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Ai lembi dell’assenza
Opificio della Fotografia, Sabato 18 maggio 2024 alle ore 19, inaugura la mostra fotografica personale “Ai lembi dell’assenza” di Patrizio Cipollini, polaroider e fotografo romano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
AI LEMBI DELL’ASSENZA
Mostra Fotografica Personale
Patrizio Cipollini
a cura di Federicapaola Capecchi
IN COLLABORAZIONE CON CASA MUSEO SPAZIO TADINI
OPENING SABATO 18 MAGGIO 2024 ORE 19
dal 18 maggio al 16 giugno 2024
Opificio della Fotografia, Sabato 18 maggio 2024 alle ore 19, inaugura la mostra fotografica personale “Ai lembi dell’assenza” di Patrizio Cipollini, polaroider e fotografo romano.
Un percorso attraverso 140 polaroid, offrendo al pubblico uno sguardo intimo e riflessivo sul tema dell'assenza. La mostra si propone di stimolare anche una riflessione critica sulla relazione tra la fotografia istantanea e il concetto stesso di assenza… l'immagine istantanea si deteriora nel tempo e i soggetti possono addirittura scomparire, risultare completamente assenti. La Polaroid piace per la sua istantanea (ma lenta rispetto al digitale) matericità e, nel tempo, può trasformarsi invece in una concreta mancanza.
L'assenza in questa mostra a volte è giocata come negazione della presenza umana, come per esempio nella serie sui sex toys, i papaveri, i pontili e i dittici architettonici o naturali; a volte si muove tra soggetti viventi in spazi quasi astratti o vuoti; altre si veste di forme e posizioni erotiche mancanti della figura completa; altre ancora abita polaroid deteriorate nel tempo in cui quasi tutto o tutto è scomparso. Si propone di esplorare narrazioni personali quanto sociali, ricordando la complessità e la profondità delle relazioni umane. “Ai lembi dell’assenza” si inserisce in un contesto ampio di riflessione, che permea il tessuto della nostra esistenza. Come evidenziato da alcuni teorici come Rosalind Krauss e Geoffrey Batchen, l'assenza nelle immagini fotografiche si trasforma in una sorta di presenza silenziosa, che parla delle nostre esperienze umane con un'intensità senza tempo.
“Molti lavori di fotografi americani del XX secolo, come Robert Mapplethorpe, Nan Goldin o Sally Mann solo per citarne alcuni, hanno aperto nuove prospettive sull'espressione emotiva, l'utilizzo della bellezza come strumento estetico ed emotivo e l'enfasi sulla fotografia come oggetto fisico. Questi elementi hanno influenzato profondamente la fotografia contemporanea, aprendo spazi di riflessione sul tempo, l’erotismo, la mortalità, l'intimità, la bellezza, l’assenza”. - scrive l’ideatrice e curatrice della mostra Federicapaola Capecchi - “ Da qui siamo partiti io e Patrizio Cipollini. Per mesi abbiamo indagato e navigato insieme la mia idea, ispirata dal suo corpo di lavoro di 30 anni e abbiamo trovato molte strade da percorrere … infatti credo questa sarà la prima mostra di una serie”.
Le polaroid in mostra sono sia cicli che immagini indipendenti. Vi è anche un lift off.
Il loro argomento varia. Condividono un linguaggio visivo e stati d'animo. Ciò che le lega nel racconto è la domanda ripetitiva sull’assenza, presenza ed estraneità in relazione al soggetto e allo sguardo che Patrizio Cipollini pone. E un gioco continuo: che a volte il presente non c’è affatto.
Durante il mese di esposizione Patrizio Cipollini tiene due workshop:
25 e 26 maggio “Lift off”
15 e 16 giugno “Instant … stereo e 3d”
PATRIZIO CIPOLLINI
Inizia a fotografare e a lavorare in camera oscura a metà degli anni 70.
Nel 2011, la sua curiosità lo spinge a elaborare e sperimentare un portfolio con il telefono con fotocamera , quando ancora questo mezzo non era così tecnologico .
Nel 2013 si avvicina alla fotografia istantanea, le Polaroid, tuttora il suo strumento preferito. Espone in diverse mostre collettive e personali: Europa, Italia e USA. Idea e realizza eventi legati al mondo Polaroid e non solo.
È citato nel libro "Quella Porta sullo sguardo. Viaggio breve nella fotografia artistica italiana" del Prof. Enzo Carli (Ideas, 2014) e suoi lavori sono inclusi nel libro antologico "Polaroid Now. The history and future of Polaroid photography" di Steve Crist (Chronicle Books, 2021).
Tutt’oggi i suoi scatti sono pubblicati da quotidiani italiani, realizza copertine di libri e album discografici. Utilizza occasionalmente il digitale per servizi in ambito musicale e cinematografico. Tiene inoltre workshop dedicati alla fotografia istantanea con Polaroid.
AI LEMBI DELL’ASSENZA
di Patrizio Cipollini
A cura di Federicapaola Capecchi
OPENING 18 MAGGIO 2024 ore 19
aperta al pubblico dal 18 maggio al 16 giugno 2024
dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30
domenica = chiuso tranne domenica 26 maggio e domenica 16 giugno che invece è aperto per il workshop - lunedì e martedì = solo su appuntamento
INFO: info@opificiodellafotografia.it
www.opificiodellafotografia.it
Mostra Fotografica Personale
Patrizio Cipollini
a cura di Federicapaola Capecchi
IN COLLABORAZIONE CON CASA MUSEO SPAZIO TADINI
OPENING SABATO 18 MAGGIO 2024 ORE 19
dal 18 maggio al 16 giugno 2024
Opificio della Fotografia, Sabato 18 maggio 2024 alle ore 19, inaugura la mostra fotografica personale “Ai lembi dell’assenza” di Patrizio Cipollini, polaroider e fotografo romano.
Un percorso attraverso 140 polaroid, offrendo al pubblico uno sguardo intimo e riflessivo sul tema dell'assenza. La mostra si propone di stimolare anche una riflessione critica sulla relazione tra la fotografia istantanea e il concetto stesso di assenza… l'immagine istantanea si deteriora nel tempo e i soggetti possono addirittura scomparire, risultare completamente assenti. La Polaroid piace per la sua istantanea (ma lenta rispetto al digitale) matericità e, nel tempo, può trasformarsi invece in una concreta mancanza.
L'assenza in questa mostra a volte è giocata come negazione della presenza umana, come per esempio nella serie sui sex toys, i papaveri, i pontili e i dittici architettonici o naturali; a volte si muove tra soggetti viventi in spazi quasi astratti o vuoti; altre si veste di forme e posizioni erotiche mancanti della figura completa; altre ancora abita polaroid deteriorate nel tempo in cui quasi tutto o tutto è scomparso. Si propone di esplorare narrazioni personali quanto sociali, ricordando la complessità e la profondità delle relazioni umane. “Ai lembi dell’assenza” si inserisce in un contesto ampio di riflessione, che permea il tessuto della nostra esistenza. Come evidenziato da alcuni teorici come Rosalind Krauss e Geoffrey Batchen, l'assenza nelle immagini fotografiche si trasforma in una sorta di presenza silenziosa, che parla delle nostre esperienze umane con un'intensità senza tempo.
“Molti lavori di fotografi americani del XX secolo, come Robert Mapplethorpe, Nan Goldin o Sally Mann solo per citarne alcuni, hanno aperto nuove prospettive sull'espressione emotiva, l'utilizzo della bellezza come strumento estetico ed emotivo e l'enfasi sulla fotografia come oggetto fisico. Questi elementi hanno influenzato profondamente la fotografia contemporanea, aprendo spazi di riflessione sul tempo, l’erotismo, la mortalità, l'intimità, la bellezza, l’assenza”. - scrive l’ideatrice e curatrice della mostra Federicapaola Capecchi - “ Da qui siamo partiti io e Patrizio Cipollini. Per mesi abbiamo indagato e navigato insieme la mia idea, ispirata dal suo corpo di lavoro di 30 anni e abbiamo trovato molte strade da percorrere … infatti credo questa sarà la prima mostra di una serie”.
Le polaroid in mostra sono sia cicli che immagini indipendenti. Vi è anche un lift off.
Il loro argomento varia. Condividono un linguaggio visivo e stati d'animo. Ciò che le lega nel racconto è la domanda ripetitiva sull’assenza, presenza ed estraneità in relazione al soggetto e allo sguardo che Patrizio Cipollini pone. E un gioco continuo: che a volte il presente non c’è affatto.
Durante il mese di esposizione Patrizio Cipollini tiene due workshop:
25 e 26 maggio “Lift off”
15 e 16 giugno “Instant … stereo e 3d”
PATRIZIO CIPOLLINI
Inizia a fotografare e a lavorare in camera oscura a metà degli anni 70.
Nel 2011, la sua curiosità lo spinge a elaborare e sperimentare un portfolio con il telefono con fotocamera , quando ancora questo mezzo non era così tecnologico .
Nel 2013 si avvicina alla fotografia istantanea, le Polaroid, tuttora il suo strumento preferito. Espone in diverse mostre collettive e personali: Europa, Italia e USA. Idea e realizza eventi legati al mondo Polaroid e non solo.
È citato nel libro "Quella Porta sullo sguardo. Viaggio breve nella fotografia artistica italiana" del Prof. Enzo Carli (Ideas, 2014) e suoi lavori sono inclusi nel libro antologico "Polaroid Now. The history and future of Polaroid photography" di Steve Crist (Chronicle Books, 2021).
Tutt’oggi i suoi scatti sono pubblicati da quotidiani italiani, realizza copertine di libri e album discografici. Utilizza occasionalmente il digitale per servizi in ambito musicale e cinematografico. Tiene inoltre workshop dedicati alla fotografia istantanea con Polaroid.
AI LEMBI DELL’ASSENZA
di Patrizio Cipollini
A cura di Federicapaola Capecchi
OPENING 18 MAGGIO 2024 ore 19
aperta al pubblico dal 18 maggio al 16 giugno 2024
dal mercoledì al sabato dalle 15:30 alle 19:30
domenica = chiuso tranne domenica 26 maggio e domenica 16 giugno che invece è aperto per il workshop - lunedì e martedì = solo su appuntamento
INFO: info@opificiodellafotografia.it
www.opificiodellafotografia.it
18
maggio 2024
Ai lembi dell’assenza
Dal 18 maggio al 17 giugno 2024
fotografia
Location
Opificio della Fotografia
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (MI)
Milano, Via Niccolò Jommelli, 24, (MI)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato dalle 15:30 alle 19:30
Vernissage
18 Maggio 2024, 19
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione