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Agostino Ferrari / Nja Mahdaoui – Segni d’incontro
L’esposizione, che riunisce alcuni dei lavori personali più celebri dei due artisti e tre opere a quattro mani (due realizzate in performance pubbliche a Reggio a dicembre, una in Tunisia), arriva per la prima volta in Italia dopo il successo ottenuto al Centre National d’Art Vivant di Tunisi nel febbraio 2011
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Festival Confini: dal 26 gennaio la mostra “Segni d'incontro” di Ferrari e Mahdaoui
Cantieri d’arte: studenti “a caccia di immagini” con il regista Paolo Benvenuti
A Reggio Calabria la prima italiana dell'esposizione realizzata nel 2011 a Tunisi
REGGIO CALABRIA, 16 gennaio 2013 – Riprende con i workshop di “Cantieri d'arte” e con un'esposizione
internazionale la programmazione di “Confini”, il Festival Internazionale delle Arti Visive del Mediterraneo
inaugurato a dicembre in riva allo Stretto, promosso da Fondazione Horcynus Orca con Reves Aisb,
Fondazione di Comunità di Messina, Associazione artistica Mana Chuma, Circolo del cinema Chaplin e
Associazione culturale "Le rane", e finanziato dal Por Calabria linea di Intervento 5.2.2.4 - Azione per lo
sviluppo dell’Arte Contemporanea.
Fino al 24 gennaio, 22 studenti delle Accademie d'arte e della facoltà di Architettura selezionati tramite
bando pubblico attraverseranno le vie cittadine a caccia di immagini originali che raccontino il loro punto di
vista sulla città. A guidarli sarà Paolo Benvenuti, regista cinematografico impegnato, dal 1968, ad esplorare
un'idea precisa di "morale della visione" affinata attraverso la collaborazione con Rossellini sul set de
L'età dei Medici e la realizzazione di una serie di documentari e film. Tra i suoi ultimi lavori Segreti di Stato
(2003), una rilettura della storia nazionale recente - in particolare sulla mafia e sulla strage di Portella della
Ginestra - alla luce dei documenti de-secretati dei servizi segreti nord-americani.
Dopo una breve pausa, dal 26 gennaio al 10 febbraio il Foyer del Teatro Comunale "Francesco Cilea" di
Reggio Calabria ospiterà la mostra d'arte contemporanea "Segni d'incontro" – Agostino Ferrari e Nja
Mahdaoui. L'esposizione, che riunisce alcuni dei lavori personali più celebri dei due artisti e tre opere a
quattro mani (due realizzate in performance pubbliche a Reggio a dicembre, una in Tunisia), arriva per la
prima volta in Italia dopo il successo ottenuto al Centre National d'Art Vivant di Tunisi nel febbraio 2011.
“I percorsi di Agostino Ferrari, pittore milanese allievo di Fontana, e di Nja Mahdaoui, uno dei più grandi
calligrafi e disegnatori del mondo arabo, sono partiti da basi culturali e tecniche molto diverse – sottolinea
Martina Corgnati, storica dell'arte, responsabile del settore Arte Visive della Fondazione Horcynus Orca e
curatrice della mostra – ma nel tempo si sono avvicinate fino a convergere: il primo ha interpretato il segno
puro della pittura astratta come possibile scrittura e l’ha elaborata tanto da sospingerla fino a sfiorare la
soglia della significazione; mentre il secondo è partito dalla calligrafia araba spogliandola progressivamente
dalla valenza significante e trasformandola in puro florilegio di decorazione e motivi ornamentali che
mimano la logica del testo ma di fatto non lo sono più. Da leggere qui non c’è più niente”.
L'incontro tra Ferrari e Mahdaoui si è dimostrato ricco di scoperte e potenzialità estetiche e culturali,
decisive nel momento delicatissimo che la Tunisia stava vivendo, nel bel mezzo dalla Rivoluzione che
aveva rovesciato il regime di Ben Ali e portato al governo il partito islamico di Ennada, nel pieno delle
tensioni diplomatiche con il nostro paese a causa dell’ondata migratoria che si era abbattuta sulle coste
di Lampedusa. In questo quadro, la collaborazione tra i due artisti si è caratterizzata fin da subito come
un ponte culturale e un simbolo di speranza in un futuro di collaborazione, amicizia, libertà e dignità su
entrambe le rive del Mediterraneo.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, ore 10.00 - 12.30 e 17.00 - 20.00. Ingresso gratuito.
ufficio stampa e comunicazione sociale
www.itamcomunicazione.it
Iria Cogliani – cogliani.itam@gmail.com – 329.8346593
Alessia Cotroneo - alessiacotroneo@gmail.com - 3456629331
Giuseppe D’Avella - gdavella@gmail.com - 348.9584581
Agostino Ferrari – Nato a Milano nel 1938 è uno dei più
importanti pittori astratti italiani della sua generazione. Attratto
dal mondo dell’arte sin dall’infanzia, dopo aver compiuto studi
di carattere scientifico, inizia l’attività di pittore nel 1959, anno
in cui conosce Remo Brindisi, che subito lo accoglie a lavorare
nel suo studio.
Sin dal 1963 si dedica prevalentemente ad esplorare i valori
visivi, estetici ed emozionali del “segno”, memoria della prima
traccia e della prima impronta dell’uomo, elaborata fino a trasformarla in una vera e propria
scrittura non significante, una grafia policroma, dinamica. L’attenzione dell’artista non è dunque
rivolta alla scrittura come mezzo di comunicazione codificato e condiviso, in altre parole al suo
valore semantico, ma alla scrittura come forma che trova il proprio senso e valore nel suo stesso,
semplice e indecifrabile offrirsi allo sguardo dell’altro, farsi gesto, bellezza, modulo, azione,
emozione senza mai sospingersi oltre alla soglia sottile della significazione. Nel 1995, partecipa alla
serie di quattro mostre dedicate al gruppo del “Cenobio” (del quale è stato co-fondatore nel
1962): a Palazzo Martinengo a Brescia, alla Galleria Peccolo di Livorno, all’Artestudio a Milano ed
allo Studio Delise a Portogruaro. Nel 1996, presso la Galleria Lorenzelli di Milano, Ferrari presenta
per la prima volta i Frammenti, opere nelle quali la linearità del segno ha lasciato posto al caos, le
forme si incontrano e si scontrano liberamente nello spazio della tela, la scrittura si spezza in tutte
le direzioni. [M. Maccarinelli]
In mostra sono presentate alcune opere recenti della serie Interno-Esterno, Oltre la soglia,
in cui compaiono squarci profondi e abissali da cui segni sottili sembrano affiorare o meglio
guizzare fuori, per portare al di qua, nella nostra dimensione razionale e comprensibile, particelle
stimolanti e rivelatrici d’ignoto.
Le opere di Ferrari esposte a Reggio Calabria
“Oltre la soglia“, Acrilico e sabbia su tela, 150x150, 2009
“Interno-Esterno“ , Acrilico e sabbia su tela, 150x150, 2010
“Interno-Esterno“ , Acrilico e sabbia su tela, 150x150, 2011
Nja Mahdaoui - Nato nel 1937 in Tunisia, Nja Mahdaoui
è laureato presso l'Accademia di Santa Andrea di Roma e
presso l'Ecole du Louvre di Parigi nel 1967. Prosegue la
sua formazione accademica presso la Cité Internationale
des Arts a Parigi con una borsa di studio da parte del
governo tunisino. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti
e premi internazionali ed é membro del comitato di
giuria internazionale del Premio UNESCO per la
Promozione delle Arti.
Nja Mahdaoui è un artista visivo, un esploratore di
segni. E' stato descritto come un "coreografo di
lettere". Il suo lavoro, ispirato dalla calligrafia araba, è
molto innovativo per come la dimensione estetica dei
caratteri produce un senso poetico - fortemente ritmico - sorprendendoci con le sue ricche
composizioni astratte. Ha illustrato miti leggendari e sacri, racconti e manoscritti. Per esempio, ha
illustrato le storie della raccolta dei racconti "Le mille e una notte", che é stata oggetto di
un'edizione francese eccezionale, così ci ricorda quanto sia immensa l'influenza della letteratura e
della cultura araba sul nostro mondo.
Nja ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo tra cui all'Institut du Monde Arabe di
Parigi, il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, il Museo Nazionale di Scozia e il Museo d'Arte
Moderna di Baghdad, solo per citarne alcuni. Ha lavorato con molte istituzioni pubbliche e private
in tutto il mondo e ha fatto opere monumentali per il Museo di Kuala Lumpur in Malesia, per gli
aeroporti internazionali di Jeddah e Riyadh in Arabia Saudita e la decorazione della flotta aerea
della Gulf Air nel 2000. Inoltre, ha partecipato a fiere d'arte internazionali a Basilea, Parigi, Abu
Dhabi, Dubai, Marrakech e Miami. Il suo lavoro è stato ampiamente dimostrato in tutto il mondo,
e può essere trovato in molte collezioni pubbliche e private tra cui il British Museum e il Museo
Smithsonian di Washington DC. Egli è considerato come uno dei maggiori artisti contemporanei
arabi. Vive e lavora in Tunisia.
Cantieri d’arte: studenti “a caccia di immagini” con il regista Paolo Benvenuti
A Reggio Calabria la prima italiana dell'esposizione realizzata nel 2011 a Tunisi
REGGIO CALABRIA, 16 gennaio 2013 – Riprende con i workshop di “Cantieri d'arte” e con un'esposizione
internazionale la programmazione di “Confini”, il Festival Internazionale delle Arti Visive del Mediterraneo
inaugurato a dicembre in riva allo Stretto, promosso da Fondazione Horcynus Orca con Reves Aisb,
Fondazione di Comunità di Messina, Associazione artistica Mana Chuma, Circolo del cinema Chaplin e
Associazione culturale "Le rane", e finanziato dal Por Calabria linea di Intervento 5.2.2.4 - Azione per lo
sviluppo dell’Arte Contemporanea.
Fino al 24 gennaio, 22 studenti delle Accademie d'arte e della facoltà di Architettura selezionati tramite
bando pubblico attraverseranno le vie cittadine a caccia di immagini originali che raccontino il loro punto di
vista sulla città. A guidarli sarà Paolo Benvenuti, regista cinematografico impegnato, dal 1968, ad esplorare
un'idea precisa di "morale della visione" affinata attraverso la collaborazione con Rossellini sul set de
L'età dei Medici e la realizzazione di una serie di documentari e film. Tra i suoi ultimi lavori Segreti di Stato
(2003), una rilettura della storia nazionale recente - in particolare sulla mafia e sulla strage di Portella della
Ginestra - alla luce dei documenti de-secretati dei servizi segreti nord-americani.
Dopo una breve pausa, dal 26 gennaio al 10 febbraio il Foyer del Teatro Comunale "Francesco Cilea" di
Reggio Calabria ospiterà la mostra d'arte contemporanea "Segni d'incontro" – Agostino Ferrari e Nja
Mahdaoui. L'esposizione, che riunisce alcuni dei lavori personali più celebri dei due artisti e tre opere a
quattro mani (due realizzate in performance pubbliche a Reggio a dicembre, una in Tunisia), arriva per la
prima volta in Italia dopo il successo ottenuto al Centre National d'Art Vivant di Tunisi nel febbraio 2011.
“I percorsi di Agostino Ferrari, pittore milanese allievo di Fontana, e di Nja Mahdaoui, uno dei più grandi
calligrafi e disegnatori del mondo arabo, sono partiti da basi culturali e tecniche molto diverse – sottolinea
Martina Corgnati, storica dell'arte, responsabile del settore Arte Visive della Fondazione Horcynus Orca e
curatrice della mostra – ma nel tempo si sono avvicinate fino a convergere: il primo ha interpretato il segno
puro della pittura astratta come possibile scrittura e l’ha elaborata tanto da sospingerla fino a sfiorare la
soglia della significazione; mentre il secondo è partito dalla calligrafia araba spogliandola progressivamente
dalla valenza significante e trasformandola in puro florilegio di decorazione e motivi ornamentali che
mimano la logica del testo ma di fatto non lo sono più. Da leggere qui non c’è più niente”.
L'incontro tra Ferrari e Mahdaoui si è dimostrato ricco di scoperte e potenzialità estetiche e culturali,
decisive nel momento delicatissimo che la Tunisia stava vivendo, nel bel mezzo dalla Rivoluzione che
aveva rovesciato il regime di Ben Ali e portato al governo il partito islamico di Ennada, nel pieno delle
tensioni diplomatiche con il nostro paese a causa dell’ondata migratoria che si era abbattuta sulle coste
di Lampedusa. In questo quadro, la collaborazione tra i due artisti si è caratterizzata fin da subito come
un ponte culturale e un simbolo di speranza in un futuro di collaborazione, amicizia, libertà e dignità su
entrambe le rive del Mediterraneo.
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, ore 10.00 - 12.30 e 17.00 - 20.00. Ingresso gratuito.
ufficio stampa e comunicazione sociale
www.itamcomunicazione.it
Iria Cogliani – cogliani.itam@gmail.com – 329.8346593
Alessia Cotroneo - alessiacotroneo@gmail.com - 3456629331
Giuseppe D’Avella - gdavella@gmail.com - 348.9584581
Agostino Ferrari – Nato a Milano nel 1938 è uno dei più
importanti pittori astratti italiani della sua generazione. Attratto
dal mondo dell’arte sin dall’infanzia, dopo aver compiuto studi
di carattere scientifico, inizia l’attività di pittore nel 1959, anno
in cui conosce Remo Brindisi, che subito lo accoglie a lavorare
nel suo studio.
Sin dal 1963 si dedica prevalentemente ad esplorare i valori
visivi, estetici ed emozionali del “segno”, memoria della prima
traccia e della prima impronta dell’uomo, elaborata fino a trasformarla in una vera e propria
scrittura non significante, una grafia policroma, dinamica. L’attenzione dell’artista non è dunque
rivolta alla scrittura come mezzo di comunicazione codificato e condiviso, in altre parole al suo
valore semantico, ma alla scrittura come forma che trova il proprio senso e valore nel suo stesso,
semplice e indecifrabile offrirsi allo sguardo dell’altro, farsi gesto, bellezza, modulo, azione,
emozione senza mai sospingersi oltre alla soglia sottile della significazione. Nel 1995, partecipa alla
serie di quattro mostre dedicate al gruppo del “Cenobio” (del quale è stato co-fondatore nel
1962): a Palazzo Martinengo a Brescia, alla Galleria Peccolo di Livorno, all’Artestudio a Milano ed
allo Studio Delise a Portogruaro. Nel 1996, presso la Galleria Lorenzelli di Milano, Ferrari presenta
per la prima volta i Frammenti, opere nelle quali la linearità del segno ha lasciato posto al caos, le
forme si incontrano e si scontrano liberamente nello spazio della tela, la scrittura si spezza in tutte
le direzioni. [M. Maccarinelli]
In mostra sono presentate alcune opere recenti della serie Interno-Esterno, Oltre la soglia,
in cui compaiono squarci profondi e abissali da cui segni sottili sembrano affiorare o meglio
guizzare fuori, per portare al di qua, nella nostra dimensione razionale e comprensibile, particelle
stimolanti e rivelatrici d’ignoto.
Le opere di Ferrari esposte a Reggio Calabria
“Oltre la soglia“, Acrilico e sabbia su tela, 150x150, 2009
“Interno-Esterno“ , Acrilico e sabbia su tela, 150x150, 2010
“Interno-Esterno“ , Acrilico e sabbia su tela, 150x150, 2011
Nja Mahdaoui - Nato nel 1937 in Tunisia, Nja Mahdaoui
è laureato presso l'Accademia di Santa Andrea di Roma e
presso l'Ecole du Louvre di Parigi nel 1967. Prosegue la
sua formazione accademica presso la Cité Internationale
des Arts a Parigi con una borsa di studio da parte del
governo tunisino. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti
e premi internazionali ed é membro del comitato di
giuria internazionale del Premio UNESCO per la
Promozione delle Arti.
Nja Mahdaoui è un artista visivo, un esploratore di
segni. E' stato descritto come un "coreografo di
lettere". Il suo lavoro, ispirato dalla calligrafia araba, è
molto innovativo per come la dimensione estetica dei
caratteri produce un senso poetico - fortemente ritmico - sorprendendoci con le sue ricche
composizioni astratte. Ha illustrato miti leggendari e sacri, racconti e manoscritti. Per esempio, ha
illustrato le storie della raccolta dei racconti "Le mille e una notte", che é stata oggetto di
un'edizione francese eccezionale, così ci ricorda quanto sia immensa l'influenza della letteratura e
della cultura araba sul nostro mondo.
Nja ha partecipato a numerose mostre in tutto il mondo tra cui all'Institut du Monde Arabe di
Parigi, il Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo, il Museo Nazionale di Scozia e il Museo d'Arte
Moderna di Baghdad, solo per citarne alcuni. Ha lavorato con molte istituzioni pubbliche e private
in tutto il mondo e ha fatto opere monumentali per il Museo di Kuala Lumpur in Malesia, per gli
aeroporti internazionali di Jeddah e Riyadh in Arabia Saudita e la decorazione della flotta aerea
della Gulf Air nel 2000. Inoltre, ha partecipato a fiere d'arte internazionali a Basilea, Parigi, Abu
Dhabi, Dubai, Marrakech e Miami. Il suo lavoro è stato ampiamente dimostrato in tutto il mondo,
e può essere trovato in molte collezioni pubbliche e private tra cui il British Museum e il Museo
Smithsonian di Washington DC. Egli è considerato come uno dei maggiori artisti contemporanei
arabi. Vive e lavora in Tunisia.
26
gennaio 2013
Agostino Ferrari / Nja Mahdaoui – Segni d’incontro
Dal 26 gennaio al 10 febbraio 2013
arte contemporanea
Location
TEATRO COMUNALE FRANCESCO CILEA
Reggio Di Calabria, Corso Giuseppe Garibaldi, (Reggio Di Calabria)
Reggio Di Calabria, Corso Giuseppe Garibaldi, (Reggio Di Calabria)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, ore 10.00 - 12.30 e 17.00 - 20
Autore
Curatore