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Agostino Bergamaschi / Paolo Brambilla – Mandragola
I due artisti interpretano il nuovo spazio della galleria come un palcoscenico dove le loro opere fungono da scene e personaggi di una drammaturgia aperta alla contaminazione
Comunicato stampa
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Mandragola
Agostino Bergamaschi e Paolo Brambilla
a cura di Marina Bastianello
dal 30 marzo all’11 maggio 2019
vernissage sabato 30 marzo ore 18.30 - 20.30
La Galleria Massimodeluca è lieta di presentare Mandragola, mostra bi-personale di Agostino Bergamaschi e Paolo Brambilla (dal 30 marzo all’11 maggio 2019, inaugurazione sabato 30 marzo dalle 18.30 alle 20.30). In occasione di questa mostra, i due artisti interpretano il nuovo spazio della galleria come un palcoscenico dove le loro opere fungono da scene e personaggi di una drammaturgia aperta alla contaminazione.
La mandragola è una radice magica considerata fin dall’antichità come una creatura a metà tra regno vegetale e animale. Il suo urlo letale e le sue proprietà curative la pongono in uno stato di ambivalenza tra la vita e la morte, tra il pauroso e il fiabesco diventando l'immagine di riferimento che accomuna le poetiche opposte e, allo stesso tempo, parallele di Bergamaschi e Brambilla.
La ricerca di Agostino Bergamaschi indaga l'origine di un gesto nella sua progressione e regressione senza meta nel tempo, creando un immaginario narrativo in cui lo spazio si dilata e si contrae senza sosta. A partire da questo presupposto gli ultimi sviluppi della sua ricerca approfondiscono l'idea di un’azione ossessiva e spietata che scaturisce nella psicologia di personaggi e nell'immagine di luoghi indefiniti. Per Mandragola Bergamaschi presenta una serie di opere inedite che fanno parte di un'unica narrazione ripercorrendo una superficie immaginaria di personaggi e azioni mai avvenute.
Nella sua pratica artistica multidisciplinare, Paolo Brambilla fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale. La sua ricerca recente considera lo storytelling e i meccanismi narrativi per il loro ruolo fondamentale nel plasmare e ridefinire il senso di pathos di intere generazioni, creando un ampio spettro di icone che trascendono l’intrattenimento per arrivare a influenzare la percezione individuale e collettiva del mondo. Per Mandragola, Brambilla realizza una serie di “sceneggiature visive”, agglomerati e intrecci di frammenti narrativi che costituiscono scene enigmatiche dal forte impatto emotivo.
Agostino Bergamaschi (Milano, 1990), si diploma nel 2013 all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano; la sua ricerca prende in considerazione il principio stesso dell’atto creativo inteso come gesto generatore di immagini e forme e mira a individuare il momento di collisione tra l’esperienza estetica e l’origine di tale gesto. Bergamaschi ricerca un sottile e ordinato squilibrio tra forma e immagine dando vita a una trama di sensazioni e percezioni che sfociano in una vera e propria esperienza in cui l’immagine è continuamente resa presente a se stessa allo scopo di scaturire in un nuovo immaginario. Tra le mostre personali e collettive in Italia e all’estero, si ricordano: Screen tearing (Dimora Artica) Milano; Rehearsal Current (Rehearsal Project) Milano, Superpassato (Museo Ettore Fico) Torino, At a later time (Markthalle) Basilea; Darsena residency #2 (Galleria Massimodeluca) Mestre; Out of frames (Museo d’arte contemporanea di Lissone) Lissone. Nel 2016 viene selezionato per la residenza d’artista Darsena Residency alla Galleria Massimodeluca. Nel 2014 è tra i finalisti del Premio Lissone al MAC. Vive e lavora a Milano.
Paolo Brambilla (Lecco, 1990) si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera e alla Koninklijke
Academie voor Schone Kunsten di Gent (Belgio). La sua pratica artistica multidisciplinare fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale. Tra i suoi recenti progetti: Fiordiluna, Dimora Artica, Milano; I wanna be where the people are, GAFFdabasso, Milano; StraightUp@ExtraDry, video program a cura di Paola Clerico, Dry, Milano; Capriccio, Museo Ettore Fico, Torino; La seconda notte di quiete, DepositoA, Verona, a cura di Christian Caliandro; SUPERHYPHENATION, Poppositions 2017 – Don’t agonize, organize!, ING Art Center, Bruxelles, a cura di Niekolaas Johannes Lekkerkerk; Open Call Club, Galeria Cavalo, Rio de Janeiro.
Agostino Bergamaschi e Paolo Brambilla
a cura di Marina Bastianello
dal 30 marzo all’11 maggio 2019
vernissage sabato 30 marzo ore 18.30 - 20.30
La Galleria Massimodeluca è lieta di presentare Mandragola, mostra bi-personale di Agostino Bergamaschi e Paolo Brambilla (dal 30 marzo all’11 maggio 2019, inaugurazione sabato 30 marzo dalle 18.30 alle 20.30). In occasione di questa mostra, i due artisti interpretano il nuovo spazio della galleria come un palcoscenico dove le loro opere fungono da scene e personaggi di una drammaturgia aperta alla contaminazione.
La mandragola è una radice magica considerata fin dall’antichità come una creatura a metà tra regno vegetale e animale. Il suo urlo letale e le sue proprietà curative la pongono in uno stato di ambivalenza tra la vita e la morte, tra il pauroso e il fiabesco diventando l'immagine di riferimento che accomuna le poetiche opposte e, allo stesso tempo, parallele di Bergamaschi e Brambilla.
La ricerca di Agostino Bergamaschi indaga l'origine di un gesto nella sua progressione e regressione senza meta nel tempo, creando un immaginario narrativo in cui lo spazio si dilata e si contrae senza sosta. A partire da questo presupposto gli ultimi sviluppi della sua ricerca approfondiscono l'idea di un’azione ossessiva e spietata che scaturisce nella psicologia di personaggi e nell'immagine di luoghi indefiniti. Per Mandragola Bergamaschi presenta una serie di opere inedite che fanno parte di un'unica narrazione ripercorrendo una superficie immaginaria di personaggi e azioni mai avvenute.
Nella sua pratica artistica multidisciplinare, Paolo Brambilla fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale. La sua ricerca recente considera lo storytelling e i meccanismi narrativi per il loro ruolo fondamentale nel plasmare e ridefinire il senso di pathos di intere generazioni, creando un ampio spettro di icone che trascendono l’intrattenimento per arrivare a influenzare la percezione individuale e collettiva del mondo. Per Mandragola, Brambilla realizza una serie di “sceneggiature visive”, agglomerati e intrecci di frammenti narrativi che costituiscono scene enigmatiche dal forte impatto emotivo.
Agostino Bergamaschi (Milano, 1990), si diploma nel 2013 all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano; la sua ricerca prende in considerazione il principio stesso dell’atto creativo inteso come gesto generatore di immagini e forme e mira a individuare il momento di collisione tra l’esperienza estetica e l’origine di tale gesto. Bergamaschi ricerca un sottile e ordinato squilibrio tra forma e immagine dando vita a una trama di sensazioni e percezioni che sfociano in una vera e propria esperienza in cui l’immagine è continuamente resa presente a se stessa allo scopo di scaturire in un nuovo immaginario. Tra le mostre personali e collettive in Italia e all’estero, si ricordano: Screen tearing (Dimora Artica) Milano; Rehearsal Current (Rehearsal Project) Milano, Superpassato (Museo Ettore Fico) Torino, At a later time (Markthalle) Basilea; Darsena residency #2 (Galleria Massimodeluca) Mestre; Out of frames (Museo d’arte contemporanea di Lissone) Lissone. Nel 2016 viene selezionato per la residenza d’artista Darsena Residency alla Galleria Massimodeluca. Nel 2014 è tra i finalisti del Premio Lissone al MAC. Vive e lavora a Milano.
Paolo Brambilla (Lecco, 1990) si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera e alla Koninklijke
Academie voor Schone Kunsten di Gent (Belgio). La sua pratica artistica multidisciplinare fa uso di processi speculativi e di permutazioni formali, assumendo o distorcendo diversi format produttivi e riproduttivi allo scopo di indagare gli infiniti cicli di assimilazione, dispersione e trasformazione del prodotto culturale. Tra i suoi recenti progetti: Fiordiluna, Dimora Artica, Milano; I wanna be where the people are, GAFFdabasso, Milano; StraightUp@ExtraDry, video program a cura di Paola Clerico, Dry, Milano; Capriccio, Museo Ettore Fico, Torino; La seconda notte di quiete, DepositoA, Verona, a cura di Christian Caliandro; SUPERHYPHENATION, Poppositions 2017 – Don’t agonize, organize!, ING Art Center, Bruxelles, a cura di Niekolaas Johannes Lekkerkerk; Open Call Club, Galeria Cavalo, Rio de Janeiro.
30
marzo 2019
Agostino Bergamaschi / Paolo Brambilla – Mandragola
Dal 30 marzo all'undici maggio 2019
arte contemporanea
Location
MASSIMO DE LUCA GALLERY
Mestre, Via Torino, 105/q, (Venezia)
Mestre, Via Torino, 105/q, (Venezia)
Orario di apertura
lun-mer-gio-ven11-13/16-19.30sab16-19.30dom/merchiuso
Vernissage
30 Marzo 2019, ore 18.30
Autore
Curatore