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Alaa Edris / Valentina Roselli – Sameage
Mostra finale del programma di residenza Mirroring per artisti dagli Emirati Arabi Uniti
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SAMEAGE
by Alaa Edris and Valentina Roselli
Mostra finale del programma di residenza Mirroring per artisti dagli Emirati Arabi Uniti.
Titolo: Sameage.
Artiste: Alaa Edris e Valentina Roselli.
A cura di: Francesco Ragazzi, Vittorio Urbani, Francesco Urbano.
Con la colalborazione di: Elisa Genna.
Inaugurazione: Sabato 29 Ottobre 2011, ore 18.
Oratorio di San Ludovico – Venezia. Calle dei Vecchi, Dorsoduro 2552.
Durata apertura: fino al 20 Novembre, dal Venerdì alla Domenica, dalle 15 alle 19.
Per info e appuntamenti: fra@e-ven.net; +39 333/6763246.
Enti coinvolti: Emirates Foundation, Associazione E, Nuova Icona, Fondazione Cini Onlus,
Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
COMUNICATO
Sabato 29 Ottobre alle ore 18 presso l'Antico Oratorio di S. Ludovico inaugura Samege,
doppia personale di Alaa Edris (Sharja, 1986) e Valentina Roselli (Torino, 1986). La
mostra, a cura di Associazione E e Nuova Icona, è frutto di una collaborazione nata
nell'ambito di Mirroring, programma di residenza per artisti degli UAE finanziato da
Emirates Foundation, in collaborazione con Centro Vittore Branca – Fondazione Giorgio
Cini Onlus, Università Ca' Foscari – Dipartimento di Studi sull'Asia e l'Africa mediterranea.
Sameage è una parola dello slang statunitense usata per affermare il totale accordo
d'opinione con il proprio interlocutore. Accordo che però vacilla se si inserisce al posto
giusto uno spazio tra le lettere: si legge allora “same age”, coetaneo. Ad essere condivisa
in questo caso è solo l'età anagrafica, che poco rivela delle reali affinità tra due persone.
Dopo sei settimane trascorse assieme, Alaa Edris e Valentina Roselli (entrambe
classe '86) si muovono sul filo di questo slittamento, tra l'accidentale coincidenza dei natali
e il confondersi indistinto dell'una nella cultura dell'altra.
Attraverso uno scambio di materiali personali e d'archivio, le artiste arrivano a stabilire
che non basta essere nate nello stesso anno per vivere la medesima contemporaneità.
L'accelerazione economica che gli Emirati stanno vivendo, ad esempio, trova specularità
nel boom italiano degli anni '60 più che nella crisi in cui versa ora l'Europa.
In un tempo a diverse velocità, che sembra diviso in corsie di sorpasso e d'emergenza,
l'unica cronologia a rimanere intatta è quella della genealogia femminile, della lingua
materna. Valentina Roselli ne indaga l'aspetto luminoso/laborioso tramite video e
diapositive. L'artista costruisce un monumento a sua nonna che, come una santa
moderna, viene esposta alle tentazioni della carne. Capita così che uomini a metà tra
Rodolfo Valentino e lo Sceicco Bianco rendano esotica la più familiare delle esperienze.
Ben più perturbante invece l'intervento di Alaa Edris, anch'essa attratta dai racconti che
sua nonna le faceva da piccola. Sette jinnat, sette demoni dalle sembianze femminili
sono rappresentati con oggetti, foto e video. La donna asino del mezzogiorno, la ragazza
profumata e mortale sono solo alcune delle figure che qui troviamo in mostra e che
nell'area del Golfo le più anziane nominano per tenere i bambini in casa, lontani dai
pericoli esterni. Non può che tornarci in mente quel potere oscuro di trattenere a sé che
prima Euripide e poi Freud hanno riconosciuto a Medea: anch'essa straniera, anch'essa
potente e terribile.
APPROFONDIMENTO
Dopo aver promosso la mobilità degli artisti arabi in Europa attraverso convenzioni con Cité
Internationale des Arts a Parigi e Delfina Foundation a Londra, la Emirates Foundation di
Abu Dhabi aggiunge anche l'Italia all'elenco delle proprie mete. Lo fa a Venezia, attivando un
programma di residenza curato da Associazione E in collaborazione con Nuova Icona.
A partire dal 21 Settembre e per sei settimane, la giovane artista Alaa Edris (Sharja, 1985) ha
avuto modo di sviluppare la propria ricerca, confrontandosi con il contesto storico, sociale e
culturale del capoluogo veneto. Missione impossibile, data la complessità del territorio lagunare?
Certo che no, perché l'artista è affiancata da un team interdisciplinare cucito su misura per
lei. Oltre ai curatori di Associazione E - Francesco Ragazzi e Francesco Urbano, partecipano
all'impresa il direttore di Nuova Icona Vittorio Urbani, l'islamologa Ida Zilio Grandi (Università Ca'
Foscari), l'esperta di bizantinistica Anna Calia - borsista presso la Scuola Superiore di Studi Storici
(Università di S. Marino). A loro il compito di trovare chiavi di lettura ed esperienze illuminanti che
permettano alla loro ospite di districarsi con agilità in una delle città più rappresentate, nonché
stereotipate, al mondo. Ma non è tutto: il programma gode infatti della consulenza e supervisione
di Salwa Mikdadi, direttrice dell'Arts & Culture Department della Emirates Foundation e studiosa
tra le più esperte nel campo dell'arte contemporanea araba: sue la curatela del primo padiglione
palestinese per la Biennale di Venezia e pubblicazioni come New Vision: Arab Contemporary Art of
the 21st Century.
Alaa Edris è artista in residenza nell'isola di San Giorgio presso il Centro Vittore Branca, dove ha
avuto accesso allo sterminato patrimonio librario e fotografico della Fondazione Giorgio Cini Onlus,
a contatto con ricercatori ed esperti di altri ambiti disciplinari.
I risultati della residenza saranno presentati in un'esposizione finale intitolata “Sameage” che
inaugurerà sabato 29 ottobre alle ore 18. La mostra prenderà la forma di una doppia personale:
per tutta la durata del programma, Alaa Edris ha lavorato infatti con Valentina Roselli, artista
torinese di base a Venezia. Due sguardi antropologici si incontreranno, rendendo impossibile una
netta distinzione tra ricercatore e oggetto della ricerca.
La mostra si terrà nella cappella di San Ludovico: oratorio cinquecentesco fondato dal
doge Ludovico Priuli, oggi gestito da Nuova Icona con una programmazione puntata sulla
sperimentazione artistica in situ.
Non è tuttavia solo veneziano il programma di mobilità che è stato delineato. Durante le sei
settimane infatti, sono stati organizzati due viaggi, a Roma e Milano, che hanno allargato
ulteriormente lo scorcio aperto sulla cultura visiva italiana ed europea. Visite a mostre e tesori
d'arte antica e contemporanea si sono affiancate ad incontri con artisti, curatori ed esperti
di settore. Hanno aperto le proprie porte all'artista alcune tra le principali realtà italiane del
contemporaneo: Via Farini e DOCVA, Hangar Bicocca, Fondazione Prada, Fondazione Marconi
e Galleria Gio Marconi, Villa Medici, Istituto Svizzero di Roma, Fondazione Pastificio Cerere,
Fondazione Nomas, Fondazione Giuliani e altre.
Tramite azioni come queste, le aspettative di riconoscimento culturale, su cui gli Emirati
stanno investendo ormai da più di qualche anno, avranno modo di diventare vere
occasioni di mediazione e di scambio.
PARTNER
Un progetto promosso da Emirates Foundation.
Curato da Associazione E e Nuova Icona presso l'Oratorio di San Ludovico.
In collaborazione con Fondazione Giorgio Cini Onlus, Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa
Mediterranea dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
ARTISTE
Alaa Edris attraverso l'installazione, la fotografia e la proiezione su superfici
tridimensionali, ripercorre alcuni fra I temi che hanno dominato la ricerca artistica araba
degli ultimi decenni: la costruzione del genere sessuale, il rapporto fra tradizione e
progresso, il linguaggio e I segni che identificano una cultura. Il suo intento però non
è di definire un'identità nazionale o araba, o una differenza in rapporto all'occidente –
come ha fatto la generazione che l'ha preceduta - quanto piuttosto di confrontarsi con
un multiculturalismo interno alla propria comunità d'origine. Alaa Edris fa insomma
parte di una nuova generazione di artisti mediorientali, la quale non incontra più la
globalizzazione studiando in college europei e americani, ma immergendosi con
immediata consapevolezza in un ambiente meticcio e stratificato.
Focus della ricerca è in particolare il ritratto, tema attraverso cui l'artista indaga I limiti di
irrappresentabilità vigenti nella tradizione dell'arte islamica.
Valentina Roselli indaga le modalità di costruzione dell'identità in gruppi specifici,
marginalizzati o pubblicamente riconosciuti. L'elemento identitario viene esibito ora come
veicolo di censura ora come fattore di resistenza attraverso una pluralità di interventi che
oscillano tra l'oggettivo e il finto. Le ricerche antropologiche finora condotte hanno portato
Valentina Roselli in contatto con la tribù dei Banna in Africa, con l'ambiguo universo dei
boy-scout, con una crew di rapper birmani. Tra i luoghi in cui i lavori dell'artista sono
stati esposti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Fondazione Spinola Banna, Accademia
Albertina delle Belle Arti, Kuvataideakatemia di Helsinki, Padiglione Norvegia alla 54a
Biennale di Venezia all'interno del progetto espositivo di Bjarne Melgaard.
INFO
Associazione E
Tel: +39 041/200 14 13
Mob:+39 333/676 32 46
E-mail: fra@e-ven.net
Web: www.e-ven.net
Nuova Icona
Tel: +39 041/521 01 01
E-mail: info@nuovaicona.org
Web: www.nuovaicona.org
by Alaa Edris and Valentina Roselli
Mostra finale del programma di residenza Mirroring per artisti dagli Emirati Arabi Uniti.
Titolo: Sameage.
Artiste: Alaa Edris e Valentina Roselli.
A cura di: Francesco Ragazzi, Vittorio Urbani, Francesco Urbano.
Con la colalborazione di: Elisa Genna.
Inaugurazione: Sabato 29 Ottobre 2011, ore 18.
Oratorio di San Ludovico – Venezia. Calle dei Vecchi, Dorsoduro 2552.
Durata apertura: fino al 20 Novembre, dal Venerdì alla Domenica, dalle 15 alle 19.
Per info e appuntamenti: fra@e-ven.net; +39 333/6763246.
Enti coinvolti: Emirates Foundation, Associazione E, Nuova Icona, Fondazione Cini Onlus,
Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
COMUNICATO
Sabato 29 Ottobre alle ore 18 presso l'Antico Oratorio di S. Ludovico inaugura Samege,
doppia personale di Alaa Edris (Sharja, 1986) e Valentina Roselli (Torino, 1986). La
mostra, a cura di Associazione E e Nuova Icona, è frutto di una collaborazione nata
nell'ambito di Mirroring, programma di residenza per artisti degli UAE finanziato da
Emirates Foundation, in collaborazione con Centro Vittore Branca – Fondazione Giorgio
Cini Onlus, Università Ca' Foscari – Dipartimento di Studi sull'Asia e l'Africa mediterranea.
Sameage è una parola dello slang statunitense usata per affermare il totale accordo
d'opinione con il proprio interlocutore. Accordo che però vacilla se si inserisce al posto
giusto uno spazio tra le lettere: si legge allora “same age”, coetaneo. Ad essere condivisa
in questo caso è solo l'età anagrafica, che poco rivela delle reali affinità tra due persone.
Dopo sei settimane trascorse assieme, Alaa Edris e Valentina Roselli (entrambe
classe '86) si muovono sul filo di questo slittamento, tra l'accidentale coincidenza dei natali
e il confondersi indistinto dell'una nella cultura dell'altra.
Attraverso uno scambio di materiali personali e d'archivio, le artiste arrivano a stabilire
che non basta essere nate nello stesso anno per vivere la medesima contemporaneità.
L'accelerazione economica che gli Emirati stanno vivendo, ad esempio, trova specularità
nel boom italiano degli anni '60 più che nella crisi in cui versa ora l'Europa.
In un tempo a diverse velocità, che sembra diviso in corsie di sorpasso e d'emergenza,
l'unica cronologia a rimanere intatta è quella della genealogia femminile, della lingua
materna. Valentina Roselli ne indaga l'aspetto luminoso/laborioso tramite video e
diapositive. L'artista costruisce un monumento a sua nonna che, come una santa
moderna, viene esposta alle tentazioni della carne. Capita così che uomini a metà tra
Rodolfo Valentino e lo Sceicco Bianco rendano esotica la più familiare delle esperienze.
Ben più perturbante invece l'intervento di Alaa Edris, anch'essa attratta dai racconti che
sua nonna le faceva da piccola. Sette jinnat, sette demoni dalle sembianze femminili
sono rappresentati con oggetti, foto e video. La donna asino del mezzogiorno, la ragazza
profumata e mortale sono solo alcune delle figure che qui troviamo in mostra e che
nell'area del Golfo le più anziane nominano per tenere i bambini in casa, lontani dai
pericoli esterni. Non può che tornarci in mente quel potere oscuro di trattenere a sé che
prima Euripide e poi Freud hanno riconosciuto a Medea: anch'essa straniera, anch'essa
potente e terribile.
APPROFONDIMENTO
Dopo aver promosso la mobilità degli artisti arabi in Europa attraverso convenzioni con Cité
Internationale des Arts a Parigi e Delfina Foundation a Londra, la Emirates Foundation di
Abu Dhabi aggiunge anche l'Italia all'elenco delle proprie mete. Lo fa a Venezia, attivando un
programma di residenza curato da Associazione E in collaborazione con Nuova Icona.
A partire dal 21 Settembre e per sei settimane, la giovane artista Alaa Edris (Sharja, 1985) ha
avuto modo di sviluppare la propria ricerca, confrontandosi con il contesto storico, sociale e
culturale del capoluogo veneto. Missione impossibile, data la complessità del territorio lagunare?
Certo che no, perché l'artista è affiancata da un team interdisciplinare cucito su misura per
lei. Oltre ai curatori di Associazione E - Francesco Ragazzi e Francesco Urbano, partecipano
all'impresa il direttore di Nuova Icona Vittorio Urbani, l'islamologa Ida Zilio Grandi (Università Ca'
Foscari), l'esperta di bizantinistica Anna Calia - borsista presso la Scuola Superiore di Studi Storici
(Università di S. Marino). A loro il compito di trovare chiavi di lettura ed esperienze illuminanti che
permettano alla loro ospite di districarsi con agilità in una delle città più rappresentate, nonché
stereotipate, al mondo. Ma non è tutto: il programma gode infatti della consulenza e supervisione
di Salwa Mikdadi, direttrice dell'Arts & Culture Department della Emirates Foundation e studiosa
tra le più esperte nel campo dell'arte contemporanea araba: sue la curatela del primo padiglione
palestinese per la Biennale di Venezia e pubblicazioni come New Vision: Arab Contemporary Art of
the 21st Century.
Alaa Edris è artista in residenza nell'isola di San Giorgio presso il Centro Vittore Branca, dove ha
avuto accesso allo sterminato patrimonio librario e fotografico della Fondazione Giorgio Cini Onlus,
a contatto con ricercatori ed esperti di altri ambiti disciplinari.
I risultati della residenza saranno presentati in un'esposizione finale intitolata “Sameage” che
inaugurerà sabato 29 ottobre alle ore 18. La mostra prenderà la forma di una doppia personale:
per tutta la durata del programma, Alaa Edris ha lavorato infatti con Valentina Roselli, artista
torinese di base a Venezia. Due sguardi antropologici si incontreranno, rendendo impossibile una
netta distinzione tra ricercatore e oggetto della ricerca.
La mostra si terrà nella cappella di San Ludovico: oratorio cinquecentesco fondato dal
doge Ludovico Priuli, oggi gestito da Nuova Icona con una programmazione puntata sulla
sperimentazione artistica in situ.
Non è tuttavia solo veneziano il programma di mobilità che è stato delineato. Durante le sei
settimane infatti, sono stati organizzati due viaggi, a Roma e Milano, che hanno allargato
ulteriormente lo scorcio aperto sulla cultura visiva italiana ed europea. Visite a mostre e tesori
d'arte antica e contemporanea si sono affiancate ad incontri con artisti, curatori ed esperti
di settore. Hanno aperto le proprie porte all'artista alcune tra le principali realtà italiane del
contemporaneo: Via Farini e DOCVA, Hangar Bicocca, Fondazione Prada, Fondazione Marconi
e Galleria Gio Marconi, Villa Medici, Istituto Svizzero di Roma, Fondazione Pastificio Cerere,
Fondazione Nomas, Fondazione Giuliani e altre.
Tramite azioni come queste, le aspettative di riconoscimento culturale, su cui gli Emirati
stanno investendo ormai da più di qualche anno, avranno modo di diventare vere
occasioni di mediazione e di scambio.
PARTNER
Un progetto promosso da Emirates Foundation.
Curato da Associazione E e Nuova Icona presso l'Oratorio di San Ludovico.
In collaborazione con Fondazione Giorgio Cini Onlus, Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa
Mediterranea dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
ARTISTE
Alaa Edris attraverso l'installazione, la fotografia e la proiezione su superfici
tridimensionali, ripercorre alcuni fra I temi che hanno dominato la ricerca artistica araba
degli ultimi decenni: la costruzione del genere sessuale, il rapporto fra tradizione e
progresso, il linguaggio e I segni che identificano una cultura. Il suo intento però non
è di definire un'identità nazionale o araba, o una differenza in rapporto all'occidente –
come ha fatto la generazione che l'ha preceduta - quanto piuttosto di confrontarsi con
un multiculturalismo interno alla propria comunità d'origine. Alaa Edris fa insomma
parte di una nuova generazione di artisti mediorientali, la quale non incontra più la
globalizzazione studiando in college europei e americani, ma immergendosi con
immediata consapevolezza in un ambiente meticcio e stratificato.
Focus della ricerca è in particolare il ritratto, tema attraverso cui l'artista indaga I limiti di
irrappresentabilità vigenti nella tradizione dell'arte islamica.
Valentina Roselli indaga le modalità di costruzione dell'identità in gruppi specifici,
marginalizzati o pubblicamente riconosciuti. L'elemento identitario viene esibito ora come
veicolo di censura ora come fattore di resistenza attraverso una pluralità di interventi che
oscillano tra l'oggettivo e il finto. Le ricerche antropologiche finora condotte hanno portato
Valentina Roselli in contatto con la tribù dei Banna in Africa, con l'ambiguo universo dei
boy-scout, con una crew di rapper birmani. Tra i luoghi in cui i lavori dell'artista sono
stati esposti, Fondazione Bevilacqua La Masa, Fondazione Spinola Banna, Accademia
Albertina delle Belle Arti, Kuvataideakatemia di Helsinki, Padiglione Norvegia alla 54a
Biennale di Venezia all'interno del progetto espositivo di Bjarne Melgaard.
INFO
Associazione E
Tel: +39 041/200 14 13
Mob:+39 333/676 32 46
E-mail: fra@e-ven.net
Web: www.e-ven.net
Nuova Icona
Tel: +39 041/521 01 01
E-mail: info@nuovaicona.org
Web: www.nuovaicona.org
29
ottobre 2011
Alaa Edris / Valentina Roselli – Sameage
Dal 29 ottobre al 20 novembre 2011
arte contemporanea
Location
ORATORIO SAN LUDOVICO
Venezia, Corte Dei Vecchi, (Venezia)
Venezia, Corte Dei Vecchi, (Venezia)
Orario di apertura
dal Venerdì alla Domenica, dalle 15 alle 19
Vernissage
29 Ottobre 2011, ore 18
Sito web
www.e-ven.net
Autore
Curatore