dell’acqua organizzata su una zattera dall'artista, la quale incoraggia i suoi ospiti a immergersi in questo unico esperimento acquoso: stare insieme e vivere nella natura.
La configurazione fluida del dipinto Mind Playing with Thoughts e le forme organiche di vasi e altre ceramiche che richiamano parti del corpo femminile, spesso associate all'espulsione dei liquidi corporei, potrebbero ricordarci alcuni antichi miti slavi o un modo olistico di pensare alla struttura del mondo nella sua dimensione matriarcale. A differenza della coscienza egocentrica dell'uomo civilizzato, il mondo della natura è orientato verso un senso di equilibrio e collettività. Questo modo di pensare era presente all’interno dei popoli slavi con le loro tradizioni e per lo più identificati con un profondo rapporto con la natura, la cultura agraria e l'egualitarismo. Le opere presentate emanano in qualche modo queste antiche verità incoraggiando allo stesso tempo il ritorno degli esseri umani alla preconoscenza, alla natura latente e alla struttura archetipica del subconscio.
Attraverso la sua pratica artistica Agnieszka Brzeżańska evoca il passato da cui trae diversi ricordi sommersi e immagini radicate in una memoria collettiva. Il trattamento lineare del tempo, fatto di eventi separati, viene sfidato a favore delle profondità del subconscio, dove passato e presente si compenetrano creando una sostanza acquosa inestricabile. Il potere simbolico dell'acqua si distingue anche per un forte e variegato repertorio di associazioni emotive e sensuali. In effetti, potremmo sperimentarli, soprattutto ascoltando la scultura sonora Singing with the mountain meadown o immergendo il nostro corpo con tutti i suoi sensi nel fumo degli incensi ardenti preparati dalla stessa Brzeżańska.
Come suggerito dagli autori di Thinking with Water3, è l'acqua che registra costantemente il nostro passato comune nel suo archivio molecolare. Il passato diventa presente attraverso la memoria dell’acqua. La mostra "So remember the liquid ground" di Agnieszka Brzeżańska richiama l'attenzione su queste proprietà mnemoniche dell'acqua percepita come matrice di memoria multigenerazionale. È un tentativo di richiamarci all'integrità dimenticata dell'uomo e della natura, che non è perduta, ma solo nascosta.
eastcontemporary
Agnieszka Fąferek e Julia Korzycka
La mostra è stata realizzata in collaborazione con BWA Warszawa e con il sostegno del Consolato Generale di Polonia a Milano e dell'Istituto Polacco di Roma.
1 Irigaray, L. (1991), Marine Lover of Friedrich Nietzsche, trans G.C. Gill, Columbia University Press.
2 Neimanis, A. (2017), Bodies of Water. Posthuman Feminist Phenomenology, Bloomsbury Academic.
3 Chen C., MacLeod J. and Neimanis A. (2013) Thinking with Water, McGill-Queen's University Press.
Agnieszka Brzeżańska
11/02/2021 – 31/03/2021
curata da eastcontemporary
con il testo di Gabi Scardi
Introduzione
Cosa possiamo imparare dall'acqua?
Le nozioni di fluidità e liquidità sono state esplorate nella teoria culturale, sociale e politica nell'ultimo decennio. Luce Irigaray scrive “So remember the liquid ground” in "Marine Lover di Friedrich Nietzsche".1 Per Irigaray l'omonimo “liquid ground” (terra liquida) significa acqua, che però è intesa come qualcosa di più della semplice sostanza liquida. L'acqua è un campo di possibilità e una forza di differenziazione. Un potente mezzo che anima e collega tutti i corpi d’acqua, umani e non umani, dalle profondità degli oceani alle nostre case e ai corpi in gestazione all’interno dei nostri corpi.
“From watery womb to watery world: we are bodies of water.”2 L'acqua è infatti qualcosa di più di una risorsa o di una commodity. È la nostra stessa materialità. Attraverso cicli e movimenti idrologici, l'acqua collega tutti i corpi attraverso tempi e spazi diversi: tale flusso potrebbe essere visto come una logica di connessione o di comunicazione, che si estende oltre l'umano in un senso più ampio di "noi". Un senso che in effetti permea il lavoro di Agnieszka Brzeżańska (nata nel 1972, Danzica), artista visiva, marinaia ed erborista polacca.
Immersa nella dimensione mistica e ultraterrena, la mostra “So remember the liquid ground” presenta una serie di ceramiche, opere tessili e dipinti di Brzeżańska per lo più ispirati al significato storico, sociale, culturale ed ecologico dell'acqua. Qui il concetto di acqua diventa materia e matrice della vita, madre e medium. Una riserva infinita di simboli, miti e metafore. Questo universo unico è costruito da Brzeżańska attraverso l'uso di diversi registri di conoscenza, dalle mitologie slave alla filosofia, fino ad alcuni sistemi di cognizione emarginati dalla scienza moderna, come l'alchimia, la parapsicologia, l'esoterismo, la conoscenza nativa o le tradizioni matriarcali.
Gli ecosistemi acquatici, soprattutto la figura del fiume, costituiscono un elemento importante nella ricerca artistica di Brzeżańska. Un concetto chiaramente presente nel lavoro The Vistula Textile di 25 metri di lunghezza, realizzato immergendo un tessuto di cotone nel fiume, che ha depositato su di esso la sua materia organica e che di conseguenza ha creato una pittura astratta naturale. Il lavoro è stato realizzato durante Przepływ / Flow, una residenza artistica annuale basata sul tema dell’acqua organizzata su una zattera dall'artista, la quale incoraggia i suoi ospiti a immergersi in questo unico esperimento acquoso: stare insieme e vivere nella natura.
La configurazione fluida del dipinto Mind Playing with Thoughts e le forme organiche di vasi e altre ceramiche che richiamano parti del corpo femminile, spesso associate all'espulsione dei liquidi corporei, potrebbero ricordarci alcuni antichi miti slavi o un modo olistico di pensare alla struttura del mondo nella sua dimensione matriarcale. A differenza della coscienza egocentrica dell'uomo civilizzato, il mondo della natura è orientato verso un senso di equilibrio e collettività. Questo modo di pensare era presente all’interno dei popoli slavi con le loro tradizioni e per lo più identificati con un profondo rapporto con la natura, la cultura agraria e l'egualitarismo. Le opere presentate emanano in qualche modo queste antiche verità incoraggiando allo stesso tempo il ritorno degli esseri umani alla preconoscenza, alla natura latente e alla struttura archetipica del subconscio.
Attraverso la sua pratica artistica Agnieszka Brzeżańska evoca il passato da cui trae diversi ricordi sommersi e immagini radicate in una memoria collettiva. Il trattamento lineare del tempo, fatto di eventi separati, viene sfidato a favore delle profondità del subconscio, dove passato e presente si compenetrano creando una sostanza acquosa inestricabile. Il potere simbolico dell'acqua si distingue anche per un forte e variegato repertorio di associazioni emotive e sensuali. In effetti, potremmo sperimentarli, soprattutto ascoltando la scultura sonora Singing with the mountain meadown o immergendo il nostro corpo con tutti i suoi sensi nel fumo degli incensi ardenti preparati dalla stessa Brzeżańska.
Come suggerito dagli autori di Thinking with Water3, è l'acqua che registra costantemente il nostro passato comune nel suo archivio molecolare. Il passato diventa presente attraverso la memoria dell’acqua. La mostra "So remember the liquid ground" di Agnieszka Brzeżańska richiama l'attenzione su queste proprietà mnemoniche dell'acqua percepita come matrice di memoria multigenerazionale. È un tentativo di richiamarci all'integrità dimenticata dell'uomo e della natura, che non è perduta, ma solo nascosta.
eastcontemporary
Agnieszka Fąferek e Julia Korzycka
La mostra è stata realizzata in collaborazione con BWA Warszawa e con il sostegno del Consolato Generale di Polonia a Milano e dell'Istituto Polacco di Roma.
1 Irigaray, L. (1991), Marine Lover of Friedrich Nietzsche, trans G.C. Gill, Columbia University Press.
2 Neimanis, A. (2017), Bodies of Water. Posthuman Feminist Phenomenology, Bloomsbury Academic.
3 Chen C., MacLeod J. and Neimanis A. (2013) Thinking with Water, McGill-Queen's University Press.
11
febbraio 2021
Agnieszka Brzeżańska – So remember the liquid ground
Dall'undici febbraio al 31 marzo 2021
arte contemporanea
Location
EASTCONTEMPORARY
Milano, Via Giuseppe Pecchio, 3, (MI)
Milano, Via Giuseppe Pecchio, 3, (MI)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 15-19
e su appuntamento
Vernissage
11 Febbraio 2021, dalle 15 alle 20
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione