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Agostino Gallina / Carmelo Violi – …ricomposti capovolgimenti
I dipinti esposti mostrano la scelta dei due pittori di rappresentare oggetti del quotidiano, prelevati, defunzionalizzati, riorganizzati secondo logiche compositive proprie del dipinto attraverso equilibri improbabili e dilatazioni prospettiche accattivanti
Comunicato stampa
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Si inaugura mercoledì 16 maggio 2007 alle ore 18,00 presso lo studio Durchblick di Maria Mesch via Padova 70 Milano, la mostra di pittura dal titolo “…ricomposti capovolgimenti”.
In mostra le opere di Agostino Gallina e Carmelo Violi.
I dipinti esposti mostrano la scelta dei due pittori di rappresentare oggetti del quotidiano, prelevati, defunzionalizzati, riorganizzati secondo logiche compositive proprie del dipinto attraverso equilibri improbabili e dilatazioni prospettiche accattivanti.
L’oggetto rappresentato è un pretesto, un punto di partenza da cui iniziare un gioco ironico oppure una personale ricerca in spazi interiori e profondi. Il formato della tela è il contenitore di tali soggetti/oggetti che trovano nella pittura una funzione estetica e un intimo racconto del proprio tempo.
“Gli oggetti rappresentati da Agostino Gallina sono vere e proprie installazioni. Essi si legano nello spazio pittorico retti da equilibri precari. La loro arbitraria giustapposizione non obbedisce ai consueti e rassicuranti vincoli funzionali e perciò confonde e destabilizza l’osservatore dell’opera, invitandolo a cercare liberamente altri criteri associativi e rendendolo sottilmente consapevole della precarietà del proprio equilibrio, tra smarrimento e divertimento, di fronte a una realtà ordinaria e sconcertante ad un tempo.
Gli oggetti di Carmelo Violi ci ricordano la transitorietà degli utensili moderni e delle pratiche umane ad essi connesse. Nei suoi dipinti, Violi ci invita a guardarli a lungo, da diversi angoli, proponendone diverse inquadrature e raffinati accostamenti cromatici, ottenendo così l’effetto straniante di quando fissiamo ininterrottamente un oggetto fino a sentirlo assurdo: non ci sono funzione e contesto a dargli significato, e riusciamo a vederne, forse per la prima volta, forme e colori.” (Giulio Agostini)
Per entrambi gli artisti la pittura è un tramite necessario in cui, sotto una logica ormai consueta, l’oggetto rappresentato diviene elemento di ricomposizione e di capovolgimento della realtà. Agostino Gallina è nato nel 1975 a Rossano Calabro, ha frequentato i corsi di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Vive e lavora a Milano. Carmelo Violi è nato nel 1979 a Reggio Calabria, ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Milano.
In mostra le opere di Agostino Gallina e Carmelo Violi.
I dipinti esposti mostrano la scelta dei due pittori di rappresentare oggetti del quotidiano, prelevati, defunzionalizzati, riorganizzati secondo logiche compositive proprie del dipinto attraverso equilibri improbabili e dilatazioni prospettiche accattivanti.
L’oggetto rappresentato è un pretesto, un punto di partenza da cui iniziare un gioco ironico oppure una personale ricerca in spazi interiori e profondi. Il formato della tela è il contenitore di tali soggetti/oggetti che trovano nella pittura una funzione estetica e un intimo racconto del proprio tempo.
“Gli oggetti rappresentati da Agostino Gallina sono vere e proprie installazioni. Essi si legano nello spazio pittorico retti da equilibri precari. La loro arbitraria giustapposizione non obbedisce ai consueti e rassicuranti vincoli funzionali e perciò confonde e destabilizza l’osservatore dell’opera, invitandolo a cercare liberamente altri criteri associativi e rendendolo sottilmente consapevole della precarietà del proprio equilibrio, tra smarrimento e divertimento, di fronte a una realtà ordinaria e sconcertante ad un tempo.
Gli oggetti di Carmelo Violi ci ricordano la transitorietà degli utensili moderni e delle pratiche umane ad essi connesse. Nei suoi dipinti, Violi ci invita a guardarli a lungo, da diversi angoli, proponendone diverse inquadrature e raffinati accostamenti cromatici, ottenendo così l’effetto straniante di quando fissiamo ininterrottamente un oggetto fino a sentirlo assurdo: non ci sono funzione e contesto a dargli significato, e riusciamo a vederne, forse per la prima volta, forme e colori.” (Giulio Agostini)
Per entrambi gli artisti la pittura è un tramite necessario in cui, sotto una logica ormai consueta, l’oggetto rappresentato diviene elemento di ricomposizione e di capovolgimento della realtà. Agostino Gallina è nato nel 1975 a Rossano Calabro, ha frequentato i corsi di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Vive e lavora a Milano. Carmelo Violi è nato nel 1979 a Reggio Calabria, ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive e lavora a Milano.
16
maggio 2007
Agostino Gallina / Carmelo Violi – …ricomposti capovolgimenti
Dal 16 al 29 maggio 2007
arte contemporanea
Location
DURCHBLICK
Milano, Via Padova, 70, (Milano)
Milano, Via Padova, 70, (Milano)
Orario di apertura
me-gio-ve 16.00-19.00, anche su appuntamento
Vernissage
16 Maggio 2007, ore 18
Autore