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Akira Kasai
In anteprima mondiale
Il danzatore butò giapponese
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“E' importante per me presentare questo progetto per Napoli, in anteprima mondiale, perchè questa città rappresenta il collegamento ideale tra l'Oriente e L'Occidente e questo arricchisce di ulteriori significati il mio lavoro e la mia ricerca; inoltre il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è noto per essere dimora di antiche divinità ancestrali, da non considerarsi " come Conchiglie morte in quanto pronte a rivivere in ogni momento.
Miti che continuano ad esistere all'interno ed attraverso i nostri corpi.
Danza e Mitologia è un progetto che vuole dar corpo ad un’esperienza di "Resurrezione " insieme al pubblico, mediante una danza che sia tempo mitico vivo e incontro con divinità ancestrali.
Quando una danza si relaziona a Dei antichi, questi iniziano a respirare ancora animatamente oltre il tempo e lo spazio.
Mi auguro che non perdiate l'occasione di essere testimoni di questo raro momento ".
(Akira kasai)
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei in collaborazione con: Agency of Cultural Affair ( japan) , Istituto per La Danza Tenshikan di Tokio, Istituto Giapponese di Cultura in Roma e Beds-In Art Project,
nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio
presenta
Sabato 26 e Domenica 27 settembre 2009
AKIRA KASAI
In
“DANZA E MITOLOGIA”
Programma
Mercoledì 23 settembre 2009
Servizio Educativo – Sala Conferenze – Museo Archeologico Nazionale di Napoli -
ore 11.30 Conferenza stampa .
Presentazione del progetto Site Specific Danza e Mitologia - Akira Kasai al MANN
Mercoledì 23 settembre 2009
Servizio Educativo – Sala Conferenze – Museo Archeologico Nazionale di Napoli -
ore 15.00 Simposio : DANZA e MITOLOGIA
intervengono :
Akira Kasai: Danza e Mitologia
Maria Pia D'Orazi : Il Corpo Eretico
Michele Monetta e Lina Salvatore:
Corpo: Geroglifico di un Soffio (Corpo e Maschera agli albori del '900)
Gabriella Stazio: Isadora Duncan la "danzatrice Greca "
Antonio Sacco : Il corpo come Natura e scultura sociale
Giovedì 24 settembre 2009
Salone della Meridiana - Museo Archeologico Nazionale di Napoli -
ore 10.00-12.00 Workshop gratuito su prenotazione
" Danza ed Euritmia " di Reiji Kasai
Sabato 26 settembre 2009 ore 17.00
Domenica 27 settembre 2009 ore 11.30
- A Tale of a Phallic God - (Storia di un Dio Fallico)
Performance live in 8 parti di Akira Kasai
1. Introduzione 3 Euritmisti – 5min
2. Testo Storia di un Dio Fallico – 3 Euritmisti – 10min
3. Elagabalus –Fantasma– solo, Akira Kasai – 15min
4. Pleroma – musica di Ryuichi Sakamoto – 5 dancers – 10min
5. Manda il sole al patibolo– solo, Akira Kasai – 10min
6. Quattro principesse– musica di Antonio Lucio Vivaldi – 4 danzatori – 10min
7. La Resurrezione del Mito – solo, Akira Kasai -10min
8. Fine – danza del fiore – solo,Akira Kasai – 5min
*3 musicisti suonano durante la performance
Coreografia, Regia – Akira Kasai
Assistente alla Regia – Hisako Kasai
Danzatore – Akira Kasai
Euritmisti – Reiji Kasai, Sho Terasaki,
Makoto Sadakata, Kentaro Kujirai
Violinista – Mika Hasegawa
Violista – Waka Odai
Violoncellista – Akiko Yamazaki
Testo – Tatsuhiko Shibusawa
Lettura – Masato Iizuka
Traduzione – Masato Iizuka, Antonio Sacco e Valeria Borrelli
Produzione (Japan) – Junko Hanamitsu (KAIBUNSHA)
Produzione (Napoli) – MANN - Beds-In Art Project
Il punto di partenza è la figura mitologica di Eliogabalo: nato come Sesto Vario Avito Bassiano (Sextus Varius Avitus Bassianus) e imperatore romano col nome di Marco Aurelio Antonino ( Roma, 203 – Roma, 11 marzo 222), che Kasai considera l'archetipo della sua danza e che ispirò il fondatore del butò, Tatsumi Hijikata, per il suo ultimo furioso assolo nonchè manifesto culturale, La rivolta della carne(1968). Allora Hijikata s'ispirò all' Eliogabalo di Antonin Artuad (1896-!948) -Heliogabale ou l'anarchiste courennè, 1934- per rilanciare una feroce polemica contro le istituzioni sociali. Artuad , a sua volta artista, poeta, attore, regista teatrale, surrealista e malato di mente, aveva sfogato in quella figura di imperatore bambino tutta la sua insofferenza per la civiltà europea, riaffermato la sua ricerca d'assoluto e la nostalgia di una nostalgia di una religione barbara che consentisse ancora di mescolare sacro e sensuale; aveva rifiutato l'idea del corpo organismo, sociale e individuale, che la scienza occidentale e la sua medicina da laboratorio hanno trasformato in " materia morta priva di mistero". Kasai torna a quel testo per attingere alle energie primordiali che precedono ogni forma e ritrovare la consapevolezza di un corpo che possiede all'interno di sè una scintilla divina, innescando involontariamente una riflessione sul destino della civiltà europea, sull' ineludibile confronto con le civiltà non cristiane e il ruolo dell'Islam. E' così che il mito può diventare storia e parlare ancora al presente.Elio Gabalo, sacerdote e depravato, ermafrodita per mano di un medico di Alessandria, è l'imperatore autoproclamato dio del sole a quattordici anni, sgozzato e gettato nelle latrine a diciotto dai suoi stessi soldati in un amalgama compatto di escrementi, seme sangue e oro, dopo aver portato in parlamento le donne e arruolato i ministri in base alla lunghezza del loro membro. Eliogabalo è "autore della degradazione sistematica di un ordine", quello di un mondo che ha perduto il senso dei principi, dove la decadenza dell'impero romano non è che la manifestazione storica di un anarchia metafisica.L'obiettivo allora è una danza realizzata da una potenza di tale intensità da provocare un cambiamento di stato del corpo: ebollizione del sangue, aumento del battito, sudore, evaporazione. Sacrificio rituale e trasformazione : " Poichè il teatro non è quella pratica scenica in cui si sviluppa virtualmente e simbolicamente un mito, ma quel crogiolo di fuoco e carne in cui anatomicamente, per calpestio d'ossa, di membra e di sillabe, si rifanno i corpi, e si presenta fisicamente e al naturale l'atto mitico di rifare un corpo" ( Artuad )
Maria Pia D'Orazi
[Giornalista e studiosa, specializzata sulla danza butò]
Miti che continuano ad esistere all'interno ed attraverso i nostri corpi.
Danza e Mitologia è un progetto che vuole dar corpo ad un’esperienza di "Resurrezione " insieme al pubblico, mediante una danza che sia tempo mitico vivo e incontro con divinità ancestrali.
Quando una danza si relaziona a Dei antichi, questi iniziano a respirare ancora animatamente oltre il tempo e lo spazio.
Mi auguro che non perdiate l'occasione di essere testimoni di questo raro momento ".
(Akira kasai)
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei in collaborazione con: Agency of Cultural Affair ( japan) , Istituto per La Danza Tenshikan di Tokio, Istituto Giapponese di Cultura in Roma e Beds-In Art Project,
nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio
presenta
Sabato 26 e Domenica 27 settembre 2009
AKIRA KASAI
In
“DANZA E MITOLOGIA”
Programma
Mercoledì 23 settembre 2009
Servizio Educativo – Sala Conferenze – Museo Archeologico Nazionale di Napoli -
ore 11.30 Conferenza stampa .
Presentazione del progetto Site Specific Danza e Mitologia - Akira Kasai al MANN
Mercoledì 23 settembre 2009
Servizio Educativo – Sala Conferenze – Museo Archeologico Nazionale di Napoli -
ore 15.00 Simposio : DANZA e MITOLOGIA
intervengono :
Akira Kasai: Danza e Mitologia
Maria Pia D'Orazi : Il Corpo Eretico
Michele Monetta e Lina Salvatore:
Corpo: Geroglifico di un Soffio (Corpo e Maschera agli albori del '900)
Gabriella Stazio: Isadora Duncan la "danzatrice Greca "
Antonio Sacco : Il corpo come Natura e scultura sociale
Giovedì 24 settembre 2009
Salone della Meridiana - Museo Archeologico Nazionale di Napoli -
ore 10.00-12.00 Workshop gratuito su prenotazione
" Danza ed Euritmia " di Reiji Kasai
Sabato 26 settembre 2009 ore 17.00
Domenica 27 settembre 2009 ore 11.30
- A Tale of a Phallic God - (Storia di un Dio Fallico)
Performance live in 8 parti di Akira Kasai
1. Introduzione 3 Euritmisti – 5min
2. Testo Storia di un Dio Fallico – 3 Euritmisti – 10min
3. Elagabalus –Fantasma– solo, Akira Kasai – 15min
4. Pleroma – musica di Ryuichi Sakamoto – 5 dancers – 10min
5. Manda il sole al patibolo– solo, Akira Kasai – 10min
6. Quattro principesse– musica di Antonio Lucio Vivaldi – 4 danzatori – 10min
7. La Resurrezione del Mito – solo, Akira Kasai -10min
8. Fine – danza del fiore – solo,Akira Kasai – 5min
*3 musicisti suonano durante la performance
Coreografia, Regia – Akira Kasai
Assistente alla Regia – Hisako Kasai
Danzatore – Akira Kasai
Euritmisti – Reiji Kasai, Sho Terasaki,
Makoto Sadakata, Kentaro Kujirai
Violinista – Mika Hasegawa
Violista – Waka Odai
Violoncellista – Akiko Yamazaki
Testo – Tatsuhiko Shibusawa
Lettura – Masato Iizuka
Traduzione – Masato Iizuka, Antonio Sacco e Valeria Borrelli
Produzione (Japan) – Junko Hanamitsu (KAIBUNSHA)
Produzione (Napoli) – MANN - Beds-In Art Project
Il punto di partenza è la figura mitologica di Eliogabalo: nato come Sesto Vario Avito Bassiano (Sextus Varius Avitus Bassianus) e imperatore romano col nome di Marco Aurelio Antonino ( Roma, 203 – Roma, 11 marzo 222), che Kasai considera l'archetipo della sua danza e che ispirò il fondatore del butò, Tatsumi Hijikata, per il suo ultimo furioso assolo nonchè manifesto culturale, La rivolta della carne(1968). Allora Hijikata s'ispirò all' Eliogabalo di Antonin Artuad (1896-!948) -Heliogabale ou l'anarchiste courennè, 1934- per rilanciare una feroce polemica contro le istituzioni sociali. Artuad , a sua volta artista, poeta, attore, regista teatrale, surrealista e malato di mente, aveva sfogato in quella figura di imperatore bambino tutta la sua insofferenza per la civiltà europea, riaffermato la sua ricerca d'assoluto e la nostalgia di una nostalgia di una religione barbara che consentisse ancora di mescolare sacro e sensuale; aveva rifiutato l'idea del corpo organismo, sociale e individuale, che la scienza occidentale e la sua medicina da laboratorio hanno trasformato in " materia morta priva di mistero". Kasai torna a quel testo per attingere alle energie primordiali che precedono ogni forma e ritrovare la consapevolezza di un corpo che possiede all'interno di sè una scintilla divina, innescando involontariamente una riflessione sul destino della civiltà europea, sull' ineludibile confronto con le civiltà non cristiane e il ruolo dell'Islam. E' così che il mito può diventare storia e parlare ancora al presente.Elio Gabalo, sacerdote e depravato, ermafrodita per mano di un medico di Alessandria, è l'imperatore autoproclamato dio del sole a quattordici anni, sgozzato e gettato nelle latrine a diciotto dai suoi stessi soldati in un amalgama compatto di escrementi, seme sangue e oro, dopo aver portato in parlamento le donne e arruolato i ministri in base alla lunghezza del loro membro. Eliogabalo è "autore della degradazione sistematica di un ordine", quello di un mondo che ha perduto il senso dei principi, dove la decadenza dell'impero romano non è che la manifestazione storica di un anarchia metafisica.L'obiettivo allora è una danza realizzata da una potenza di tale intensità da provocare un cambiamento di stato del corpo: ebollizione del sangue, aumento del battito, sudore, evaporazione. Sacrificio rituale e trasformazione : " Poichè il teatro non è quella pratica scenica in cui si sviluppa virtualmente e simbolicamente un mito, ma quel crogiolo di fuoco e carne in cui anatomicamente, per calpestio d'ossa, di membra e di sillabe, si rifanno i corpi, e si presenta fisicamente e al naturale l'atto mitico di rifare un corpo" ( Artuad )
Maria Pia D'Orazi
[Giornalista e studiosa, specializzata sulla danza butò]
26
settembre 2009
Akira Kasai
Dal 26 al 27 settembre 2009
performance - happening
Location
MANN – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Napoli, Piazza Museo Nazionale, 19, (Napoli)
Orario di apertura
Domenica 27 settembre 2009 ore 11.30
Vernissage
26 Settembre 2009, ore 17
Autore