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Ai confini del Regno
Dieci artisti contemporanei rielaborano la storia del nostro paese. Da una duplice prospettiva: Piemonte e Sardegna.
Comunicato stampa
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Ameno, ottobre 2010 - In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Associazione Asilo Bianco, in collaborazione con la Fondazione Bartoli Felter di Cagliari, inaugura sabato 23 ottobre alle ore 18.30 ad Ameno (No) la mostra Ai confini del Regno, collettiva di giovani artisti che vuole far riflettere sul passato italiano ponendolo in stretta relazione con l’identità attuale.
La mostra ripercorre attraverso la lente dell’arte contemporanea un passato comune: la Sardegna nel 1720 e il Lago d’Orta nel 1817 a distanza di un secolo furono annessi ai domini sabaudi, divenendo rispettivamente il confine sud-occidentale e nord-orientale del loro regno, diventando così parte di un territorio destinato a segnare profondamente la storia d’Italia.
Ai confini del Regno coniuga rievocazione storica, dialogo con il passato, coinvolgimento del pubblico e produzione culturale contemporanea. Partendo dalle importanti collezioni di armi e cimeli storici di alcune famiglie piemontesi (Solaroli, Pestalozza, Reiser e Vegezzi), collegate in vario modo al territorio del Cusio novarese, i giovani artisti italiani presentano opere che cercano un dialogo con gli oggetti storici.
5 artisti piemontesi e 5 artisti sardi, grazie alla duplice curatela di Francesca Gattoni e Alessandra Menesini, si confrontano nelle sale storiche del Palazzo Tornielli di Ameno, riflettendo su cosa voglia dire essere italiani e cosa rappresenti l’Italia oggi per chi è nato e cresciuto in questo paese.
Inaugura la mostra un evento realizzato con la collaborazione della realtà artistica multidisciplinare dei Ludiko, che da anni lavora sul tema della riscoperta del gioco nel mondo degli adulti: il vernissage di sabato 23 ottobre si apre alle ore 15.30 con un nuovo Sbarco dei Mille, grazie alla partecipazione di un migliaio di persone dotate di “pettorina garibaldina” realizzata e personalizzata per l’occasione. La performance nella piazza di Palazzo Tornielli vuole rievocare un momento chiave del Risorgimento Italiano, motivo di lavoro artistico anche per la sarda Antonella Muresu, che con l’opera Spedizione dei Mille, presenta una motocicletta Vespa rivestita di piccoli lembi di stoffa, nuovo mezzo di trasporto per un contemporaneo Garibaldi.
Altri artisti si confrontano con il simbolo italiano per eccellenza, il tricolore.
Alessandro Gioiello, cuneese, presenta Non più mille, una libera interpretazione della bandiera italiana utilizzando le vecchie mille lire, Andrea Pili con Patriot realizza una tela tridimensionale, una scultura che gioca sul rapporto tra pieni e vuoti e Valentina Daga riflette sui valori perduti, riproducendo – con l’ acrilico su tela Senza titolo una bandiera grigia, accostata al bianco rosso verde dell'eroico tricolore.
L’ Italia intera viene messa in discussione dalla sarda Elisa Desortes, che scompone lo stivale in grossi pezzi di puzzle: al pubblico resta la scelta di decidere quale sia l’interpretazione migliore.
Ironici i lavori dei torinesi The Bounty KillART: Giovine Italia, due finti reperti d'epoca conservati all'interno di una teca in plexiglass, e Liberatori d'Italia una vecchia stampa riadattata per descrivere tramite volti noti e sconosciuti il mutamento della fisionomia del paese. Si inseriscono nell’allestimento anche i delicati paesaggi di Enrico Tealdi – che celano una importante riflessione sul tema del “confine” inteso come fine, traguardo -, l’interessante opera di Marta Valsania sulla gestualità italiana e l’Elogio dei Franti di Dario Costa, una veduta delle Alpi innevate realizzate in gomma-pane su tela, una immagine dedicata a Garibaldi, dopo una attenta lettura del libro "Cuore".
Nel periodo di allestimento della mostra, aperta fino al 5 febbraio 2011, sono previsti numerosi appuntamenti tra letteratura, architettura, cinema, sempre nel solco del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Diverse occasioni permetteranno il confronto tra artisti, scrittori, architetti sull’evoluzione delle singole arti nel corso del fluire della storia, tra passato e presente, con un’attenta analisi a partire dal territorio.
La mostra ripercorre attraverso la lente dell’arte contemporanea un passato comune: la Sardegna nel 1720 e il Lago d’Orta nel 1817 a distanza di un secolo furono annessi ai domini sabaudi, divenendo rispettivamente il confine sud-occidentale e nord-orientale del loro regno, diventando così parte di un territorio destinato a segnare profondamente la storia d’Italia.
Ai confini del Regno coniuga rievocazione storica, dialogo con il passato, coinvolgimento del pubblico e produzione culturale contemporanea. Partendo dalle importanti collezioni di armi e cimeli storici di alcune famiglie piemontesi (Solaroli, Pestalozza, Reiser e Vegezzi), collegate in vario modo al territorio del Cusio novarese, i giovani artisti italiani presentano opere che cercano un dialogo con gli oggetti storici.
5 artisti piemontesi e 5 artisti sardi, grazie alla duplice curatela di Francesca Gattoni e Alessandra Menesini, si confrontano nelle sale storiche del Palazzo Tornielli di Ameno, riflettendo su cosa voglia dire essere italiani e cosa rappresenti l’Italia oggi per chi è nato e cresciuto in questo paese.
Inaugura la mostra un evento realizzato con la collaborazione della realtà artistica multidisciplinare dei Ludiko, che da anni lavora sul tema della riscoperta del gioco nel mondo degli adulti: il vernissage di sabato 23 ottobre si apre alle ore 15.30 con un nuovo Sbarco dei Mille, grazie alla partecipazione di un migliaio di persone dotate di “pettorina garibaldina” realizzata e personalizzata per l’occasione. La performance nella piazza di Palazzo Tornielli vuole rievocare un momento chiave del Risorgimento Italiano, motivo di lavoro artistico anche per la sarda Antonella Muresu, che con l’opera Spedizione dei Mille, presenta una motocicletta Vespa rivestita di piccoli lembi di stoffa, nuovo mezzo di trasporto per un contemporaneo Garibaldi.
Altri artisti si confrontano con il simbolo italiano per eccellenza, il tricolore.
Alessandro Gioiello, cuneese, presenta Non più mille, una libera interpretazione della bandiera italiana utilizzando le vecchie mille lire, Andrea Pili con Patriot realizza una tela tridimensionale, una scultura che gioca sul rapporto tra pieni e vuoti e Valentina Daga riflette sui valori perduti, riproducendo – con l’ acrilico su tela Senza titolo una bandiera grigia, accostata al bianco rosso verde dell'eroico tricolore.
L’ Italia intera viene messa in discussione dalla sarda Elisa Desortes, che scompone lo stivale in grossi pezzi di puzzle: al pubblico resta la scelta di decidere quale sia l’interpretazione migliore.
Ironici i lavori dei torinesi The Bounty KillART: Giovine Italia, due finti reperti d'epoca conservati all'interno di una teca in plexiglass, e Liberatori d'Italia una vecchia stampa riadattata per descrivere tramite volti noti e sconosciuti il mutamento della fisionomia del paese. Si inseriscono nell’allestimento anche i delicati paesaggi di Enrico Tealdi – che celano una importante riflessione sul tema del “confine” inteso come fine, traguardo -, l’interessante opera di Marta Valsania sulla gestualità italiana e l’Elogio dei Franti di Dario Costa, una veduta delle Alpi innevate realizzate in gomma-pane su tela, una immagine dedicata a Garibaldi, dopo una attenta lettura del libro "Cuore".
Nel periodo di allestimento della mostra, aperta fino al 5 febbraio 2011, sono previsti numerosi appuntamenti tra letteratura, architettura, cinema, sempre nel solco del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Diverse occasioni permetteranno il confronto tra artisti, scrittori, architetti sull’evoluzione delle singole arti nel corso del fluire della storia, tra passato e presente, con un’attenta analisi a partire dal territorio.
23
ottobre 2010
Ai confini del Regno
Dal 23 ottobre 2010 al 05 febbraio 2011
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
PALAZZO TORNIELLI
Ameno, Piazza Guglielmo Marconi, 1, (Novara)
Ameno, Piazza Guglielmo Marconi, 1, (Novara)
Orario di apertura
da venerdì a domenica 15.30-18.30
Vernissage
23 Ottobre 2010, ore 18.30
Sito web
www.asilobianco.it
Autore
Curatore