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Al centro il Crocifisso – Francesco Dal Co
Il tradizionale ciclo primaverile delle conferenze proposte da Chorus Cultura.“Al centro il Crocifisso” è il titolo di questa serie di conversazioni che saranno condotte dal alcuni dei più autorevoli esponenti del panorama culturale italiano, e non solo. Francesco Dal Co: La divinità del Figlio: la pala di Issenheim di Grunewald.
Comunicato stampa
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A Venezia: Al centro il Crocifisso
Conversazioni sulle evoluzioni artistiche della rappresentazione di Cristo. Ultimo incontro.
Giovedì 28 maggio alle ore 17.30, nella chiesa di San Vidal a Venezia, ultimo appuntamento del ciclo ”Al centro il Crocifisso” organizzato da Chorus Cultura. Francesco Dal Co parlerà de “La divinità del Figlio. La pala di Issenheim di Grünewald”.
Francesco Dal Co è laureato in architettura all’ Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) nel 1970. Dal 1981 occupa la Cattedra di Storia dell'Architettura allo IUAV ed è Professor, History of Architecture, School of Architecture, Yale University (1982-1991) e Professore, Storia dell'Architettura, Accademia di Architettura, Università della Svizzera Italiana (1996-). Senior Fellow, Center for Advanced Studies, National Gallery of Art, Washington DC, Scholar, Center for Advanced Study, Getty Center, Los Angeles, Accademico di San Luca, è stato Direttore della Sezione Architettura de La Biennale di Venezia (1988-1991) e Direttore del Dipartimento di Storia dell'Architettura dello IUAV (1995-2003). Dal 1996 è Direttore della rivista «Casabella». Dal 2008 è Vicepresidente dell’Associazione Chorus
Matthias Grünewald è noto per aver trattato con forte drammaticità temi di carattere religioso. L'incertezza sulla sua nascita e la mancanza di documenti rendono problematica anche la definizione della formazione artistica di Grünewald. Egli certamente si colloca nella generazione dei grandi pittori tedeschi del primo Cinquecento, all’incirca coetaneo di Dürer, e può considerarsi i più importante rappresentante del Rinascimento nordico.
L’Altare di Issenheim, secondo la denominazione francese della città alsaziana, costituisce l'opera più importante eseguita dal tedesco. Si tratta di una sorprendente "macchina di altare" fatta di ante fisse ed ante rimuovibili, che possono assumere diverse configurazioni. Committente dell'opera fu l'abate del monastero di Issenheim, il siciliano Guido Guersi. Essa era destinata alla preghiera dei monaci e dei tanti malati (soprattutto quelli sofferenti del "Fuoco di Sant'Antonio") che venivano accolti nel monastero. Non vi è un solo passaggio pittorico che non sia stato concordato con l’abate: forte è infatti l’intento didattico delle pitture che dovevano consolare gli ammalati al pensiero che Cristo aveva sofferto le loro stesse pene.
Tutto il corpo di Cristo è infatti livido per le infinite percosse subite, mentre le carni appaiono già quasi cadaveriche. Il Cristo posto sull’altare incarnava la figura dei poveri malati che lo imploravano e, assumendo la loro stessa forma, li consolava della loro situazione ripugnante. Le mani inchiodate alla croce, si attorcigliano in maniera convulsa, le braccia sono disarticolate e la bocca sembra esalare, ormai, l’ultimo respiro. Grünewald ripropone come altri, in quest’opera, lo scandalo della morte di Dio ma ne sottolinea fortemente la drammaticità, l’angoscia e la crudeltà.
Conversazioni sulle evoluzioni artistiche della rappresentazione di Cristo. Ultimo incontro.
Giovedì 28 maggio alle ore 17.30, nella chiesa di San Vidal a Venezia, ultimo appuntamento del ciclo ”Al centro il Crocifisso” organizzato da Chorus Cultura. Francesco Dal Co parlerà de “La divinità del Figlio. La pala di Issenheim di Grünewald”.
Francesco Dal Co è laureato in architettura all’ Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) nel 1970. Dal 1981 occupa la Cattedra di Storia dell'Architettura allo IUAV ed è Professor, History of Architecture, School of Architecture, Yale University (1982-1991) e Professore, Storia dell'Architettura, Accademia di Architettura, Università della Svizzera Italiana (1996-). Senior Fellow, Center for Advanced Studies, National Gallery of Art, Washington DC, Scholar, Center for Advanced Study, Getty Center, Los Angeles, Accademico di San Luca, è stato Direttore della Sezione Architettura de La Biennale di Venezia (1988-1991) e Direttore del Dipartimento di Storia dell'Architettura dello IUAV (1995-2003). Dal 1996 è Direttore della rivista «Casabella». Dal 2008 è Vicepresidente dell’Associazione Chorus
Matthias Grünewald è noto per aver trattato con forte drammaticità temi di carattere religioso. L'incertezza sulla sua nascita e la mancanza di documenti rendono problematica anche la definizione della formazione artistica di Grünewald. Egli certamente si colloca nella generazione dei grandi pittori tedeschi del primo Cinquecento, all’incirca coetaneo di Dürer, e può considerarsi i più importante rappresentante del Rinascimento nordico.
L’Altare di Issenheim, secondo la denominazione francese della città alsaziana, costituisce l'opera più importante eseguita dal tedesco. Si tratta di una sorprendente "macchina di altare" fatta di ante fisse ed ante rimuovibili, che possono assumere diverse configurazioni. Committente dell'opera fu l'abate del monastero di Issenheim, il siciliano Guido Guersi. Essa era destinata alla preghiera dei monaci e dei tanti malati (soprattutto quelli sofferenti del "Fuoco di Sant'Antonio") che venivano accolti nel monastero. Non vi è un solo passaggio pittorico che non sia stato concordato con l’abate: forte è infatti l’intento didattico delle pitture che dovevano consolare gli ammalati al pensiero che Cristo aveva sofferto le loro stesse pene.
Tutto il corpo di Cristo è infatti livido per le infinite percosse subite, mentre le carni appaiono già quasi cadaveriche. Il Cristo posto sull’altare incarnava la figura dei poveri malati che lo imploravano e, assumendo la loro stessa forma, li consolava della loro situazione ripugnante. Le mani inchiodate alla croce, si attorcigliano in maniera convulsa, le braccia sono disarticolate e la bocca sembra esalare, ormai, l’ultimo respiro. Grünewald ripropone come altri, in quest’opera, lo scandalo della morte di Dio ma ne sottolinea fortemente la drammaticità, l’angoscia e la crudeltà.
28
maggio 2009
Al centro il Crocifisso – Francesco Dal Co
28 maggio 2009
incontro - conferenza
Location
CHIESA DI SAN VIDAL
Venezia, Campo San Vidal, (Venezia)
Venezia, Campo San Vidal, (Venezia)
Biglietti
fino ad esaurimento dei posti disponibili
Vernissage
28 Maggio 2009, ore 17.30
Sito web
www.chorusvenezia.org
Curatore