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Agreements To Zinedine – Two people walked in a rural scenario
L’intervento è lo scenario cognitivo e percettivo di un ciclo di incontri formativi e conviviali. Una mappa di quattro appuntamenti dal cui disegno si desidera far scaturire uno stimolo sui fattori che influenzano l’identità collettiva in merito alle risorse naturali presenti nel territorio.
Comunicato stampa
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MonzaHub è lieta di presentare Two people walked in a rural scenario, intervento site specific di Agreements To Zinedine – ATZ.
Contestualmente è lieta di invitarvi agli incontri collaterali previsti per Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat & urban experience durante il mese di permanenza della mostra.
Gli incontri sono ospitati presso un ex capannone della Simmenthal poi convertito e recuperato senza intaccare la struttura originaria, oggi sede dello spazio MonzaHub. Perlopiù, con questo progetto si vuole sottolineare la volontà di radicarsi nel territorio non solo come luogo per il lavoro e la formazione, ma anche come realtà che si apre ad ospitare dibattiti sui temi cittadini.
Il Primo incontro di Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat & urban experience è il 28 Aprile con l’opening del progetto site specific di Agreements To Zinedine – ATZ, presso lo spazio di MonzaHub e con il patrocinio di Casa Testori di Novate Milanese.
La spazialità dell’ambiente – sede del ciclo degli incontri - viene resa fruibile per meglio enfatizzare il legame tassonomico con il sistema vegetale. Difatti, l’opera si pone in relazione a scenari rurali e primitivi definendo un microclima prossemico tra lo spazio e l’uomo, tra l’uomo e la pianta e quindi anche tra gli attori e visitatori della mostra. L’intervento echeggia, in tal senso, i limiti tra l’estetica contemporanea (che si affaccia al naturalismo con limiti paradossali) e i processi insiti nell’ antropocentrismo. In un’ipotesi di microhabitat costituito da sole due persone, che nella corporeità definiscono un’individualità, si sperimenta un modulo abitativo che ritorna comunità nell’atto di collocarsi in una sociologia complessa. Un tentativo progettuale che sviluppa una serie di cortocircuiti tra il doppio e la collettività. Si riflette così la necessità dell’uomo di abitare il verde nelle sue contestualizzazioni filologiche e di ritrovare l’intervallo perduto , appannaggio dei trend attuali. La percezione diacronica di questo scenario, permette perlopiù di sviluppare un paesaggio modulare che può ancora emergere, gradualmente, dalle minacce di una tecnologia contemporanea oscillante e persuasiva.
Il Secondo incontro di Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat & urban experience: “Orti e paesaggio rurale. Due casi emblematici in Brianza” è il talk a cura del Dott. Pio Rossi della Scuola Agraria del Parco di Monza, dell’Arch. Giorgio Federico Brambilla dell’Ass. “Amici della Storia della Brianza” nella conferenza pubblica del 4 maggio dalle 17:30 alle 20:30. Le proposte presentate durante il talk, per una nuova abitabilità del vivere la città e le aree verdi, palesano la possibilità di produrre un supporto alla collettività tramite l’intensificarsi di progetti mirati ad un modello di coproduzione nelle aree rurali. Ciò definisce un passaggio da un tipo di coltivazione estensiva con concimi chimici ad una coltura intensiva ad orto naturale il cui fruitore è anche il vicinato di quartiere.
Ne emerge una necessità di rinsaldare nella comunità la condivisione di principi e azioni in un’area urbana che, per la sola città di Monza, conta il 30% di territorio a verde pubblico. Tuttavia, è anche opportuno pensare a quella rieducazione collettiva sul piano ecologico che già l’artista Joseph Beuys (1921-1986) - uno dei più importanti creatori del XX secolo – aveva teorizzato praticando l’arte come azione sociale. Tematiche da lui affrontate come necessità e oggi divenute emergenze.
E’ nella riflessione sul “bene comune”, sull’ addomesticamento e cura di specie vegetali che si intendono realizzati i due incontri laboratoriali a seguire. Il 14 e il 21 maggio sono ospitati degli approfondimenti laboratoriali di giardinaggio domestico - percettivo a cura della Dott.ssa Gaia Bertolotti e dell' Agro.ma Chiara Molteni.
Nell’operazione “Difesa della Natura” a cui si riferisce l’illuminante testo di Joseph Beuys, si applicano le teorie che individuano l’uomo e la natura come un unicum indissolubile. Egli sposava un più immaginifico rinnovamento dell’uomo e della terra attraverso una vera e propria dedizione ad essa. Queste complesse dinamiche di proliferazione di temi e pratiche devono perciò spostare il dibattito verso una lettura multilivello intellettiva e percettiva delle questioni. Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat& urban experience, nelle diverse declinazioni, parte dalla lettura di una vivibilità della natura per offrire un efficace stimolo di comprensione trasversale e quindi una più intima “abitabilità” consapevole. Un gesto insieme coreografico, immaginifico e simbolico.
Contestualmente è lieta di invitarvi agli incontri collaterali previsti per Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat & urban experience durante il mese di permanenza della mostra.
Gli incontri sono ospitati presso un ex capannone della Simmenthal poi convertito e recuperato senza intaccare la struttura originaria, oggi sede dello spazio MonzaHub. Perlopiù, con questo progetto si vuole sottolineare la volontà di radicarsi nel territorio non solo come luogo per il lavoro e la formazione, ma anche come realtà che si apre ad ospitare dibattiti sui temi cittadini.
Il Primo incontro di Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat & urban experience è il 28 Aprile con l’opening del progetto site specific di Agreements To Zinedine – ATZ, presso lo spazio di MonzaHub e con il patrocinio di Casa Testori di Novate Milanese.
La spazialità dell’ambiente – sede del ciclo degli incontri - viene resa fruibile per meglio enfatizzare il legame tassonomico con il sistema vegetale. Difatti, l’opera si pone in relazione a scenari rurali e primitivi definendo un microclima prossemico tra lo spazio e l’uomo, tra l’uomo e la pianta e quindi anche tra gli attori e visitatori della mostra. L’intervento echeggia, in tal senso, i limiti tra l’estetica contemporanea (che si affaccia al naturalismo con limiti paradossali) e i processi insiti nell’ antropocentrismo. In un’ipotesi di microhabitat costituito da sole due persone, che nella corporeità definiscono un’individualità, si sperimenta un modulo abitativo che ritorna comunità nell’atto di collocarsi in una sociologia complessa. Un tentativo progettuale che sviluppa una serie di cortocircuiti tra il doppio e la collettività. Si riflette così la necessità dell’uomo di abitare il verde nelle sue contestualizzazioni filologiche e di ritrovare l’intervallo perduto , appannaggio dei trend attuali. La percezione diacronica di questo scenario, permette perlopiù di sviluppare un paesaggio modulare che può ancora emergere, gradualmente, dalle minacce di una tecnologia contemporanea oscillante e persuasiva.
Il Secondo incontro di Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat & urban experience: “Orti e paesaggio rurale. Due casi emblematici in Brianza” è il talk a cura del Dott. Pio Rossi della Scuola Agraria del Parco di Monza, dell’Arch. Giorgio Federico Brambilla dell’Ass. “Amici della Storia della Brianza” nella conferenza pubblica del 4 maggio dalle 17:30 alle 20:30. Le proposte presentate durante il talk, per una nuova abitabilità del vivere la città e le aree verdi, palesano la possibilità di produrre un supporto alla collettività tramite l’intensificarsi di progetti mirati ad un modello di coproduzione nelle aree rurali. Ciò definisce un passaggio da un tipo di coltivazione estensiva con concimi chimici ad una coltura intensiva ad orto naturale il cui fruitore è anche il vicinato di quartiere.
Ne emerge una necessità di rinsaldare nella comunità la condivisione di principi e azioni in un’area urbana che, per la sola città di Monza, conta il 30% di territorio a verde pubblico. Tuttavia, è anche opportuno pensare a quella rieducazione collettiva sul piano ecologico che già l’artista Joseph Beuys (1921-1986) - uno dei più importanti creatori del XX secolo – aveva teorizzato praticando l’arte come azione sociale. Tematiche da lui affrontate come necessità e oggi divenute emergenze.
E’ nella riflessione sul “bene comune”, sull’ addomesticamento e cura di specie vegetali che si intendono realizzati i due incontri laboratoriali a seguire. Il 14 e il 21 maggio sono ospitati degli approfondimenti laboratoriali di giardinaggio domestico - percettivo a cura della Dott.ssa Gaia Bertolotti e dell' Agro.ma Chiara Molteni.
Nell’operazione “Difesa della Natura” a cui si riferisce l’illuminante testo di Joseph Beuys, si applicano le teorie che individuano l’uomo e la natura come un unicum indissolubile. Egli sposava un più immaginifico rinnovamento dell’uomo e della terra attraverso una vera e propria dedizione ad essa. Queste complesse dinamiche di proliferazione di temi e pratiche devono perciò spostare il dibattito verso una lettura multilivello intellettiva e percettiva delle questioni. Voglio Rinascere Pianta | Green Habitat& urban experience, nelle diverse declinazioni, parte dalla lettura di una vivibilità della natura per offrire un efficace stimolo di comprensione trasversale e quindi una più intima “abitabilità” consapevole. Un gesto insieme coreografico, immaginifico e simbolico.
28
aprile 2017
Agreements To Zinedine – Two people walked in a rural scenario
Dal 28 aprile al 21 maggio 2017
design
arte contemporanea
presentazione
giovane arte
arte contemporanea
presentazione
giovane arte
Location
MONZA HUB
Monza, Via Monte Pasubio, 7, (Monza E Brianza)
Monza, Via Monte Pasubio, 7, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 10- 20:00
Vernissage
28 Aprile 2017, ore 18:30
Autore
Curatore